Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Shir    22/03/2013    2 recensioni
Ludwig e Gilbert sono due fratelli che vengono dalla Germania e decidono di trasferirsi America insieme ad Elizaveta, la fidanzata di Gilbert ;la ad accoglierli ci sarà lo zio materno dei due fratelli tedeschi,Roderich rimasto vedovo con i suoi due figli Vash e Lily. Può sembrare una cittadina tranquilla ma tra vicini,colleghi ,compagni di università e i loro familiari verranno a crearsi situazioni comiche,misteri e quant'altro.
E' la mia prima fan fiction siate clementi,ho messo OOC per sicurezza;rating arancione per capitoli futuri
Dal capitolo 26:
"-Non sarebbe bello se potessimo vivere senza combattere?-
Tutte le nazioni rimaste si girarono verso l' italiano sorprese che dalla sua bocca fossero uscite parole tanto profonde.
-Che vuoi dire Italia?- chiese l' Ungheria davvero confusa.
-Un mondo dove non siamo nazioni, dove non combattiamo e viviamo come persone normali senza drammi, dove essere felici. Non sarebbe fantastico?-"
E fu così che la storia ebbe una conclusione.
Nell'ultimo capitolo ci sono tutti i riassunti.
Spero sia stata di vostro gradimento. :-)
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danimarca, Germania/Ludwig, Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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A.D Danimarca:Bene,stavolta sarò io a fare il riassunto.
America e Vietnam decidono di passare un po' di tempo insieme per la gioia delle fan della AmeViet.
Fem!SudItalia ,dopo aver ricevuto una delusione in amore da parte di Spagna,una volta arrivata a casa incotra suo padre che altri non è che Nonno Roma.
Parlando sempre di RomanA,scopre che Belgio ama sul serio Spagna e così finisce il suo sogno (e fu così che Spagna si guadagnò gli insulti di quasi tutti i lettori)
Ma veniamo alla questione principale.Veniamo a sapere alcune cose sul conto di Alexander,come ad esempio che il padre si ubriacava e che picchiava la madre.E qui finalmente Svezia si decidea parlare con Alexander che altri non è che...Rullo di tamburi prego...Il grande me!So che già ve lo aspettavate,diciamocelo,in fondo io sono Il Re Del Nord!





Lars era in ufficio a sistemare le sue scartoffie da vice direttore e tutte le carte da firmare.Andava ad aggiungersi incarico su incarico,lavoro su lavoro e tutto quello andava ad aggiungersi la pressione provocata dalle continue minacce dello spagnolo.E ci si metteva anche sua  sorella con la sua nuova cotta per Antonio
Per fortuna che Friedrich si era dimesso dall'ospedale e stava bene,una preoccupazione in meno.
Era nervoso,troppe cose a cui pensare e il lavoro arretrato non aiutava.
Doveva rilassarsi ,svagarsi in qualche modo.
Istintivamente la mano corse nella tasca dove teneva le sigarette.Le sigarette non sarebbero bastate e lui lo sapeva.
Rimosse l'ultimo cassetto della scrivania e prese una delle sue speciali sigarette.
Da quando Antonio lo aveva scoperto non si drogava da un po'.
Senza pensarci troppo si infilò l'altro pacchetto in tasca e si diresse verso il tetto.

