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Autore: margaree writes    25/03/2013    1 recensioni
questa è come sarebbe una storia di Kurt e Blaine se fosse ambiendata nel medioevo o giù di lì. Kurt Hummel il giovane principe di McKingley cerca la sua musa e la trova per caso nel giovane servo Blaine... e da lì tutto ha inizio
avevo sempre immaginato una storia come queta e trovo che la coppia Kurt-Blaine le dia veramente giustizia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 


 
 



Il giorno si presentava soleggiato e i prati non erano mai stati così fioriti. Dama Rachel ammirava quello spettacolo deliziata, promettendosi che quel pomeriggio sarebbe uscita a raccogliere qualche fiore. Proprio come una bimbetta. Come a lei piaceva fare.
Dovette però destarsi da quei pensieri quando un paggetto la chiamò.
Si ritrovava a dover chiamare il principe di nuovo. Come se in quel castello fosse lei l’unica addetta. Decise di prendersi il più tempo possibile.
Quando entrò nella stanza del principe diventò un rosso scuro per  la vergogna e si copri gli occhi con entrambe le mani mentre si girava verso il muro.
Il principe era abbracciato a Blaine e si stavano accarezzando. Quando videro che Rachel era entrata sussultarono. Dopo aver visto la sua reazione risero.
 
“Ragazzi, ragazzi… Scusate…. Scusate.” Rachel cominciò a balbettare ancora con entrambe le mani sugli occhi.
 
“Rachel… va tutto bene.” La tranquillizzò il principe ridacchiando.
 
“Avrei dovuto annunciare la mia presenza.” Disse lo stesso dama Rachel.
 
“Ragazza, calmati. Ti perdoniamo questa interruzione solo se te ne vai.” Disse Blaine ridendo e baciando sulla tempia il principe che lo guardava sorridendo.
 
A quel punto dama Rachel tolse le mani dagli occhi per fulminare con lo sguardo Blaine.
 
“Non sono venuta per vedere con chi stava il mio principe. Ho un messaggio.”
 
“Chi ha detto che è tuo?” disse Blaine sorridendo e baciando di nuovo il principe. Dama Rachel alzò gli occhi al cielo.
 
“Blaine, smettila. Non riesco a concentrarmi con te che continui a darmi bacetti.” Disse il principe, mettendo due dita sulle labbra di Blaine.
 
Blaine sorrise e si staccò.
 
“Dimmi Rachel.” Disse il principe, incoraggiandola.
 
“ero nella mia stanza e stavo fissando il paesaggio, quando sono stata chiamata. I consiglieri ti vogliono. È stata indetta una riunione.” Disse ad un fiato dama Rachel.
 
“che cosa?” chiese Blaine.
 
“No! Non ora.” Disse Blaine.
 
“Ho fatto il possibile. Mi dispiace. Dai ti aiuto a vestirti.” Disse dama Rachel in tono triste.
 
Il principe sospirò e si distese. Blaine portò la testa sopra di lui e gli sorrise.
 
“scusa.” Disse. “Sarei voluto stare con te tutto il giorno. Invece.”
 
“shhhh.” Blaine gli fece segno di fare silenzio portandogli poi un dito sulle labbra. “Va tutto bene, amore. Quando potrà durare? Un ora? Due? Posso aspettare. Non fare quella faccia triste.”
 
Il principe sorrise debolmente e cominciò ad accarezzare i lineamenti di Blaine beandosi di quella visione ancora per un poco. Ma un colpo di tosse dal fondo della stanza gli ricordò che dama Rachel era ancora lì e che di sotto lo stavano aspettando e soprattutto che ancora una volta avrebbe fatto qualcosa controvoglia.
Si mise a sedere diede un altro bacio a Blaine e poi andò a prepararsi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il fatto che la riunione fosse andata male lo si potè notare dalla reazione del principe. Corse in camera sua e si andò a sdraiare con la testa immersa nel cuscino, sperando che questo potesse sopprimere le lacrime. E anche dal fatto che non aveva visto per niente Blaine seduto al tavolinetto della stanza.
 
