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Autore: CelsteKiss    11/10/2007    13 recensioni
[...Neji era bello, intelligente e misterioso. E in più aveva due occhi straordinari. Erano bianchi. "Bianco sporco per la precisione", si disse Tenten tra sé e sé, senza nemmeno rendersene conto...] La mia prima long-ficcy tt su Naruto. Coppie NejixTenten, SasuXSaku, ShikaxIno e NaruXHina...prima o poi veranno fuori tutte! Recensite in tanti... xxxBaCiOtToxxx
Genere: Generale, Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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:.:Sweet things under the rain:.: 3 capitolo

 

Tenten era ritornata a casa il giorno stesso, accompagnata dei genitori di Hinata, che spiegarono ai suoi la situazione. Sua madre, appena seppe cos’era successo, l’abbracciò in lacrime, dicendo che era una ragazza impossibile, capace di farla preoccupare ogni volta che usciva di casa. Suo padre, invece, non disse niente. Le domandò solo se in quel breve periodo di convalescenza a casa Hyuuga avesse incontrato Neji...

Tenten accennò di averlo visto solo un paio di volte, ma anche se lei non poteva dimostrarlo, era sicura che fossero molte di più...

Poco dopo le telefonò Lee.

- Pronto Ten...ma che cavolo combini? Basta che mi allontani un attimo e sei capace di farti pestare a sangue per una che neanche conosci-

- Quella che ho aiutato era la cugina di Neji...- gli disse, sulla difensiva.

Lee stette alcuni secondi in silenzio.

- Si vede che ci tieni veramente a quello Hyuuga...- fece, serio.

- Si vede che tu mi conosci bene- ribatté, scherzandoci su.

- Tu sei pazza...-

- Anche io ti voglio bene, Lee...- fece per chiudere la chiamata, quando si ricordò di una cosa – e ricorda di portarmi gli appunti di scienze, altrimenti sono nei casini...-

- Vedrò quello che posso fare-

- Cerca di fare il più possibile, allora-

E riagganciò. Dopo due secondi il cellulare squillò nuovamente, diffondendo nella camera la solita musichetta allegra, accompagnata dal nome sul display che lampeggiava in stampatello il nome di “Sakura”. Tenten rispose, convinta che se l’amica telefonava, doveva avere di certo un buon motivo per farlo. E poi, anche lei aveva bisogno di dire a qualcuno cosa aveva passato nelle ultime quarantotto ore...

- Tenten...sei tu?- chiese una voce piuttosto elettrizzata dall’altro capo della cornetta.

- No sono sua nonna...ma certo che sono io. Ciao Sakura-

- Tenten...tieniti forte. Non so se mi crederai, ma tutto quello che ti sto per dire è la verità- respirò profondamente – Sasuke Uchiha...mi ha chiesto...un...appuntamento!- esultò, gridando alla fine.

Tenten urlò di gioia. Finalmente la sua amica ce l’aveva fatta...

- Che giorno? Dove?- chiese con tempestività la mora, eccitata.

- Beh...dopodomani, al campetto di calcio della scuola a vedere la partita...-

Tenten fece due più due. Poi sorrise, leggermente dispiaciuta del fatto che l’amica non potesse vedere quello splendido sorriso.

- Sakura...tieniti forte pure tu. Ho un appuntamento con Neji Hyuuga proprio dove vai tu-

Sakura gioì a sua volta. Era felice. Per la prima volta nella sua vita era veramente felice. Si sentiva veramente come una piccola principessa...

- Sai già cosa metterti?- chiese la rosa, cercando di mantenere un tono di voce basso.

- Assolutamente no- rispose Tenten. Sakura represse una risatina.

- Senti, mi è venuta un’idea: domani pomeriggio vieni a casa mi così decidiamo insieme cosa indossare per l’occasione, in modo che quando viene il momento non ci facciamo sorprendere dal panico sappiamo già cosa mettere-

- È un’idea fantastica, Sakura!- esclamò Tenten, al massimo della gioia.

