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Autore: Ireth_Mezzelfa    11/10/2007    6 recensioni
Il pazzo, esuberante, esplosivo e squinternato cast del Signore degli Anelli alle prese con l'ultimo film della triologia e Joy, una semplice, normalissima ragazza new yorkese con la testa fra le nuvole catapultata per caso (o fortuna) tra persone che non dimenticherà mai.
Persone che occuperanno per sempre un (piccolo?) angolino di cuore.La mia prima fanfiction su Elijah Wood e il meraviglioso cast del SdA
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billy Boyd, Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom, Viggo Mortensen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L' Ascensore

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction!!!
Sono una grande fan di Elijah Wood che nonconosco (sigh) questa storia è solo frutto della mia immaginazione! Con questa storia (che non è assolutamente a scopo di lucro) non voglio insultare o mettere in cattiva luce nessuno.

 

 

Buonalettura!
 

 

'Joy!! Joy svegliati!!'

'Mmmmmphff...'

'Joy...cazzo Joy alzati!!'

'Dai, Sal non romperee...'

'JOY! Hai il colloquio!'

'Sal, piantala lascia stare le copert...COSA??!!'

Joy Cook si alzo a sedere sul letto, gli occhi verdisbarrati , formando con le labbra la parola "colloquio".

'Joy, finiscila di fare il pesce rosso e muoviti! Seiin ritardo, la sveglia non ha suonato...'

Sally la sua coinquilina le afferrò le spalle e lascosse avanti e indietro, in quel momento la ragazza la fisso sconvolta.

'Merda merda merda merda MERDAAA!!' strillò schizzandoa prendersi i vestiti nell' armadio.

'merda merda merda merda...' Joy sbattè fuori da uncassetto dei jeans e una dolce vita grigia e cominciò a vestirsi senzainterrompere il suo ''mantra'':

Sally, dall' altra parte della stanza la fissava conespressione mezza divertita mezza esasperata pensando che da quando laconosceva era sempre stata così.

Le due si conoscevano dai tempi del liceo, poi sierano entrambe laureate in diversi campi e, alla fine, in un modo o nell' altrosi erano ritrovate a dividere lo stesso appartamento per tirare avanti.

'merda merda merda...'

'Joy, Joy calmati sei in ritardo di pochi minuti...cela puoi fare...'

'merda merda merda merda...'

'E va beh fai come vuoi...comunque ti ho preparato ilcaffè!' Sally si avviò in cucina scuotendo la testa mentre i lunghi capellirossi ondeggiavano e lasciando l' amica a infilarsi contemporaneamente i jeanse un calzino.

Dopo venti secondi Joy arrivò in cucina di volata,bevve il caffè ustionandosi la lingua e maledicendo il caffè e tutte lecaffettiere del mondo,prese la sciarpa, il cappello, la borsa e uscì dicasa.

Sally rimasta sola, cominciò a mescolare il caffècontando:

'Uno, due, tre...'

Joy irruppe di nuovo in casa:

'Le foto le foto le foto...'

Sally senza neanche guardarla le porse la busta cheaveva dimenticato sul tavolo e Joy scappò di nuovo fuori per poi riaprire laporta gridando:

'GRAZIE!!!' e filando via.

Sally sospirò.

 

Intanto joy si fiondò in strada, bloccò un taxituffandosi sul sedile con la leggerezza di un muflone alla carica.

'Allora, dove la porto signorina?' chieseimperturbabile nella sua faccia serafica il tassista.

Joy gli indicò ansimando la destinazione e sprofondònel sedile stringendo la busta, cercando di calmarsi....ce la poteva fare ...cela poteva fare in fondo era solo in ritardo di dieci minuti no?

Si mise a tamburellare sul finestrino per scaricare ilnervoso.

Joy Cook era fatta così, quando rischiava di arrivarein ritardo cominciava ad avere crisi, più o meno isteriche.

 

Ma non poteva farci niente, era il suo carattere,faceva parte di lei; come i capelli catsni un pò mossi e gli occhi verdiluminosi e dolci, il suo naso all' insù e il suo corpo minuto maproporzionato.

Un' altra sua caratteristica era lo scarsissimo sensodi orientamento; infatti ogni volta che usciva di casa rischiava di perdersianche se era da ormai un anno che si era trasferita a New York per trovarelavoro come fotografa.

Questa era la sua passione da sempre e ora, a vent'anni voleva assolutamente sfruttare il suo talento (anche perchè chi lo pagavapoi l' affitto?)

'Eccoci signorina siamo ar...hei signorina il suoresto!!'

'Lo tenga pure!!' gridò Joy mentre schizzava verso unpalazzo e calcolando ogni minuto di ritardo.

Entrò di corsa nell' ascensore già pieno premendo ilnumero 15.

-quindici piani...devo solo aspettare...-

per Joy era una tortura stare lì ferma mentre l'ascensore saliva lento fermandosi ad ogni piano e announciando con voce atona:'Piano 5'.

Ad ogni livello qualcuno scendeva e ad un certo puntol' ultimo signore scese al quattordicesimo piano lasciando Joy sola.

-Ok sono in ritardo di soli dieci minuti, manca soloun piano...ok...ora stai tranquilla-pensava senza accorgersi che un ragazzo nelcorridoio correva verso l' ascensore che si stava chiudendo.

All' ultimo secondo il tipo raggiunse le porte, senzariuscire però a fermare la rincorsa in tempo e finendo addosso a Joy, che,coltadi sorpresa lasciò scivolare la busta che si aprì rovesciando le foto ovunquesul pavimento.

Per un attimo la ragazza fissò il disastro impietrita,poi cominciò a raccogliere le fotografie fiiccandole alla rinfusa nella bustasenza nemmeno badare alle scuse del ragazzo che si era unito alla raccolta.