Blaine dal canto suo aveva osservato la scena scombussolato. Si era aspettato un principe annoiato che veniva tra le sue braccia per poterlo accarezzare come la notte precedente. Invece aveva davanti a se la scena peggiore a cui doveva assistere ogni volta che il principe entrava a contatto con uno qualsiasi  di quegli avvoltoi che stavano al piano di sotto.
Blaine si alzò raggiunse la stanza dove era il letto e si sedette su di un bordo e accarezzò dolcemente il capo del principe. Poi lo fece alzare lentamente e lo mise tra le sue braccia così che potesse piangere sulla sua spalla.
Dolcemente gli sussurrò parole gentili all’orecchio in modo che si potesse calmare.
 
Quando i sussulti cominciarono a cessare Blaine azzardò a chiedere: “Kurt. Che cosa è successo?”
 
“Nulla.”

“So che qualcosa è successo.”
 
“forse è meglio che tu mi lasci da solo.” Detto questo il principe cominciò a cercare di liberarsi dalla presa di Blaine ma lui strinse ancora più forte.
 
“non dire così.” Disse Blaine.
 
Il principe riprese a piangere.
Si calmò solo alcuni minuti dopo. Alzò il capo e con ancora gli occhi lucidi cominciò a fissare Blaine.
 
“Parlami, tesoro.” Disse Blaine asciugandogli le lacrime con le proprie dita.
 
“È troppo tardi. E non è giusto.” Disse il principe.
 
“Cosa è tardi? Che cosa è successo?” chiede Blaine.
 
“il mio compleanno è stato anche la mia rovina.” Cominciò a dire il principe con la voce che risentiva ancora del pianto. “Hanno sempre voluto costringermi a sposarmi e questa volta ci sono riusciti. Hanno agito alle mie spalle e sono riusciti ad incastrarmi. Siccome per molti anni avevo rimandato la decisione della data e la persona con cui mi sarei unito a nozze hanno ben pensato di organizzare loro il tutto. Mi sposo tra una settimana. Mi sposo senza volerlo. Tra una settimana la mia vita finirà.”
 
“Non dire così.” Lo consolò Blaine.
 
“Sapeva che prima o poi questo sarebbe successo. Sapevo che le cose belle non erano destinate a durare per sempre. Lo sapevo.”
 
“Che cosa sarà di noi?” chiese Blaine con un filo di voce.
 
“Oh. Io lo so benissimo. Noi non possiamo separarci, non possiamo. Ci ameremo lo stesso. Quella che sceglieranno come mia moglie sarà solo di comparsa. Perché solo tu potrai mai esserci nel mio cuore.”
 
“Ma Kurt… non….”
 
Il principe interruppe le parole di Blaine. “No, non preoccuparti. Andrà tutto bene.”
 
Blaine riprovò a parlare ma si interruppe. Dopo essersi fissati per un po’ disse comunque: “Penseremo dopo a questo. Oggi è ancora il tuo compleanno, non roviniamo la giornata. Andiamo fuori.”
 
Passarono la giornata senza parlare molto solo sorridendo e tendendosi per mando e scambiandosi effusioni. Cercando in tutti i modi di non pensare a cosa li attendeva dentro le mura. Il principe più dell’altro.
Quando il sole tramontò e venne la notte si resero conto che non avrebbero potuto rimandare il loro rientro ancora per molto.
 
Raggiunta la stanza del principe si distesero senza dire una parola.
Kurt fissò Bliane nei suoi occhi che con il buoi erano marroni e sorrise. Vicino a lui sarebbe stato al sicuro. Poi appoggiò la testa al suo petto e aspetto che il sonno prendesse il sopravvento su di lui. Ma fu deluso, le ore passavano ma non riusciva a chiudere occhio. Pensava alla situazione che si era venuta a creare. Solo la notte prima non poteva essere più felice e quella mattina invece il suo mondo si era capovolto. Sapeva di per certo che se non ci fosse stato Blaine a sostenerlo sarebbe crollato. Pensava anche che tra una settimana avrebbe dovuto passare parte delle sue giornate con una donna che mai avrebbe amato e alla quale mai avrebbe prestato attenzione. La magra consolazione che il suo matrimonio sarebbe stato solo una farsa non lo consolava. Si sentiva lo stesso soffocare. Soffocare dentro quelle mura che avevano segnato la sua vita.
 
“Blaine, tesoro. Sei ancora sveglio.” Disse Kurt ad un certo punto.
 
Blaine sospirò e gli rispose di sì. Anche lui fino a quel momento aveva avuto i suoi pensieri da affrontare.
 
“Blaine, rendimi felice ancora una volta, canta per me.” Disse Kurt.
 
“Che cosa vuoi che ti canti, mio caro.”
 
