Non
aveva mai visto Niall come qualcosa di più che un amico, il suo
migliore amico. Era sicura del fatto che non lo amasse, però
vedere Niall dare le attenzioni che di solito preservava a lei a
qualcun altro era una sensazione inspiegabile. Gelosia? Pensò,
ma no, o meglio non lo sapeva nemmeno lei. Jenn era entrata nella vita
di Niall da poche settimane, Sheila non sapeva nemmeno come fosse nata
questa cosa. Avevano scambiato quattro chiacchiere nel corridoio della
scuola e dopo anche qualche messaggio su facebook,
almeno così aveva sostenuto Niall e ora era dappertutto, prima e
dopo le lezioni, il pomeriggio e anche il venerdì e il sabato
sera, si stavano frequentando. Sheila non riusciva a spiegarsi cosa
provava quando li vedeva insieme era strano, basta, non riusciva a
darsi una risposta. Strano perché era anch’ella legata
sentimentalmente da circa due mesi a qualcun altro che non fosse il suo
migliore amico, non era innamorata di Matt, a lei piaceva moltissimo,
era il solito fighetto, che giocava nella squadra di calcio della
scuola ed era il ragazzo più ambito dalle ragazze di
quell’istituto. A Niall lui non era mai piaciuto c’era in
lui qualcosa che non lo convinceva, era ambiguo, per non dire che non
gli credeva affatto. Avevano battibeccato a lungo prima del loro primo
appuntamento.
-Io dico che non devi fidarti di “Mr. Sono figo e mi sono fatto tutta la scuola”.-
-Niall ma smettila, è solo un appuntamento, non lo devo mica sposare.-
-Io
ti sto avvisando, non me lo vedo buono. Non vorrei trovarmi un giorno
ad asciugare le tue lacrime e dire ‘Te l’avevo detto’.-
Disse lui sdraiandosi sul letto di Sheila mentre lei si preparava per
l’appuntamento con Matt. Lei e Niall passavano praticamente tutta
la giornata insieme, avevano momenti tutti per loro come il
venerdì sera, che per loro era una tradizione, vedevano un film
a casa Green, si abbuffavano e poi dormivano insieme nella stanza di
Sheila. Lo facevano da anni fin da bambini. In quello che diceva Niall
nei confronti di Matt, forse c’era un pizzico di gelosia, in lui
vedeva una minaccia per il loro rapporto, quel rapporto che tutti
quanti gli invidiavano.
–Ehi biondo! Dove hai lasciato la tua dolce metà?-
Pronunciò con fin troppa enfasi lei, cosa che non passò
inosservata a Niall, ma che decise di fare finta di niente.
–E’ uscita prima perché non stava molto bene, e invece dov’è Matt?-
-Ha gli allenamenti oggi.- Disse appoggiando la schiena al tronco dell’albero. –Davvero? Ma Thomas è lì, è il centravanti della squadra, come mai non si allena anche lui oggi?- -E io che ne so.-
-Mmm, capisco, comunque io vado, devo chiedere alla professoressa Walker se può posticiparmi l’interrogazione. Ci vediamo dopo.-
-Ok tranquillo.-
Le
intenzioni di Niall erano ben chiare, voleva indagare su Matt. Era una
cosa che voleva fare da tempo, prima d'allora non ne ha mai avuto
l’occasione, doveva cogliere la palla al balzo. Gli era
già strano il fatto che Thomas non fosse presente agli
allenamenti, così decise di andare dritto agli spogliatoi della
squadra. Appena arrivò notò subito lo strano silenzio,
cosa insolita in quanto di solito già nel corridoio prima degli
spogliatoi si sentiva un intenso vociferare, ma continuò a
camminare. D’istinto iniziò a camminare di soppiatto, come
se il suo sesto senso gli stesse anticipando quello che di lì a
poco avrebbe visto. Lentamente aprì la porta e quello che vide
era peggio di qualsiasi cosa si sarebbe mai aspettato, l’unica
cosa che riusciva a pensare era a come avrebbe fatto a spiegarlo a
Sheila, senza pensarci due volte prese il suo cellulare dalla tasca e
scattò un paio di foto. Erano lì Matt ed Emma,
avvinghiati, Emma senza maglia con le mani nei pantaloni di Matt. Emma
era un po’ la troietta della scuola era stata un po’ con
tutti, non era lei a stupire infatti, era lui, il quale dichiarava il
suo amore per Sheila ai quattro venti, solo per portarsela a letto.
Cosa che fortunatamente non era ancora successa. Niall ripose il
cellulare nella tasca e in silenzio tornò nel giardino della
scuola. Di Sheila, nemmeno l’ombra poco importava,
l’avrebbe vista dopo le lezioni o nel tardo pomeriggio a casa sua.
-No, Niall oggi è giovedì lo sai che è a lezione di canto.-
-Non appena arriva mi fai chiamare? Oppure posso passare alle nove quando finisce?-
-Certo! Oh no aspetta Matt la passa a prendere da lezione, vanno a mangiare una pizza e poi la riaccompagna. Perché è successo qualcosa?-
-No, niente di che però devo dirgli una cosa. La chiamerò al cellulare. Grazie comunque.- Disse il biondo con il suo sorriso.