- Lo so- disse Sakura, soddisfatta.

- Allora a domani-

- Ok. E mi raccomando, porta tutti i vestiti che hai dentro l’armadio-

- Agli ordini capitano Haruno-

E chiuse la telefonata premendo il tasto rosso. Chissà perché, domandi andare a scuola non le avrebbe messo pensiero...

 

**************************************************

 

La mattinata sembrava non volesse finire mai. Tenten mangiucchiava il cappuccio della penna, mentre Sakura si attorcigliava i capelli all’indice, entrambe con gli occhi puntati sulle lancette dell’orologio.

“Ma non potresti andare più veloce?” pensò Tenten, guardando la lancetta dei secondi compiere un altro giro e ricominciare daccapo.

Sakura sbuffò, prendendo distrattamente appunti. Incredibile quanto fosse agitata anche se l’appuntamento vero e proprio era domani.

Eppure persino decidere gli abiti, le scarpe e il trucco, per quanto futile, le sembrava una cosa della massima importanza. Perché in realtà faticava ancora a crederci.

Lei e Sasuke Uchiha. Detto così, con quella voce trasognante  pareva la fine di un bellissimo sogno ad occhi aperti dal quale si era appena svegliata. E invece no. Quella era la realtà, e lei aveva deciso di essere semplicemente abbagliante agli occhi di Sasuke.

Anche se sapeva di non essere bellissima, ce l’avrebbe messa tutta. Dopotutto anche lei aveva una fata madrina che l’aiutava con la scelta degli abiti, seduta li davanti. Sorrise all’idea. Forse Tenten non si calava perfettamente nella parte, ma era pur sempre un’ottima amica.

- Dai, dieci secondi...- sibilò Tenten a bassa voce, stringendo i pugni. Sakura mise le penne dentro l’astuccio, mentre la mora scandiva ogni secondo. Sembrava che il tempo, anziché andare più veloce, si fosse rallentato, rendendo l’attesa ancora più insopportabile. Sakura sospirò, chiudendo lo zaino.

- Dieci! Evvai!- gridò Tenten allo scoccare della campanella, saltando in piedi all’improvviso, con un gran sorriso sulla faccia. Metà classe si voltò a guardarla.

- Signorina Tenten, non pensavo di essere tanto noioso...- disse il professore di lettere, aggiustandosi gli occhiali sul naso, divertito.

Tenten arrossì. – Ehm...no prof, lei non c’entra niente...-

L’uomo sorrise, assegnando gli ultimi compiti alla classe. Tenten si rimise a posto, imbarazzata. Poi un colpetto sulla spalla.

- Bella mossa Ten-

 

*****************************************************

 

- Devi assolutamente provarti questo- esordì Sakura, mostrando a Tenten un vestito rosa cortissimo, con un coprispalla color panna, sorridendole.

- Ma sei matta? Io non ci vada in giro con questa roba...- ribatté Tenten, scansando il pezzo di stoffa, che si afflosciò sul letto dove le due ragazze erano sedute.

Si trovavano nella camera di Tenten, e davanti ad una buona tazza di thé fumante, stavano decidendo quale abito avrebbero messo il giorno dopo per il fatidico appuntamento.

- Perché piuttosto tu non provi questo?- propose la mora, prendendo tra le mani una minigonna di jeans, che arrivava a metà coscia. Sakura arrossì.

- Io non ci vado da Sasuke conciata in questo modo!- fece, sbuffando.

- Oh...che noia che sei, Sakura. Siamo qui da due ore e non abbiamo ancora combinato niente!-

Tenten si lasciò cadere sul letto, seguita dall’amica.

- Il problema è che non sappiamo deciderci. Vogliamo per forza indossare cose che non ci si addicono e finiamo per scartare tutto quello che ci passa sotto mano-

- Sakura...senti...- iniziò Tenten, cambiando discorso- Secondo te, Neji un po’ di bene me lo vuole?-

Silenzio. Solo lo scacciapensieri attaccato alla finestra della camera della ragazza che tintinnava sotto i colpi del vento autunnale.

