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Autore: tomlinhoran    24/03/2013    1 recensioni
«Ti amo, ok? Ti amo nel modo più profondo e sincero possibile. Ti amo perché non solo mi hai aiutata ad avverare uno dei miei sogni, il mio più grande sogno, ma anche perché tu SEI il mio sogno»
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Oh oh, non sono io il tamponatore!»

Serena cominciò a sbattere la mano sulla mia spalla balbettando cose senza senso mentre il ragazzo si avvicinava al finestrino di Giulia, che dal suo canto non si era accorta di niente.
Louis Tomlinson bussò al nostro finestrino, ma nemmeno così riuscì a far uscire Giulia dalla sua trance.
Notando che la mia amica non accennava a muoversi mi allungai, evitando le sue braccia tese verso il volante, e abbassai il finestrino.
Serena era rivolta verso di lui, con la bocca spalancata e la mano alzata a mezz’aria dopo i colpi dati alla mia spalla.
«Ciao ragazze, penso abbiate appena tamponato la mia macchina» disse con un mezzo sorriso.
Il suono della voce di Louis fu come un toccasana per Giulia che scosse la testa e si girò a guardare il ragazzo sbarrando appena gli occhi. Senza dire una parola rivolse uno sguardo sbalordito prima a me e poi a Serena.
«Oddio scusa, io.. io non so come ho fatto! Ero sovrappensiero e non ho visto che..»
«Giulia, stai parlando italiano» le feci notare.
Tomlinson ci guardava senza capire cosa stessimo dicendo così Giulia, dopo essere diventata color pomodoro gli ripeté il tutto in inglese.
Si aprirono due portiere della macchina e scesero Liam e Niall, si avvicinarono a Louis e Niall disse: «Dai Tommo, ho fame» io sorrisi guardandolo. Era ancora più bello dal vivo. Lui mi guardò e mi regalò un bellissimo sorriso divertito.
«Io.. cioè, lei.. cioè noi! Comunque ci dispiace molto!» dissi ai ragazzi.
Niall buttò indietro la testa ridendo, Louis lo imitò e Liam tese le labbra nel suo solito sorriso dolce.
«L’unico modo per farvi perdonare è farmi andare a mangiare! Vi unite a noi?»
Sbiancai. Tre quarti dei One Direction ci avevano chiesto di mangiare con loro. Amavo Londra! Profondamente.
Serena e Giulia fecero una risatina nervosa, che provocò un’altra risata dei ragazzi, e annuirono sorridendo.
«Perfetto, allora parcheggiamo e ci troviamo all’entrata. Pensi di riuscire a parcheggiare senza tamponare nessuno?» chiese Louis facendo l’occhiolino a Giulia.
Giulia sorrise «Se nessuno inchioda, si!»
I ragazzi entrarono nella loro macchina e andarono. Giulia trovò un posto due parcheggi più in là.
Spenta la macchina nessuna delle tre si mosse di un millimetro.
«Non ci credo»
«E’ tutto un sogno. Bellissimo, ma pur sempre un sogno!» disse Serena.
«Forse dovremmo andare a vivere questo sogno!» sussurrai io con gli occhi che mi brillavano. 
«Ad un patto però» le ragazze mi guardarono con gli occhi sgranati.
«Niente scenate, saremo noi stesse, allegre e simpatiche come sempre»
Serena e Giulia annuirono ed aprimmo tutte le portiere nello stesso momento, i ragazzi ci stavano davvero aspettando davanti all’entrata, accerchiati da una decina di ragazzine che chiedevano foto e autografi.
«Non ci credo» ripeté Giulia.
«E’ tutto un sogno»
«Ok, mi state mettendo ansia! Lo sono già abbastanza» dissi io ridendo.
Aspettammo che tutte ebbero fatto una foto e preso l’autografo e poi ci avvicinammo.
«Ommiodio! Posso avere un autografo?» chiesi io ridendo.
«Se siete brave a fine serata!» disse Liam ridendo con noi.
«Potrebbe sembrare una brutta cosa!» rispose Giulia sempre ridendo.
Liam aprì la porta e ci fece passare tutte e tre, precedute da Niall che stava morendo di fame.
«Che gentleman!» gli disse Serena passandogli affianco.
Entrati andammo dritti alla cassa, pronti a ordinare. Molti si girarono verso di noi cominciando a bisbigliare.
«E’ inquietante» sussurrai a Niall.
«Ci si fa l’abitudine, più o meno»
Arrivati alla cassa io e Niall fummo i primi a ordinare.
«Allora.. visto che è da molto che non mangio qui direi che posso esagerare» dissi osservando i tabelloni con i vari panini.
«Mmm per cominciare un BigMac Menù grande e un ChickenBurger, e intanto che ci sono anche CheesBurger grazie»
Io e Niall andammo al tavolo e ci sedemmo uno di fronte all’altra.
«A chi hai preso da mangiare?» mi chiese.
