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Autore: Crea_my    26/03/2013    1 recensioni
Salve a tutti ^^ volevo semplicemente dire che sono un fan del kpop da pochissimo tempo e i gruppi che amo di più sono i B.A.P e i Bigbang, inizialmente tifavo per il TOPRi (se si dice così lol) ma poi ho approfondito i miei "studi" su Zelo e Ri e li trovo carinissimi ;;
"trovava affascinante il modo in cui digrignava i denti quando quelle ciocchette di capelli gli coprivano imperterrite gli occhi e la strana maschera che portava sul collo e che gli copriva anche il mento di sicuro portava con sé una motivazione, o forse era per far scena, comunque sia intorno a quelle poche caratteristiche si creava un bel personaggio. Un personaggio che a SeungRi piaceva e si spaventava pensando a quanto questo sarebbe potuto durare."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Come poteva un ragazzino così mandare su di giri una personcina poco impressionabile come SeungRi? Colpa del suo carattere non ben definito, colpa della sua abitudine del sedurre, ora invece si ritrovava ad essere sedotto. Non che gli dispiacesse.

-Dovrò crederti sulla parola.-

-Non saprei.. a dire il vero dovrei assaggiarle di nuovo per dare una critica attendibile.- Seung sorrise, non il classico sorriso da pandino, il ghigno di un uomo vero, un uomo cinico. Scosso da chissà quale moto di ardente desiderio si spinse contro di lui sorreggendolo dalla schiena così da impedirgli di cadere, il più piccolo con un lussurioso ghigno si appese al collo di Seung arrivando ad accarezzargli le scapole ampie e piatte con la punta delle dita. Ancora titubante SeungRi fece sfregare le labbra contro quelle del compagno, che però decise di prendere in mano la situazione,  e fare il primo passo allungandosi con uno scatto felino verso il maggiore e tirandolo con forza verso di sé mentre lasciava incontrare le loro labbra. Si erano mancate. Quelle del minore sapevano ancora del loro ultimo bacio, che poi era stato anche il primo, mentre le sue…beh, sapevano d’altro.
Non ci pensò due volte a prendere in braccio il minore sollevandolo dal bancone, questo legò le gambe attorno alla sua vita accomodandosi poi sul suo bacino con il proprio, questo fece mugolare SeungRi che in quanto ragazzo giovane e arzillo ci metteva poco a farsi defluire il sangue verso il suo secondo io, con un piccolo saltino lo issò meglio posandogli senza alcun pudore le mani sotto al fondo schiena per sorreggerlo. Con un po’ di fatica raggiunsero i camerini dove le truccatrici li avrebbero truccati il giorno in cui la trasmissione sarebbe dovuta andare in onda, il più grande fece scendere a terra Zelo e subito si affrettò a chiudere la porta per tornare poi a concentrarsi sulle sue labbra e su quelle che credeva fermamente fossero natiche perfette, le strinse appena tenendo le mani infilate nelle tasche posteriori dei suoi jeans. Era scoppiata una passione sconosciuta che li portò a spingersi contro il muro fra respiri spezzati e mugolii affaticati. Il più grande, di sicuro più esperto di quel sedicenne, ci mise veramente poco a sfilargli la maglietta per avventarsi su uno dei suoi bottoncini di carne scura stuzzicando invece il gemello con i polpastrelli di pollice e indice, il minore ancora intimorito dalla situazione era arrossito e teneva il visetto contratto in un’espressione fra il preoccupato e il sofferente. Tipica del suo ruolo di passivo. A spingere però SeungRi ad andare avanti erano i suoi ansimi continui e il modo in cui lo stringeva a sé e spingeva il bacino contro al suo. Al che il maggiore rispose andando a sbottonargli i pantaloni frettolosamente, sembrava un roditore meticoloso, tanto che fece sorridere il ragazzino rimasto succube delle sue torture passionali. SeungRi però era una persona vera, un ragazzo sincero che poche volte riesce a mentire senza sputare il rospo entro le prime 12 ore, è fatto così. Gli hanno sempre insegnato a dire la verità anche a costo di rimetterci, ma la sincerità viene sempre apprezzata, di sicuro più di una bella bugia. Già stava massaggiando con il palmo ricurvo della mano il sesso già ben sveglio del ragazzo quando si staccò da lui fermando ogni movimento e fissandolo dritto negli occhi quasi spaesato, sorpreso, come se a portarlo fino a lì non fosse stato lui ma qualcuno che si era impossessato del suo corpo
-Seung ti prego, non fermarti…-
-Puoi finire da solo Zelo, io non posso…-  il maggiore fece un passo indietro abbassando lo sguardo rammaricato, l’altro però si spinse verso di lui fermandolo da un braccio e osservandolo supplichevole da oltre la coltre di capelli
-Non è per il piacere fisico Seung! Non ho mai permesso a nessuno di arrivare a tanto con me.-
-E’ solo una novità…sei anche spaventato-
-Ma non di questo momento. Sono spaventato del fatto che tu potresti prendermi stasera, farmi sentire tuo e poi lasciarmi come uno straccio vecchio. Come una macchina rotta. Potresti allontanarti da me per un motivo qualsiasi, magari la vergogna di guardarmi in faccia, o per i sensi di colpa, non lo so! Ma non ho paura di questo momento. Voglio passarlo con te, ti prego fammi tuo.- SeungRi era rimasto ad ascoltare il breve discorso del ragazzino senza battere ciglio, lo vedeva in difficoltà, sentiva ogni sua pausa per riprendere fiato, come sbatteva gli occhi compulsivamente per l’agitazione e nell’ultima frase si sporse addirittura verso di lui lasciando che i suoi occhi di ossidiana purissima luccicassero oltre le fitte ciglia lasciando scorgere solo un bagliore bianco lì dove la luce si rifletteva in quelle iridi preganti. Gli si sciolse il cuore e oltre a capire quanto fosse sincero il minore in quel momento capì addirittura che sì, voleva farlo suo e marchiarlo per la prima volta. Non si sarebbe mai dimenticato il suo nome. Ne era certo.