- Tenten, io penso che Neji ti voglia qualcosa di più del semplice bene...-

Tenten si portò la tazza di thé alla bocca. Sakura fece lo stesso.

- Non voglio illudermi. Cioè, so che Neji è un ragazzo difficile, che non ama la compagnia e che adora la competizione, ma in qualche modo mi sento attratta da lui. Non so spiegarlo con precisione, ma succede ogni volta che i miei occhi si riflettono sui suoi. E come se ci fosse qualcosa di lui, che in un certo senso, mi desse...- Tenten si fermò un attimo, alla ricerca delle parole giuste- fiducia. Anche si ti sembrerà strano, quando nelle vicinanze c’è Neji mi sento stranamente protetta-

Sakura, inaspettatamente l’abbracciò di slanciò.

- E brava la mia Tenten...sei proprio cotta-

- Non è vero...-

- Tenten...-

-...-

- Allora?- Sakura la stuzzicò.

- Non ti si può nascondere proprio niente, eh?- fece la mora, in un mezzo sorriso.

Sakura alzò un pugno in aria, vittoriosa.

- Finalmente la nostra Tenten si è dichiarata! Vedrai, quando avrai trovato l’abito giusto, lo Hyuuga cadrà ai tuoi piedi in un attimo- le disse Sakura, strizzandole l’occhio.

- Piuttosto...devo ancora chiedere il permesso a mio padre. Sai come è difficile convincerlo a lasciarmi andare da qualche parte, soprattutto se ci sono dei ragazzi in giro...-

- E allora che aspetti? Andiamoglielo a chiedere!- esclamò Sakura, alzandosi dal letto.

- Ok, ma ci parlo io-

Le due ragazze scesero velocemente le scale che portavano al piano di sotto, e Tenten entrò come una furia in salotto, dove suo padre stava seduto sulla poltrona a leggere il giornale. Prima di entrare, Sakura alzò i pollici in alto all’amica, rimanendo fuori dalla stanza ad aspettarla.

Tenten osservò suo padre alzare lo sguardo e dirigerlo verso di lei.

- Ciao papà. Che fai?-

- Leggo...-

- Ah...e hai bisogno di qualcosa?-

- Tenten, cosa devi chiedermi?-

La ragazza si attorcigliò una ciocca ribelle tra le dita, abbassando lo sguardo.

- Beh...domani c’è una partita al campetto della scuola ed un amico mi ha invitato ad andarla a vedere assieme a Sakura...-

- Si tratta di Neji Hyuuga?- domandò suo padre, fissandola. Tenten arretrò.

- Beh...si ma...-

- Ti proibisco di andare a vedere quella partita- disse, aumentando improvvisamente il tono della voce, che oscillava pericolosamente tra il calmo e l’arrabbiato.

- Ma perché papà?-

- Perché no- fece l’uomo, rimettendosi a leggere.

- Questa non è una motivazione valida- ribatté la figlia, sbattendo un pugno sul tavolo.

 - Tu non andrai a quella partita, punto e stop, senza bisogno di spiegazioni- ruggì suo padre, guardandola ancora.

- Ma perché papà?- rispose Tenten, sull’orlo del pianto. Non poteva fargli questo...

- Perché non voglio che ci sia Neji Hyuuga-

- Come sai di lui?-

- Per favore Tenten. Sono tuo padre. Sarò in grado di capire che razza di cretino si è andato a scegliere mia figlia...-

- Perché non vuoi che stia con lui?-

- Perché lui è l’unico che può portarti via da me. E non voglio. E con questo il discorso è chiuso-

Tenten capì che il discorso era veramente chiuso non da queste parole, ma da quando suo padre uscì dalla stanza senza degnarla di uno sguardo...

Sakura fece capolino dalla porta, osservando l’amica ormai in lacrime.

- Tenten...- sussurrò, correndole incontro – Ha detto di no, vero?-

Tenten annuì.

