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Autore: Turo    23/03/2013    3 recensioni
Tutto è iniziato quando mia madre aveva sedici anni, ad un ballo della scuola. Era ubriaca e non ragionava più, così incontrò mio padre – ubriaco anche lui- e lo fecero senza protezioni. Così arrivai io. Mio padre era disperato, mia madre pure. Lui voleva abortire, ma lei decise di tenermi. Ecco perché la amo, anche per questo.
Così, nove mesi dopo, nacqui io, lo schifo di figlia- come diceva mio padre ogni volta che mi vedeva. E adesso lui se la prendeva con me, per ogni cosa.
Ma un giorno mia madre decise che al compimento dei miei diciotto anni, mi avrebbe mandata via da qui, da mio cugino Niall, a Londra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati cinque giorni da quando tornammo a Londra, visto che la vacanza alle Hawaii era finita, ed era stata una delle esperienze più belle della mia vita. Anche se il mare e il caldo mi mancavano, e non mi ero ancora abituata al clima freddo e piovoso di Londra, che in quei giorni sembrava ancora più gelida di sempre. Io e Hannah eravamo riuscite a convincere i ragazzi a partecipare al provino di X-factor, anche se non riuscivamo a trovare un nome per la band che andasse bene a tutti e cinque, visti i loro gusti difficili e totalmente diversi l’uno dall’altro.
Mentre ero avvolta nei miei pensieri, avvertii il fruscio delle coperte fresche di bucato e poi una mano calda sulla spalla. Mi girai pigramente e sorrisi quando riconobbi quei riccioli che spuntavano da sotto le coperte.
“Harry” sussurrai osservando la figura scura mentre si sistemava più vicino a me.
“Hel..” tentennò “ho paura”.
“Un uomo come te ha paura?” scherzai spostandogli il lenzuolo dalla faccia per poter vedere meglio.
“Domani abbiamo l’audizione e .. e se non vado bene? Se stono? Se ci odieranno tutti?” chiese nervoso.
Sembrava uno di quei bambini tesi per il primo giorno di scuola, che ti fanno domande su domande convinti che tu possa risolvere le loro ansie.
“Andrà tutto bene, smettila di preoccuparti” sorrisi.
“Ma non.. insomma.. farò casino, e inoltre non abbiamo ancora un nome..” sbuffò agitando i ricci.
“Harry, il nome lo troverete, hai tutto domani per preoccuparti, devi solo dormire e non pensarci.. andrà magnificamente.. pensa se diventate famosi” esclamai cercando di coinvolgerlo.
“Si certo, convinta. Scommetto che avremo milioni di fans in tutto il mondo” ironizzò.
“Perché no? E io e Hannah saremo le prime due”
“Quello è sicuro” sorrise “Notte principessa” mi lasciò un lieve bacio sulla guancia.
“Notte Harry” ricambiai tirandomi le coperte fino a sopra il naso.
“Se ti abbraccio Zayn si arrabbia?” domandò dopo qualche minuto di silenzio.
“Cosa c’entra Zayn?” risposi infastidita.
“Cosa c’è tra voi due Hel?” mi fece girare per guardarlo negli occhi, ma era buio, quindi guardavo un punto indefinito del suo volto.
Già, cosa eravamo io e Zayn? Era sempre stato uno scambio di baci e di carezze, di parole dolci e ancora baci, ma non stavamo insieme, no.
“Niente, perché?” mi morsi il labbro.
“Ti ho visto come ti guarda, si vede da lontano un miglio che ti desidera, e tu? Tu lo vuoi?”
“Harry, ho sonno, notte”
“No Hel ascolta..”
“Harry ho detto buonanotte” ripetei secca e mi girai dalla parte opposta alla sua.
“Scusa” sussurrò al mio orecchio ma io feci finta di niente.
“Almeno posso abbracciarti?” chiese cingendomi i fianchi e lasciandomi un bacio sulla spalla.
Non aveva bisogno di risposta, faceva già tutto da solo.
*
“Oddio oddio oddio, aria aria! Ho bisogno di aria. Sapete quella cosa che noi usiamo per respirare? Ecco, quella. Ora mi manca. Hel, hai dell’aria?” chiese Liam andando avanti e indietro per la cucina.
“Liam calmati, ho male alla testa” risposi appoggiandomi al bancone per finire i miei cereali.
“Tu non capisci” disse scrollandomi euforicamente le spalle “Io ho l’ansia, e mi manca l’aria”
“E va fuori e non rompere i coglioni” ribadì Harry già pronto.
“Come fai a stare tranquillo?” chiese il moro avvicinandosi.
“Bho, lo sono” sorrise debolmente guardandomi con la coda dell’occhio.
Sapevo che non lo era, che stava morendo dentro. Ma volevo lasciargli la soddisfazione di sentirti figo per qualche minuto, poi lo avrei sputtananto per bene.
“Zayn?” chiese Louis entrando in cucina.
“E’ su, chiuso in camera” informò Hannah stiracchiandosi sullo sgabello.
“Vai a vedere se è vivo?” mi sorrise Niall “Io devo ancora finire”
“Certo!” esclamai avviandomi.
“Zayn” sussurrai vicina alla porta.
“Entra” disse una voce da dentro.
Impugnai la maniglia e feci come mi aveva detto. La camera era un disastro: tutti i vestiti sparsi, lattine di birra, mutande ovunque.
“Tutto bene?” domandai timidamente.
Lui mi prese per un braccio e mi tirò a se, azzerando le distanze fra noi, e fece combaciare le nostre labbra.
“Mmh” sospirò una volta staccati.
“Cosa succede?” gli presi una mano e la strinsi delicatamente.
“Non voglio venire” ammise.
“perché?”
“Perché no, non voglio, ho paura, non so cantare, mi prenderanno in giro tutti, no no e no.” Ripetè sicuro.
“Zayn, tu ed Harry vi siete messi d’accordo?” scherzai sperando di fargli spuntare un piccolo sorriso, e così fu. “Andrete perfettamente, vi ameranno tutti quanti, avanti” lo abbracciai forte tanto da sentire il battito del suo cuore.
“Dobbiamo andare!” urlò Niall dal piano di sotto.
“Su, muoviti, ti aspetto giù” gli stampai un bacio a fior di labbra e mi fiondai dagli altri.
*
“Ragazzi, ragazzi, i prossimi siete voi” ci annunciò il ragazzo responsabile.
“Grazie” rispondemmo in coro io e Hannah visto che i nostri cinque amici non riuscivano a spiccicare parola che non fosse “Non ce la faccio” “Io me ne vado”.
“Ragazzi, tra poco tocca a voi” esclamò Hannah eccitata non sapendo che così li avrebbe messi ancora di più in agitazione. Infatti qualche minuto dopo Harry iniziò a torturarsi i ricci, Zayn a balbettare, Niall a mordersi il labbro, Louis a camminare in cerchio e Liam a parlare a vanvera.
“Avete qualche consiglio?” ci chiese Liam attirando l’attenzione degli altri quattro.
“Io si” sorrisi “Liam, non parlare troppo velocemente , state calmi, prima di cantare fate un bel respiro e dateci tutti voi stessi, mi raccomando”
“Ah e Harry” aggiunse Hannah “sistemati quel capelli per diana, sembri appena sveglio” rise.
Lui iniziò a scompigliarseli ancora di più, così mi offrii di aiutarlo.
“Vieni qui” lo tirai lievemente per la camicia.
“Ehi?” sventolai una mano davanti alla sua faccia notando che continuava a fissare il vuoto.
“S-si?” disse a bassa voce.
“Ti calmi?” iniziai a sistemargli i ricciolini in un modo un poco più ordinato “Passerete, ne sono sicura”
“Ma io..” fummo interrotti dalla voce dell’uomo di prima che ci disse di avviarci.
“Vai Harry, spaccate tutto, potete farcela” gli appoggiai una mano sulla spalla.
“Passerò per te” sussurrò lasciandomi un bacio fuggente sulla guancia, per poi lasciarmi li con Hannah.

