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Autore: LORIGETA    09/10/2007    22 recensioni
Era disperata, da giorni Goten non si faceva sentire e l’ultima volta dopo aver fatto l’amore avevano litigato. Confessandogli i propri timori il ragazzo era impallidito. “Sei in ritardo?” le aveva chiesto quasi soffocando e subito dopo con una scusa si era dileguato. Da allora niente, nemmeno una telefonata.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Valese
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una moglie per Goten

 

 Capitolo 2 : La fuga di Goten.

 

 

 

Gli occhi di Trunks, guardavano l’esile corpo di Valese. Indossava un paio di jeans e una maglietta fucsia decisamente sexy.
Si sentì assalire da un profondo senso di risentimento nei confronti dell’amico.
Come aveva potuto ingannare una ragazza così dolce e bella?
“Ancora dieci minuti e siamo arrivati. Tutto bene, spero...” lei si voltò, lentamente.
“Sì grazie, solo un po’ di nausea.” disse con voce spenta.
Com’era affascinante quel ragazzo e anche estremamente gentile, così diverso da Goten.
Strani pensieri l’accompagnarono per il resto del viaggio.

 
*****

 
“Smettila di assaggiare tutto!” esclamò Chichi, con tono di rimprovero.
Invece di risponderle, Goten sprofondò il dito nella soffice panna della torta e con un rapido gesto lo sollevò, facendolo poi sparire dentro la bocca.
“Mmh... mamma,  sei la cuoca più brava di tutto l’universo!” disse con convinzione. Sapeva bene che quel complimento l’avrebbe rabbonita.
Lei sorrise.
“Vorrei sapere che fine ha fatto tuo padre! Trunks arriverà a momenti.” borbottò, posando alcuni bicchieri sul tavolo.
Udirono aprire la porta d’ingresso e si voltarono entrambi.
Entrò una fresca brezza e subito dopo apparve il sorriso di Son Goku.
“Eccomi a casa, saluti!” Diede l’impressione di essersi rotolato nel fango, sporco e sudato dalla testa ai piedi.
“Oh cielo, ma ti sembra il modo di presentarti? Credevo fossi andato al ruscello a lavarti!” strepitò la donna,  battendo un cucchiaio su una pentola.
“Eh eh, veramente ci sono stato al ruscello, ma sono rotolato giù per un dirupo, ho trovato una famiglia di scoiattoli in difficoltà e li ho aiutati a costruire un nido e...” di colpo fu interrotto da uno strillo.
“Basta! Ti scaldo dell’acqua, così ti togli quella melma da dosso!”
Goten non riuscì a trattenere una risata e si avvicinò alla finestra giusto in tempo per scorgere il veicolo dell’amico.
“Troppo tardi, sta arrivando.” disse, incollandosi con il viso al vetro per osservare le manovre di atterraggio.
Quando i portelloni si sollevarono il cuore fu sul punto di scoppiare. Per un attimo temette di cadere e dovette appoggiarsi al muro. Il corpo si irrigidì e la pelle divenne bianca, quasi cadaverica.
“E’ matto! Cosa gli è venuto in mente di portarla qui!” Il panico lo assalì.
“Accidenti! Se davvero è rimasta incinta sono nei guai...”pensò.
Li vide percorrere il selciato e avvicinarsi alla porta.
“Non riesco ad affrontarla adesso...” mormorò, sentendosi tremare le ginocchia. Si lasciò trascinare da un impulso incontrollabile.
“Che diavolo faccio?” pensò, mentre le iridi si incupirono.
Non aveva intenzione di fidanzarsi e tanto meno di sposarla, il suo cuore apparteneva ad un'altra ragazza.
Per Valese aveva provato solo una forte attrazione, ma non vero amore.
Impaurito, stringendo i denti e incrociando le dita, si allontanò in punta di piedi verso la scala.
La madre era troppo impegnata a rimproverare il padre e non si accorse degli strani movimenti del figlio.
Con prudenza, asciugandosi la fronte imperlata dal sudore, salì i gradini e una volta arrivato davanti alla propria stanza, vi entrò a razzo, chiudendo velocemente la porta.
Non vedeva l’ora di svignarsela e la finestra aperta era una tentazione allettante. Vi si lanciò senza pensarci troppo, volando verso la libertà.