- Divertiti domani pomeriggio. Sapere che almeno una di noi due starà con il ragazzo che gli piace mi farà sentire un pochino meglio- disse, asciugandosi le lacrime con una manica della maglia.

- No Tenten...se tu non ci vai non ci vado nemmeno io...- ribatté la rosa.

- Ma che scherzi? Ti ho già trovato l’abito adatto...-

Sakura sorrise, notando come Tenten faceva di tutto per non ricominciare a piangere...

 

*********************************************************

 

- Questa pioggia ha letteralmente rotto le palle- fece Neji Hyuuga sbucando dal collo dalla maglia da titolare, osservando dalla finestra dello spogliatoio il campo da calcio zuppo d’acqua.

- Risparmiatelo Hyuuga- asserì Sasuke, prendendo la borraccia da dentro il borsone -  È già tanto se non prendo una polmonite con questo tempo-

E uscirono sotto la pioggia, accolti da una moltitudine di applausi e fischi d’approvazione. Tutta quella gente era lì per loro...

Sasuke cercò qualcuno tra la folla, scrutando una ad una le persone sugli spalti. Poi la vide. E pensò che anche sotto la pioggia, a metà novembre, non facesse poi così freddo...

Era vestita con una felpa color crema e un paio di jeans, mentre i capelli erano raccolti un due graziose treccine che teneva sulle spalle. Appena incrociò il suo sguardo, lui la salutò, mentre lei, alzò timidamente la mano per rispondere.

- Perché non è venuta?- disse Neji a bassa voce, notando che vicino a Sakura, dove avrebbe dovuto trovarsi Tenten, non c’era nessuno.

- Di che ti preoccupi, Hyuuga. Potrai sempre trovarne un’ altra per il dopo partita...-

- Stronzo. E se le fosse successo qualcosa?-

Incredibile, Neji Hyuuga era...in pensiero per una stupida ragazzina che conosceva da appena tre giorni?

- Ma per favore Neji. Sembri mia madre- lo ammonì Sasuke – Vedi di giocare che la tua bella arriva sicuramente- e sparì dall’altra parte del campo.

Neji rimase immobile. Aveva detto la tua bella...

Si riscosse bruscamente, ed anche se sapeva di andare chiaramente contro i suoi principi, si avvicinò alle tribune. Doveva saperne di più su questa storia...

- Sei tu Sakura?- chiese alla rosa.

Sakura ci mise un po’ per focalizzare il suo interlocutore.

- Sì...-

- Sai dov’è Tenten?- vide i lineamenti della ragazza dalla fronte spaziosa che aveva di fronte distendersi.

- Suo padre non le ha dato il permesso di uscire. In questo momento penso che sia a casa...- disse, pensandoci un po’ su, triste.

Neji fece per andarsene, quando Sakura lo chiamò nuovamente.

- Hey...ma che hai intenzione di fare?-

- Lei non è potuta venire alla partita, ma non è detto che sia ancora troppo tardi...-

In un lampo scomparì alla vista di Sakura, correndo verso Sasuke.

- Dove...dove le tieni le chiavi del motorino?- chiese, ansimante per la corsa.

- Dentro al borsone, su una tasca laterale, perché?-

- Sasuke, sostituiscimi da capitano. Non credo che giocherò oggi...-

- Ma che ci devi fare con il mio motorino?-

Neji sorrise leggermente, come divertito.

- Forse un giorno te lo dirò...- e sparì, entrando dentro gli spogliatoi.

Sasuke mise la fascia da capitano sul braccio, scuotendo la testa.

- Forza ragazzi, abbiamo una partita da giocare!-

 

******************************************************

Tenten si rigirava sul letto, fissando il soffitto. Era stata una stupida a volersi mettere ugualmente il vestito che le aveva consigliato Sakura, dei pantaloncini corti color nero ed un maglione a quadri bianco e nero, anche se sapeva che per quel pomeriggio, non sarebbe uscita di casa.

