Sai di farmi impazzire, non è vero?

-Ci stai insieme. Ti deve importare. Siete fidanzati.- ribatto.

- Beh no. A me importa solo di te.-mi dice accarezzandomi la guancia

-Lei ti ama..non farla soffrire.- gli rispondo ignorando quello che ha appena detto.

-Sì lo so. Ma io non amo lei, e non so come dirglielo. Non riesco ad amare nessuna ragazza, e non so il perchè. O forse ho solo paura di ammettere il motivo a me stesso.-

- Spero che un giorno me lo dirai.- gli dico baciandogli il petto

-Buonanotte. Harry-

-Buonanotte tesoro.- e così finisce la nostra conversazione.

Forse la più bella, fino ad ora.

4 Settembre.

La mattina ci svegliamo abbracciati.

Sono più che convinta che qualcosa tra di noi sta cambiando.

E non mi dispiace affatto.

Lo sveglio con dolci baci e carezze...sembra apprezzare.

Scendiamo a fare colazione e diamo inizio alla nostra prima giornata da studenti di college.

Alcuni corsi li abbiamo insieme, altri no.

Ma in mensa stiamo sempre insieme e a volte troviamo il tempo di vederci anche nei cambi d'ora.

Visto che sono i primi giorni di scuola il pomeriggio ce l'abbiamo libero.

Io e Harry saliamo in camera. Decidiamo di passare il pomeriggio nel college, siamo ancora molto stanchi dal viaggio.

-Harry vado a farmi un bagno, ok?-

-Si certo! Poi la faccio anche io.-

Oh finalmente.

Un bagno rilassante! Mi ci voleva proprio!

Sarò stata in acqua 45 minuti. Ma non mi importa, ne avevo bisogno.

O forse ho bisogno di qualcos'altro?

No.

Di qualcuno?

Sì.

Beh. Sta di fatto che mi metto la biancheria, mi raccolgo i capelli in una coda alta e vado in camera da letto per prendere i vestiti.

Appena Harry mi vede...sgrana gli occhi e deglutisce.

Io faccio finta di niente.

Forse è di me che parlava ieri sera.

Forse è di me che ha bisogno.

Forse è di lui che ho bisogno.

In ogni caso, lasciando da parte i forse, ho deciso di farlo impazzire.

Mi dirigo indisturbata verso l'armadio e lascio che Harry mi fissi.

Non mi sento a disagio.

Sono serena perchè so che si sta eccitando per me.

Mi giro all'improvviso verso le valige che erano di fronte a lui, mi chino per cercare la mia maxi-maglia che uso come pigiama, come abbigliamento da casa, come tutto, insomma.