«A me..»
«E..a chi altro?»
«Solo a me.. non mangio al Mc da parecchio tempo!»
«Potrei amarti» mi disse sorridendo.
“Niall Horan ha detto che potrebbe amarmi. Ora posso morire felice” pensai. Continuava a guardarmi, probabilmente in attesa di una mia reazione, una qualsiasi.
Abbassai la testa imbarazzata e sentii la sua risata.
«Non ridere!» gli dissi fingendomi offesa. Questo scatenò un’altra volta le sue risa, solo più forti. “Amo la sua risata” pensai ridendo con lui.
Arrivarono gli altri e si sedettero accanto a noi.
«Di che parlavate?» ci chiese Louis.
«Oh niente di che. Niall mi dichiarava il suo amore! Stavamo organizzando le nozze!» dissi io sorridendo.
«E’ sbocciato l’amore» continuò Niall.
«Sarebbe anche ora» affermò Liam suscitando le risate delle mie due amiche e di Louis.
«Ehi!» esclamò Niall con un paio di patatine in bocca.
«Io muoio di fame, quindi.. buona abbuffata!» augurai io prima di dare un enorme morso al mio BigMac.
Gli altri mi imitarono e cominciammo a parlare del più e del meno.
«Non ci siamo ancora presentate!» fece notare Serena.
«Allora lei è Martina, lei è Serena e io Giulia» ci presentò quest’ultima.
«Niall, Liam e Louis»
«Lo sappiamo!» dicemmo tutte e tre in coro.
Dopo qualche minuto di silenzio, Louis parlò.
«Non siete inglesi, vero?»
«Italia!» dissi io alzando i pugni al soffitto.
«Amo l’Italia!» disse di rimando Niall.
«Da quanto siete qui?»
«Oggi, tranne Giulia che è qui da un mesetto» spiegò Serena.
«Quindi non conoscete molte persone…»
«Quasi nessuno in effetti»
«Allora siete invitate alla festa di stasera, così saremo sicuri che conoscerete la gente giusta!» disse Louis sorridendo beffardo.
«E la gente giusta sareste voi?» gli domandai prendendolo in giro.
«Certo, siamo il meglio del meglio!»
Finimmo di mangiare tra le risate.
Avevano ragione le riviste, erano dei normalissimi, simpaticissimi e senza dubbio bellissimi ragazzi con milioni di fan in tutto il mondo, ma con i piedi ben piantati a terra.
«Visto che vi abbiamo tamponato..»
«Li hai tamponati!» la corresse Serena con un sorriso.
«E’ lo stesso.. stavo dicendo. Visto che vi abbiamo tamponato, ora andiamo a prendere un gelato e ve lo lasciate offrire» disse Giulia sottolineando la parola ‘abbiamo’.
I ragazzi scoppiarono a ridere lasciandoci stranite.
«Che c’è?»
«Ma state scherzando vero?»
Vedendo che non rispondevamo Liam continuò «Siete molto gentili, davvero. Però, anche se il nostro lavoro non paga tantissimo, riusciamo ancora a pagare il gelato. E poi oggi offre Niall!» disse dirigendosi verso l’uscita.
«Ehi!» protestò lui per la seconda volta nella stessa serata.
C’era una gelateria proprio di fronte al Mcdonald’s, entrammo ed uno alla volta ordinammo il dessert.
«Fragola e panna»
«Cioccolato e stracciatella»
«Io anche!» dissi subito dopo Louis.
Pian piano uscimmo tutti ed andammo a sederci ad un tavolino al quale dovemmo aggiungere due sedie.
«Siamo una compagnia un po’ troppo grande per questa gelateria»
«E mancano all’appello due persone!»
«Io non ho ancora capito una cosa!» disse Niall guardando noi ragazze.
«Cosa?»
«Siete nostre fan o no?»
Ammetto che per un momento pensai seriamente di far finta di non esserlo per non spaventarli o non so bene cosa. Ma alla fine dopo aver guardato in faccia le mie due amiche capii che era un pensiero stupido.
«Si!»
«Volevamo anche venire ad uno dei vostri concerti in Italia...»
«Ma come al solito è successo un casino...»
«E venivano a costare una cifra come duecento euro...»
«O anche di più!»
«Ed era davvero troppo per noi!» concluse Serena. I ragazzi avevano fatto passare le sguardo da me alla mia amica come in una partita di tennis.
«Tranquilli, dopo un po’ ci si fa l’abitudine» li rassicurò Giulia dando una pacca sulla spalla a Liam.
Finito il gelato ci incamminammo verso le macchine.
«Visto che la festa non è proprio vicino, vi passiamo a prendere noi tra un’oretta e mezza, d’accordo?»
«Okay, noi abitiamo... » cominciò Giulia, l’unica che sapeva il nostro indirizzo di casa.
«Oh no, sono una frana a ricordarmi le vie. Vi da fastidio se vi seguiamo fino a casa?» la interruppe Louis aprendo la macchina con un bottoncino sulla chiave.
«No, nessun problema. Ma... sai che esistono i navigatori?»
