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Autore: GabrielleWinchester    17/03/2013    2 recensioni
Sono passati 13 anni da quando Lucifero è stato imprigionato nella gabbia, grazie al potere della chiave di diaspro rosso e tutto sembra essere tornato alla normalità...La famiglia Winchester si è allargata...Ma una nuova avventura scombinerà le cose e li porterà verso luoghi sconosciuti e conosceranno nuove persone. Che cosa fare quando il nemico decide di sterminare sia gli angeli e i demoni, indistintamente ? Saresti disposto ad allearti con il tuo peggior nemico? Vi auguro buona lettura :-) Crossover Supernatural/Merlin
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Gender Bender, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Buon pomeriggio a tutti,
ecco a voi il primo capitolo di "The Last Dance of Phoenix"...Nella precedente ff tutto si era concluso con i figli dei Winchester scappare via dalla National Gallery di Londra..In questa si ritorna da Lucifero nella sua gabbia, a cui verrà fatta una visita che lascierà il segno...Ma non vi anticipo nulla :-) Ringrazio con tutto il cuore tutti coloro che mi stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle storie seguite/preferite/ricordate e da recensire e a tutti coloro che mi metteranno e mi hanno messo come propria autrice preferita :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)


Tempo imprecisato- Gabbia
Luciferoooo.. sibilò una voce divertita.. Lucifero…
Stella del Mattino che ora verrà distrutta
Che bello finalmente ci possiamo vendicare di te..
Tu che ci hai maltrattato, tu che ci bistrattato, tu che ci hai creato e ci ha reso i tuoi schiavi, meritevoli solo di essere trapassati da una spada angelica..
Possiamo vendicarci di te…
Vendicare, dissi io sprezzante, o miserevole demone, tu lo sai che io sono il tuo creatore?
Si, sghignazzò un piccolo demone,ma tu non ci comandi qui..
Un colpo violento e mi accasciai su un pavimento di cristallo nero spaccato in tanti pezzi. Accanto a me c’erano tutti i demoni che io avevo ucciso per vendetta e per gioco. Tutti quelli che avevo creato, nella mia folle creazione di un regno molto più potente del mio Creatore. Io, il più grande angelo mai creato, più bello e più maestoso di tutti, ero finito in quel covo di esseri ripugnanti...
Sbam...
Un corno di demone ha lacerato una delle mie ali..Afferro una lama di fuoco, ma non ci riesco..Non ho forze, non ho..
Lucifero aprì gli occhi e l’atmosfera non era cambiata più di tanto. Era sempre nella gabbia, era sempre in quella maledetta gabbia in cui quello stronzo di suo fratello e Hesediel lo avevano imprigionato lì. C’era stata una grande battaglia, all’interno del portale dell’Antica Grecia. Aveva visto Michele rinchiuderlo e poi il buio.
Lei aveva preferito Chamuel a lui. E non poteva sopportarlo. Si protesse da altri colpi, affannando. Quanto tempo era passato da quando era stato rinchiuso? Quanto tempo era passato? Il serafino caduto se lo chiese e lo chiese al nulla che lo avvolgeva. Era questo quello che aveva sentito Hesediel mentre la imprigionava nell’inferno? Poi si accorse che una forma di fumo nero si era materializzata all’improvviso..
“Come sei caduto in basso” disse la voce divertita e sprezzante.
Quella voce l’avrebbe conosciuta dovunque e per la prima volta lui tremò di paura..La forma si materializzò sotto forma di un ragazzo di ventidue anni, dai capelli ricci e occhi azzurri, dalle ali fatte di fuoco e di acqua ghiacciata, con uno sguardo che prometteva morte. L’angelo che lo aveva convinto a fare la sua scelta, a far cadere Lilith e tanti altri. Sedeva con un noncuranza e lo fissò senza dire nulla, ridacchiando tra sé e sé.
“Tu..” disse Lucifero spaventato.
“Non pensavi che sarei venuto a trovarti” disse la voce sconosciuta “Avevo delle ferie e sono venuto a trovarti” si morse il labbro e disse disgustato “Mi hai deluso Lucifero”
“Io non sono il tuo schiavo” disse Lucifero irritato “Io rispondo solamente a me stesso”.
L’essenza sollevò un sopracciglio cinico e disse “Davvero?”
Un dolore intenso si propagò all’interno del corpo di Lucifero e il creatore dell’inferno cadde a carponi, sputando sangue a fiotti, i tendini rotti, un dolore come non aveva mai provato, nemmeno durante le lotte contro Michele. Al confronto, le scaramucce con Michele erano una piacevole partita a tennis. L’essenza lo guardò come se fosse una nullità e non lo aiutò. Lucifero si rialzò e disse orgoglioso “Io uscirò dalla gabbia”.
“Se proprio ci tieni”, disse l’essenza con un moto non curante “Ma ho deciso di uccidere tutti gli angeli e i demoni del Paradiso e dell’Inferno”.
“Tu non puoi..” disse Lucifero sbigottito.
“Io ti ho corrotto e io ti posso uccidere, non tuo fratello” disse l’essenza “Mi hai profondamente deluso e né tu e né la tua progenie meritate di vivere. Buona permanenza qui. Riposati”
Poi scomparve senza un’altra parola. Lucifero rimase a guardare lì in quel vuoto dove l’essenza era scomparsa. Rimase in disparte, lasciando che i demoni lo picchiassero. Non poteva permettere che l’inferno e il Paradiso scomparissero. Senza il Male e il Bene, il mondo rischiava di andare alla rovescia prima del tempo.
Aveva appena guardato il Male in faccia.
E ora di lasciare l’orgoglio e aiutare i bros.. Rise senza nessuna gioia.
 



  
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