“canta quello che vuoi. Qualsiasi cosa andrà bene. Ma canta per favore, fallo per me.”
 
“Per te farei qualsiasi cosa.” Disse Blaine. E dopo aver preso fiato cominciò a cantare con solo in testa il pensiero di Kurt e con tutto il sentimento che riuscì a mettere in quelle parole.
 
Kurt si lasciò cullare dolcemente da quella voce fantastica finchè non si addormentò.
Quando Blaine si rese conto che Kurt si era addormentato gli baciò il capo e si addormentò a sua volta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il girono dopo il principe incontrò quella che sarebbe stata la sua futura moglie. La principessa Lopez, il peggio che si potesse aspettare. Ma sorrise e annuì comunque durante l’intera conversazione che ebbero e non diede segno di disturbo alla proposta di una passeggiata con lei. Passeggiata alla quale Blaine assistette da lontano e sulla quale poté riflettere.
Riflettè sul fatto che adesso che il suo amato  si sposava con una perfetta sconosciuta non avrebbe più potuto amarlo liberamente e il tempo a loro disposizione sarebbe stato ridicolo. Riflettè sul fatto che nonostante Kurt fosse stato sempre suo non lo sarebbe stato completamente. Ma soprattutto riflettè sul fatto che mai sarebbe potuto rimanere là. Lo pensava già dalla notte precedente ma adesso la visione di quei due che camminavano gliene aveva dato la conferma. Se fosse rimasto sarebbe stato soltanto infelice di vedere il suo amore sballottato qua e la da un’altra. La sua infelicità sarebbe stata trasmessa a Kurt e questo lo avrebbe devastato. In oltre se la loro relazione fosse stata scoperta sarebbe stata la fine per Kurt, dopo il sacrificio di sposare una donna lui –Blaine-  avrebbe potuto mandare tutto all’aria per quei capricci che sicuramente avrebbe avuto in futuro. Blaine se ne sarebbe dovuto andare. Avrebbe dovuto lasciare quella che finalmente poteva definire una casa, quella che per molto tempo aveva cercato e dove si sentiva accettato. Avrebbe dovuto lasciare l’amore della sua vita. Avrebbe dovuto sopprimere i suoi sentimenti e non voltarsi più indietro. Già per certo sapeva che mai più avrebbe amato. Ma doveva farlo. Per il bene di Kurt. Per entrambi. Se davvero lo amava doveva farlo. E lo avrebbe fatto quella notte stessa.
 
 
 
 
 
Non ci volle molto per Kurt a capire che per la testa di Blaine frullavano mille idee ma comunque volle interpretare quel suo malessere e il fatto che continuava a fissarlo quando abbassava lo sguardo come la tristezza della situazione che si sarebbe presentata di li a pochi giorni. Decise comunque di intraprendere qualche discussione monotona durante la cena e cominciare a stuzzicarlo per quello che sarebbe stato dopo.
Quando andarono a coricarsi Blaine strinse a se Kurt accarezzandogli il viso e soffermandosi sul suo mento. Poi si pose sopra di lui e cominciò a baciarlo sempre più intensamente e con più passione assaporando ogni attimo e ogni parte di lui che riusciva a baciare. Kurt cominciò a lasciarsi coccolare sempre di più e ricambiare quel piacere con le sue carezze, a sua volta.







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Ce l’ho fatta!!! A fare cosa? A pubblicare (come promesso) domenica. Anche se la conclusione di questo quarto è un po’ come quella del terzo una spiegazione c’è: inizialmente doveva finire una pagina dopo ma siccome non  riesco a scrivere più a quest’ora (scusate sono un po’ umana) e non so quando potrò aggiornare non volevo rimandare l’aggiornamento.
Dopo questa penosa parte del mio spazio autrice parliamo della storia.
Spero di non avervi lasciato con la bocca asciutta e se è questo che pensate dovete leggere il prossimo che sarà molto più avvincente. Promesso. sono sicura ci saranno errori di battitura, vado sempre di fretta e sono avventata (sorry).
come potete vedere le scene il mio rating arancione dovrebbe essere giallo o anche panna ( XD ) ma preferisco fare così non ho mai scritto a raiting rosso (fino ad ora ) e non credo che sforzarmi e farlo sarebbe coerente con le mie idee.
Dopo questo... Spero il capitolo vi sia piaciuto e vogliate continuare a seguirmi.

Sempre vostra
Mary 

  
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