Non siamo
morte è_é Impegni di varia natura - leggesi
amoreggiare prima, studiare (per nostra sfortuna) poi - ci han
costrette a ritardare la pubblicazione, ma ora siamo qua
con l'ultimo capitolo!;O; E lo so che siete tristi, ma vi promettiamo che prima
o poi finiremo anche le altre è_é (A dir la verità Photograph è ad un passo dalla fine, ma noi piace taaanto muovere quella massa di id-...
adorabili creature che smettere diventa quasi impossibile ç_ç)
Indi per
cui è_é:
Winry-93:
XD Siamo contente che ti sia piaciuto! Ormai dovresti saperlo, noi amiamo far
fare figure beote al Mustango *godono [Più Na che Mika, in verità *gh*]*
Mony91:
Ecco il continuo XD Noi siamo felicissime quando
leggiamo recensioni come la tua, sono adorabili!*^* E noi siamo le maestre dei
colpi di scena *muoiono* Avrai sempre una razione garantita quando si tratta di
noi XD
Kira7: Non
scusarti, tranquilla!è_é Hai detto una cosa amore, e
siamo tanto onorate di averti nella nostra schiera di fan
çOç *la strizzano con affetto* I toi
commenti sono impagabili, li adoriamo! Grazie di cuore ;O;
E ora, si
va in scena, ultimo atto!;___; *alzano il sipario*
"AAAAAAAH!!
Un fulmine
biondo di capelli sciolti al vento si butta nella neve, finalmente vestito pesante
Ha dovuto
giurare ad Al di stare bene e di non avere nessuna
traccia della febbre del giorno prima.
Ha dovuto
incrociare le dita dietro la schiena per la neve.
"Niisan,
vacci piano! Non scappa!"
Al porta
una mano sopra gli occhi, appena infastidito dalla luce del sole, mentre con
cautela avanza, avvicinandosi al cumulo di neve, aumentato rispetto al giorno
precedente.
"Sei
felice niisan?" ride, toccando quella materia bianca
tanto amata dal fratello.
"Sì!!"
Senza farsi
vedere, si soffia il naso gocciolante, mentre comincia a fare un pupazzo di
neve a forma di Armor Al.
"Tu?"
fa, fissando il suo fratellino, che
Ride,
guardandolo.
Al suo
niisan bastano davvero poche cose per farlo felice.
"Sì! -
e si china vicino a lui, guardandolo lavorare - Posso
anche io?"
"Yeah!"
Il niisan,
almeno per una volta nella sua vita, vuole essere semplice da far felice.
Insomma, ha
Al in carne e ossa, una casa sua (anche se vicina a
Mustang)... non c'è quasi più niente di triste. Preferisce avere una gioia facile
da prendere, almeno ora.
E starnutisce,
piano.
Al solleva
un sopracciglio, mentre sistema un cumulo di neve per fare la testa di... se
stesso?, e si volta per guardare Edward, che torna
sorridente a modellare il tutto.
"Mh... - e decide di ignorare lo starnuto, almeno per il
momento - ... ero così grasso?"
"Tre
volte me, circa."
Tira su col naso, per evitare di dare altri segni del fatto che, no,
non sta
propriamente bene.
"E'
importante?"
"No,
ma questa... - fissa la palla enorme - cosa... mi fa sentire grasso!"
dice, portando le mani ai fianchi.
"Non
scocciare! Ora vai benissimo!"
Lo
zittisce, rimanendo con le gambe piegate a modellare il fratellino-armatura.
E
starnutisce due volte. Si è arrotolato le maniche perchè aveva caldo.
"... niisan?"
Lo guarda
sospettoso, mentre si modella le braccia. Non c'é così caldo
da sollevarsi le maniche, ma proprio no.
"...
sudo a faticare con la neve, sai?"
Mente
spudoratamente, non guardandolo negli occhi.
Modella il
corpo, tentando di essere più realistico possibile.
"Ma niisan, c'è il gelo!" gli fa l’altro, seguendo
l'esempio del fratello.
E
tenendo un occhio su di lui, così, per sicurezza.
E ad Al tutto quel concentrarsi appare soltanto molto
sospetto.
"Niisan...
ti esplode il cervello se ti concentri così!"
