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Autore: Elric_Kyoudai    10/10/2007    1 recensioni
"Niisan, la medicina!"
Dicembre inoltrato, tanta neve fuori da non vedere altro che un'infinita distesa bianca. E il suo stupido fratellone, già con un principio di raffreddore, ha passato tutto ieri a giocare fuori, ritrovandosi con un febbrone assurdo.
"Non la voglio, Al... è amara..."

{Rating giallo per la presenza di un velato Elricest}
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"AAAAAAAH

Non siamo morte è_é Impegni di varia natura - leggesi amoreggiare prima, studiare (per nostra sfortuna) poi - ci han costrette a ritardare la pubblicazione, ma ora siamo qua con l'ultimo capitolo!;O; E lo so che siete tristi, ma vi promettiamo che prima o poi finiremo anche le altre è_é (A dir la verità Photograph è ad un passo dalla fine, ma noi piace taaanto muovere quella massa di id-... adorabili creature che smettere diventa quasi impossibile ç_ç)

Indi per cui è_é:

 

Winry-93: XD Siamo contente che ti sia piaciuto! Ormai dovresti saperlo, noi amiamo far fare figure beote al Mustango *godono [Più Na che Mika, in verità *gh*]*

Mony91: Ecco il continuo XD Noi siamo felicissime quando leggiamo recensioni come la tua, sono adorabili!*^* E noi siamo le maestre dei colpi di scena *muoiono* Avrai sempre una razione garantita quando si tratta di noi XD

Kira7: Non scusarti, tranquilla!è_é Hai detto una cosa amore, e siamo tanto onorate di averti nella nostra schiera di fan çOç *la strizzano con affetto* I toi commenti sono impagabili, li adoriamo! Grazie di cuore ;O;

 

E ora, si va in scena, ultimo atto!;___; *alzano il sipario*

 

 

"AAAAAAAH!! LA NEEEEEVEEEE!!"

Un fulmine biondo di capelli sciolti al vento si butta nella neve, finalmente vestito pesante

Ha dovuto giurare ad Al di stare bene e di non avere nessuna traccia della febbre del giorno prima.

Ha dovuto incrociare le dita dietro la schiena per la neve.

"Niisan, vacci piano! Non scappa!"

Al porta una mano sopra gli occhi, appena infastidito dalla luce del sole, mentre con cautela avanza, avvicinandosi al cumulo di neve, aumentato rispetto al giorno precedente.

"Sei felice niisan?" ride, toccando quella materia bianca tanto amata dal fratello.

"Sì!!"

Senza farsi vedere, si soffia il naso gocciolante, mentre comincia a fare un pupazzo di neve a forma di Armor Al.

"Tu?" fa, fissando il suo fratellino, che  

Ride, guardandolo.

Al suo niisan bastano davvero poche cose per farlo felice.

"Sì! - e si china vicino a lui, guardandolo lavorare - Posso anche io?"

"Yeah!"

Il niisan, almeno per una volta nella sua vita, vuole essere semplice da far felice.

Insomma, ha Al in carne e ossa, una casa sua (anche se vicina a Mustang)... non c'è quasi più niente di triste. Preferisce avere una gioia facile da prendere, almeno ora.

E starnutisce, piano.

Al solleva un sopracciglio, mentre sistema un cumulo di neve per fare la testa di... se stesso?, e si volta per guardare Edward, che torna sorridente a modellare il tutto.

"Mh... - e decide di ignorare lo starnuto, almeno per il momento - ... ero così grasso?"

"Tre volte me, circa."

Tira su col naso, per evitare di dare altri segni del fatto che, no, non sta propriamente bene.

"E' importante?"

"No, ma questa... - fissa la palla enorme - cosa... mi fa sentire grasso!" dice, portando le mani ai fianchi.

"Non scocciare! Ora vai benissimo!"

Lo zittisce, rimanendo con le gambe piegate a modellare il fratellino-armatura.

E starnutisce due volte. Si è arrotolato le maniche perchè aveva caldo.

"... niisan?"

Lo guarda sospettoso, mentre si modella le braccia. Non c'é così caldo da sollevarsi le maniche, ma proprio no.

"... sudo a faticare con la neve, sai?"

