Epilogo:
Applausi
E
Jun dovette dimostrarle a lungo di
essere meritevole di fiducia: quasi sei mesi di dimostrazioni. Il tempo
sufficiente per far iniziare ad Hikaru l’asilo, di
stabilizzare il loro
rapporto e di riuscire a trovare una casa che non costasse troppo e che
permettesse di raggiungere scuola e clinica senza troppi problemi.
A
quel punto era fatta, mancava solo
il matrimonio. Ma fu un matrimonio diverso dagl’altri.
Anzitutto
si sposarono in primavera,
rispetto alla prima volta, che invece si era svolto d’estate;
e poi non
organizzarono nessuna cerimonia, nessun ricevimento, niente.
Semplicemente
andarono in comune e firmarono dei nuovi documenti assieme ai
testimoni, dando
dimostrazione del loro “affetto” alla signorina al
banco.
Punto
primo: il cognome.
-Ma
perché non vuoi prenderti il mio
cognome?-
-Perché
mi piace il mio, Aoba, e poi
perché voglio che Hikaru abbia la libertà di
scegliere se farsi chiamare Misugi
o Aoba!-
-Ma
non è giusto!-
-Non
mi farai cambiare idea: o ci
sposiamo così oppure non se ne fa niente.-
E
la donna era convinta fino in
fondo, pertanto l’uomo non riuscì a contrastarla.
Secondo
punto: le fedi.
-E
dai mettiamole!-
-Ma
tanto a te non ti è mai piaciuto
indossarla!-
-Solo
perché non ci era abituato, ma
ora è diverso!-
-Se
è diverso perché usiamo le
stesse? Ti ricordo che dentro è incisa la data del primo
matrimonio!-
-Perché
sono le fedi che ho comprato
con i soldi del mio primo stipendio da professionista per la squadra
del Tokyo,
quindi metteremo quelle!-
E
stavolta, complice anche il broncio
dell’uomo, la donna accettò, anche se le veniva
parecchio da ridere.
Punto
terzo: i testimoni.
-Vedi
bene di non fare cazzate Jun, o
giuro che mi porto via Yayoi e non la riporto più in
Giappone!-
-Provaci
e vengo a Barcellona di
persona!-
-Buoni
voi due, per favore!-
-Per
essere un matrimonio è uno dei
più divertenti che abbia mai assistito!-
-Grazie
per essere venuto Tsubasa.-
-Ehi,
a me non mi ringrazi? Sei voi
due state insieme è anche merito mio!-
-Zitta
e firma, italiana.-
-Ah,
razzista!-
-Dai
sbrighiamoci!-
La
signorina dall’altra parte della
scrivania guardò quella compagnia stranita, sembravano un
gruppo di adolescenti
e non dei trentenni che si sposavano per la seconda volta!
I
due firmarono il contratto, e
quando fu ufficializzato con il timbro lo guardarono con aria
soddisfatta,
scambiandosi sguardi e sorrisi divertiti; quando uscirono fuori dal
municipio
saltarono letteralmente giù dai gradini, a momenti Jun
cadeva faccia a terra
mentre Yayoi rideva divertita, inginoccchiandosi quando Hikaru
andò loro
incontro.
-Papà,
mamma!-
-Tesoro!!-
Lo
strinse con forza a sé, arrivando
a fare una giravolta, e il bimbo li guardò fremente,
cercando con la mano la
spalla del padre, afferrandogliela.
-Allora?-
I
due gli mostrarono le mani con le
fedi agli anulari.
-È
fatta: siamo ufficialmente una
famiglia!-
-EVVIVA!-
E
il bimbo si aggrappò a tutti e due,
rischiando di fargli dare una testata, ma i tre erano così
entusiasti di quanto
fatto che non ci fecero caso, ridendo e schiamazzando a più
non posso mentre
Matilde scuoteva il capo, ufficializzando che erano “andati
fuori di testa”.
Alla
fine Hikaru prese per primo la
parola.
-Quando
avvertiamo il nonno?!-
-Lo
chiameremo stasera, e poi lo
andremo a trovare questa estate, va bene?-
-SI!!