–No Niall, l’ha lasciato a caricare qui. Credo dovrai aspettare a domani mattina, vi vedrete a scuola.-
-Si infatti. Ciao Martha e grazie.-
-E di che? Ciao.- Non appena finì di parlare con Martha ritornò a casa sua e si chiuse nella sua stanza. Qualche
ora dopo, era nel suo letto a rigirarsi, non trovando sonno,
perché aveva ancora quelle immagini di Matt ed Emma impresse
nella mente. Non poteva credere che quella sera lei era uscita con quel
verme. I suoi pensieri erano affollati, quello che lui provava per
Sheila era più dell’affetto che provava per una semplice
amica, lui l’amava e la paura di essere rifiutato e di rovinare
il loro rapporto l’aveva indotto ad affogare questo sentimento,
però con Jenn aveva anche cercato di farla ingelosire e ci era
quasi riuscito. Almeno lui credeva di si. Jenn per lui era solo una
copertura, erano d’accordo, serviva ad aprire gli occhi a Sheila.
Quando questi pensieri viaggiavano veloci e numerosi nella mente di
Niall, sentì il cellulare squillare e rimbombare nella stanza.
Si alzò di malavoglia da quel letto e riluttante rispose.
-Pronto?-
-Niall!-
-Sheila? Sei tu? E’ successo qualcosa?-
-Puoi venire ora a casa mia?-
-Ora? Ma sai che ore sono?-
-Volevo aspettare a domani, ma non ce la faccio. Ho bisogno di te.-
-Aspetta arrivo!-
Pochissimi
minuti dopo Niall era arrampicato sulla ringhiera del balcone della
stanza di Sheila, bussò senza fare troppo rumore alla finestra.
-Finalmente sei arrivato!-
-Ehi ma hai idea di che ore sono? Sono le tre meno un quarto! Spiegami cosa è successo di così tanto importante da farmi venire qui a quest’ora!- Disse lui, un po’ troppo superficialmente da non accorgersi gli occhi rossi, segno che aveva pianto.
–Beh ecco… -
-Ecco cosa?- La incoraggiò.
–Stasera sono uscita con Matt e mi sono accorta che sul suo collo aveva dei segni abbastanza evidenti e quando gli ho chiesto spiegazioni si è arrabbiato e mi ha detto che era solo colpa mia perché non mi decidevo a fare sesso con lui. E quindi l’ho lasciato.- Niall a quelle parole parve quasi sollevato, però non doveva darlo a vedere. Quello non sarebbe stato il momento più adatto per dichiarare quello che provava per Sheila.
–Ascolta, io dopo scuola sono passato qui e ho chiesto a tua madre dov’eri, ma lei mi ha giustamente ricordato che eri a lezione di canto e che non potevo nemmeno chiamarti perché avevi lasciato il telefono a caricare. Però io volevo parlarti proprio di questo, guarda queste foto! Le ho scattate oggi a scuola dopo che ci siamo visti in giardino.- Alla visione di quelle foto a Sheila gli vennero gli occhi lucidi.
–Me ne sono accorto che stai trattenendo le lacrime, perché? Sei innamorata di un viscido come lui?-
-No, Niall non essere sciocco, mi sento usata, illusa e presa in giro soprattutto!.-
-Dopo la litigata almeno ti ha richiamato o mandato messaggi?- Sheila scosse la testa.–Beh, ora siamo a casa tua e lui non chiama, questo significa che lui non ti adora. Per lui sei solo un’altra bambola e io ho provato ad avvertirti, ma non ti dirò ‘te l’avevo detto’, non mi và di infierire in questo momento. Però ora ti farò una promessa ascoltala. Non posso essere superman, ma per te posso essere un super uomo, stasera credo di aver salvato il tuo cuore e cercherò di non farlo più perché non permetterò che succeda un'altra volta questa cosa qui.- Al suono delle parole che Niall pronunciò Sheila quasi si sciolse e il suo cuore perse un battito, era così intimo quel momento. Si lanciò su di lui abbracciandolo più forte che poteva.
–Grazie biondo! Come farei senza di te?- Disse sussurrandogli all’orecchio. Il corpo di Niall fu pervaso dai brividi.
–Ok, mi stai soffocando.- Disse sorridendo.
–Ora mettiti a letto e domani ti passo a prendere dopo colazione ok? Sogni d’oro.- Salutandola con un bacio sulla fronte e si avvicinò alla finestra per andare via. Lei lo broccò per abbracciarlo ancora.
–Tutto quello che vuoi, quello di cui tu hai bisogno è sotto il tuo naso, dovresti aprire gli occhi, ma sono chiusi.- Sussurrò quella frase all’orecchio di lei e senza dargli il tempo di replicare a quella frase andò via scivolando giù dalla ringhiera. Quella notte Sheila la passò a ripensare un milione di volte a quella frase che le fu sussurrata all’orecchio dal suo super uomo.
(sara_scrive banner)Ciao geneteeeeee :) eccomi!!!
Allora iniziamo col dire... che questo è un capitolo dove si spiega un pò quello
che è stato il loro passato, capiterà spesso
che ogni tanto troverete un capitolo che parli del loro passato...
SERVE A FAR CAPIRE MEGLIO QUELLO CHE ACCADRA' DOPO
è tutto perfettamente calcolato ;) non immaginate che succederà :P muahahahahahah
spero vi piaccia quello che sto scrivendo e spero lascerete una recensione se vi và...
bene detto questo vi metto le immagini del nostro super uomo e di Sheila :P <3