Titolo: I Niff, con la gentile partecipazione degli Warblers, in: Due idioti innamorati
Fandom: Glee
Capitolo: 1/8 (ottavo giorno facoltativo)
Coppie: Niff
Genere :Fluff, taanto fluff, probabilmente senza un filo logico (?) ma in sto periodo ne ho veramente bisogno
Avvertimenti: raccolta di os, drabble e flash-fic. In questo caso drabble.
Parole: 521
Note: in fondo (sta volta non vi salvate(?) )
 
 

 
 
«Hai mai pensato al “te del futuro”? Tipo tra dieci anni? Il lavoro ti piacerebbe fare, la città in cui ti piacerebbe vivere, con chi… Cose del genere insomma.»
 
Alzai lo sguardo dal libro di letteratura inglese che tenevo in grembo e guardai verso il mio compagno di stanza che se ne stava steso sul suo letto a fissare il soffitto anziché studiare per il compito di trigonometria del giorno dopo.
 
Non era strano che Jeff se ne uscisse con domande strane così, all’improvviso, piuttosto era strano che ponesse domande serie e senza nemmeno l’ombra di un sorriso in volto.
 
«Beh, non saprei, non ci ho mai pensato seriamente, ma mi piacerebbe diventare un avvocato, proprio come mio padre-»
 
«Oh, andiamo Nick! Pensi veramente che me la beva? Sono il tuo migliore amico, capisco quando stai mentendo. E poi, proprio per dirla tutta, saresti il peggio avvocato di sempre! Conosco il genere di clienti che difende tuo padre e sono quasi certo che riusciresti a perdere di proposito tutte le cause pur di vederli dietro le sbarre!»
 
Sorrisi, perché era vero.
Non sarei mai riuscito a difendere dei colpevoli o a non perdere la testa qual’ora qualche innocente non avesse avuto giustizia. Era il mio carattere e questo Jeff lo sapeva bene.
Essere avvocato, guadagnare un sacco di soldi era sempre stato il sogno di mio padre, io avevo altri progetti in testa, totalmente opposti ai suoi.
 
«Ok, hai ragione. Mi piacerebbe aprire una piccola libreria a New York, uno di quei posti in cui vanno poche persone ma che apprezzano sul serio la letteratura. Un posto intimo e sicuro in cui ci si può rifugiare dopo una giornata stressante, magari con un bar dove prendere un caffè o una tisana e leggere/sfogliare un libro in pace prima di tornare alla vita reale.»
Il  mio sogno era quello di regalare sogni alle persone e cosa meglio dei libri poteva aiutarmi in questa impresa?
 
Mi girai verso Jeff con un sorriso dolce sulle labbra che però si spense non appena vidi la sua espressione.
 
«E ti vedi lì da solo?» non riuscivo a capire dove volesse andare a parare con quel suo discorso, ma risposi con sincerità credendo che capisse da solo.
 
«No, ovvio che no! Mi vedo lì con il mio ragazzo, magari marito»
 
Sperai che quelle parole gli facessero tornare il sorriso, ma non ottenni decisamente quel risultato.
 
«Ah. Quindi ti vedi lì con qualcun altro…»spalancai la bocca, capendo finalmente a cosa si riferiva. Aveva paura che lui non fosse incluso nel mio sogno. Mi trattenni dall’impulso di schiaffarmi una mano sulla fronte o meglio ancora, sulla sua faccia.
 
«Ma allora sei veramente un’idiota! Pensi sul serio che potrei immaginare il mio futuro senza di te?!»
 
Finalmente sorrise. Uno di quei sorrisi che ti riempiono il volto e che ti fanno brillare gli occhi.
I miei preferiti.
 
«Idiota sarai tu.»
 
Risi felice, perché con Jeff al mio fianco non avrei mai avuto paura di inseguire il mio sogno. Con o senza l’approvazione di mio padre.
 
«Siamo due idioti allora. Una coppia di bellissimi idioti. E, Jeff?»
 
«Mmm?»
 
«Ti amo.»
 
 
 
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Buonsalve!
Sì lo so, sono in ritardo tipo di una settimana, ma ho avuto vari problemi in famiglia che mi hanno impedito di scrivere ://
Btw, questa è la prima volta che scrivo in questo fandom e spero di essere all’altezza (?)
So... Niente, mi eclisso, non ha senso che mi dilunghi già sono in un ritardo epico…
Spero di riuscire ad aggiornare presto il resto della week, ma il tempo a mia disposizione è veramente poco, maledizione. ://
 
 
Byeee