'merda merda, merda merda...'

Dlin! dlon! 'PIANO 15'

'merda merda merda merda...'

le porte si chiusero lentamente e l' ascensoreproseguì la salita verso il piano successivo.

Joy alzò lo sguardo terrorizzata, strappò dalle manidel povero malcapitato alcune foto e, non appena si fermarono schizzò nelcorridoio e scese a capofitto le scale.

Arrivata nel corridoio corse fino alla porta da cuistava uscendo un signore vestito elegante dall' aria scocciata.

Joy gli si parò davanti trafelata.

'Il...il signor Johnson???' chiese prendendo fiato.

'Si, sono io. Lei deve essere lasignorina...hem...Cook, giusto?' disse scrutandola dall' alto in basso.

'Ecco sì...ho avuto un piccolo inconvenient...'

'Ho notato...l' incontro era fissato per 12 minuti fa.Ho già aspettato abbastanza mi pare.' lo sguardo era gelido.

'ma..ma...lasci almeno che...'

'Mi dispiace signorina, ho di meglio da fare cheaspettare i suoi comodi e per lo più non tollero dipendenti ritardatari. E'chiaro? E ora se vuole scusarmi...arrivaderci!' si congedò freddamente e siavviò verso le scale lasciando Joy impalata con le braccia cariche di foto e icapelli scompigliati sotto il cappello storto.

D' untratto una voce interruppe il silenzio:

'Mi dispiace.'

Joy si girò e vide il ragazzo dell' ascensore.

Solo in quel momento loguardò sul serio.

Aveva più o meno la sua età, capelli neri spettinati,jeans scuri , una felpa e una giacca di jeans aperta.

Aveva un sorriso dolce e un pò imbarazzato ma la cosache colpì Joy di più furono i suoi occhi: azzurri, lucenti e...familiari??

'Ma tu...tu non sei...'

'...Elijah Wood, forse mi hai visto in qualche film.'Spiegò lui avvicinandosi a Joy.

Ma certo! EìAveva già visto quel volto al cinema,incorniciato da riccioli neri e con gtrandi piedi pelosi quasi un annoprima!'

'Noooo!?! Eri Frodo nel Signore degli Anelli?'

'Si, proprio io!' disse lui sorridendo.

'Wow...cioè, mi è piaciuto un sacco quel film!'

'Grazie! sai a Natale esce il secondo episodio, "Ledue Torri"'

'Oooh che bello! Lo andrò a vedere sicuramente...seavrò i soldi per il biglietto' aggiunse tristemente guardando la porta dell'ufficio.

'Mi dispiace, è stata colpa mia se sei arrivata inritardo...come faccio a rimediare?' Elijah allargò le braccia dispiaciuto.

'no, davvero, ero già in ritardo di mio e...'

Elijah la interruppe:

'No, senti è colpa mia! Posso offrirti un caffè?'

Joy esitò, ma dopotutto non aveva un cavolo da fare epoi a dirla tutta Elijah le era sembrato subito così gentile e dolce...

'...va bene vengo, hai vinto!'

Qualche minuto dopo i due si trovavano seduti a untavolino di un accogliente bar bevendo caffè caldo e fumante e chiacchierandodi un sacco di cose.

Joy, completamente a suo agio con Elijah, non sisarebbe più scollata da lì quando squillò il cellulare.

Era Sally che voleva sapere del colloquio e chiederlese tornava per pranzo.

Quando riattaccò Joy si scusò con Elijah dicendogliche doveva tornare a casa e lui si offrì di accompagnarla (ovviamente accettò!vuoi mettere un taxi in ritardo con la macchina di Elijah Wood!?).

Arrivati a casa d si salutarono e si scambiarono ilnumero di cellulare.

 

Rientrata a casa Joy trovò Sally alla finestra cheguardava la strada.

'Joy, ma chi era quello?' disse voltandosi.

'Sal, non ci crederesti mai era...Elijah Wood!'esclamò lei mentre prendeva dal freezer un gelato al cioccolato.

'Ahn...Elijah Wo... ma non è un attore?'

'Sì lo è! Ma sul serio non è come ce lo si immagina, èsimpacissimo e gentili...'

'E tu nella sua macchina che cosa cavolo ci facevi??'Sally la guardava mezza sconvolta, i capelli rossi scarmigliati e gli occhitondi dallo stupore.

Joy scoppiò a ridere.

'Saaalll!!! Tranquilla!! Sembra che mi hai appenavista con un maniaco sessuale!!!!!Abbiamo solo preso un caffè!'

'Beh sai com' è! Tu esci una volta ed Elijah Wood tifa da autista privato, io esco ogni giorno per lavorare e incontro a malapenail giornalaio all' angolo!!'

esclamò Sally lanciandosi sul divano ridendo.

'Allora, da quando hai un autista privato?'

Joy raccontò tutta la storia dell' ascensore e allafine Sally si fece pensierosa.

'Ok, il tuo culo sfacciato ti ha fatto incontrareElijah Wood però...sei ancora disoccupata e con il mio stipendio da camerieral' affitto va in malora...ma abbiamo ancora altri due colloqui vero? almeno unoti assumerà!!'

'Si, sempre che non finisca addosso a Brad Pitt stavolta...'disse Joy e si infilò in bocca l' ultimo cucchiaino di gelato.

 

 

Fine del primo capitolo! :)

Allora, devo continuare?? Vi è piaciuto??? Recensite in tantiii!!

Ireth
 

...Piccola anticipazione: dal prossimo capitolo entreranno in scena altri personaggi alquanto conosciuti! ;-) 

 

 

 

  
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