Mente spudoratamente, non guardandolo negli occhi.

Modella il corpo, tentando di essere più realistico possibile.

"Ma niisan, c'è il gelo!" gli fa l’altro, seguendo l'esempio del fratello.

E tenendo un occhio su di lui, così, per sicurezza.

E ad Al tutto quel concentrarsi appare soltanto molto sospetto.

"Niisan... ti esplode il cervello se ti concentri così!"

Si alza in piedi, mettendo l'enorme palla sul corpo del suo... clone?

"Non mi esplode! Non ho mezzo neurone in croce come Mustang, io!"

Ed mette la lingua di fuori, come per far vedere l'estremo impegno.

E tossisce un attimo.

"Mh..."

Tenta di modellare la testa, limitandosi ad allungare la forma di quella psuedo-palla ed aggiungendo il corno sulla cima.

"... sei sicuro di star bene, niisan?" fa, senza distogliere lo sguardo dall'opera.

"Certo che sto bene, altrimenti non sarei qua, no?"

Il niisan tenta di fare il ragazzo coscienzioso, anche se il naso rosso e leggermente colante non lo aiutano moltissimo.

"Mh.." ripete Al, fermandosi a guardarlo.

Peccato che Edward eviti costantemente di incrociare il suo sguardo, concentrato sul suo braccio.

"... sicuro sicuro?"

Ed evita con la scusa che si sta totalmente impegnando sul suo capolavoro.

"Sì che sono sicuro! Giuro!"

E incrocia le dita nella neve. Tanto non le noterà.

E poi la neve sopra ogni cosa!

Al sospira, tornando a modellare la neve in quella che un tempo era la sua testa.

"Spero per te che sia vero! – dice poi, disegnando con le dita i lineamenti del viso. – Sono bravo?" ride.

"Bravissimo, Al!"

E la lingua sta per congelarsi e cadere, a furia di rimanere fuori. Come le sue dita senza guanti - se li è tolti prima di uscire, e non sa se Al lo ha notato. Odia i guanti di lana, li ha sempre detestati e sempre sarà così.

"Perchè, che mi fai se mento?"

E si allunga per leccargli il naso, sporco di neve.

E quello strabuzza gli occhi, ridacchiando al contatto di freddo con gelido.

"Se menti non uscirai di casa sino alla prossima primavera, niisan!" fa, sorridendo affabile.

Come a dirgli Non osare provarci.

Quel sorrisetto che gli fa tanta paura, e che teoricamente dovrebbe tenerlo a cuccia.

Ma, visto ch'è quasi impossibile tenere Edward Elric buono e calmo, questo prega affinché Al non noti che è ricoperto di brividi dalla testa ai piedi e che ha i geloni alle dita.

"Come ti fidi poco di me..." fa, quasi piccato.

"Non è che non mi fido - fa lui in risposta, arricciando le labbra, emntre lancia un po' di neve avanzata sul viso del fratello - E' che ti conosco."

E poi si sfrega il naso, quella sensazione di umido che vien sempre quando fa troppo freddo.

"Fratello degenere, ecco cosa sei, degenere!"

Modella per bene il corpo di metallo di Al fin dei minimi dettagli.

Ignora la neve che ha sul naso rosso, che lo fa starnutire pesantemente.

"Io? Tu invece sei un irresponsabile!"

Si china sul suo viso, mentre dalla tasca del cappotto prende un fazzoletto, e come la mamma fa coi pargoletti, stringe le dita attorno al naso del fratello, lasciando che soffi.

"E bugiardo!"

Ed gonfia le guance, mentre suo fratello strofina il fazzoletto sul naso rosso.

"Non sono né bugiardo né irresponsabile! Diffamatore!!"

Le gote gonfiate all'inverosimile affondano nella neve, un po' perchè è scivolato, un po' perchè i colpi di tosse gli hanno scosso la schiena.

"IL MIO PUPAZZO DI NEVE!! MALEDIZIONE!!"

E lancia imprecazione al cielo, tante e tanto varie.

"Calmati!"

Alphonse lo prende per le spalle, allontanandolo dal pupazzo prima che possa peggiorare la situazione.

"Su, si sistema con poco! - gli dice, abbozzando un sorriso, lasciando perdere per un attimo colpi di tosse e starnuti sospetti - Verrà su anche meglio, vedrai!"