Smise di guardare verso l’alto, rivolgendo lo sguardo alla finestra chiusa, oscurata delle tende azzurre che lei stessa aveva decorato. Non aveva voglia di guardare fuori, perché sapeva che in un secondo avrebbe provato l’incontenibile desiderio di calarsi dalla grondaia e sgattaiolare alla partita.

Sospirò, mettendosi a sedere.

TOC TOC

 Tenten volse nuovamente lo sguardo alla finestra, sicura di aver sentito un rumore.

TOC TOC

Si alzò dal letto, dirigendosi cautamente verso di essa.

TOC TOC

Si parò davanti e con un colpo secco spostò la tenda. Rimase a bocca aperta, tanto che se non si fosse tenuta alla tenda sarebbe di sicuro finita a terra...

 

*****************************************************

 

- Shikamaru...-

- Ciao Ino...-

Di solito le loro conversazioni iniziavano così, con un semplice “come va?” per terminare ad un altrettanto scontato “ci si rivedere”. Banale.

Ma quel pomeriggio pioveva, e come diceva sempre sua madre, la pioggia portava sempre qualcosa di buono, lavando via le cose vecchie...

- Come va?- fece Shikamaru, voltandosi verso di lei.

- Bene, te?-

Silenzio. Troppo pieno di sospiri, parole dette a metà e frasi pensate per essere definito tale.

- Come è andata a finire con quello?- disse Shikamaru, riferendosi al suo ragazzo.

Ino sospirò, sedendosi accanto a lui.

- Ci siamo lasciati ieri...-

- Ah...-

Ah...solo questo sapeva dirle...

- Come va con Temari?-

- Va...-

- Ti piace?-

- Ma che domande fai, Ino?- sbottò, prendendo una sigaretta.

- Era per sapere. E non fumarla, quella...lo sai che tua madre non vuole...-

- Da quando fai le sue veci?-

- Da quando ti conosco...-

Altro silenzio, stavolta interrotto dal debole sfrigolio dell’accendino.

- Ino, cosa devi dirmi veramente?-

La bionda ci pensò su.

- Oggi piove, lo sapevi?-

Forse è il momento giusto per piangere a testa alta...

- Adesso devo andare...-

- Dove?-

- Da Temari...-

- Ah...-

Shikamaru fece per andarsene. Poi si fermò e ritornò indietro. Le lanciò il pacchetto di sigarette.

- Tienile tu, così evito di fumare e mia madre non si incazza...-

Ino abbozzò un sorriso, guardando Shikamaru sparire dietro l’angolo, inghiottito dalla pioggia.

 

*****************************************************

 

- Ne...Neji- urlò Tenten, osservando lo Hyuuga fradicio che le faceva segno di farlo entrare. Aprì la finestra per poi richiuderla immediatamente.

Neji entrò per un soffio nella stanza.

- Ma cosa ci fai qui?- chiese, guardandolo ancora incredula – Non dovresti essere alla partita?-

- No...partita rinviata...-

Bugia...

- Che cosa sei venuto a fare a casa mia?-

- Pensavo che ti fosse successo qualcosa...-

Tenten arrossì, abbassando lo sguardo. Forse Sakura aveva ragione...

- Ti va di fare un giro in motorino?-

Tenten ci pensò su, poi sorrise. Neji trattenne il fiato per pochi secondi...

- Ok, d’accordo, tanto mio padre non c’è...- rispose, sorridendogli.

Neji si voltò, andando ad aprire la finestra.

- Viene- le fece segno di seguirlo – la grondaia è scivolosa. Tieniti.- e le porse la mano.

Tenten l’afferrò, ma ecco che quella debole scarica elettrica che sentiva ogni volta che le loro mani si sfioravano, le percorse tutto il braccio, trasmettendo alla sua schiena un brivido. Immediatamente, arrossì.

Perfino Neji, l’avvertì.

Poi continuarono a scendere, e arrivati a terra, lo Hyuuga tolse il cavalletto al motorino, porgendo un casco a Tenten.

