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Autore: Poppodaja    22/03/2013    1 recensioni
Vi propongo un finale alternativo all'altrimenti breve e triste vita di Severus Piton. Recluso nella sua casa a Spinner's End, dopo la fine di Vol… Colui-che-non-deve-essere-nominato e della battaglia, deve affrontare la solitudine e la compagnia dei vecchi ricordi.
Piton si troverà tra le mani la possibilità di rivedere ancora Lily, tre volte ancora. Ma il vecchio amore sarà accompagnato da un nuovo sentimento, insospettabile. Un angelo caduto, senza aureola e con le ali spezzate.
- Quando ti capita una magia, una magia vera dico...non devi mai fartela scappare! -
Nuovi e vecchi amori per Piton! E un pizzico di avventura! Spero vi piacerà...
Alcuni dei personaggi da me utilizzati sono frutto dell'infinita immaginazione di J.K.Rowling e non ho assolutamente fini di lucro nell'utilizzarli.
Adios.
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorpresa | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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< < Questione di punti di vista > >

La Pozione Polisucco fece immediatamente effetto.
Betty lasciò cadere il bicchiere mentre un tremore la scuoteva.
Schegge di vetro volarono ovunque.
Il viso prese a formicolarle, così come gli altri brandelli del suo corpo.
Non poteva vedersi, non c'erano specchi nella stanza.
L'unico specchio erano gli occhi neri di quell'uomo che le stava davanti.
Non sapeva niente di lui, come del resto non sapeva mai nulla dei suoi clienti.
A lei bastava che pagassero.
Non poteva sapere in chi si fosse trasformata. Si rendeva solo conto di essere più alta, più robusta e di avere splendidi capelli ramati.
Si chiese chi fosse in quel momento.
Si chiese chi fosse in qualunque momento.
Chi era lei in fondo? Una svenduta, una qualunque, una delle tante violentate dall'amore.
Betty…non era neppure il suo vero nome.
Era una donna senza nome e senza anima.

L'uomo dai capelli scuri aveva un colorito giallognolo, che sapeva di malattia.
Quando i loro occhi si incontrarono sembrò impallidire ancora di più.
Non sembrava felice di vederla. Piuttosto pareva meravigliato, scioccato.
La ragazza non riusciva a capire cosa provasse, cosa dicessero quegli occhi imperturbabili, pozzi scuri di solitudine e silenzio.
In fondo, pensò, si somigliavano.
Con entrambi la vita era stata inclemente. Poteva immaginarlo dalle condizioni in cui versava la casa di quell'uomo, così misera e vuota.
Non c'era una foto, ne una traccia di vita vissuta.


E lui se ne stava in silenzio, pensoso, con gli occhi sgranati e la bocca socchiusa.
Betty decise di avvicinarsi. In fondo, era un giorno di lavoro come tanti.
Gli andò incontro ostentando un passo sensuale.
Ammiccò, fissandolo intensamente.
Lacrime.
Si rese conto che l'uomo stava piangendo.
Ebbe un momento di spaesamento, non sapeva che fare.
Non le era mai capitato di vivere una simile situazione.
Sentì un sorriso sincero nascere sulle proprie labbra, che non erano le sue.
L'amore che trasudava dallo sguardo dell'uomo, l'affetto che gocciolava insieme a quelle lacrime.
Si sentì stringere il cuore cedendo solo per un momento all'illusione che potessero essere per lei.
Si avvicinò ancora, gli sfiorò il viso.
Era freddo, così rigido.
Ma le lacrime che lo rigavano e che gli sgorgavano dal cuore erano piacevolmente calde.
Continuava a sorridergli, intenerita, mentre gli carezzava il viso.
Lo trovò così dolce e indifeso.
Una strana combinazione con l'aspetto cupo e trascurato e i suoi modi bruschi.
Eppure ora, nel momento in cui tutti i suoi clienti si mostravano per quello che erano:
violenti,
irrefrenabili,
bestie,
insensibili verso l'altro e se stessi;
lui se ne stava lì, fermo, eppure dentro doveva essere agitato da mille sensazioni.
Betty provò un misto di orgoglio e contentezza al pensiero che fosse lei la fonte di quella tempesta luminosa.
La voglia di baciarlo le salì spontanea alle labbra.
Mai aveva dovuto prendere l'iniziativa con un cliente.
Fu una sensazione strana. Calda e strana.
Lui era ancora inerte sotto il suo tocco.

Dischiuse le labbra e lo baciò con passione.
Lo sentì rilassarsi, sciogliersi.
Le cinse la vita con le mani.
Aveva un tocco lieve, rassicurante.

Betty si strinse a lui mentre un calore sconosciuto le riempiva il petto.
Fu lei a guidarlo. A insegnargli l'amore e si sentì coinvolta,

pericolosamente coinvolta.

  
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