Erano ormai dieci minuti buoni che erano la dentro, e io ed Hannah iniziavamo a preoccuparci. Ce l’avrebbero fatta davvero? O i giudici li avrebbero ritenuti non adatti per questo programma? Ci sarebbero sicuramente rimasti male, e io mi sarei sentita in colpa. Già, perché ero stata io a convincerli a partecipare, e in fondo me ne stavo pentendo un poco.
Fu proprio in quel momento che le due grandi porte furono spalancate e un boato investii me, i miei pensieri ed Hannah. Qualcuno mi saltò addosso e mi strinse forte a se, poi si creò un unico abbraccio.
“Ci hanno presi!” urlò Harry al mio orecchio.
“Ce l’abbiamo fatta” esclamò Liam.
In quel momento scoppiai a piangere: erano passati. I miei ragazzi, quelli che avevano paura di tutto questo, erano stati accettati dai giudici.
“Non piangere” rise Zayn prendendomi il volto tra le mani per poi abbracciarmi ancora.
E passammo un quarto d’ora buono a ridere, esultare, e ad abbracciarci ancora.
“Ora per festeggiare si va a cena, ci state?” sorrise Louis euforico.
“Ovvio” rispondemmo tutti.
“Ah ragazzi..” chiesi facendoli girare verso di me “Che nome avete inventato?”
“E’ stata tutta un’idea di Nialler..” iniziò Harry.
“Si” confermò il biondo “Appena siamo entrati, ho visto un cartello che indicava la direzione della stanza e diceva IN THIS DIRECTION” sospirò “Allora ho pensato subito al nome. All’inizio ho proposto five directions, ma alla fine..”
“Alla fine abbiamo scelto One Direction” concluse Zayn.
“Vi piace?” chiese Liam.
“No, fa cagare” rise Hannah.
“Ma va, è stupendo” risi anche io “Bell’idea Irish”
“So di essere un genio” scherzò incamminandosi verso l’uscita.
“Visto che lo sei allora stasera paghi tu” intervenne Zayn facendo ridere tutti quanti.

Angolo della scrittrice.
Hola!
Scrivere sto capitolo mi ha riportata ai vecchi tempi, e me li sono immaginata quando facevano i videodiaries e per poco non piangevo.
Comunque, spero vi piaccia! Lasciatemi tante recensioni se vi va c:
Grazie a tutti!
Un bacio.
@zaynsarmrests

 
  
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