E i nonni?-
Al
primo incontro con il nipotino la
signora Misugi si era letteralmente “innamorata” di
lui, riuscendo a riversare
su di lui tutto “l’affetto materno” che
gli era rimasto sospeso da quando il
figlio aveva iniziato a giocare a calcio, allontanandosi; ad una tale
reazione,
stranamente, Jun si dimostrò geloso del figlio, scatenando
il divertimento di
Yayoi, che lo stuzzicava ogni volta se ne presentava
l’occasione.
-Beh,
bisogna chiederlo al papà. Tu
che ne dici, signor gelosone?-
-Dico
che li telefoneremo stasera.-
-Ah
no, il solletico!-
Alla
fine sciolsero l’abbraccio, e la
donna posò a terra il bambino, che subito
ricominciò a giocare con i due figli
di Ozora, il resto del gruppo era andato avanti, deciso a cercare il
posto
migliore per festeggiare quell’incredibile Hanami.
Yayoi
stava per raggiungerli, quando
Jun le prese la mano, trascinandola nel suo abbraccio e guardandola
negl’occhi.
-Ti
amo. E ti adoro. Lo sai?-
La
donna sorrise felice, prendendo
quel volto tra le mani e baciandolo.
-Ora
lo so.-
Si
guardarono negl’occhi, e poi si
strinsero con tutte le loro forze, prima di sciogliere
l’abbraccio.
-Non
sarà per niente facile.-
-E
quando mai lo è stato?-
-Mamma!
Papà!-
-Arriviamo!-
E
i due, tenendosi per mano,
raggiunsero il figlio e il resto del gruppo.
Tu mi piaci... questa è l'attitudine mia,
di cantare, cantare per te.
Io ti adoro, a me piace tutto di te.
Sono pazzo, e lo sono di te.
Ed anche se ci sei, vorrei tu fossi qui,
e quando te ne vai, sei ancora qui con me,
perchè sei bella da morire,
e nulla al mondo mai ci dividerà.
Sei l'aurora, sei l'arcobaleno per me,
e pur di averti, io t'inventerei!
Oh...
(Figaro qua, Figaro là,
sono un barbiere di qualità, la, la, la, la.)
A volte io vorrei ti allontanassi
per godere in quel momento quando tu ritornerai,
sentire quella gioia come un bimbo
che oggi a scuola non andrà.
Ed una vita no, bastare non mi può,
per dirti tutto ciò che vibra nel mio cuor.
Ma in tre minuti di questa arietta
ti convincerò che sei tutto per me.
Ti adoro, e non so spiegarti il perché.
Vivo bene, se tu sei con me.
Sei luce quando è buio dentro di me,
sei calore nel freddo che c'è.
(Ho capito che d'amore a volte poi si muore,
soprattuto che l'effetto più importante è nel rispetto)
nella voglia di partire, nella gioia di tornare,
nell'istinto primordiale di riuscire ad amare.
Oh...
Tu sei luce quando è buio dentro di me,
sei calore nel freddo che c'è.
Ti adoro.
Finitoooo!!!
Non posso crederci, è stato uno dei progetti più
difficili a cui ho lavorato, e
adesso vedere che è finito mi fa tirare un sospiro di
sollievo, così come mi fa
storcere un po’ la bocca: forse avrei potuto scrivere un
po’ di più e meglio di
come l’ho conclusa, ma sono comunque contenta di essere
risucita a metterci la
parola “fine”, mi ha fatto davvero tribolare!
Allora,
ringraziamenti!
Ringrazio
Krys, Melanto, sailorgemini, sissi, reggina, capitanhyuga, eldarion,
thabit,
mimi18, rubysage, sara90, shike e a tutte le altre che lo hanno letto!!
Ora
mi fermerò per un po’, per riordinare le idee e
per impostare i nuovi progetti,
in modo che non finiscano arenati come questo!
Un
bacio a tutte, siete fantastiche, scrivere per voi è sempre
un piacere!
Alla
prossima!
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