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Autore: SmartieMiz    24/03/2013    2 recensioni
(Spoiler! 4x07)
Cosa c'è di peggio che rivolgersi ai Niff quando si ha un problema?
L'impavido Sebastian Smythe non avrebbe mai pensato che sarebbe stato così difficile conquistare l'attraente capo-consiglio Thad Harwood.
Farà di tutto per conquistarlo: piani malefici, idee pazze, cose assurde. Si metterà in ridicolo per lui.
Riuscirà infine a conquistare il suo cuore? O diventerà lo zimbello della Dalton?
Duval mi riserva un’occhiataccia. Wes batte il martelletto.
È deciso: Harwood sarà mio.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Come conquistare il CUORE di Thad Harwood



Protagonista: l’impavido Sebastian Smythe
Co-protagonisti: Nick Duval, Jeff Sterling
Povera vittima: l'attraente capo-consiglio Thad Harwood

Special guest star: il bell'Hunter Clarington, l'adorabile Mr. Puss



Di piani contorti e fraintendimenti

 

I miei piani possono essere anche incredibilmente contorti, ma sono sempre geniali e hanno sempre un senso.
È pomeriggio e mi incammino per i dormitori, alla ricerca della stanza del nuovo arrivato.
Nessun pensiero perverso: devo soltanto spiegargli il mio piano.
Perché rivolgermi ad un perfetto sconosciuto? È piuttosto semplice: alla Dalton ormai mi conoscono tutti come Sebastian Smythe, il bello e dannato della Dalton, esperto scopatore e grande amante. Nessuno mi farebbe un favore perché non si fidano di me (e forse fanno bene!).
Imbocco un corridoio e noto una porta mai vista prima. È isolata dalle altre ed è bianca anziché marrone chiaro. Mi avvicino e noto una targhetta d’oro sulla quale è scritto Hunter Clarington – Mr. Puss.
Nessuna porta alla Dalton reca il nome dei coinquilini, ma questa, per qualche motivo a me ignoto, sì.
Tento di aprire la porta e, non appena la mia mano si appoggia sulla maniglia, scatta l’antifurto.
«Mani in alto!», Hunter Clarington apre minaccioso la porta e impugna una pistola.
Lo guardo, interrogativo.
«Ah, eri soltanto tu, mi sembra di averti incrociato a lezione», mormora Clarington mettendo a posto la pistola.
«Chi poteva mai essere, scusa?», gli chiedo accigliato. Bah, che tipo strano.
«Qualcuno che vuole riportarmi a Colorado Springs. Io lì non ci torno!», sbotta Hunter, poi mi chiede: «Allora, chi sei?».
«Sebastian Smythe», rispondo con un sorriso irresistibile.
«Bene, entra pure», mi invita lui.
Fingo un sorriso ed entro nella stanza, chiudendomi la porta alle spalle.
«Dunque, quale buon vento ti porta qui?», mi chiede Clarington altezzoso, sedendosi su una poltrona e accarezzando morbosamente il pelo di Mr. Puss.
«Vorrei creare una sorta di alleanza», rispondo.
«Alleanza?», ripete lui.
«Sì, un’alleanza», affermo: «Sono un Warbler, faccio parte del Glee Club della Dalton. Hai presente?».
«Sì, ne ho sentito parlare in giro».
«Bene. Tu, Hunter Clarington, devi essere il nuovo capitano dei Warb…».
«Dov’è il trucco?», mi interrompe lui freddo.
«Se mi facessi continuare a parlare, forse capiresti qualcosa!», rispondo infastidito: «Io ero il capitano dei Warblers, ma ho dato le mie dimissioni per una scommessa. Ho bisogno che tu sia il nuovo leader cosicché io possa dare ordini ai Warblers tramite te», rivelo.
«Perché proprio io che sono lo studente nuovo?», chiede lui accigliato: «Non potevi chiederlo a qualcuno di vecchia data?».
«Nessuno qui alla Dalton vuole avere a che fare con me, ma fidati, Clarington: sono potente e tutti mi temono. Insieme saremmo esplosivi! Insieme potremmo dominare i Warblers e governare la Dalton!», cerco di persuaderlo.
«L’idea è molto allettante, ma chi mi dice che posso fidarmi di te?», parla Hunter: «Dovresti fare qualcosa in cambio».
«Già diventerai il capitano dei Warblers, ti sembra una cosa da niente?», dico irritato.
«Ma lo diventerò per conto tuo, no? Dovrò fare quello che mi dirai tu, quindi non mi sembra una vittoria», mi fa notare Clarington.
«Okay, spara: cosa vuoi che io faccia?», dico seccato.
Il sorriso di Hunter si fa malizioso: «Dovrai prenderti cura di Mr. Puss. Pussy ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui».
Ridacchio. E io che credevo volesse una scopata!
«Perfetto, affare fatto», concordo.
«Bene, ora come devo fare per entrare nei Warblers?», mi chiede lui.
«Una semplice audizione, poi dovrai vedertela con l’attuale capitano dei Warblers, Trent Nixon, e dovrai soffiargli il posto», spiego.
«Mm, benissimo. So come fare», risponde lui con un sorriso sghembo, poi si alza dal divano e mi dà Mr. Puss.
«Come?», chiedo incuriosito.
«Con il mio fascino», risponde semplicemente lui.
«Ma non avevi detto di non essere nemmeno remotamente bi-curioso?», domando, confuso.
«Appunto, tesoro: nemmeno remotamente bi-curioso», ammicca lui con un sorrisetto.