Si alza in
piedi, mettendo l'enorme palla sul corpo del suo... clone?
"Non
mi esplode! Non ho mezzo neurone in croce come Mustang,
io!"
Ed mette
la lingua di fuori, come per far vedere l'estremo impegno.
E
tossisce un attimo.
"Mh..."
Tenta di
modellare la testa, limitandosi ad allungare la forma di quella psuedo-palla ed aggiungendo il corno sulla cima.
"... sei
sicuro di star bene, niisan?" fa, senza distogliere lo sguardo dall'opera.
"Certo
che sto bene, altrimenti non sarei qua, no?"
Il niisan
tenta di fare il ragazzo coscienzioso, anche se il naso rosso e leggermente
colante non lo aiutano moltissimo.
"Mh.." ripete Al, fermandosi a
guardarlo.
Peccato che
Edward eviti costantemente di incrociare il suo sguardo, concentrato sul suo braccio.
"... sicuro sicuro?"
Ed evita
con la scusa che si sta totalmente impegnando sul suo capolavoro.
"Sì
che sono sicuro! Giuro!"
E
incrocia le dita nella neve. Tanto non le noterà.
E poi la neve sopra ogni cosa!
Al sospira, tornando a modellare la neve in quella che un tempo
era la sua testa.
"Spero
per te che sia vero! – dice poi, disegnando con le dita i lineamenti del viso.
– Sono bravo?" ride.
"Bravissimo,
Al!"
E la
lingua sta per congelarsi e cadere, a furia di rimanere fuori. Come le sue dita
senza guanti - se li è tolti prima di uscire, e non sa
se Al lo ha notato. Odia i guanti di lana, li ha sempre detestati e sempre sarà
così.
"Perchè,
che mi fai se mento?"
E si
allunga per leccargli il naso, sporco di neve.
E quello
strabuzza gli occhi, ridacchiando al contatto di freddo con gelido.
"Se
menti non uscirai di casa sino alla prossima
primavera, niisan!" fa, sorridendo affabile.
Come a
dirgli Non osare provarci.
Quel sorrisetto che gli fa tanta paura, e che teoricamente
dovrebbe tenerlo a cuccia.
Ma, visto ch'è quasi impossibile tenere Edward Elric buono e calmo,
questo prega affinché Al non noti che è ricoperto di brividi dalla testa ai
piedi e che ha i geloni alle dita.
"Come
ti fidi poco di me..." fa, quasi piccato.
"Non è
che non mi fido - fa lui in risposta, arricciando le
labbra, emntre lancia un po' di neve avanzata sul
viso del fratello - E' che ti conosco."
E poi si
sfrega il naso, quella sensazione di umido che vien sempre quando fa troppo freddo.
"Fratello
degenere, ecco cosa sei, degenere!"
Modella per
bene il corpo di metallo di Al fin dei minimi
dettagli.
Ignora la
neve che ha sul naso rosso, che lo fa starnutire pesantemente.
"Io? Tu invece sei un irresponsabile!"
Si china
sul suo viso, mentre dalla tasca del cappotto prende un fazzoletto, e come la
mamma fa coi pargoletti, stringe le dita attorno al
naso del fratello, lasciando che soffi.
"E bugiardo!"
Ed
gonfia le guance, mentre suo fratello strofina il fazzoletto sul naso rosso.
"Non
sono né bugiardo né irresponsabile! Diffamatore!!"
Le gote
gonfiate all'inverosimile affondano nella neve, un po' perchè è scivolato, un
po' perchè i colpi di tosse gli hanno scosso la schiena.
"IL
MIO PUPAZZO DI NEVE!! MALEDIZIONE!!"
E lancia
imprecazione al cielo, tante e tanto varie.
"Calmati!"
Alphonse lo
prende per le spalle, allontanandolo dal pupazzo prima
che possa peggiorare la situazione.
"Su, si sistema con poco! - gli dice, abbozzando un sorriso, lasciando perdere per un attimo colpi di tosse e starnuti
sospetti - Verrà su anche meglio, vedrai!"
"Ma... si è rovinato..."
Il maggiore
quasi piagnucola, e tira su col naso.
Uno
starnuto, due, tre.
"Stupido
raff--"
S'interrompe, sperando non abbia sentito nulla.
