Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: GabrielleWinchester    23/03/2013    3 recensioni
Sono passati 13 anni da quando Lucifero è stato imprigionato nella gabbia, grazie al potere della chiave di diaspro rosso e tutto sembra essere tornato alla normalità...La famiglia Winchester si è allargata...Ma una nuova avventura scombinerà le cose e li porterà verso luoghi sconosciuti e conosceranno nuove persone. Che cosa fare quando il nemico decide di sterminare sia gli angeli e i demoni, indistintamente ? Saresti disposto ad allearti con il tuo peggior nemico? Vi auguro buona lettura :-) Crossover Supernatural/Merlin
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Gender Bender, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buongiorno a tutti,
ecco a voi il secondo capitolo di "The Last Dance"....Nel precedente avevamo visto Lucifero nella gabbia e il suo incontro con l'essenza del Male...In questo capitolo ritornano i fratelli Winchester e le sue compagne...Ma non vi anticipo nulla :-) Ringrazio di cuore tutti coloro che stanno leggendo e leggeranno le mie storie, che le stanno recensendo e le recensiranno, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)


27/Maggio/2026 Casa Winchester
 Una donna dai capelli castani aprì la porta e disse in tono dolce “Jensen, Mary?”
Nessuno rispose...La donna scosse la testa divertita e andò dritta nella camera, un tributo all’automobilismo e dei cavalli…Jensen era un gran appassionato di macchine come suo padre e Mary aveva una passione per l’equitazione. Christine si era offerta di dare alcune lezioni, limitandosi alle lezioni base. Se Mary avesse dimostrato di essere dedita ai cavalli, Christine sarebbe andata avanti. Violet aprì le finestre e scosse la testa “Avanti dormiglioni”
Nel dire queste parole ridacchiò, ricordando come Christine la buttasse giù dal letto alle sei del mattino, fuggendo dai mostri che dovevano combattere, nonostante le sue lamentele…Come facesse a svegliarsi alle quattro del mattino, quasi tutti i giorni, era un mistero per lei. La trovava seduta a guardare il flebile lembo tra notte e giorno e piangeva a ogni alba. Perché lo facesse, non lo sapeva…Si avvicinò al mucchio di coperte e le tolse. Non c’era nessuno. Nemmeno da Mary. Controllò se c’erano segni di zolfo, membrane che testimoniassero la presenza dei mutaforma, niente di niente. Ma allora dove erano?
“Deaannnn” gridò Violet spaventata.
Dean arrivò trafelato con la camicia scombinata. Si manteneva bene negli anni. Prese il fucile e disse “Cosa c’è amore?”
La cercatrice d’angeli deglutì, senza fiato e disse “Jensen e Mary sono scappati”
“Lo so” disse Dean seccato “Nathaniel mi ha rubato le chiavi dell’Impala…Christine e Sam stanno setacciando in rete, per cercare le tracce di quei quattro” si fermò e ridacchiò “Hanno stile i ragazzi, devo ammetterlo”.
Violet gli diede uno scappellotto, non troppo convinto. Nonostante avesse ancora l’aria da spaccone, si preoccupava per i suoi figli. Tanto da chiedere a Castiel di marchiarli e di non renderli riconoscibili agli angeli e ai demoni. Era un buon padre. Andarono all’interno della grande cucina dove Sam e Christine stavano controllando il computer. Il pc era aperto su un programma di localizzazione. Nonostante erano passati 13 anni Sam e Christine erano gli stessi, con lo stesso aspetto di prima. Non erano invecchiati, nemmeno di un attimo. Christine era vestita con una camicia di seta rossa e rosicchiò una matita.
“Tu sai dove sono?”
Christine alzò le braccia e fece cenno di stare zitti. Violet, Sam e Dean la guardarono stupefatti. L’arcangelo della giustizia e della misericordia disse con voce suadente “Sono Caroline Granger, mi chiedevo se era possibile attivare il gps della mia macchina. Sapete mio figlio è andato a un concerto dei Three Doors Down..”