«Si che lo so. Ma ora non ce l’ho dietro e arrivati a casa mi sarei già dimenticato il nome della via!»
«Sei strano» affermò Giulia salendo in auto «Cerca di starmi dietro, senza incidenti grazie!»
«Oh oh, non sono io il tamponatore!» ribatté Louis prima di chiudere la portiera.
Arrivammo a casa in totale silenzio, troppo agitate all’idea di quello che era appena successo. Salutammo i ragazzi con la mano e salimmo le scale.
«Voi. Siete. Il. Mio. Portafortuna!» scandì Giulia saltellando da una parte all’altra della stanza.
Serena aveva le lacrime agli occhi.
«Non ci provare nemmeno» la avvertii.
«Li abbiamo incontrati...»
«Serena, non farlo!»
Ma lei non mi ascoltò. Scoppiò in un pianto unito ad una risata isterica, saltellando da un piede all’altro per tutta la stanza urlando in continuazione frasi come “Oddio li abbiamo incontrati” o “Ora posso morire felice!”. Eccola, la mia migliore amica in preda alla solita reazione da One Direction.
Giulia la guardava con gli occhi spalancati, indecisa se scappare via urlando o scoppiare in una fragorosa risata.
«Oh tranquilla, dopo un po’ ci si fa l’abitudine» la scimmiottai io ridendo.
«Mentre tu cerchi di calmarla, e tanti in bocca al lupo per questa missione, io vado a fare la doccia!» poggia una mano sulla sua spalla in segno di compassione e presi dalla valigia l’intimo pulito.
Chiusi la porta del bagno e anche dopo essermi spogliata sentii i gridolini sommessi di Serena.
Scossi la testa e mi buttai sotto la doccia. Mi ero già lavata i capelli prima di uscire al pomeriggio, quindi non aveva senso lavarli di nuovo.
Li legai in una morbida coda e dopo essere entrata nel box aprii l’acqua e la regolai come piaceva a me.
“Ho incontrato Niall Horan, Louis Tomlinson e Liam Payne. Ho incontrato tre dei miei idoli. Ma che dico?! Non li ho solo incontrati. Li ho conosciuti, ci ho mangiato insieme e andrò a una festa con loro!”
“Sempre se verranno a prendervi..”, mi ricordò la vocina acida nella mia testa.
«Pensi sempre male tu. Perché ce l’avrebbero chiesto se sapevano che ci avrebbero dato buca?»
“Per ridere?”
«Oh andiamo sarebbe cattiveria pura!»
“E con questo? Cosa c’è di tanto strano? Sono ragazzi e per di più ricchi, belli e famosi. Che motivo hanno di invitare NOI ad una festa da sballo? A cui ci sarà tantissima gente?”
«Devo smetterla di parlare con te!»
«Ma con chi stai parlando?» mi chiese Giulia dalla parte opposta del bagno.
«Emmm..io… -.
«No non mi interessa, sbrigati che mi devo lavare i capelli»
«Scusa!» mi sciacquai dalla schiuma restante e uscii avvolgendomi nell’asciugamano proprio mentre Giulia entrava nel bagno.
«Ti da fastidio se mi lavo mentre tu ti trucchi?»
«Tesoro ho giocato per otto anni a pallavolo, ho visto più donne nude io di Harry Styles!» le dissi io ridendo mentre spogliava per entrare nella doccia.
«Non so come vestirmi!» esclamò Serena entrando nel piccolo bagno.
«Oh entra pure!»
«Non so che festa sia!» continuò la bionda ignorando l’amica.
«Merda!» urlò Giulia.
«Beh Giuls, è una reazione un po’ esagerata non credi?» dissi guardando il box doccia dal riflesso nello specchio.
«Shampoo!»
«Non c’è lo shampoo?» chiese Serena confusa.
«No! Shampoo! Shampoo negli occhi! Brucia, brucia, brucia!»
Io e Serena ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere senza riuscire a trattenerci.
«Sciacqua bene! Butta la faccia sotto l’acqua!» riuscii a dire tra una risata e l’altra.
«Utile Martina, sei davvero utile!» mi rispose lei ironicamente.
«Ragazze il problema persiste!» ci richiamò all’attenzione Serena.
«Aspettiamo di vedere come arrivano i ragazzi. Prepariamo tre completi, uno casual, qualcosa di impegnativo e una via di mezzo e poi decidiamo»
«Sei quasi furba..» affermò la mia migliore amica dopo essersi soffermata qualche secondo sull’idea.

 

 

 

 

YEEE

Salve bella gente c:

Non so veramente cosa scrivere D:

Martina mi lascia sempre questo compito difficile, infame.

No dai, seriamente. Fateci sapere cosa ne pensate, noi andiamo avanti lo stesso. A meno che qualcuno scriva “che schifo, è orripilante” oppure “buttatevi da un ponte” ..beh in questo caso cercheremo di cambiare qualcosa c:

Come sempre, se fa schifo è colpa della Martina (sempre con molto affetto martis)

 

martis & giuls

  
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