 

*****

 “Lavati almeno le mani e finiscila di odorare il cibo!” Diventando rossa fuoco, la signora Son riuscì nel suo intento. Goku, rassegnato, eseguì alla lettera i suoi ammonimenti.
Bussarono alla porta.
“Goten, apri tu per favore, sto controllando la cottura dell’arrosto.”
Poco dopo la donna chiamò a raccolta ogni briciola della sua pazienza per non imprecare.
“Goten! Mi ascolti?” sbuffando, chiuse lo sportello del forno e si affacciò nel soggiorno.
Dopo un breve intervallo di tempo si accorse che del giovane non vi era nemmeno l’ombra.
“Goten?” borbottò.
Bussarono alla porta insistentemente.
“Vado io tesoro.” disse il marito, ma il risultato non fu all’altezza delle aspettative: inciampò nel tappeto e andò ad urtare contro lo spigolo della credenza, trascinando a terra i numerosi soprammobili.
“Che disastro!” esclamò lei,  congiungendo le mani.
Il guerriero sollevò le spalle e sorrise beato, fregandosi il capo dolorante.
Bussarono talmente forte che i due coniugi sobbalzarono.
“Arrivo, scusami Trunks.” Chichi si precipitò e tirò a sé la porta.
 Il sorriso scomparve nel vedere il viso preoccupato e contrito del ragazzo.
Dietro di lui vi era una giovane dall’aria corrucciata, i lunghi capelli curati e un abbigliamento firmato, chiaramente indicativo delle sue origini cittadine.
Quella rapida occhiata bastò ad entrambe, che voltarono lo sguardo ignorandosi.
“Ciao, vedo che sei in compagnia, entrate.” disse con tono poco socievole, scostandosi leggermente.
“Grazie.” Il giovane saiyan deglutì, senza volere si trovava in una situazione alquanto imbarazzante.
Valese cominciò a guardarsi in giro, rimanendo delusa dalla semplicità dell’arredamento.
Poi, improvvisamente impaurita, scorse nell’ombra una figura somigliante al fidanzato. Era distesa a terra e le stava sorridendo.
“Oh Santissimo... quello chi è?”
Proprio come fanno in bambini, lui, con un salto balzo in piedi e corse ad abbracciarla, dandole un buffetto sulla guancia.
“Piacere, Son Goku.” Per fortuna Trunks riuscì a liberarla, prima che si accasciasse al suolo svenuta.
“E’ il padre di Goten.” le spiegò,  ridacchiando e cercando di alleggerire la tensione.
Sconvolta, non sapeva che cosa fare, né che cosa dire, forse sarebbe stato meglio andarsene ed essere una ragazza madre.
D’altra parte, non voleva rinunciare all’opportunità di dare sfogo alla sua rabbia, quel verme meritava una lezione per il modo in cui l’aveva trattata.
“Dov’è quel bellimbusto di suo figlio?” chiese in malo modo rivolgendosi a Chichi.
La donna non gradì molto quel tono arrogante.
“Cosa ti importa di lui? E poi scusa, non sei la ragazza di Trunks?” domandò risentita.
Silenzio imbarazzante. 
“Forse è meglio che sia io a spiegare.” Il saiyan dai capelli lilla si fece avanti, raschiando la gola.
La signora Son si mise subito in agitazione, ripensandoci le parve sospetto che il figlio fosse scomparso proprio qualche attimo prima dell’arrivo della ragazza.
Rabbrividì e la squadrò meglio, tentando di non farsi notare. Malgrado tentasse, non riuscì a trovare niente che la rendesse un poco gradevole ai propri occhi.
“Mi volete spiegare?” sbottò.