È sera e non ho notizie di Clarington.
Sono in camera mia, con Mr. Puss che mi fa le fusa. Harwood è andato a fare un giro con i Niff e continua ad evitarmi.
Sbuffo: ma quando arriva Hunter?! Devo sapere gli esiti della prima parte del nostro piano.
«Smythe, ce l’ho fatta!», Clarington spalanca la porta.
«Hey, tu hai addirittura l’antifurto e poi non bussi alle porte delle altre stanze!», dico irritato.
Hunter mi ignora, chiudendosi la porta alle spalle con le chiavi che gli ho appena dato.
«L’audizione è andata bene. Ho saputo anche come addolcire Nixon, ora sono io il nuovo capitano dei Warblers», mi annuncia lui entusiasta sedendosi accanto a me sul letto.
«Perfetto. Domani abbiamo l’incontro dei Warblers, posso già dirti cosa devi fare?», gli chiedo.
«Dimmi», risponde lui.
«Devi dare questo compito da fare: due Warblers, preferibilmente due Warblers che sono anche compagni di stanza, devono dedicarsi una canzone che esprima ciò che l’uno vuole o pensa dell’altro», rispondo.
«Un compito un po’ più semplice no, eh?», mi deride Clarington.
«È facile, Clarington, non ci vuole un arco di scienza per capirlo», rispondo sarcastico.
«Non mi aspettavo una cosa del genere da te. Insomma, mi hai fatto capire che il tuo scopo è quello di dominare i Warblers, e non dirmi che li vuoi dominare con delle… con delle canzoni?! È un piano stupido», parla lui.
«Uno, abbiamo un patto e tu farai tutto quello che ti dico io, senza protestare», dico innervosito.
«Posso disapprovare quanto mi pare e piace, questo non era presente nel patto», risponde lui crucciato.
«Due», lo ignoro: «in realtà il mio scopo non è soltanto quello di comandare i Warblers, ma è quello di conquistare un tizio».
Hunter mi guarda seccato: «Con una canzone?», mi chiede.
«Regola n°1: se si canta un duetto insieme, si è destinati a stare insieme», ammicco un sorriso: «Ma il duetto è una cosa troppo scontata. Harwood deve dedicare una canzone a me ed io una a lui. Voglio capire lui che cosa pensa di me e fidati, non è sempre facile trovare una canzone adeguata da dedicare all’altro».
«Mm, e così si chiama Harwood?», mi dice lui con un sorriso ambiguo.
«È soltanto mio», rispondo immediatamente riversandogli un’occhiataccia.
«Nome, prego?».
«Thad», le mie labbra devono essersi incurvate in qualche sorriso fin troppo strano e mieloso perché Hunter mi guarda divertito.
«Devi essere davvero innamorato di questo Thad per aver realizzato un piano così contorto appositamente per lui e per metterti in ridicolo con un compito del genere», mi fa notare lui con un sorriso mellifluo.
«Ma perché tutti pensate che ne sia innamorato? Me lo voglio scopare, punto! Cosa c’è di tanto complicato in questa parola?», replico accigliato.
«Dedicare una canzone è un gesto fin troppo romantico, a meno che tu non voglia dedicargli una canzone tipo Whistle. Lì ti darei ragione», mi spiega lui.
Un sorriso compare sulle mie labbra.
«Whistle… perché non ci ho pensato prima?!», mi do uno schiaffo.
«Forse perché non lo desideri abbastanza», risponde Hunter-voce-della-coscienza-Clarington: «Forse perché ci sono di mezzo i sentimenti…».
«Sta’ zitto», taglio corto burbero. Non ho bisogno di un altro grillo parlante, c’è già Duval a rompermi con i suoi discorsi spassionati.
Mi sembra di sentire delle voci provenire dal corridoio.
«Clarington, dovresti andare», dico.
Qualcuno bussa alla porta e Mr. Puss spicca un salto, rifugiandosi sotto il letto: «Sebastian, posso entrare?».
Cazzo.
«È lui! Va’ via, non deve sapere niente del piano che stiamo architettando!», bisbiglio ad Hunter.