“Ah questi giovani…” ridacchiò l’impiegato dall’altra parte della cornetta “Il numero della sua assicurazione sanitaria?”
“Certo” disse Christine “Il numero è 2345…”
L’impiegato digitò il numero che Christine gli dettava. Ci fu un rumore di sottofondo, come se i computer si stessero surriscaldando, e poi l’impiegato disse “Ci risulta che la sua macchina si trova nei pressi di Manchester”.
“Grazie mille” disse Christine in tono solenne e chiuse la telefonata.
L’arcangelo sospirò e si limitò a guardare il suo amato, Violet e Dean. Sam s’alzò e si chiese “Ma cosa gli è saltato in mente?”
“E se chiamassimo Cass?” disse Violet “Potrebbe teletrasportarci lì?”
“Peccato che per ora stia addestrando alcuni angeli lì nel Paradiso “ disse Dean scuotendo la testa “ E poi Cass e i teletrasporti, sono come Sam e Heath of The Moment. incompatibili”
“Ma sono troppo giovani per stare fuori” disse Violet infervorata “Dobbiamo andare a trovarli”
Poi si voltò a guardare Christine che non aveva detto nulla. L’arcangelo della giustizia e della misericordia chiuse gli occhi e si mise ad ascoltare il silenzio. Li riaprì, per un attimo gli occhi castani erano diventati viola, poi disse seria “Nathaniel e Michelle sono arrivati”.
Sam la guardò stupefatto e disse “Ne sei sicura?”
A testimonianza delle parole di Christine, due ragazzi spalancarono la porta di casa, un tredicenne e una dodicenne, sorridendo e imbarazzati. Erano molto simili tra di loro. Nathaniel teneva una maschera funeraria di gran valore, con timore e reverenza e Michelle richiuse le ali fatte di piume nere. Sam si avvicinò, sospirò, e disse con la massima calma possibile “Cosa vi è saltato in mente? Ci siamo preoccupati a morte”
“Mi dispiace pà” disse Nathaniel facendo un sorriso; la somiglianza con il padre era straordinaria “Ma sapevamo che voi eravate alla ricerca della maschera di Nefertiti..”
Christine si girò e fissò con rabbia i suoi due figli.
“Questo non è un buon motivo per farci preoccupare” disse Christine gelida “Potevate andare in un covo di demoni”.
“Sapevamo che voi non potevate andare a Londra..” intervenne Michelle.
“Dopo quello che ho passato all’inferno” disse Christine, la furia nello sguardo “Posso almeno pretendere che i miei figli siano al sicuro?”
Nathaniel e Michelle chinarono gli occhi, molto imbarazzati. Il ragazzo tremò e disse “Scusaci mamma”
Christine chiuse il pc, sospirando. Era più essere umano che un arcangelo. Si avvicinò ai suoi figli e disse “Andate in camera vostra, per oggi non andate da nessuna parte”
Michelle e Nathaniel non dissero nulla, non si lamentarono e andarono via. Stavano andando via, quando una voce giovane, allegra e spensierata disse “Oh ma quando ha creduto che..” la voce giovane si spense e domandò preoccupato “Chris e Sam vi hanno rimproverato?”
Nathaniel rise “Tu cosa pensi?”
Jensen si torse le mani e disse “La mamma è qui?”
Nathaniel annuì e insieme a Michelle andò in camera sua. Mentre andava in camera sua, Nathaniel pensò allo sguardo della madre che aveva tremato. Temeva davvero per i suoi figli. Si girò a guardare la sorella, così simile a lui “Avremmo dovuto chiedere il permesso”.
“Già” disse Michelle “Non ho mai visto la mamma così arrabbiata..Chissà cosa ha passato all’inferno?”
Nathaniel una volta lo aveva domandato a Dean, ma lui aveva tergiversato e chiesto una chiave per aggiustare il carburatore dell’Impala. Erano passati molti anni da quando era andato all’Inferno.
“Non lo so, ma ha sofferto molto” disse Nathaniel “Lachesi non sarà molto contenta di non vedermi oggi..”
Michelle lo guardò meravigliata e, legandosi i capelli ricci con un elastico nero, disse “Come è l’apprendistato con Lachesi?”