"Ma... si è rovinato..."

Il maggiore quasi piagnucola, e tira su col naso.

Uno starnuto, due, tre.

"Stupido raff--"

S'interrompe, sperando non abbia sentito nulla.

"Uffaaaa..."

"Si risistema... abbiamo tanta neve da usare..."

E lo guarda, gli occhi un po' lucidi, le sopracciglia aggrottate. E non sa se credere che sia colpa del pupazzo, o di qualcosa che sembra tentar di nascondere.

"Dai..." gli fa, tirando la guancia.

"Ma non verrà mai bello come prima..."

Ed sembra oramai essersi perso nel suo depressed-world.

E abbassa talmente tanto la guardia che inizia a tossire come uno scemo.

Al gli si avvicina, mettendogli una mano sulla spalla e uno sul petto.

"Ohi, ohi, su!"

Lo aiuta a tenersi dritto, sperando gli passi velocemente. E mentalmente si da dello stupido per aver creduto che il suo baka niisan stesse davvero bene.

"Voi entrare dentro?"

"No, sto bene qui! Non entrerò fino a quando non sarà tutto rifatto!!"

E si rimette all'opera, con le mani nude e oramai insensibili al freddo. Starnutisce una, due, tre volte, ma tira su col naso e procede. Sperando che Al non insista.

Quello si china, sospirando e raccogliendo la neve che il colpo di spalla di Ed ha fatto cadere dal suo clone nevoso.

"Non ti fa bene, sai?" fa, preoccupato.

Ma piuttosto che vederlo sparire sotto la neve e dimenarsi, preferisce aiutarlo a finire il suo lavoro.

In fondo, in due si fa prima. Poi gli passa un fazzoletto pulito.

"Quando però non ce la fai più dimmelo, non voglio portarti all'ospedale!"

"Non finirò all'ospedale, non essere tragicoooo!"

Va meglio del previsto.

Nonostante tutti gli starnuti e i colpi di tosse e i segni evidenti del fatto che non sa bene (e neppure è debitamente coperto) Alphonse non lo ha rimproverato per nulla, fino ad ora.

E' molto felice di questo.

Continua a modellare il cumulo di neve con velocità inaudita, portandolo quasi al livello di prima.

"Abbiamo quasi finito!!" fa, con le guance rosse di freddo e felicità.

"E sembra anche migliore di prima, no?" ride, allontanandosi un poco e guardandolo.

Effettivamente non è affatto male, pensa.

"Sei bravissimo niisan!" fa poi, avvicinandosi. E da dietro, vede la sua schiena tremare un poco. Inarca le sopracciglia, mortificato, e scioglie il nodo della sua sciarpa, portandolo al collo del fratello e sistemandogliela.

"Su, finiamola!" e gli da un bacio sulla guancia, strofinando poi le labbra sopra.

"Lo so che sono bravissimo!"

Ghigna, consapevole del suo talento. Altre poche mosse, ed è fatta, il suo Armor Al è finito. Si alza e si mette le mani sui fianchi, mirando la sua opera.

"Aaah, sono decisamente bravo..."

E starnutisce a ripetizione.

"Ehm..."

Fissa Al, con aria un po' colpevole.

"Se ti dicessi che..."

"Ch sei un bugiardo, niisan? - lo guarda torvo - Lo so."

E intanto mira l'opera completa, soddisfatto quanto lui.

"Non sono un bugiardo, ho sapientemente evitato di dirti la verità, è diverso..."

Tira su col naso per l'ennesima volta.

"E tu ti sei fatto abbindolare, poi..."

"Hai giurato il falso, niisan..."

Al gli va dietro, abbracciandogli il collo e stringendolo a sé.

"E ti ho lasciato fare perché volevo vederti felice..."

Infila la mano nel giubbino di suo fratello, togliendo il fazzoletto e passandoglielo sotto il naso, invitandolo a soffiare.

E lui ubbidisce, prontamente.

"Ho giurato il non vero, cerca di vedere il lato positivo della faccenda..."

Si stringe al fratello, tossendo.

"Non sono in punizione, vero?" chiede, quasi avesse dimenticato le parole di prima.

