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Autore: Allyy    26/03/2013    4 recensioni
È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore.
Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte.
Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.
-- Anna Frank
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aline Cenere, 13 anni, Bergen.


Preferirei averne zero, di anni.
Preferirei non essere mai nata.
Preferirei essere CENERE, proprio come il mio cognome, libera.

Eppure sono qui, su un treno diretto chissà dove, con la mia penna in mano che finge di scrivere su un foglio, come quelli che avevo a casa, rosa con le margheritine sui bordi. La penna...regalo di due mesi fa, da parte di mia sorella, è ora il mio unico appiglio. Sono sola, triste, arrabbiata e, soprattutto EBREA, e rabbrividisco al pensiero, sembra quasi che pronunciare questo aggettivo porti alla fine. Sono solo cinque lettere, ma cinque lettere fatali, il che non è una bella cosa.

Si può nascere già morti per questo motivo? A me sembra davvero inconcepibile..ma sono piccola, qui la mia opinione non conta nulla e io posso solo subire, almeno per il momento. Mi sento impotente, come un burattino di legno nelle mani del più crudele burattinaio.
La morte è sempre all'angolo, aspetta solo che noi inciampiamo nel filo della vita. Non le darò questa soddisfazione, non così presto. Spero.

Ecco, mi son persa, ... ah si dicevo, LA penna. E' azzurra
con inserti argentati e sul tappo è inciso il mio nome. Quando la ricevetti, era accompagnata da un bigliettino, c'era scritto: 'Con te, per sempre'. Non lo dimenticherò mai. Ecco perchè me la porto sempre dietro, ovunque io vada, perfino su questo sporco e lurido treno. Sono circondata da gente come me, sconfortata, sfiduciata e rassegnata. Il pianto di un bambino squarcia, di tanto in tanto, la cupa atmosfera che ci circonda e mi fa tremare. Ho fame, sete, sonno. E quindi? Cosa posso farci? Davvero niente. