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Autore: silviayuna    13/10/2007    2 recensioni
Kiba e Hinata stanno vivendo i momenti più felici della loro vita: hanno finalmente reso ufficiale il loro fidanzamento. Cosa può rovinare un così bel momento? Una missione. E se Hinata ne uscisse ferita e si ricordasse di tutto tranne che di Kiba? Riuscirà l'Inuzuka a riconquistare la ragazza? Tra tristezza e felicità una ff su Kiba e Hinata.
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Arrivato a casa Hyuga, Kiba trovò Hanabi sotto il ciliegio, da sola. Il ragazzo la chiamò e le chiese dov’era Hinata.

- Non è ancora tornata- rispose senza molto entusiasmo la bambina.

- Grazie...Sai dove potrebbe essere andata?-

- Non sei tu quello che dovrebbe sapere tutto su di lei?-

Il ragazzo non contestò. Quella tipa gli faceva venire la pelle d’oca, quindi era meglio lasciarla parlare. Alzò una mano in segno di ringraziamento e scappò via. Che stupido che era stato. Certo che sapeva dov’era Hinata! Nei primi tempi che l’aveva conosciuta spesso aveva problemi con la sua famiglia e allora si rifugiava nel boschetto dietro casa dove poteva lasciar scorrere le lacrime. Poi Kiba la raggiungeva e la ragazza ritrovava il buonumore. Chissà se quel giorno sarebbe riuscito nel suo intento?

Kiba camminò tra le sterpaglie e vide che qualcuno aveva creato un sentiero tra il sottobosco. Sorrise. Sicuramente era stata Hinata. Aumentò il passo e finalmente giunse a destinazione, dove trovò una ragazza girata di schiena che singhiozzava.

- Hinata...- sussurrò il ragazzo. A voce abbastanza alta da farsi sentire. Infatti la ragazza si girò e le guance si imporporarono improvvisamente.

- Io...volevo chiederti scusa-

- N...no è colpa m...mia. S...sono stata una stupida-

- Non dire così, lo sai che non è vero. Sono stato impulsivo e ti ho abbracciata senza che tu lo volessi. Mi perdoni?-

- S...sì- Hinata sorrise asciugandosi con una manica le guance bagnate.

Kiba le si avvicinò per riprovare ad abbracciarla.

- Posso...-

Hinata annuì senza lasciarlo finire la frase. Il ragazzo si lanciò letteralmente su di lei, cingendola con le braccia e stringendola forte. Stavolta lei non oppose resistenza, anzi, posò le mani sul petto del ragazzo, insieme al capo.

Poi una scintilla attraversò Kiba: nell’aria si stava addensando uno strano odore, un odore malvagio.

Lasciò la ragazza ed iniziò a guardarsi in giro, mentre il suo cane arrivò correndo e iniziò ad abbaiare.

- L’hai sentito anche tu Akamaru?-

L’animale emise un guaito come affermazione alla domanda.

- C...cosa sta succedendo?-

- Nemici. In avvicinamento-

Hinata sembrò spaventarsi ma subito riacquistò la calma e richiamò a se l’arte del Byakugan. Ispezionò i dintorni fino a che non vide due figure che li stavano raggiungendo. Erano due persone che non conosceva, probabilmente spie di Orochimaru. Indicò il punto a Kiba.

- Non possiamo nemmeno scappare, ci hanno individuati-

La ragazza deglutì rumorosamente. La paura stava tornando a sopraffarla.

- Non ti preoccupare, ti difendiamo io e Akamaru- il ragazzo le sorrise, rassicurandola. Poi si rigirò verso i nemici pronto ad attaccare, non prima di aver fatto ingoiare al cane un tonico da guerra che lo fece diventare quasi dieci volte più grande del normale.

Alla fine arrivarono: erano un uomo ed una donna, senza alcun segno distintivo.

- Cosa volete?- chiese Kiba ai due.

- Lei- la donna indicò Hinata con un dito affusolato.

- Perché?-

- Perché è l’erede della casata Hyuga e nostro signore Orochimaru la vuole, così come vuole Sasuke Uchiha- a rispondere questa volta fu l’uomo.

- Non ci riuscirete mai. Dovrete combattere contro di me-

- Pfui, un moscerino come te? Lo schiaccio in poco tempo. Lascia fare a me- disse la donna facendo un passo avanti con aria di superiorità, a pochi passi da Kiba.

Il ragazzo guardò Akamaru e gli disse di rimanere in disparte, almeno finchè non si fosse trovato in difficoltà.

- Arte magica selvatica!-

Le unghie di Kiba si trasformarono in artigli e i canini si allugarono e brillarono alla luce del sole che passava attraverso i rami degli alberi.

La donna gli lanciò due kunai ad una velocità impressionante ma lui riuscì ad evitarli, anche se con qualche difficoltà. Poi si lanciò all’attacco. La colpì al viso con una mano e le lasciò cinque segni da cui iniziò a uscire sangue.

- Ahi- fu tutto ciò che disse lei, prima di attaccarlo con due nuovi kunai in mano.

Lo scontro continuò ma alla fine il ragazzo la colpì alla pancia con una forza tale da lasciarla svenuta a terra. Lui si rimise in posizione eretta annullando la tecnica, massaggiandosi un braccio colpito di striscio da un kunai dell’avversaria.

