Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: needsrauhl    25/03/2013    4 recensioni
«-Ascolta ragazzo, devi stare alla larga da lei, chiaro? -Io la amo. -Non mi interessa, so che tipo di persona sei, ero come te alla tua età, ma mia figlia è tutto per me e non deve essere vicino a persone come te, non voglio che le accada nulla. -Lei non mi conosce. -E non è mia intenzione conoscerti, ora sali su quella macchina,sparisci e non tornare mai più, perché se lo farai, sarà molto pericoloso per te. -Che avrà intenzione di fare? -Ucciderti. »
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6.

"Sappi che non voglio ucciderti." disse aprendo la porta del bagno.
Prima di uscire diede un'ultima occhiata alla ragazza, seduta ancora sul quel lurido pavimento appoggiata contro il muro bianco, pieno di scritte, della stanza.
Madison spostò lo sguardo su Justin, i due si guardarono per qualche secondo, poi, senza dire nulla, lui se ne uscì.
Lei restò ancora lì per qualche istante, in quel bagno, sola. L'accaduto di poco fa l'aveva scossa, ma sentire il modo in cui Justin pronunciò quel "Non voglio uccidere" con sincerità, calma, le fece capire che non doveva aver paura.
La ragazza prese un respiro profondo, chiuse gli occhi per calmarsi del tutto, poi li riaprì e si rialzò. Uscì dal bagno e si recò in classe: lui non c'era.
Scrutò ogni angolo dell'aula, ma nulla, Justin non era lì, c'era solo un professore, quello che avrebbe dovuto controllartli, che continuava a picchiettare fastidiosamente una penna sulla cattedra.
"Mi scusi." disse Madison con voce bassa recandosi al suo posto.
"E Bieber dov'è?" chise l'insegnante senza nemmeno degnarla di uno sguardo continuando a fare quel fastidioso rumore con la penna.
Lei si schiarì la voce prima di poter rispondere con un "Non lo so."
Il professore non continuò la conversazione.
Non voleva impicciarsi negli affari di Justin, nessuno deve, si sa. Lui non era pù a scuola, aveva un appuntamente con il suo gruppetto nello stesso parchetto dove incontrò Madison, da sola.
"Yo bro." disse uno della gang facendo il classico saluto mano-spalla con Justin. Lui fece solo un cenno con la testa.
"Allora? Chi è fuori hai spuntato lista oggi?" disse il ragazzo, con un tono leggermente divertito. Per loro uccidere gente era come un gioco.
Justin tirò fuori dal taschino della sua giacca un accendino ed un pacchetto di sigarette, accendendone una. Fece un tiro e buttò fuori il fumo.
"Nessuno." rispose lui freddamente.
"E quella ragazza?"
"Quale ragazza?"
Justin non lo degnava di uno sguardo,evitava ogni contatto visivo, continuava tranquillamente a fumarsi la sua sigaretta, guardandosi intorno di tanto in tanto e buttando nuvole grigie fuori dalla sua bocca.
"Andiamo, lo sai."
Justin alzò lo sguardo verso di lui, lo guardò dritto negli occhi senza dire nulla, non era divertito, dopodichè riprese a fumarsi la sua sigaretta.
Uscì dal parchetto e salì sulla sua Ranger Rover nevera. Si sistemò i capelli guardandosi allo specchietto, fu interrotto dal picchiettio contro il vetro dell'auto.
Abbassò il finestrino ed urlò:
"Ma testa di cazzo hai idea di quanto costa questa fottuta auto? Che hai in testa coglione?" disse incazzato.
"Scusa scusa, calmati." 
Era il suo socio, Derek, più che socio, era l'unica persona di cui Justin si fidasse nella banda, anche se dai loro atteggiamenti non si direbbe. Salì in auto.
"Cosa vuoi?" sospirò Justin girando lo specchietto interno dell'auto in modo da poter vedere il suo amico.
"Jack.." si schiarì la voce "..vuole la ragazza mora, Madison credo si chiami, quella del tuo stesso corso di matematica. Ne stavamo parlando prima."
Derek sapeva che Justin non era sincero nel dire che se ne fregava di Madison, nel dirgli quella notizia infatti era parecchio agitato.
"A lei ci penso io." disse Justin tenendo le mani tese sul volante.
"Ma.." Derek cercò di ribattere, ma Justin lo bloccò girandosi verso di lui.
"Ho detto che faccio io, non mettetevi in mezzo, ora scendi." gli fece cenno con la testa di scendere.
Derek non esitò e andò via.
 
 
 
Madison era a casa e dopo un bagno caldo, si sdraiò sul suo letto con l'intenzione di leggersi un libro.
Cercava disperatamente di non pensare a tutto quello che le era capitato prima, cercava di non pensare a Justin, ma ogni tentativo era inutile.
Poggiò il libro sul suo petto sbuffando, inizò a guardare il soffitto.
D'un tratto il padra bussò alla sua porta e l'aprì, restando sulla soglia.
"Tesoro la cena è in tavola." 
"Non ho molta fame." 
Il padre si avvicinò al suo letto e si sedette accano a lei.
"Qualcosa non va piccina?" chiese.
Madison si alzò con la schiena e sforzò un sorriso.
"Sto bene, solo un po' stanca papà."
Non disse nulla suo padre, la guardo per un breve secondo poi le diedi un bacio sulla fronte ed uscì.
Lei si risdraiò sul letto e quando stava per immergersi di nuovo nei suoi pensieri, la schermata del suo iPhone s'illuminò:
 
Numero anonimo:
Vestiti velocemente, sono da te tra mezz'ora, non farmi aspettare. -Justin


 
Spazio Autrice:
Ciao a tutte, 
inizio con il dire che mi dispiace avervi fatte aspettare tanto,
so che aggiorno raramente, ma ho parecchio da fare e vi chiedo scusa.
Spero questo capitolo vi soddisfi e vi piaccia, 
è un pochino corto.
Grazie mille per le recensioni, apprezzo davvero molto.
Se riuscite ad arrivare almeno ad 8 recensioni premetto di aggiornare prima del sei aprile.
Accetto consigli. :)
Grazie ancora,
Un bacio.

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: needsrauhl