Non sentiva più niente ,ogni preoccupazione era sparita.
Lars se ne stava lì,appoggiato con la schiena al muro.
Tutta l'essenza gli era andata nel cervello e a malapena riusciva a percepire i suoni,tutto girava ma si sentiva dannatamente bene.
Nonostante avesse promesso a sua sorella e Freidrich di disintossicarsi quella era davvero un urgenza.
Sentì la porta aprirsi.
Oh bene un altro a cui dare i soldi  per non fargli spiattellare il suo segreto ai quattro venti.
Girò lentamente la testa verso la porta con lo sguardo perso.
Vide una figura femminile entrare dalla porta e pregò che fosse sua sorella.
-Ehy s-signor vice direttore che ci fa qui?-
Lars mise a fuoco lo sguardo:era Lavinia.
-S-sta bene o devo chiamare qualcuno?-chiese guardandolo preoccupata
Il ragazzo a terra cacciò una nuvoletta di fumo e poi tornò a guardare l'italiana.
-Tranquilla tutto bene h ..h..ha ha.-gli rispose allo stesso modo di un ubriaco, ridacchiando.
Lavinia lo guardò con più attenzione e solo in quel momento si accorse della sigaretta.
-M-ma lei è fatto?-esclamò lei sorpresa.
L'altro si limitò a ridere sguaiatamente.
Lavinia stava incominciando ad esasperarsi.
Gli prese la "sigaretta" dalla mano e,non curandosi delle proteste di Lars,lo alzò di peso(con evidente fatica) e si mise un suo braccio dietro al collo.
-Guarda un po' che cazzo mi tocca fare.-
Cercando di farsi notare il meno possibile, Lavinia portò Lars fuori per prendere una boccata d'aria.
Con i dipendenti che gli facevano domande si giustificò dicendo che il vice direttore si era sentito male.
-Dove stiamo andando?-Lars sembrava talmente stanco che sarebbe potuto crollare da un momento all'altro.
-Stiamo andando al bar di Fidel per...-
Lavinia sentì il peso del corpo di Lars aumentare,provò a chiamarlo ma nessuna risposta.
Perfetto,era svenuto.
"E ora che faccio?Belle non è qui e non so dove abita..."
Prese il telefono e provò a chiamarla ma non era raggiungibile.Non aveva altra scelta.
Frugò nelle tasche dell'uomo che stava sorreggendo e fino a che non trovò un portafogli.
L'autobus non passava a quell'ora ,quindi fu costretta a prendere un taxi.
L'unico problema a casa era suo padre,come avrebbe reagito nel vedere che sua figlia portava a casa uno sconosciuto svenuto?
Poteva anche lasciarlo lì per strada ma il suo buon senso glielo impediva.

Entare in casa senza farsi notare non era affatto un impresa facile,soprattutto con un peso morto da trasportare.
Stefano era uscito per rimorchiare,Serena era al telefono con Josephine...L'unico vero problema era a piede libero per casa,suo padre era sempre vigile a meno che...
Vide la bottiglia mezza vuota di vino sul tavolo;ciò voleva dire che era brillo.
La via era libera.
Lo prese per le ascelle e lo trascinò fino in camera sua.
Lo depositò sul letto cercando di non svegliarlo.
Ma quanto pesava?Era molto alto ,questo si,e sembrava avere un bel fisico.
Lavinia,ormai stanca per lo sforzo inumano compiuto,si sedette a tera visto ch il letto era occupato.
Sentì suo padre chiamarla,la cena era pronta.
Si alzò con fatica,aiutandosi con le mani.Diede un ultima occhiata al ragazzo steso sul letto e uscì dalla stanza.

                                                      A cena finita....

-Lavi quand'è che sei tornata?-chiese Serena mentre si stava alzando da tavola con due piatti in mano da posare.
-Poco prima che papà ci chiamasse per la ecna.-ripose lei semplicemente.
-Ehy Lavinia.Hai chiesto il bis ma non lo hai mangiato.-notò perplesso suo padre.
La ragazza si girò con il piatto in mano,doveva inventare una scusa plausibile
-Volevo conservarla per Stefano visto che non è ancora tornato.-
Detto ciò prese la direzione della cuina lasciando espressioni perplesse sul volto dei suoi familiari.
Svoltato il corridoio si diresse in camera sua e entrò aprendo la porta con la mano libera.
Rimase leggermente sopresa di trovarlo sveglio con il bigliettino( che gli aveva lasciato per speigargli la situazione) in mano.
Avanzò timidamente verso il letto,per poi poggiare il piatto sul comodino.
-Ho pensato che avesse fame.-disse lei cercando di spiegare la presenza del piatto.
Lars alzò lo sguardo su di lei per poi proferire parola.
-Innanzi tutto,data la situazione ,diamoci del tu.In secondo luogo che vuol dire "Sei svenuto e siccome tua sorella non c'era ti ho portato a casa mia"? Non sai che spavento mi sono preso...-
Fece una pausa per poi continuare.
-E...grazie per avermi preso quando sono svenuto...-
Calò un silenzio imbarazzante tra i due,rotto dall'italiana.
-Bene se vuoi lì c'è la cena,spero sia di tuo gradimento.-disse li quasi arrabbiata per la strana situazione
L'olandese gettò lo sguardo sul piatto,era ancora caldo e sembrava invitante.Tagliò un pezzo di carne e lo masticò fino ache non scese in gola.Dio quanto era buona la cucina italiana.
Lavinia lo guardò soddisfatta.La cucina italiana non aveva eguali.
Sembrava che tutto filasse liscio,anche troppo.