“ Lui dov’è?” chiese il giovane Brief, dando un‘occhiata in giro.
Prima che la donna potesse rispondergli, si intromise la ragazza.
“Signora, c’è poco da spiegare, il suo caro figlioletto mi ha messo incinta!” 
Era esplosa, cogliendo tutti di sorpresa e ora la guardavano a bocca aperta.
“Urcaaa!” si limitò a dire Goku, mentre la moglie lo fulminava con gli occhi.
“Oh accidenti, che pasticcio!” disse quasi con raccapriccio.
“La disgrazia peggiore l’ho avuta io, quando ho conosciuto quel bugiardo!” 
Le parve di non farcela, la vita le sembrava troppo ingiusta e quella famiglia non le piaceva neanche un pò.
“Calmiamoci, non ho ancora capito dov’è finito Goten." Trunks tentò di rasserenarli, ma nessuno lo ascoltava.
Valese singhiozzava.
“Non piangere, se mio figlio è il padre si prenderà le sue responsabilità non temere.” Quelle parole le erano venute sulle labbra d’istinto.
“Certo, vi sposerete. Aspettiamo che ritorni e sistemeremo tutto.” continuò Goku, era difficile negargli quella generosità che l’aveva sempre contraddistinto.
“Grazie, il problema è che mio padre mi ha buttato fuori di casa e non so dove andare...” 
Scoppiò in un pianto dirotto, presa da tutta la sua angoscia.
Sembravano tutti preoccupati quanto lei, specialmente Trunks. Era livido di rabbia, se avesse avuto Goten sotto mano gli avrebbe dato una bella lezione.
“Ti fermerai qui da noi, dormirai in camera di mio figlio, tanto non sarà una novità dividere il letto con lui!”
“Per chi mi ha preso?” Cominciò a protestare.
“Senti, dovremo sopportaci a quanto pare, quindi cerchiamo di cominciare bene.” Chichi aveva un aria sconvolta e si sentiva come se qualcuno le avesse rovesciato addosso dell’acqua gelata, ma ormai il danno era fatto, sarebbe diventata nonna e in fondo non le dispiaceva, piuttosto, era preoccupata per il figlio.
 Si dimostrava così immaturo ed egoista, come avrebbe reagito alla notizia?
“Io avrei fame!” Goku aveva un' espressione implorante e di nascosto aveva ingoiato un boccone.
“Sediamoci a mangiare, sono convinta che tra poco tornerà.” invitò la signora Son, non era poi così sicura, ma non lo diede vedere.

 *****

A chilometri di distanza, un ragazzo dai capelli lunghi e spettinati si era disteso sulla sabbia, le mani sotto la nuca, lo sguardo serio sotto il cielo stellato.
Nella sua mente si intrecciavano ricordi e sensazioni, gli occhi scuri tradivano ansietà.
“Che guaio, cosa posso fare? Non voglio rinunciare alla donna che amo.” 
Che orrenda prospettiva l’idea di sposarsi con Valese. 
Gli sembrava che la testa gli scoppiasse e il cuore si fosse frantumato.
“Bra, come faccio a vivere senza di te...” balbettò.
  

Continua...

 

Ringrazio tutti i lettori che apprezzano le mie fic .

 

Un bacio a :

 

Valese89, Sorella di Gogeta, Dolcissima_Bra, ary22, liri, LoveDolphin, Ally, miss miyu 91,  nicichan, Mimi18, Bra, ike.  

 E’ importante per me sapere che ci siete....grazie di cuore.

 
Nihal_N – non so come farei senza di te...grazie ti voglio tanto bene ^^

 

 Lasciate un commento e ditemi se la storia vi interessa.

 

 

A presto LORIGETA ^^

  
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