- Ora tocca a me- L’uomo rimasto a guardare la scena estrasse una spada e si lanciò verso Kiba, senza dargli il tempo di riprendersi. L’arma dell’uomo saettò verso la testa del ragazzo ma anche stavolta lui riuscì ad abbassarsi e la spada gli tagliò via dei ciuffi di capelli. Hinata gridò di terrore. Era davvero preoccupata per lui.

Kiba chiamò Akamaru.

- Usa l’arte magica umana, io userò nuovamente l’arte magica selvatica- disse rivolto al cane. Poi si girò verso Hinata – Vai a chiamare aiuto-

La ragazza annuì e se ne andò correndo.

- Dove scappi tu!- L’uomo agli ordini di Orochimaru cercò di rincorrere la Hyuga ma Kiba e Akamaru, ormai identici, gli sbarrarono la strada. Poi si spostarono ai lati dell’uomo e lo attaccarono, uno da destra e l’altro da sinistra, ma il nemico estrasse un’altra spada e parò i due colpi.

Lo scontro andò avanti ancora per un po’, molto più di prima, fino a che Kiba e Akamaru sentirono in lontananza l’odore di Hinata avvicinarsi al luogo della battaglia in compagnia di altri che dovevano essere Naruto e company.

E’ ora di finirla. Guardò Akamaru con un gesto di intesa e entrambi avvicinarono le mani artigliate a quelle dell’altro, pronti ad attaccare.

- Zanne perforanti!-

I due si lanciarono in avanti e colpirono in pieno il nemico, aprendogli una vistosa ferita sull’addome. Prima di cadere al suolo l’uomo riuscì a trovare la forza di contrattaccare e conficcò una delle due spade nel fianco destro di uno dei due avversari. Poi si accasciò esanime.

Ormai Hinata era vicina. La sentiva, era proprio dietro di lui. Questa volta non aveva fallito: l’aveva protetta e ne andava fiero. Ma le gambe gli cedettero e anche lui cadde per terra, con il sangue che si allargava intorno alla ferita sul fianco. Akamaru iniziò a leccargli il viso per tenerlo sveglio ma ancora una volta le tenebre erano più forti della sua volontà. L’ultima cosa che vide fu un gruppetto di ragazzi che ben conosceva che arrivò correndo e una ragazza in lacrime che si gettò su di lui.

 

Kiba riaprì gli occhi. Era sempre nella solita stanza d’ospedale di qualche giorno ma non era solo: una ragazza dai capelli scuri quasi violacei gli dava le spalle mentre guardava fuori dalla finestra.

- Hinata-

La Hyuga si girò e quando lo vide spalancò gli occhi ancora gonfi di pianto e gli si gettò al collo.

- Ahia!- Kiba si massaggiò il fianco che era stato ferito e che Hinata aveva inavvertitamente colpito.

- S...scusa!-

- Non ti preoccupare- la guardò con un sorriso più dolce e confortante possibile.

La ragazza però arrossì e abbassò gli occhi.

- Ti devo ringraziare-

- No che non devi-

- Invece s...sì. Se non c...ci fossi stato t...tu io sarei stata c...catturata-

- Gr...grazie- continuò poi Hinata, finalmente alzando gli occhi. E, poi, con uno sforzo immenso, si protese in avanti e diede un bacio sulla guancia al ragazzo. Questa volta ad arrossire fu Kiba, non se lo sarebbe mai aspettato in quel momento.

Il ragazzo le prese una mano e la tirò a se abbracciandola, mentre lei ricambiava, nonostante il braccio gli facesse ancora male.

- Ti amo- le sussurrò in un orecchio.

Sentì il cuore di Hinata accelerare i battiti e i brividi che le percorrevano il corpo. Non gli interessava se l’avrebbe rifiutato, lui ce l’aveva fatta a dichiararsi di nuovo.

- A...anche io-

Questa volta a stupirsi fu Kiba. Ma si riprese subito e colse l’attimo. Baciò la ragazza. E lei non oppose resistenza. Gli sembrò di essere tornato indietro. Forse si stava ricordando di lui, o forse si stava semplicemente ri-innamorando. Poco importava in quel momento: l’essenziale era che Hinata fosse di nuovo sua e che tutto fosse tornato “quasi” come prima.

 

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Evviva!!! Finalmente ce l'ho fatta a postare anche l'ultimo capitolo... Kiba si prende la sua rivincita e riesce di nuovo a farsi spazio nel cuore di Hinata! Non sapevo come chiamare i due sottoposti di Orochimaru quindi li ho lasciati senza nome ^o^  Comunque anche Kiba può sembrare OOC a me piace tantissimo così perchè è il ragazzo perfetto...che protegge la sua amata anche a costo della vita... Ok basta così^^ Grazie a tutti quelli che hanno letto questa storiella e a quelli che hanno recensito!!

x Lala_Chan: Kiba ha tirato fuori la grinta, proprio come dicevi tu, e ce l'ha fatta a riconquistare Hinata! Grazie mille per avermi seguito^^

x kiully_93: grazie mille! Presto cercherò di scrivere qualche Asu/Kure xk mi è venuta un'improvvisa passione su di loro^^

ciao ciao bacioni   Silvia

  
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