Will ha quindici anni e i suoi genitori decidono di inviarlo in una casa
sperduta nella foresta con la scusa che fosse una gita in mezzo alla natura, ma
Will è ignaro del fatto che...
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Mi sembra di vedere un filo di preoccupazione nei suoi occhi, come se avessi
preso il suo punto debole.
"E’ un giardino esterno" risponde con un filo di voce.
"Oh grazie. E’ tardi vado a dormire, buona notte Margot"
Salgo di corsa le scale, entro in camera e guardo la foto. La osservo
attentamente, e solo ora mi accorgo che dietro c’è scritto un nome. Non riesco
a leggerlo bene, inizia sicuramente con la C, forse Chiara. Ho deciso, chiamerò
mia madre. Prendo il cellulare e compongo il numero.
"Pronto?"
"Ciao mamma, sono Will"
"Ciao tesoro, allora come vanno le cose?"
"Bene. mamma ascolta ho trovato una foto dove ci siete voi da giovani con una
ragazza, forse si chiama Chiara"
"Chiara? Non è tua cugina di Londra?"
"No, non assomiglia per niente a lei, più che altro somiglia a me. E poi cosa
ci fa in questa casa una foto di vostra con Chiara? Lei non è mai stata qui!"
"Non so davvero che dirti. Ora devo andare, ci sentiamo domani. Buona notte"
Attacca prima che possa rispondere. Non ho ottenuto niente forse è davvero
solo una coincidenza. Okay, ora ci dormo su, anche se sarà difficile dati gli
ululati che si sentono. Sembra che ci siano dei lupi sotto il letto.
Mi sveglio e guardo l’orologio, sono quasi le nove. Scendo giù ma non c’è
nessuno è così decido di visitare la casa nell’attesa. Penso di iniziare dalla
biblioteca. Stranamente c’è solo un libro, lo prendo e inizio a sfogliarlo.
Dentro ci sono scritte le date di nascita e di morte di tutti i dipendenti e
gli ospiti. Inizio a inquietarmi, anche perché l’ultimo ospite si chiamava
Claire Scott! In qualche modo quel nome mi incute terrore. Esco da quella
stanza, vado nel cortile esterno per prendere aria e invece di trovare un bel
giardino trovo un cimitero, con una buca pronta, come se qualcuno dovesse
morire a breve. La cosa peggiore e che quest’ultima si trovava accanto alla
tomba di…Claire Scott! Scappo di nuovo, ‘sta volta verso la cantina, ma qui
peggio del peggio! C’è una bara chiusa e accanto ad essa una lapide con scritto
il mio nome e la data di morte, domani.
Ho un angoscia terribile, cosa significava tutto ciò? Dovevo morire? Mi giro
di colpo sentendo una presenza alle mie spalle, non c’è nessuno per fortuna.
Faccio per girarmi quando qualcuno mi colpisce sulla nuca e svengo.
Riapro gli occhi, accanto a me c’è Jake che mi sta osservando.
"Cos’è successo?" chiedo.
"Ieri mattina quando ti sei svegliato sei caduto dalle scale e hai sbattuto la
testa"
"Quindi tutto quello che è successo è stato solo un sogno?"
"Credo di si"
"Capisco…"
"Bene ti serve qualcosa o posso andare?"
"No puoi andare, grazie"
Esce dalla stanza, chiudendo la porta. Mi sollevo dal letto e istintivamente
mi porto una mano sulla nuca, dove sono stato colpito nel sogno. Eppure sono
sicuro che è stato tutto reale, se no da dove proviene il dolore?
Scendo giù dove c’è la porta della cucina socchiusa e sento discutere Margot e
Jake.
"Vorresti dire che è ancora vivo?" Gridò Margot.
"Si è sta bene" rispose Jake
"Strano la botta che gli ho dato era abbastanza forte"
Lo sapevo, non era stato un sogno! Però ora che ci penso sulla lapide c’era
scritto che dovevo morire oggi. Mentre penso a tutto ciò mi sento tirare da un
orecchio e ben presto sono di nuovo nella mia stanza, con Goth che chiude la
porta dietro di sé.
"Perché mi hai portato qui trascinandomi per un orecchio?" grido arrabbiato.
"Se ti avessero scoperto ti avrebbero ucciso"
"Tanto lo faranno lo stesso" dissi
"Come fai a saperlo?"
"Ho visto una lapide nello scantinato con inciso il mio nome e una data di
morte che corrisponde a oggi"
"E’ vero, tu devi morire, anche tua sorella ha fatto la stessa fine"
"Mia sorella? Io sono figlio unico!"
"No hai una sorella invece, parla con lei, ti spiegherà tutto"
"Come faccio a parlare con lei se è morta?"
"Devi sapere che io sono una strega e attraverso un incantesimo sono riuscita
a far resuscitare la sua anima. Ora prendi questa pozione, in modo che tu possa
vederla"
Mi passa un liquido che butto giù in un sorso, sa di latte acido, che schifo!
D’un tratto dinanzi a me inizio a distinguere una figura umana che pian piano
riesco a focalizzare meglio. E’ la ragazza della foto.
"Ciao Will" disse
"Ciao tu devi essere Chiara, giusto?"
"No sono Claire, tua sorella"
"Cosa? Non capisco più niente"
"Bene ora ti spiegherò tutto. Devi sapere che i nostri genitori quando erano
giovani sono stati rinchiusi qui, però una volta che si sono resi conto della
sorte che gli toccava, sono scappati. Da lì Margot e Jake gli hanno dichiarato
guerra. I primi due figli che avrebbero avuto sarebbero dovuti morire"
"Ma io non voglio morire!"
"Lo so, per questo ho studiato un piano, ma tu mi devi aiutare"
"Dimmi"
"Per quanto possa sembrare strano io posso tornare in vita se ritrovo il mio
corpo. Ricordi la bara chiusa che hai visto nello scantinato? Là dentro c’è il
mio corpo, ma io non posso andare a prenderlo perché la mia anima e rinchiusa
in questa stanza"
"Capisco, cosa dovrei fare io?"
"Devi prendere il mio corpo e portarlo qui"
"E come la metti con Margot e Jake? Se mi scoprono mi strangolano subito"
"A mezzogiorno in punto loro si ritirano perché il sole è troppo alto e non lo
sopportano"
Guardo l’orologio.
"Devo andare adesso quindi?"
"Te la senti?"
"Si, ora vado e torno"
Esco dalla stanza e mi dirigo verso lo scantinato. Apro la bara, prendo il
corpo, lo porto in camera e lo stendo sul letto. Vedo Claire entrare nel corpo
che piano piano inizia a prendere di nuovo colore.
"Finalmente, il sangue scorre di nuovo nelle mie vene! Ora posso andarmene da
qui. Grazie Will"
"Di niente ma io verrò con te vero?"
"Si è ovvio, presto però tra poco Jake e Margot torneranno"
"Ma perché a loro da fastidio il sole?"
"Perché Jake è un vampiro e Margot è un fantasma che riesce a sembrare una
persona normale, ecco perché quando ti ha colpito alla nuca non hai visto
nessuno"
"Okay, mi spiegherai questa storia dopo. Ora scappiamo"
Scendiamo le scale e apriamo la porta per uscire. Claire riesce a scappare
mentre io, mentre sto per varcare la soglia della libertà sento una stretta al
cuore, l’ultima cosa che riesco a vedere è il viso di Jake mentre morde il mio
collo, prendendosi il mio sangue. Mi accascio a terra e chiudo gli occhi per
sempre. L’ultimo pensiero che mi attraversa la mente e che Claire è libera e
vivrà anche per me, ne sono sicuro.