Il fratellino gli passa una mano sulla fronte, sentendo il calore ben vivo, e scuote la testa, muovendo un passo all'indietro e costringendo anche lui a fare lo stesso.

"Devo pensare alla punizione adatta, - ride sulla sua guancia - per adesso andiamo dentro, dai..."

"Perchè? C'è ancora un sacco di neve... e ci sono ancora due o tre ore prima che diventi buio... Non voglio entrare ora! Daiiii... e poi, davvero sono in punizione?"

"Perché non stai bene... e se insisti, sì, ti ci metto sul serio!"

"Sto beeeneee..."

E tenta di sgattaiolare via, ma la presa di Al è troppo forte.

Si sente succube del fratellino e non gli piace.

"Cosa vuoi farmiiii?"

E lui attorciglia le dita attorno alle sue.

"Se peggiori starai un sacco di tempo senza neve, niisan, lo sai... Ti posso concedere... un'altra ora, ma solo una. E poi a casa."

Un sorriso enorme si apre nel viso rosso di Edward e si scioglie dalla presa, ora più debole, del suo fratellino.

"NEVE!!"

E si butta in un enorme cumulo candido.

 

Due ore dopo...

 

"Niichan... *coff* sto..."

"Non provare a lamentarti! Ora, io odio dirtelo ma... te lo avevo detto! Trentanove e mezzo di febbre!"

"Uffa, ma io che ne sapevo... mi tiri su la coperta...?"

"Non ci vuole un genio a capirlo, niisan... ecco..."

"Sei *coff* arrabbiato...?"

"Non ho il tempo per arrabbiarmi... La prossima volta ricordami di legarti sul serio al letto..."

"Non ti *et-chuuu* ricorderò nulla! Mai! E tratta bene un malato..."

"Ti sto trattando bene, qualcun altro al posto mio non sarebbe qua a curarti... tieni, l'acqua..."

"Grazie... argh, mi sono sbrodolato! Aaaaaaal! Al, non mi metti in punizione veroooo?"

"Aw, niisan, fai attenzione! E basta chiedere, faremo i conti quando starai bene!"

"I contiii? Non ti basta che io stia morendooo? Io lo chiedevo per correttezza ma tu dovevi dire *cough* NO!!"

"Tu chiedi perché hai paura di quello che potrei fare!"

"Sì! Tanta!!"

"Non ti faccio niente, stupido. - Bacio. - E adesso prendi la pastiglia, da bravo!"

"Aw! Okay! - Ingoia - Domani posso uscire?"

"No. - E non ammette repliche. - Stai a letto."

"Se sto bene escoooo!"

"No, niisan, non starai bene per niente! Hai quasi quaranta di febbre, non so se te ne rendi conto! Quindi stai a letto domani, e se serve anche dopodomani! E non voglio storie!"

"Ma non ce la faccio a stare così tanto a letto!!"

"Ti ci costringo!"

"Non puoi!"

"Questo lo pensi tu...!"

"Non puoi!! Sei mio fratello MINORE!!"

"E tu sei MALATO. Quindi, fai il malato come si deve!"

"Ma non voglio starci!! Io domani fuggo!! *cough* *cough* *cough*"

"Niisaaan... "

"Sìììì?"

"Chiuderò tutto a chiave. Porte, finestre, tutto! E tu non uscirai da qua!"

"Distruggerò le finestre! E tu non potrai niente!!"

"Chiederò aiuto al generale!"

"IGNOBILE!!"

"No, solo preoccupato per la tua salute. - un altro bacio - Scemo."

"In verità tu vuoi far venire qui Mustang a farmi da badante, vero...?"

"No, non voglio dividere il mio niisan con lui... dai, fammi spazio..." 

"Non hai paura di prendere la febbre anche tu?"

"No, non ti preoccupare!"

"Okay... vieni qui, nii..."

Ed entra, facendosi spazio tra le coperte.

"Mh... si sta bene qua sotto..."

"Lo so..."

Braccia strette intorno alle spalle e un bacio sulla fronte.

"Notte, Al..."

"Notte, niisan..."

Un bacio sulla guancia, l'accoccolarsi tra la sue braccia e un chiudersi d'occhi.

 

 

 

  
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