"Uffaaaa..."
"Si
risistema... abbiamo tanta neve da usare..."
E lo
guarda, gli occhi un po' lucidi, le sopracciglia aggrottate. E
non sa se credere che sia colpa del pupazzo, o di qualcosa che sembra tentar di
nascondere.
"Dai..."
gli fa, tirando la guancia.
"Ma non verrà mai bello come prima..."
Ed
sembra oramai essersi perso nel suo depressed-world.
E
abbassa talmente tanto la guardia che inizia a tossire come uno scemo.
Al gli si
avvicina, mettendogli una mano sulla spalla e uno sul petto.
"Ohi, ohi, su!"
Lo aiuta a
tenersi dritto, sperando gli passi velocemente. E
mentalmente si da dello stupido per aver creduto che
il suo baka niisan stesse davvero bene.
"Voi
entrare dentro?"
"No,
sto bene qui! Non entrerò fino a quando non sarà tutto
rifatto!!"
E si
rimette all'opera, con le mani nude e oramai insensibili al freddo. Starnutisce
una, due, tre volte, ma tira su col naso e procede.
Sperando che Al non insista.
Quello si
china, sospirando e raccogliendo la neve che il colpo di spalla di Ed ha fatto
cadere dal suo clone nevoso.
"Non
ti fa bene, sai?" fa, preoccupato.
Ma
piuttosto che vederlo sparire sotto la neve e dimenarsi, preferisce aiutarlo a
finire il suo lavoro.
In fondo,
in due si fa prima. Poi gli passa un fazzoletto pulito.
"Quando però non ce la fai più dimmelo, non voglio portarti
all'ospedale!"
"Non
finirò all'ospedale, non essere tragicoooo!"
Va meglio
del previsto.
Nonostante
tutti gli starnuti e i colpi di tosse e i segni evidenti del fatto che non sa
bene (e neppure è debitamente coperto) Alphonse non lo
ha rimproverato per nulla, fino ad ora.
E' molto
felice di questo.
Continua a
modellare il cumulo di neve con velocità inaudita, portandolo quasi al livello
di prima.
"Abbiamo
quasi finito!!" fa, con le guance rosse di freddo
e felicità.
"E sembra anche migliore di prima, no?" ride,
allontanandosi un poco e guardandolo.
Effettivamente
non è affatto male, pensa.
"Sei
bravissimo niisan!" fa poi, avvicinandosi. E da
dietro, vede la sua schiena tremare un poco. Inarca le sopracciglia,
mortificato, e scioglie il nodo della sua sciarpa, portandolo al collo del
fratello e sistemandogliela.
"Su,
finiamola!" e gli da un bacio sulla guancia, strofinando poi le labbra
sopra.
"Lo so
che sono bravissimo!"
Ghigna,
consapevole del suo talento. Altre poche mosse, ed è fatta, il suo Armor Al è finito. Si alza e si
mette le mani sui fianchi, mirando la sua opera.
"Aaah, sono decisamente
bravo..."
E starnutisce
a ripetizione.
"Ehm..."
Fissa Al, con aria un po' colpevole.
"Se ti
dicessi che..."
"Ch sei un bugiardo, niisan? - lo guarda torvo - Lo
so."
E
intanto mira l'opera completa, soddisfatto quanto lui.
"Non
sono un bugiardo, ho sapientemente evitato di dirti la
verità, è diverso..."
Tira su col
naso per l'ennesima volta.
"E tu ti sei fatto abbindolare, poi..."
"Hai
giurato il falso, niisan..."
Al gli va
dietro, abbracciandogli il collo e stringendolo a sé.
"E ti
ho lasciato fare perché volevo vederti felice..."
Infila la
mano nel giubbino di suo fratello, togliendo il
fazzoletto e passandoglielo sotto il naso, invitandolo a soffiare.
E lui
ubbidisce, prontamente.
"Ho
giurato il non vero, cerca di vedere il lato positivo
della faccenda..."
Si stringe
al fratello, tossendo.
"Non
sono in punizione, vero?" chiede, quasi avesse
dimenticato le parole di prima.
Il
fratellino gli passa una mano sulla fronte, sentendo il calore ben vivo, e
scuote la testa, muovendo un passo all'indietro e costringendo anche lui a fare
lo stesso.
