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Autore: StreetsOfLove    26/03/2013    2 recensioni
La storia che state per leggere non è una di quelle comuni ma è stata generata dalla noia e dal caldo di quest'estate.
Un avvertimento per voi coraggiosi che avete intenzione di leggerla: è completamente senza senso.
Ringo, improvvisamente, diviene molto prolifico nello scrivere canzoni, Paul ha un blocco dello scrittore che lo porterà all'esaurimento nervoso, John un mal di gola che non lo fa cantare e George decide di mettersi a dieta.
Il tutto a causa di una stupida, magica, bevanda cinese...!
Si tenterà di raccontare al meglio ciò che accadde ai nostri beniamini in quei giorni...
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Paul McCartney , Quasi tutti, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le undici di mattina.

Paul e George sono davanti agli studi di registrazione e aspettano gli altri due componenti del gruppo.

Paul si sente intimidito dallo sguardo di George che lo scruta.

<<  Tutto bene George? >> chiese con voce timida un Paul spaurito.

Di risposta, George, lo fulminò con lo sguardo.

Passarono un paio di minuti, poi, il considerato quiet Beatle, aggredì furibondo con le parole il nostro caro Paul.

<< Tutto bene? Mi stai chiedendo se va tutto bene? Tutto bene un corno ! Per colpa di quel dannatissimo ristorante cinese non ho chiuso occhio stanotte (!!) e ho vomitato peggio di una donna incinta ! >>

<< E che è colpa mia?! >>

<< Sì, perché tu hai scelto quel dannato ristorante solo per farti la cinesina che poi nemmeno te l’ha data, quindi è stato pure inutile ! >>

George ora si sentiva più libero e leggero.

Parve come se dopo aver detto ciò gli stesse spuntando un sorriso sulle labbra.
La fronte corrucciata si distese, gli occhi si addolcirono e, dopo aver emesso aria con uno sbuffo, anche il suo corpo abbandonò quella posa rigida.

<< George, ma che dici? Guarda che io non lo conoscevo quel ristorante e non sapevo avesse una cameriera carina! E poi mi sono sentito male anch’io … se questo può farti felice >>.

Il corpo di Paul, al contrario di George, reagì in modo opposto.

Il viso assunse un’espressione stizzita, il labbro inferiore si fece più sporgente e le sue sopracciglia si misero sopra gli occhi adombrandoli.

<< Bhè, comunque è colpa tua ! >> rispose George che odiava avere torto e dare ragione agli altri.

<< Vabbè, io entro, fa un freddo cane e quei due ancora non si vedono! >>.

Paul si diresse all’interno degli studi verso il loro adorato studio 2. George lo seguì a ruota.

<< Buongiorno George >> salutarono all’unisono i due ragazzi.

<< Salve ragazzi, dove avete lasciato il resto della ciurma? >. George Martin era il loro fedele e paziente produttore che li aiutava con le canzoni e cercava
di “esaudire” ogni loro richiesta, anche quelle più strambe!

Paul alzò le spalle come a dire “non lo so”, si tolse la giacca e prestò tutta la sua attenzione al suo amato Hofner.

George si andò a mettere dalla parte opposta a dove era seduto Paul, ad accordare le sue chitarre.

Dovete sapere che Georgie caro ogni mattina, anche se magari non ce n’era bisogno, accordava tutte le sue chitarre, poi, a malincuore, ne doveva scegliere solo una con la quale suonare e passava dieci minuti in solitudine con la chitarra scelta prima di iniziare a registrare.

Veniva sempre preso in giro dagli per questa sua routine, soprattutto da John, ma lui se ne infischiava e a bassa voce, senza farsi sentire dagli altri, consolava la chitarra per le risa ricevute.


Era passata mezz’ora da quando i ragazzi erano arrivati agli studi.

George (Martin) stava cominciando ad innervosirsi per l’assenza di Ringo e John. Camminava avanti e indietro per la sala.

