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Autore: Damon_Soul93    24/03/2013    1 recensioni
Questo è il primo capitolo della mia prima fanfiction, spero che vi piaccia che commenterete. Mi farebbe piacere se mi deste dei consigli così da poter migliorare.
Sono mesi che penso a questa storia e finalmente ho deciso di pubblicarla. Beh che dire cito una canzone "allora sia buon viaggio" Buon Big Bang a tutti :3
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Metà novembre, era quasi il giorno del mio compleanno. Mentre guardavo fuori dalla finestra pensavo agli strani eventi degli ultimi giorni. Taeyang, nonostante gli avesse detto di andarci piano e iniziare come amici, non gli aveva dato un attimo di tregua, appena il lavoro gli 5 minuti di pausa me lo ritrovavo davanti. Questo ovviamente mi faceva piacere e assaporavo quei momenti come un assetato beve il suo ultimo goccio d'acqua.

Già era difficile credere che a lui piacessi, ma che addirittura facesse di tutto per stare con me...Era fantascienza.

Un'altra persona strana negli ultimi tempi era John.

La discussione di stamattina era stata la più strana della sua vita. Lo aveva chiamato per dirgli che aveva la febbre molto alta e che voleva prendersi qualche giorno di festa, si era aspettata che sbraitasse e che le chiedesse di andare al lavoro, ma invece era stato stranamente gentile e premuroso e alla fine della conversazione aveva aggiunto:“Victoria mi farebbe molto piacere se tu da oggi mi chiamassi semplicemente John.” Detto questo ha riagganciato senza darmi il tempo di parlare. Chissà, chissà.. Basta, così le febbre mi sarebbe solo aumentata.

 

Nel pomeriggio mi sentii un po' meglio e decisi di farmi una breve doccia, giusto per liberarmi dal sudore. Mentre stavo ritornando in stanza sentii bussare la porta. Pensai che Vincenzo avesse di nuovo dimenticato le chiavi. Alzai le spalle e andai ad aprire, non controllai chi era alla porta dallo spioncino(PESSIMA ABITUDINE!), e mi ritrovai i Big Bang al completo fuori l'uscio della porta.

 

- Sorpresa! - Disse GD. - Abbiamo saputo che non stavi bene e ti siamo venuti a trovare.-

Guardai prima loro e poi me stessa. Avevo un aspetto orribile! In pigiama, con la vestaglia e con le pantofole della Disney, volevo morire!

 

- Entrate, fate come se foste a casa vostra, io torno subito!!! - Dissi scappando in camera. Cosa dovevo mettermi? Cosa?!?!?! Stavo andando in crisi quando sentii Vincenzo bussare alla porta.

 

- Vic? Tutto bene? - - No che non va tutto bene, non voglio più uscire da qua dentro! Mi hanno visto in pigiama!-

- Dai Vic tranquilla, io ti ho vista in situazioni peggiori. Senti fai una cosa mettiti la maglia blu che ti piace tanto e i jeans e vieni fuori, ti assicuro che i ragazzi sono molto dispiaciuti per averti messo in imbarazzo. Non fare la bambina!- Aprii leggermente la porta. - Sicuro che non rideranno di me? -

- Si, non ti preoccupare, però tesoro fai qualcosa per quei capelli! - Feci una smorfia, eravamo alle solite.

Dopo un po' uscii e i ragazzi mi chiesero scusa per essere venuti senza avvisare.

  •  

- No, il problema non è la vostra visita, era la situazione disastrosa in cui ero. - Iniziammo a ridere tutti insieme, poi feci le dovute presentazioni anche se a quanto pare già avevano avuto modo di conoscere il mio adorato coinquilino. Mentre stavamo parlando G-Dragon scattò all'impiedi e disse:

- Che maleducati! Per la fretta abbiamo dimenticato di prendere dei dolcetti! Dobbiamo subito riparare!.- Poi si girò verso Vincenzo. - Conosci una pasticceria qui vicino? - Lo disse guardandolo in modo strano, fisso fisso, come se gli stesse comunicando qualcosa.