"Devo
pensare alla punizione adatta, - ride sulla sua guancia - per adesso andiamo
dentro, dai..."
"Perchè?
C'è ancora un sacco di neve... e ci sono ancora due o tre ore
prima che diventi buio... Non voglio entrare ora! Daiiii...
e poi, davvero sono in punizione?"
"Perché non stai bene... e se insisti, sì, ti ci metto sul
serio!"
"Sto beeeneee..."
E tenta di
sgattaiolare via, ma la presa di Al è troppo forte.
Si sente
succube del fratellino e non gli piace.
"Cosa vuoi farmiiii?"
E lui
attorciglia le dita attorno alle sue.
"Se peggiori starai un sacco di
tempo senza neve, niisan, lo sai... Ti posso concedere... un'altra ora, ma solo
una. E poi a casa."
Un sorriso
enorme si apre nel viso rosso di Edward e si scioglie
dalla presa, ora più debole, del suo fratellino.
"NEVE!!"
E si
butta in un enorme cumulo candido.
Due ore dopo...
"Niichan... *coff* sto..."
"Non
provare a lamentarti! Ora, io odio dirtelo ma... te lo
avevo detto! Trentanove e mezzo di febbre!"
"Uffa,
ma io che ne sapevo... mi tiri su la coperta...?"
"Non
ci vuole un genio a capirlo, niisan... ecco..."
"Sei *coff*
arrabbiato...?"
"Non
ho il tempo per arrabbiarmi... La prossima volta ricordami di legarti sul serio
al letto..."
"Non
ti *et-chuuu*
ricorderò nulla! Mai! E tratta bene un malato..."
"Ti
sto trattando bene, qualcun altro al posto mio non sarebbe qua
a curarti... tieni, l'acqua..."
"Grazie...
argh, mi sono sbrodolato! Aaaaaaal!
Al, non mi metti in punizione veroooo?"
"Aw, niisan, fai attenzione! E
basta chiedere, faremo i conti quando starai bene!"
"I contiii? Non ti basta che io stia morendooo?
Io lo chiedevo per correttezza ma tu dovevi dire *cough*
NO!!"
"Tu
chiedi perché hai paura di quello che potrei fare!"
"Sì!
Tanta!!"
"Non
ti faccio niente, stupido. - Bacio. - E adesso prendi la
pastiglia, da bravo!"
"Aw! Okay! - Ingoia - Domani posso uscire?"
"No. -
E non ammette repliche. - Stai a letto."
"Se sto bene escoooo!"
"No,
niisan, non starai bene per niente! Hai quasi
quaranta di febbre, non so se te ne rendi conto! Quindi stai a
letto domani, e se serve anche dopodomani! E non
voglio storie!"
"Ma
non ce la faccio a stare così tanto a letto!!"
"Ti ci
costringo!"
"Non
puoi!"
"Questo
lo pensi tu...!"
"Non
puoi!! Sei mio fratello MINORE!!"
"E tu sei MALATO. Quindi, fai il
malato come si deve!"
"Ma
non voglio starci!! Io domani fuggo!!
*cough* *cough* *cough*"
"Niisaaan... "
"Sìììì?"
"Chiuderò
tutto a chiave. Porte, finestre, tutto! E tu non
uscirai da qua!"
"Distruggerò
le finestre! E tu non potrai niente!!"
"Chiederò
aiuto al generale!"
"IGNOBILE!!"
"No,
solo preoccupato per la tua salute. - un altro bacio - Scemo."
"In
verità tu vuoi far venire qui Mustang a farmi da
badante, vero...?"
"No,
non voglio dividere il mio niisan con lui... dai, fammi spazio..."
"Non
hai paura di prendere la febbre anche tu?"
"No,
non ti preoccupare!"
"Okay...
vieni qui, nii..."
Ed
entra, facendosi spazio tra le coperte.
"Mh... si sta bene qua sotto..."
"Lo
so..."
Braccia
strette intorno alle spalle e un bacio sulla fronte.
"Notte,
Al..."
"Notte,
niisan..."
Un bacio
sulla guancia, l'accoccolarsi tra la sue braccia e un
chiudersi d'occhi.