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Autore: Coral_S    26/03/2013    0 recensioni
Mi viene spontaneo scrivere quando sono triste.
Scrivo di getto.Scrivo un vero e proprio sfogo. Scrivo delle mie paure: scrive di tutte le cose che vorrei fare ma mi blocco.
Scrivo con le lacrime agli ochhi perchè riesco a far uscire fuori riflessioni che dentro di me, solitamente, sopprimo.
Scrivo per rendermi conto di chi sono. Scrivo per capire chi c'è dentro il mio corpo.
Mi sono sempre considerata una ragazza forte, Una di quelle che non piange mai; una di quelle che si deve sempre distinguere; una di quelle che riesce a camminare sempre a testa alta.
Si, sono forte e non lo dico per vanto. Riesco ad affrontare tutto a testa alta senza vergogna ne imbarazzo ma sono forte solo quando qualcuno mi accusa, solo quando qualcuno mi vuole sotterrare sotto i suoi piedi facendo crescere in me ancor di più la voglia di spazzar via la terra.
Quando si ha la forza ma non il coraggio che si fa? Cosa si conclude? Il coraggio dà forza e senza questa forza non si è in grado di fare nulla.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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PROLOGO.

Vacanze. 
Se si pronuncia questa parola ad un qualsiasi adolescente italiano la prima cosa che vi dirà sarà riguardante le vacanze estive.
Fine della scuola. 
Amici.
Nessun coprifuoco.
Io sono un'adolescente italiana e questi dovrebbero essere i miei pensieri ma, per mia sfortuna, non lo sono.
Ho una strana percezione dell'estate; non la vedo come la stagione dell'allegria ma come quella della solitudine. O meglio, è come vedo quella che verrà.
Ho sempre creduto che la mia vita fosse perfetta: famiglia perfetta, amici perfetti, professori perfetti, voti perfetti, sport perfetti.
Ho creduto tutto ciò fino a quando non sono entrata alle superiori; liceo linguistico per l'esattezza. 
Qui tutto sembra diverso: le persone sono dieverse, gli amici sono dieversi e anche io sono diversa.
Ho scoperto una nuova me, una me più adulta, una me più seria e una me più complicata.
Vorrei cambiare il nome di tutte queste "scuole secondarie di secondo grado" e trasformarlo in "scuole che ti insegnano a relazionarti con gli altri". 
Dentro queste scuole, durante questi 5 lunghissimi anni, tutti mi hanno sempre detto che troverò gli amici con cui passerò il resto della mia vita, tutti mi hanno sempre detto che andrà tutto benissimo, tutti mi hanno detto che sarà fantastico, tutti mi hanno sempre detto che sarà come una favola della Disney... le uniche differenze saranno che gli antagonisti saranno i professori e che i nostri "salvatori" saranno gli amici.
Nessuno mi aveva preparato a combattere, nessuno mi aveva preparato a delle delusioni ma tutti mi avevano insegnato ad essere ottimista e devo dire che mi sta aiutando molto.
  
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