- Mettilo- le ordinò. Tenten non se lo fece ripetere due volte. Lo mise sulla testa e agganciò la cinghia che lo teneva saldo ad essa, mentre Neji, faceva lo stesso.

Poi salirono entrambi sul motorino. Neji davanti e Tenten dietro.

- Attaccati a me- le disse il ragazzo, con una nota d’imbarazzo nella voce.

Tenten abbracciò il ventre dello Hyuuga, che al quel gesto, così semplice, si lasciò scappare un sospiro.

Tenten non stingeva forte, anche se preferiva tenere gli occhi chiusi, affondando la testa sulla schiena del ragazzo, evidentemente spaventata. Neji sorrise guardando la sua immagine sullo specchietto. Sembrava che dormisse, ma ogni volta che il motorino accelerava, Neji sentiva le sue braccia stringersi.

E detto tra noi, avrebbe voluto averle la per sempre.

Cazzo di pensieri ti fai, Neji?

Riprese il controllo del motorino, curvando a destra, mentre la pioggia ormai li aveva ridotti due stracci.

Neji guardò Tenten.

Affettuosamente, oserei dire...

“Sarà meglio riportarla a casa...” e sterzò in quella direzione.

Tenten si sentì sollevata solo quando il motorino cessò di muoversi. Aveva paura di aprire gli occhi, e abbracciò con più forza il ventre di Neji.

- Tenten...li puoi aprire gli occhi...- le ricordò lo Hyuuga, dandole un leggero colpetto sulla spalla.

- Si...scusa e che non ero mai stata su un motorino...”

Scese lentamente, sotto lo sguardo, leggermente divertito, di Neji. Solo quando arrivò davanti alla porta di casa si costrinse a guardarlo.

- Grazie Neji, sei un guidatore fantastico- fece, con un sorriso.

Neji si grattò la testa, imbarazzato.

- Quando ti serve un passaggio dimmelo, allora...-

- Ok...-

Silenzio. Solo il ticchettare della pioggia sull’asfalto.

Tenten si avvicinò a Neji, e inaspettatamente, senza tenere conto delle conseguenze, del momento e del perché, l’abbracciò.

Neji ricevette l’abbraccio senza protestare, stupito dalla notevole quantità di calore che quella ragazza sapeva sprigionare. Sentì il suo cuore aumentare di velocità insieme al petto premuto volontariamente sui suoi addominali.

Tenten, dopo essersi resa conto di cosa realmente stava facendo, si staccò, rossa come un peperone.

- Beh...allora ciao...-

- Sì...ciao...a domani-

Ed entrò in casa, con i cuore a mille. Si lasciò andare contro la porta, chiudendo gli occhi. Era stato un abbraccio. Neanche un bacio. Ma le era sembrata la cosa più bella che avesse mai ricevuto.

Sospirò, salendo velocemente al piano di sopra.

- Tenten...non credi che noi due dovremmo fare quattro chiacchiere?-

Suo padre la guardava, furente. Tenten deglutì, fissando il pavimento.

[Era proprio nei casini...]

 

Salve a tutti. Mi scuso x la lunghezza eccessiva del chappy e ringrazio in anticipo tt quelli che hanno recensito gli altri chappy e che avranno la pazienza e la buona volontà di commentare anche questo.

Grazie a tutti...siete voi che cn le vostre recensioni mi fate andare avanti.

Grazie, naturalmente, anche a chi legge soltanto.

Non so quando aggiornerò, ma state pur certi che sarà entro una settimana, se non prima...XxXbAcIoTtOxXx

 

_-_Anticipazioni_-_

[...Suo padre le dava contro, reputando Neji Hyuuga uno stronzo di prima categoria.

Sua madre non sapeva neanche chi fosse.

Aiko ci provava con Neji ad ogni occasione. Dopotutto non era messa poi così male, se non fosse per l’irrilevante dettaglio che faceva di Neji Hyuuga una delle persone più importanti della sua vita...]   

  
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