Il fratello sistemò un libro sul comodino e disse con uno scintillio negli occhi “Bello, Lachesi è una Moira alla mano e posso salvare molte persone..Tutte le persone che sono morte ingiustamente io insieme a lei posso riportarle in vita. Mi fa sentire bene”
Michelle sorrise “Sono onorata di averti come fratello”
Nathaniel abbracciò la sorella. Entrambi angeli, entrambi figli di angeli, con un destino incerto. Intanto in cucina Mary e Jensen erano sotto lo sguardo attento di Violet e Jensen. La cercatrice d’angeli prese un bicchiere d’acqua, lo posò, lo riprese, lo riposò, non sapendo quello che fare. Si sedette e disse “Avete la minima idea di quello che ci avete fatto passare?”
“Sì “ disse Jensen baldanzoso “Ma voi non potevate andare a Londra e così noi..”
“Non stiamo parlando di andare all’incrocio all’angolo” disse Violet esasperata “Stiamo parlando di Londra...Voi avete dieci-undici anni, non avete l’età per andarvene fuori”
“Ma papà alla nostra età..” ribattè Mary.
“Io alla vostra età cacciavo, perché non avevo scelta” disse Dean “Perché la nonna è morta nel soffitto avvolta tra le fiamme di quel bastardo del demone dagli occhi gialli..Se avessi potuto scegliere, avrei scelto un’altra strada”
“E se poi sareste stati attaccati dai demoni?” disse Violet spaventata “Sei ancora un bambino”.
Jensen alzò la testa e disse sicuro di sé “Anche io sono un cercatore d’angeli, mamma, me la so cavare da solo”
La cercatrice d’angeli guardò il marito e Dean disse “Ha il mio stesso carattere”.
Mary si tormentò le mani e disse “Cosa ci aspetta?”
Violet e Dean si guardarono negli occhi, incerti su quello che dire. Mary e Jensen si guardarono trafelati, senza dire nulla. Poi la cercatrice d’angeli disse “Andatevene in camera vostra”.
“Nessuna punizione?” disse Mary curiosa.
La donna si avvicinò e abbracciò i suoi due figli “L’importante è che siete sani e salvi. Ma che vi serva da lezione..La prossima volta non sarò così indulgente”
I due accennarono di sì. Poi il silenzio calò improvvisamente tra di loro e Dean lo ruppe dicendo “E chi lo avrebbe mai pensato?”
“Quei due sono una cosa incredibile” disse Violet scuotendo la testa.
“Siamo una famiglia da incorniciare” disse Dean “Una famiglia da prendere ad esempio”
La cercatrice d’angeli si tormentò le mani e disse “E se fossero stati davvero attaccati..?”
“I demoni e gli angeli li guarderanno sempre con un occhio di riguardo” disse Dean disgustato “Sono Winchester e questo significa una maledizione “ poi prese le mani di Violet e nel suo sguardo c’era tutto l’amore per lei e per i suoi due figli “Ma sappi che, prima di vedere i miei figli in pericolo, preferirei andare una seconda volta all’inferno”
“Ti amo” disse Violet semplicemente.
Dean la stava per baciare, quando udirono un tonfo. Si guardarono curiosi e dopo uscirono fuori. Un uomo dai capelli castani e occhi azzurri, con il trench rovinato, stava sulla soglia della porta, ferito mortalmente. Le ali di luce gli erano state strappate via a morsi e con un tremito disse “Andatevene via.. Portate i vostri figli…”
Dean prese Castiel delicatamente e disse “Cosa ti è successo Cass?”
L’angelo dei Winchester tremò violentemente, in preda alle convulsioni, poi si riprese e disse “L’inferno e il Paradiso sono in pericolo.. dovete andare..”
Poi chiuse gli occhi, in preda al delirio. Violet e Dean si guardarono negli occhi e Dean disse “E che cavolo, un minimo di tranquillità no?”
In quell’istante Sam e Christine erano entrati di nuovo in cucina.




  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: GabrielleWinchester