-Ma cosa ci fa qui una ragazza indifesa?- chiese una voce alle sue spalle, una voce fin troppo familiare, fin troppo conosciuta.
-Mordred- disse Rose voltandosi e guardandolo con aria di sfida, gli avrebbe fatto pagare tutto il male e i problemi che aveva creato.
Rose si guardò intorno ed era davvero indifesa: guerrieri con le armature di ferro, spade che si affrontavano e scudi pronti a difendere il portatore nelle situazioni più difficili; e poi c’era lei, una ragazza con indosso uno di quei vestiti che all’inizio di quell’avventura le avevano creato difficoltà e che adesso sapeva indossare in 5 minuti, contro un mago.
Rosa sapeva che era la fine, Merlino glielo aveva detto, non sapeva cosa aspettarsi, sapeva solo di dover guadagnare tempo, più tempo avrebbe guadagnato e più ci sarebbero state possibilità di salvare il re
-Perché?- chiese la ragazza mentre cercava con lo sguardo un’arma che potesse aiutarla
Mordred non rispose, si limitò ad osservarla pensando a quali parole avrebbe potuto utilizzare per esprimere il suo odio nei confronti di Artù, ciò diede a Rose il tempo di raccogliere una spada sporca di sangue appartenuta a chissà quale guerriero ormai divenuto cibo per animali.
-Non ti servirà a niente- disse il mago indicando quell’attrezzo da combattimento
-Non ti lascerò passare- rispose la ragazza impugnando l’elsa con entrambe le mani, portando un piede in avanti e alzando le braccia, cercando di imitare le posizioni da guerra che aveva visto nei film e ottenendo scarsi risultati, riuscì solo a fare ridere il cavaliere con l’armatura ormai smunta e sporca.
Mordred alzò un braccio e pronunciando poche ed efficaci parole nell’Antica Lingua pose fine ai giorni della ragazza venuta dal futuro, Rose si aspettava chissà quali atroci dolori e invece ebbe a malapena il tempo di evocare un ultima immagine del suo amato Merlino e tutto diventò buio portandola nel dimenticatoio.
 
 
Merlino stava raggiungendo il campo di battaglia e sebbene la sua mente fosse già insieme a Rose e Artù il suo corpo stava ancora camminando; sapeva dove andare, nella sua mente l’immagine del luogo in cui avrebbe trovato Artù era ancora vivido.
Si era liberato di Morgana poco tempo prima e sebbene le truppe nemiche si stessero dileguando c’era ancora qualche cavaliere nemico che lottava e ogni qualvolta un’arma cercava di colpirlo Merlino era pronto ad utilizzare la magia fino a quando non giunse a destinazione.
La sua più grande paura si stava avverando.
Rose era a terra priva di ferite e Merlino sapeva che il colpevole era sicuramente Mordred, era stato così codardo da non utilizzare una spada per difendersi, aveva preferito utilizzare la magia per non sporcarsi le mani.
Il mago si chinò a terra un momento che sembrò passare troppo veloce e mentre abbracciava Rose supplicava che quel corpo ormai privo di vita lo perdonasse per averla lasciata in balia del pericolo, per aver lasciato che la profezia del drago si avverasse.
 
Merlino si obbligò ad alzarsi, aveva un re che lo stava aspettando, non poteva lasciare che Rose fosse morta invano; conoscendola, Merlino, sapeva che aveva cercato di perdere più tempo possibile ma non voleva lasciare il suo corpo in balìa dei nemici quindi evocò una specie di barriera intorno al corpo ormai esanime e prima di dirigersi verso Artù si girò un ultima volta.
 
 
La battaglia era un ricordo ormai lontano nelle menti dei sopravvissuti, nelle menti di tutti tranne nelle menti dei diretti interessati: Ginevra, che ormai aveva preso il posto di regina, continuava ad inviare delle truppe per ispezionare i dintorni di Calmann senza alcun risultato.
Gaius continuava a curare i feriti sebbene la sua mente fosse con Merlino, era andato in aiuto del giovane mago curando alla meglio e peggio le ferite del re, sapeva anche che era deceduto ma  non sapeva perché Merlino non aveva ancora dato nessun segno di vita.
E Merlino, dal canto suo, girovagava ancora nei dintorni di Avalon; la sua anima era lacerata, si era promesso che avrebbe fatto tutto il suo possibile per salvare le persone a lui care invece l’unica cosa che era riuscito a fare era stata: seppellirli.
In uno dei tanti giorni monotoni, così lenti nello scorrere ma troppo veloci per permettere al giovane mago di trovare una soluzione a quella vita ormai priva di senso, un’idea si accese nella mente del ricciolino, così, all’improvviso.
Merlino aveva bisogno per un ultima volta dell’aiuto del drago, lui era l’unico che poteva aiutarlo a realizzare la sua pazza idea.



SickOfLoveSong
chiedo immensamente perdono per tutto questo tempo passato.
Potrei inventarmi delle scuse per questo ritardo ma la verità è che non avevo nessuno idea su come continuare questa storia; stanotte ho fatto uno stranissimo sogno e la mia mente si è illuminataXD ho già finito di scrivere il prossimo capitolo e per cercare di farmi perdonare lo posto domani :)
quindi ritornando al capitolo credo che tutti abbiate capito il contesto in cui ci troviamo, il nostro amato re e morto, compreso il carattere immaginario, e a Merlino è venuto in mente un idea, secondo voi di cosa si tratta??XD 
detto questo vi lascio leggere in santa pace:)
grazie a chi legge, a chi recensisce e a chi apre il link solo per vedere di cosa si tratti :)
Bisous