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Autore: LORIGETA    24/09/2007    16 recensioni
Era disperata, da giorni Goten non si faceva sentire e l’ultima volta dopo aver fatto l’amore avevano litigato. Confessandogli i propri timori il ragazzo era impallidito. “Sei in ritardo?” le aveva chiesto quasi soffocando e subito dopo con una scusa si era dileguato. Da allora niente, nemmeno una telefonata.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Valese
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una moglie per Goten.

 

 

Da diverse ore era seduta al tavolino della gelateria, aveva ordinato solo una bibita e dopo essersi accorta che il cameriere la guardava insistentemente si era fatta portare un panino.
Malgrado la stomaco brontolasse non lo aveva neanche assaggiato.
Valese continuava a comporre quel numero, che risultava sempre occupato.
“Brutto stronzo, se non mi rispondi ti taglio le palle, giuro che lo faccio” parlò a voce alta e una signora di fronte a lei si sollevò indispettita, lasciando il locale.
Era disperata, da giorni Goten non si faceva sentire e l’ultima volta  dopo aver fatto l’amore avevano litigato.  
Confessandogli i propri timori il ragazzo era impallidito.
“Sei in ritardo?” le aveva chiesto quasi soffocando e subito dopo con una scusa si era dileguato.
Da allora niente, nemmeno una telefonata.
“Egoista.” pensò.
Questa volta la giovane colpì il tavolino e lo stesso proprietario si avvicinò chiedendole se per caso si sentisse male.
“Sto bene, sono solo incinta di un bastardo” rispose afferrando la borsetta e gettando una banconota accanto al bicchiere.
Camminando  nella via del centro si soffermò davanti ad una vetrina che esponeva abbigliamento per neonati.
Guardando un vestitino le vennero le lacrime agli occhi, era così strano che dentro di lei ci fosse un esserino, ma come avrebbe fatto a crescerlo da sola?
Distrattamente muovendosi urtò una persona che stava arrivando verso di lei.   
“Scusi, sono mortificata, Trunks!” esclamò, mentre  le guance subito si imporporarono.
“Ciao Valese” rispose il ragazzo con un sorriso e guardandola vide una piccola lacrima appiccata alle ciglia.
“Che succede?” chiese puntandole contro gli occhi, che visti da vicino sembravano azzurri e splendenti come il cielo.
“Chiedilo al tuo amico, a proposito è vivo o qualcuna lo ha fatto fuori?” rise istericamente e strinse il pugno.
“Digli di stare attento perché se lo vedo gli affetto il salame”  continuò ridendo, ma all’improvviso scoppiò a piangere.
“Valese, cosa ti ha fatto? Sei sconvolta” il saiyan non l’aveva mai vista in quello stato, solitamente era gioviale e sorridente.
Certo non poteva ignorare che litigassero spesso, ma in fondo sembrano davvero innamorati.
“Sono incinta” disse tutto d’un fiato.
“In-incinta?” balbettò, le sopraciglia gli schizzarono all’insù, “Che guaio” pensò.
“E lui lo sa?” chiese facendosi coraggio, per poi pentirsene amaramente.
“Quel pervertito fa finta di niente,  gli avevo detto che avrei fatto il test di gravidanza”  sentì un bisogno incontrollabile di sfogarsi e colpì Trunks sul torace con una raffica di pugni.
“Siete tutti dei maiali voi ragazzi” la giovane tentò di scappare via, ma lui la raggiunse e l’afferrò per la vita.
“Stammi a sentire, non ti lascio in queste condizioni, stavo andando da lui e tu verrai con me” sarebbe stata la cosa più semplice, portala a casa Son e certamente Goten avrebbe adempiuto ai suoi doveri.
“Davvero posso venire?” chiese lei in preda alla confusione più totale.
“Sì, mi hanno invitato a cena stavo partendo proprio quando ti ho incontrato”. rispose, forse avrebbe dovuto avvisarlo della sorpresa, certamente l’amico sarebbe rimasto a bocca aperta.
“D’accordo vengo con te” un occasione del genere era da prenderle al volo e non appena la capsula  si trasformò in auto lei ci balzò dentro.
Durante il viaggio rimasero quasi sempre in silenzio, ma la mente di Trunks elaborava strani pensieri.
Come avrebbe reagito alla notizia il giovane Son? Perché gli aveva parlato di una nuova fiamma proprio il giorno prima?  E poi la cosa più strana, perché aveva cambiato numero di cellulare?
Quante domande, ma le risposte non arrivavano, guardava Valese e non poteva fare a meno di provare un infinita tenerezza.

   ****** 

 
Goten camminava su e in giù nella propria stanza.
Sentiva l’angoscia scoppiargli dentro, e provava una gran paura.
“Se dovessi incontrarla le dico che io non centro, sono stato attento ne sono sicuro”  rendendosi conto degli orribili pensieri decise che era meglio svagarsi e scese in soggiorno.
Guardò l’orologio e sorrise, mancava poco all’arrivo di Trunks.
“Aiutami ad apparecchiare”  Chichi aveva preparato con cura ogni cosa, nel forno cuoceva uno dei suoi piatti migliori e alle narici arrivava un invitante profumino.
Il giovane afferrò la tovaglia e una volta aperta la distese sul tavolo, era a fiori gialli e si intonava con le tende della cucina.
“Hai visto tuo padre?” chiese la donna porgendogli i piatti.
“E’ andato a lavarsi la ruscello,  sarà qui a momenti” rispose, aggiungendo le posate.
Il figlio sospirò.
Sarebbe stata una bella serata, dopo quella giornata stressante e sicuramente sarebbe riuscito a non pensare al  problema che lo tormentava.

 

Continua...

 

Un'altra idea, un altra storia.

Spero di avervi incuriosito  e se volete lasciate un commentino. 

 

Un bacio.

 

LORIGETA. ^^

  
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