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Autore: likebloodinmyveins    24/03/2013    1 recensioni
Questo è il diario di Margaret, una ragazza come tante altre.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"L'unica necessità che al momento l'umanità dovrebbe soddisfare è quella di trovare qualcuno che ti faccia battere fortissimo il cuore ogni volta come se fosse la prima e mancare il respiro come se l'aria fosse meno importante della sua presenza"
 
Tratto dal diario di Margaret, una ragazza come tante altre.
 
Camminavo frettolosamente, ma ero attenta alle strade che imboccavo, Genova è una città grandissima e orientarsi in quelle vie non era affatto semplice, c'era sempre il rischio di perdersi. Cercai con lo sguardo il semaforo che era posto all'incrocio di via Roma e via dei Faggi, lo trovai dopo un paio di minuti, mi immisi sulla via secondaria che costeggiava il parco centrale e continuai fino in fondo, svoltai l'angolo e mi ritrovai in via dei Martiri, il bar era poco distante da lì ed ero decisamente in orario. Mi fermai un attimo e controllai il respiro, in quel momento il mio cellulare squillò insistente, qualcuno mi stava cercando.
"Non così di fretta, Margaret" disse sommessa una voce metallica maschile al mio orecchio, mi voltai impaurita.
Alle mie spalle c'era Joshua che sghignazzava e, simulando la stessa voce che era uscita dal cellulare portandosi una mano alla bocca, mi disse:
"Come mai già qui? Di solito arrivi dopo ore!" e ricominciò a ridere.
"Ero già pronta e non sapevo che fare a casa" risposi con convinzione e gli tirai una leggera gomitata su un fianco, lui mi abbracciò e mi strinse forte a sé.
"Però ti sei truccata!" notò con stupore quel magnifico ragazzo moro dal fisico perfetto e gli occhi scuri come cioccolatini.
"Già, per cambiare un po'" balbettai volgendo lo sguardo ovunque tranne che sul suo viso.
"Perché eviti di guardarmi?"
Quella domanda mi turbò, non sapevo come ribattere, Joshua era stato la mia prima cotta, ma non ero mai stata corrisposta da lui o almeno era ciò che pensavo, sapevo che mi voleva bene, ma che mi vedeva come una sorella. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, in cuor mio avevo come la sensazione di starlo tradendo pensando sempre a Tom dal primo momento che l'avevo visto.
"E' una tua impressione" sentenziai.
Lui mi prese una mano e la portò alla bocca, la baciò e ridacchiò.
"Può darsi, Margaret" mi cinse le spalle con un suo possente braccio e mi accompagnò al punto di ritrovo.
In preda ad una confusione sconcertante guardai l'ora, erano già le tre di pomeriggio e Tom poteva essere sicuramente lì ad aspettarmi.
"Hai ricevuto il mio messaggio e anche te non vedevi l'ora di rivedermi?" mi chiese di punto in bianco il ragazzo al mio fianco.
"Quale messaggio, scusa?" 
"Quello che ti ho mandato prima, che era scritto in inglese"
Una rivelazione inaspettata. Chiusi gli occhi e sentii il terreno svanire da sotto i miei piedi, mi mancava l'aria e il mondo era diventato fin troppo grande e irreale. 
"Stai bene?" nel suo tono di voce era palese la preoccupazione, cercai di rilassarmi un attimo e svuotare la mente, mi appoggiai alla sua spalla e risposi di sì. Stavo bene.
-no, non sto bene, per nulla!!-
-doveva essere il messaggio di Tom!
-come è potuto succedere?- il mio cervello stava elaborando troppi pensieri tutti insieme e il mio cuore aveva perso troppi battiti e ora batteva più forte che mai.
"L'ho ricevuto, ma non pensavo che fossi tu il mittente, era sconosciuto"
"Volevo vedere se saresti arrivata comunque e avessi capito chi fosse stato a inviartelo, e ora sei qui" 
"Pensavo fosse stata un'altra persona"
"Tom?" mi domandò con aria innocente.
Mollai la presa dalla sua spalla e lo guardai allibita, mi chiesi come facesse a sapere di Tom, la mia espressione era interrogativa e sorpresa.
"E' il mio fratellastro" si giustificò.
Mi andò la saliva di traverso. Mi addossai al muro e respirando lentamente cercai una somiglianza tra il ragazzo di fronte a me e il ragazzo della boutique nei miei ricordi.
Erano entrambi alti e ricci, Tom aveva gli occhi verdi e lui scuri, avevano gli stessi lineamenti del viso, quell'espressione sicura e indecifrabile e un sorriso accattivante, senza contare il medesimo atteggiamento cordiale e dolce.
"Vi assomigliate tantissimo, effettivamente"
"Già, è da parte di padre"
"Il tuo nome però è Joshua, un nome ebraico, il suo è Tom, inglese..." riflettei ad alta voce
"No, il suo vero nome è Thomas, ma lui preferisce farsi chiamare Tom" mi corresse.
"Come fai a sapere che credessi che il messaggio me l'avesse inviato lui?"
"Mi ha raccontato di aver conosciuto una ragazza carina, la cui descrizione faceva pensare che parlasse proprio di te e che quella stessa ragazza aveva mostrato un certo interesse nei suoi confronti"
Arrossendo sorrisi timidamente, Tom anche se non mi aveva mandato quel messaggio non mi aveva dimenticata. Tirai un sospiro di sollievo.
"Perciò è tuo anche il messaggio in inglese di ieri?"
"No, dolcezza, quello te l'ha inviato lui"
Strabuzzai gli occhi, ormai non ci credevo più e la mia domanda era retorica, ma quella risposta fu piacevole da ricevere. 
"Ho quindi una speranza?" chiesi titubante.
"Sì, ce l'hai" esclamò una voce dietro di me.
Tom mi afferrò per i fianchi e mi costrinse a girarmi verso di lui. Fu come una visione divina, Tom era imponente e risplendeva di tutta la sua bellezza, capelli spettinati, una maglietta a maniche corte che faceva risaltare i muscoli della braccia, pantaloncini corsi che lasciavano scoperte le gambe atletiche e quel suo solito sorriso sghembo che tanto adoravo.
"Speravo che tu saresti venuta" aggiunse baciandomi la fronte.
Avvampai emozionata, l'universo sembrò non avere più forma come tutto il resto intorno a me. Intorno a noi.
Joshua sorrise al fratello e se ne andò salutandoci con un cenno della mano e facendoci l'occhiolino, si affrettò a raggiungere il resto del gruppo, che da lontano ci fissava commentando sottovoce e ridendo sommessamente.
 
You, you're such a big star to me 
You're everything I wanna be 
 
So come on, so come on, get it on 
Don't know what you're waiting for 
Your time is coming don't be late
 
See the light on your face 
Let it shine 
 
Hey let me know you 
You're all that matters to me 
Hey let me show you 
You're all that matters to me. 
   
 
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