<< Avete fatto qualcosa ieri sera? Vi siete ubriacati ? >> chiese fermandosi.

<< No, siamo solo andati a mangiare in un ristorante >>

Riprese il suo passeggio per la stanza cercando di farsi passare la voglia di fumarsi una sigaretta.

George e Paul continuavano ad ignorarsi come dei bambini.

Paul era arrabbiato con George perché lo riteneva responsabile del suo malore e George era arrabbiato con Paul…beh, lo sappiamo il perché !
No, in realtà non lo sappiamo, ma da persone educate quale siamo ci facciamo gli affari nostri e non indaghiamo oltre.

Ciò che nessuno sapeva era che un movimento maldestro di Paul avrebbe fatto cadere una delle chitarre di George, facendo quasi venire un infarto a quest’ultimo.

<< Cosa. Hai. Fatto ? >> George vedeva rosso dalla rabbia, gli prudevano le mani per la voglia di voler uccidere Paul McCartney.

Paul indietreggiò balbettando delle scuse. Si sentiva come una preda che sta per essere uccisa.
Benché George non fosse molto robusto, sapeva essere molto pericoloso quando si trattava delle sue chitarre (e del cibo).

<< Di le tue ultime parole perché ora sei un uomo morto >>. George pronunciò queste parole con una calma e una freddezza nella voce da far accapponare la pelle.

Paul raggelò all’istante, l’unico rumore era il rumore del respiro di Paul che aumentava per la paura; deglutì rumorosamente, poi quando vide George scattare verso di lui, cominciò a correre per la stanza.

<< Ragazzi non fate troppi casini, io vado a fumare >> il buon George..Martin.. non riuscì a non cedere al suo vizio e si diresse verso la terrazza degli studi.

<< George non te ne andare, salvami! >> implorò Paul disperato.

<< Sei mio ora, non ci sarà nessuno a salvare te o il tuo bel faccino >> esclamò George con un ghigno in faccia e buttandosi a peso morto sulla sua preda e sedendosi sopra di essa.

<< Georgie, lo sai che ti voglio bene, ti prego liberami, non volevo fare del male a Betsy >> piagnucolò.

<< Non era Betsy, era Joy >>

Sì, le chitarre di George hanno tutte un nome … femminile ovviamente.

E Bet… ehm.. volevo dire Joy era una delle privilegiate. George l’adorava. Le cambiava le corde ogni due settimane e la tirava sempre a lucido.
Il suo ultimo regalo per lei era stata una nuova tracolla color rosso fiammeggiante.

George stava per assaporare la sue preda quando qualcuno lo interruppe.

<< Heilà ragazzi? Che combinate ? >>

<< Ringo ! amico mio! Lo sai che ti voglio tantissimo bene, perché non vieni qui e mi aiuti a togliere questo facocero da dosso? >>

George si alzò di malavoglia e andò a consolare Bet.. Joy.

<< Uhm.. sapete la novità!? >> esclamò di colpo Ringo.

<< No, quale? >> chiese con noia Paul.

<< Ho scritto una canzone ! >> disse tutto sorridendo Ringo.

<< COSAA? >> Paul e George rimasero a bocca aperta per molti secondi tanto che George tornò dalla terrazza spargendo odore di tabacco per la sala.

<< Oh, Ringo! Manca solo quel fannullone di John! >> disse scherzando.

Poi notò le espressioni degli altri due ragazzi. << Che succede? >>

<< Niente. Ringo ha scritto una canzone >>.





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Angolo autrice:
Oh-oh, eccomi di nuovo ! e stavolta non dopo mesi (certo sempre tardi aggiorno però meglio dell'altra volta v.v )
Che dire? niente in realtà, volevo solo ringranziare tutti i matti (scherzo eh!) che leggono e addirittura fanno complimenti alla mia storia!
Ma grazie veramente tanto, siete tutti veramente gentili C:
  
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