- Si la conosco, è molto buona però è un po' difficile da raggiungere, vi accompagno. -

- Bene ragazzi, andiamo!Tutti! Tranne Vic ovviamente. - Disse sorridendomi dolcemente.

- No dai io resto per farle compagnia! - Disse Seungri. GD strinse i denti e disse.

- Sei di gusti difficili, quindi è meglio che te li scelga tu i dolci che preferisci. Adesso vieni subito con noi. - Disse scandendo bene parola per parola, ma a quanto pare Victory non ne voleva sapere, così TOP lo prese di peso e lo portò alla porta, poi si girò è disse con la sua voce bassa e profonda.

- Bae resta con lei, nel caso non si sentisse bene. - Detto questo uscì chiudendosi la porta alle spalle. Ero incredula, cosa diavolo stavano combinando? Mi girai e guardai Tae, il suo volto era inespressivo.

- Beh a quanto pare siamo rimasti da soli. - Cadde un silenzio imbarazzante che non riuscii a rompere finché lui non disse.

- Posso vedere la tua camera? - La mia camera?

 

- Mm..Si certo, anche se è un po' in disordine in realtà. -

- Non ti preoccupare , avrò visto sicuramente di peggio. - Disse sorridendo.


Entrò nella mia stanza con passo felpato, quasi come se avesse paura di rompere qualcosa. Scrutò tutto. Dai poster appesi alle pareti (di cui molti erano loro), le foto della mia famiglia e dei miei amici, i gadget del mio videogioco preferito e regali che mia sorella mi aveva spedito dal Giappone. E i libri, i libri erano sparsi un po' ovunque. Era una strana accozzaglia la mia stanza, veramente strana, però tutto era perfettamente amalgamato con il resto. L'adoravo.

 

- Beh è davvero bella sai? Sai cosa si dice? Che dalla stanza di una persona di capisce la sua personalità. -

- Davvero? Non credo di averlo mai sentito. - Caspita Vic datti una regolata, sei un essere pensante, controllati, ma fu tutto inutile, soprattutto quando lui si abbassò e mi baciò.

 

Inizialmente fu un bacio romantico, quasi casto, poi esplose la passione che entrambi avevamo tenuto a bada nell'ultimo mese, mi aggrappai alle sue spalle, per paura di svenire dalla gioia, mentre le nostre lingue iniziarono a combattere un duello senza fine, pian piano lui iniziò a prendere sempre più il comando, mi accarezzava la schiena scendendo giù, fino ai fianchi.

Si staccò e con gli occhi mi chiese se poteva provare ad andare un po' oltre, non aveva bisogno di conferme.

Le sue mani scivolarono sotto la mia maglia. La mia pelle reagì al contatto con la sua sprigionando in me nuove sensazioni, mai provate prima. Era tutto semplicemente perfetto.

 

Dopo un po' ci staccammo ansimanti l'uno dall'altra, la testa iniziò a girarmi, non so se per la febbre o per le emozioni provate da poco, ma mi venne un capogiro e se non fosse stato per lui, probabilmente sarei caduta a terra.

- Stai bene? - La sua voce era molto preoccupata.

- Si, credo che però sia meglio se mi stenda. Mi dai una mano?-

 

Mi prese direttamente in braccio e mi stese sul letto. Ora se non fossi stata così male avrei trovato la situazione veramente equivoca, ma in quel momento mi sentivo morire.

- Scusami, a quanto pare le...emozioni di prima, mi hanno un po' debilitato. -

- Beh, lo predo come un complimento. - Disse facendo una smorfia divertita. - Ora riposati. E dimmi dove sono le medicine. - Disse dandomi un leggero bacio sulla bocca.

- Sono sulla scrivania, vicino alla bottiglia d'acqua. -

- Tae? - - Si? - -Non pensare che io sia sfacciata o altro, ma, ma, ma vorresti restarmi vicino? - Chiesi balbettando e coprendomi la faccia con la coperta. Lui sorrise e mi si stese vicino, mi accoccolai contro il suo petto muscoloso e protettivo e mi lasciai cullare dal suo respiro.

Quando i ragazzi tornarono ci trovarono così, abbracciati e addormentati.


   
 
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