«E come esco?», mi chiede lui.
«Non lo so! Non devi farti vedere!».
«E ho capito!».
«Chiuditi in bagno!», gli suggerisco.
«Okay».
Sento un miagolio. Impreco sottovoce.
«Portati anche quella fastidiosa palla di pelo», dico freddo.
«Si chiama Mr. Puss», risponde lui gelido.
«Sì, okay, come vuoi, è lo stesso».
«Sebastian, non mi interessa con chi stai scopando, ma io devo entrare, è anche la mia stanza!», riesco a sentire la voce di Harwood darmi fretta.
«Aspetta, arrivo!», rispondo, poi mi rivolgo freddo ad Hunter: «Sparisci, subito!».
«Ma non trovo Mr. Puss», risponde lui.
«Sta sotto il letto».
«Non c’è».
«Chiuditi in bagno!».
«Non senza di lui, ho bisogno di qualcuno che mi faccia compagnia».
«Chiuditi in bagno e sta’ zitto! Lo cerchiamo dopo!».
«Sfondo la porta se non apri!», insiste Harwood.
Spingo Hunter verso il bagno e chiudo la stanza a chiave. Mi avvicino alla porta e la apro, sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi.
«Comunque non stavo scopando con nessuno, stavo semplicemente cercando queste», fingo mostrandogli le chiavi della stanza.
«Ah, d’accordo. Mi serve il bagno», dice lui entrando in camera.
Cazzo.
«Ehm… non puoi andare nel bagno dei Niff?», chiedo, sbarrandogli la strada.
«Cosa nascondi, Smythe?», la voce di Thad si insospettisce.
«Oh, niente, ma ora serve a me», mento, poi aggiungo sarcastico: «a meno che tu non voglia farti la doccia con me».
Thad mi guarda seccato: «E va bene, vado da Nick e Jeff…».
Sospiro di sollievo, ma ovviamente non posso stare tranquillo: Thad incomincia a tossire come un dannato.
«Harwood?», gli chiedo premuroso avvicinandomi a lui: «Tutto bene?».
«Sì, deve essere qualche allergia, magari un po’ di polvere», risponde lui: «Eppure è strano, non mi pare di essere allergico alla polvere… sono soltanto allergico al pelo dei cani e dei gatti».
Improvvisamente si sente un miagolio provenire da chissà dove.
«Gatti alla Dalton?», Thad inarca un sopracciglio, poi diventa improvvisamente serio: «Ah, sì, oggi a lezione la prof. ci ha presentato quel tipo con il gatto».
Mr. Puss sbuca fuori da sotto la poltrona.
«Chi c’è in bagno?», mi chiede Thad indispettito.
«Nessuno».
«Hunter, vero?».
«E se pure fosse? Geloso, Harwood?», gli chiedo compiaciuto.
«No, ma mi dà fastidio il fatto che io non possa usufruire del bagno della mia stanza perché tu stavi scopando allegramente con qualcuno», risponde lui accigliato.
Colgo gelosia nella sua voce. Sorriso soddisfatto e decido di approfittare della situazione che si è venuta a creare.
«Sì, è vero, me la faccio con Hunter Clarington, contento ora?».

 

Il tetro angolo del protagonista


Sta tutto procedendo a meraviglia ;)

ç__ç

D:

;)


Angolo della pazza che scrive queste cose Autrice

Ciao a tutti! Ed ecco l'undicesmo capitolo di "Come conquistare il CUORE di Thad Harwood"! :)
MI SCUSO IMMENSAMENTE PER L'IMMENSO RITARDO. Il motivo del ritardo è sempre lo stesso: scuola. :(
Bene, ecco spiegato il malefico piano di Sebastian che ha a che fare con il ruolo di leader dei Warblers e con delle canzoni da dedicare (:
Nelle sue parole, Hunter ha già dato un suggerimento ad una canzone presente nel prossimo capitolo ;)
Mr. Puss è un genio, è il mio mito, non c'è altro da aggiungere XD :)
Nessuna traccia dei Niff, ma ovviamente torneranno :)
Ringrazio tutti coloro che leggono e BrokenRoses, Diana924 e nessiep96 che hanno recensito lo scorso capitolo! :D
A
l prossimo capitolo! :) 
   
 
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