Dopo un buon quarto d’ora Zelo si ritrovava con la schiena completamente nuda aderita alla perfezione contro la parete ormai calda dei loro respiri, il corpo possente del maggiore addosso, fra le gambe, mentre lo sollevava tenendolo per l’appunto al muro, le caviglie magrissime del sedicenne erano accavallate proprio sopra il fondo schiena del maggiore che, dopo averlo preparato a dovere fino a sentirlo morbido e pronto, stava provando a farsi largo nel suo corpicino tremante. Inutile dire quanto l’animo sensibile di SeungRi si era fatto influenzare da ogni suo verso di insicurezza, tanto che ritardò l’amplesso regalandogli quante più attenzioni possibili: dai baci sul collo ai morsetti sulle labbra, alle paroline dolci sussurrate davanti  alle orecchie alle sfregatine di guancia sui suoi capelli chiari. Aiutandosi con la mano riuscì a entrare con la punta in quel anello di muscoli che si era subito contratto, lo prese lentamente, centimetro per centimetro, così che l’altro potesse abituarsi più in fretta, le urla non tardarono a venir fuori dalle labbra frementi di Zelo che andò ad artigliare le spalle del altro come un falco si avvinghia alla preda, i versi di SeungRi erano ben più rauchi, era talmente stretto che sentiva di poter raggiungere l’apice anche standoci fermo dentro, ma questo non era possibile dato che fu Jun il primo ad incitarlo per farlo muovere, e così fece tirandosi indietro con attenzione, come se si volesse sfilare, per poi riaffondare poco più veloce ghignando compiaciuto del effetto ottenuto dal corpo vergine del altro. Era perfetto. Glielo avrebbe urlato così, nelle orecchie, ma rimase zitto a tentare di inumidirsi la gola secca deglutendo più volte. Poco a poco le spinte scoordinate diventarono qualcosa di più sensato, i movimenti si facevano più fluidi e ordinati così come mutavano anche i versi del passivo che ora invece che essere urla di dolore erano veri e propri ansimi di goduria. Li spirava direttamente nell’aria riscaldandone quella piccola porzione che gli faceva da aureola a tutta la testa. E non mancavano i baci, all’inizio SeungRi gliene dava solo per farlo zittire, ma ora erano più sentiti, pieni di tutto e di nulla, tanto che molte volte entrambi si sentivano mancare le forze, perdevano i battiti, mozzavano il respiro. Era tutto troppo irreale e quando l’uno accoccolò il viso sulla spalla dell’altro entrarono entrambi in una specie di trans, il corpo ormai si muoveva per inerzia dato che lo spirito sembrava vagasse in altri luoghi, fu però un gemito del più piccolo che portava il nome di SeungRi a farlo risvegliare per secondo, per contorcersi ad un tocco speciale l’altro si era quasi avvitato su se stesso, questo fece bloccare SeungRi che sgranò subito gli occhi schiudendo le labbra, lo stesso fece il compagno. Quel movimento era la chiave di tutto, ora Seung aveva trovato l’angolazione giusta per premere direttamente e con insistenza sulla sua prostata e nel contempo stesso quel movimento in direzione trasversale  rispetto al suo metodico andirivieni lo aveva scosso tanto da fargli sentire un fluido corposo percorrergli l’erezione, eppure quel ragazzino era tanto bravo da farlo giungere quasi al limite per farlo poi ricrollare giù, come se non dovesse esserci fine a quel rapporto. Riversò molti umori del corpo bollente del più piccolo che intanto prese a masturbarsi con foga per velocizzare le cose, era una tortura che non erano in grado di sopportare nonostante desiderassero ardentemente farla durare quanto più possibile ma ormai le spinte di SeungRi erano diventate spinte forsennate, mentre le urla di Zelo quasi isteriche e sempre più acute. A giudicare da come aveva reagito fino ad ora quella verginità l’aveva persa davvero con classe, e, l’avrebbe urlato anche lui, stava godendo come un matto tanto che si ritrovò a leccare la guancia del maggiore come un gattino in calore. Con quel trattamento SeungRi resistette altre tre spinte precise dopodiché si riversò copioso nel suo corpo magro tenendo il bacino in tensione verso di lui, restandoci completamente dentro. Sentì poi dell’altro seme, più denso, fuoriuscire da lui per riempirlo ancora. E’ sicuro di essere venuto più di una volta. Lo stesso fa il ragazzino che lasciò riversare il proprio seme fra le sue stesse dita.
Entrambi col respiro affannato e il capo chino, le mani di Seung poggiate al muro ai lati della testa del minore, le braccia tese e le vene che facevano rilievo oltre la pelle imperlata di sudore. Improvvisamente Zelo alzò lo sguardo appannato verso il suo possessore allungando poi la mano sporca verso di lui che, con la mente annebbiata, non ci pensò due volte a ripulirla con la lingua portando via da ogni dito le tracce di liquido bianco che l’altro gli aveva versato sopra.
-Seung..i-io non ti dimenticherò mai.-  

 

 

[ Volevo chiedervi scusa per questa lunghissima assenza, ma ho passato un periodo un po’ brutto e non avevo ispirazione se avessi continuato a scrivere in quelle condizioni avrei soltanto rovinato una /forse/ bella storia, quindi ho preferito aspettare e spero che il risultato sia di vostro gradimento con questo nuovo capitolo <3 ]

  
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