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Autore: darrensmuffin    22/03/2013    1 recensioni
Darren è un ragazzo di San Francisco trasferitosi a New York per studiare alla prestigiosa 'New York Academy of Dramatic Arts'. Fino a quel momento i suoi 'gusti' e desideri erano ben chiari, finché non conobbe il suo nuovo coinquilino, Chris.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Forza, sveglia dormiglione, devi prepararti per il tuo primo giorno di lezione!’ gridò Chris bussando violentemente alla porta della stanza di Darren.
Questo si alzò di scatto, quasi spaventato da tutto quel fracasso.
*Molto carino come primo risveglio a New York, direi* pensò Darren tra sé e sé.
Si stropicciò gli occhi e lentamente si alzò dal letto, più stanco che mai; si diresse verso il bagno, fece una breve doccia bollente e si vestì. Raggiunse Chris, Lea e Cory in cucina, dove l’aspettavano per la colazione.
Lea gli rivolse un sorriso porgendogli un bicchiere di caffè caldo e tutti assieme si accomodarono in divano, Chris accanto a Darren e Lea accanto a Cory.


‘Beh, Darren, come hai trascorso la notte? Hai dormito bene? Come ti è sembrata la stanza? Ed il letto? Era comodo? O era per caso troppo duro?’ cominciò a domandargli Lea.
Darren, ancora leggermente stordito ed assonnato, non riuscì a rispondere a nessuna di quelle domande e si limitò a sorridere ed annuire.
Chris scoppiò in una risata rumorosa mentre lei lo osservava senza comprenderlo.
‘Senti Lea, il nostro nuovo amico è stanco, si è appena svegliato e di certo non ha voglia di rispondere alle tue noiose domande. Vieni Darren, prendi la giacca, andiamo a fare colazione al parco prima di andare a lezione, prendiamo una boccata d’aria per svegliarci un po’. E voi due state qui a.. beh, fare quello che volete.’
Così uscì dall’appartamento, seguito da Darren che si voltò a salutare i due ragazzi che li osservavano sorridenti.
Mentre scendevano le scale a corse, i due scoppiarono a ridere, senza saperne il motivo, come si conoscessero da sempre.
Si trovavano in strada, Darren non aveva mai visto tanto traffico come in quel momento: auto ferme in mezzo alla strada, qualcuno che correva verso la metropolitana, qualcun’altro che chiamava un taxi a gran voce, altri ancora che si fermavano per due chiacchiere e si salutavano velocemente per tornare alla grande maratona verso il lavoro, gente che entrava a gran velocità  nei bar e se ne usciva, altrettanto velocemente, con un bicchiere di caffè fumante. Tutta quella frenesia lo spaventava ma allo stesso tempo gli piaceva, lo faceva sentire come un cittadino di New York, nonostante si trovasse li da solamente un giorno; in realtà, ciò che lo faceva sentire a casa era Chris.

Ogni volta che passava accanto ad un negozio o a qualcosa che attirava la sua attenzione, si fermava e con gli occhi lucidi e sognanti osservava quell’oggetto (in genere un abito o un paio di scarpe) dicendogli:
‘Ehi Darren, ricordati cosa sto per dire: questo sarà mio, a tutti i costi, hai capito? È della nuovissima collezione di quello stilista. Farò di tutto per averlo.’
Era impossibile dimenticarlo, dato che Darren si sarà sentito ripetere quella frase per almeno una decina di volte, ma ogni volta sorrideva educatamente e rispondeva:
‘È stupendo e ti starebbe benissimo, sono certo che l’avrai!’
Chris, felice di sentirselo dire, lo guardava e ancora con gli occhi sognanti gli sorrideva.
Poi ripresero a camminare, dopo aver osservato con attenzione ogni vetrina nelle vicinanze, sorseggiando il loro caffè, ormai intiepidito.
Si fermarono poi in un parco che a Darren sembrava molto familiare. In effetti, somigliava molto al parco in cui aveva dato il suo primo bacio a Jade; ma quello non era il momento per pensare al passato, ora si trovava lì, con Chris, ed era determinato a trascorrere allegramente quel bel momento tra amici.

Si sedettero su una panchina osservando ed ascoltando la natura che li circondava. Era così tranquillo a confronto con tutto quel rumore che aveva sentito fino a qualche momento prima, tra le strade trafficate di New York.
Era ormai primavera e gli uccellini cinguettavano svolazzando spensieratamente tra le chiome degli alberi ormai colmi di gemme che sarebbero a breve sbocciate in splendidi fiori. Ogni tanto accanto a loro passava qualcuno in bicicletta o con il proprio cane.
‘Mi piacerebbe avere un cane, staremmo decisamente meglio in quell’appartamento, non che mi trovi male ora, certo, ma un animale domestico renderebbe tutto molto più allegro.’ Affermò Chris.
‘Sono d’accordo. Avevo un cane a San Francisco, si chiamava Devon, beh, in realtà si chiama Devon. Sta con i miei genitori ora e mi manca davvero moltissimo.’ Gli rivelò Darren, abbassando lo sguardo triste e malinconico a terra.
‘Mi dispiace… Abbiamo un posto in più da noi, ce n’è sempre uno per un amico, SEMPRE. Sono certo che un giorno riusciremo a trasferire Devon da noi, così sarai felice, giusto?’ lo rassicurò Chris.
‘Giusto.’ Disse Darren abbracciandolo dolcemente. Chris era molto dolce con lui e la cosa lo rendeva davvero felice.


Si stava facendo tardi, così si alzarono e si misero in cammino verso la scuola. Lì c’era Lea che li attendeva accanto al bancone delle informazioni. I due accompagnarono il nuovo arrivato in sala di ballo. Si salutarono ed ognuno si diresse verso la sua classe.
Era la sua prima lezione e Darren era molto agitato.


Tornati a casa nel tardo pomeriggio, Lea e Chris sommersero Darren di domande a cui fu felice di rispondere.
‘Devo ammettere che ho dato una sbirciatina alla tua lezione, Darren, e sì, hai davvero un grande talento, vorrei proprio sentire come canti!’ urlò Chris dalla cucina mentre sistemava le posate ed i piatti appena lavati nei vari cassetti e armadietti.
‘Chris! Sai che non si può assistere di nascosto alle lezioni!’ rispose Lea allibita.
‘Ooh su, non ho infranto nessuna regola, ok? O almeno credo… e nonostante ciò, ne sarebbe comunque valsa la pena di vedere questo talento muoversi in quel modo, te lo assicuro!’
Darren arrossì ed abbassò lo sguardo imbarazzato.
‘Beh, se c’è una cosa in cui sei davvero bravo, Chris, è far imbarazzare qualcuno! Darren, sono sicura che quello che dice è certamente vero, non sentirti a disagio!’
‘Grazie Lea, e grazie anche a te Chris, sono lusingato.’ Rispose sorridendo Darren.


Si era fatto tardi ed ognuno tornò nella propria stanza per dormire, tutti tranne Chris che rimase in salotto a pensare.
 
 
   
 
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