-Lavinia mancano due posat...-
Serena rimase bloccata davanti alla porta;sorpresa da quello che trovò nella stanza.
-Serena zitta e non dire una parola.-
le disse agitata Lavinia chiudendo la porta della stanza.
-Lavi,ma è il tuo capo.-
-Non è il mio capo,è il tizio che sta di un gradino sotto il mio capo.-
-Lavinia sai che le relazioni in uffici...-
-Non è il mio amante,deficiente.E' solo svenuto e l'ho dovuto portare a casa,tutto qui.-
-No perchè è carino e...-
-Smettila.-replicò infine Lavinia rossa in viso.
Lars non poteva fare altro che guardare la scena e...Ridersela sotto i baffi.Quelle due, mentre parlavano,sembravano una coppia di comici.
-Va bene non voglio sapere i dettagli, ma devi stare attenta non sai papà come potrebbe reagire.-la avvertì Serena un po' preoccupata
-Tranquilla starò attenta.-le rispose Lavinia seccamente,cacciandola fuori dalla stanza.
Lars ,nonostante tutto,aveva continuato a mangiare cercando di non ridere e di non sputare il cibo nel tentativo di tratttenere la risata.
Lavinia si sedette accanto a lui sul letto.
Cercò di sembrare il meno imbarazzata possibile.

-Ho visto...Sul tetto.- gli disse Lavinia  dopo un po'
Lars si raggelò.
Posò il piatto mezzo finito sul comodino e si rivolse a lei.
-Quantò vuoi?-
Lavinia non aveva capito bene,le aveva chiesto quanto voleva?
-Per cosa?-
-Per mantenere il silenzio.Quando mi ha scoperto Antonio,lui mi ha chiesto 200$ in più in bustapaga.-
Lavinia non credeva alle sue orecchie,Antonio era stato capace di arrivare a tanto?
-Non voglio niente....-
-Come..?-
-Ho detto che non voglio niente.-disse Lavinia con tono basso.
Lavinia voleva solo dimenticare Antonio,non voleva nient'altro.
Lars invece voleva dimenticare tutte le sue preoccupazioni,magari non con la droga.
La ragazza si avvicinò di più a lui,leggermente insicura.Sentiva una moltitudine di emozioni in petto che quasi le sembrava che il cuore volesse scoppiare.
Lars girò il capo,quasi come fosse imbarazzato;e a dirla tutta un po' lo era.Sentiva caldo,così decise di toglirsi sia la giacca che la cravatta.
Era la stanza a essere calda o erano le sensazione che provava a farla sembrare tale?
Sembrava strano come due individui così diversi condividessero la stessa sensazione di vuoto interiore.
Un vuoto che avrebbero potuto placare solo con il più primordiale dei sentimenti.
Pensavano questo quelle due anime infelici, come tante nell'universo del resto.
Pensavano come il loro vuoto potesse essere riempito.Quel sentimento che faceva parte della vita di tutti gli esseri umani
Lavinia si girò verso di lui, avvicinandosi al suo viso prendendolo per una spalla.
Lars sussultò e si girò verso di lei
-Lavinia non credo che...-
Lavinia però non sembrò ascoltarlo e si avvicinò di più al suo viso.
Tuttavia Lars non indietreggiò,ma si fece pian piano avanti:come se avesse accolto quella proposta.
-Se non ci proviamo non sapremo se funziona.-replicò lei avvicinando pericolosamente il suo viso a quelllo di Lars,appoggiando le sue labbra sulle sue prima con delicatezza ,poi  con più forza,quasi fosse un modo per convicerlo.
Dal canto suo Lars non sapeva cosa fare,accettare quel bacio voleva dire accettare tutto quello che ne sarebbe poi conseguito.
Solo dopo qualche secondo rispose al bacio:quella ragazza voleva solo staccarsi dal mondo per qualche ora,tutto qui,che gli costava accontentarla?In fondo anche lui aveva bisogno di una pausa.
Portò le mani sulla schiena di lei e la distese sul letto,distaccandosi dal bacio.
Lars si avvicinò al suo viso,piegando la schiena senza stendersi.
Lavinia si avventò di nuovo sulla sua bocca,costringendolo ad abbassarsi;la sua lingua esplorò ogni angolo della bocca dell'altro,con avidità e disperazione.
L'olandese spostò le ginocchia sul letto,per aver una posizione più comoda,e si mise a cavalcioni su di lei.
Le strinse i fianchi,attirandola a se.Lei gli strise i  capelli,continuando a baciarlo con un aggressività che andava sempre più scemando;fino a diventare dolcezza.
E si aggrappò con tutte le sue forze a quel corpo,quasi avesse paura di cadere,di ricordare perchè stava facendo tutto quello.
Tutte quelle emozioni che la stavano travolgendo in quello stesso momento la facevano sentire dannatamente bene,sentiva solo quelle sensazioni e nient'altro.
Allentò la presa dai capelli,facendo scivolare le mani sui bottoni della camicia e levandoli uno a uno.
Lars si staccò dalle sue labbra spostando i denti verso il suo labbro,per poi morderlo fino a fare uscire un rivolo di sangue.
Questo non fermò Lavinia,anzi,continuò a sbottonargli la camicia e infine,levargliela con un gesto fulmineò.
Vedendo che Lavinia stava giocando pesante,decise di incominciare anche lui.
Prese le due estremità della camicetta e le aprì,facendo saltare qualche bottone;la aiutò a sfilarsi la camicetta e il reggiseno,levandoglielo con i denti.
Lei si leccò il sangue sulle labbra,per poi far riprendere il loro scontro di lingue.Lars fece scivolare le mani sui suoi seni morbidi,tastandoli con delicatezza .
Ormai le emozioni si erano fatte troppo forti e violente per riuscire a distinguere l'una dalle altre,così come i movimenti sensuali e veloci attiravano entrambi come le api al miele.


La lue fioca che filtrava dalla finestra gli solleticava gli occhi.
Si alzò strofinandosi gli occhi;li aprì debolmente per poi guardarsi attorno.
Era ancora in camera di Lavinia.
Sospirò pesantemente,alzando la schiena che prima era appoggiata al letto.
Guardò la ragazza affianco a lui.
Era davvero bella.
Allungò una mano verso di lei,accarezzandole la guancia e spostando una ciocca di capelli.Lavinia aprì debolmente gli occhi.
La ragazza si mise seduta sul letto,per poi ricadere stanca
-Sai che stai bene con i capelli abbassati?-
Lars arrossì lievemente,per poi ristendersi accanto a lei e girarsi su un fianco.
-Ancora infatuata di Antoni?-le chiese sorridendo.
-E chi è Antonio?-gli rispose con un sorrisetto malizioso.
Si mosse sinuosa verso il suo petto,guardandolo con sguardo impnotico e magnetico.
-Sai...è stato l'unico momento rilassante in sei mesi.-gli confessò passandogli una mano sugli addominali.
Le si avvicinò al viso,fino a far sfiorare i nasi,per poi spostarsi fino all'orecchio,sussurrandole.
-Lo è stato anche per me-
Lei sorrise.Si avvicinò di più,fino a toccarlo.
Lars sentiva i suoi seni premergli sul petto,Lavinia sentiva le sue braccia cingerle la schiena nuda.
-Allora dovremmo rifarlo più spesso.-propose ,quasi in un sussurro.
-Per me va bene.-rispose sorridendole.
Guardarono l'orario.Era davvero tardi
Dovevano sbrigarsi se volevano andare a lavoro.





Commenti vari:
Spagna&Belgio:O_O
RomanA:Eh che ci fate qui?Vorremmo avere un attimo di intimità u.u.
Olanda:Dio che imbarazzo,andatevene.
Spagna:A direil vero non siamo gli unici
Olanda e RomanA:*Si girano e vedono tutte le nazioni* E voi che ci fate qui?
Francia:Abbiamo visto tutta la scena con tanto di pop-corn.
Prussia:Tutte la notte.
Romano:Non avete un minimo di ritegno.Prima dovevate controllare che le tende fossero chiuse.
Veneziano&VenezianA:E meno male che non era il tuo amante.
RomanA:Zitta!


Si ringrazia Rico da Fe per aver recensito.


 
  
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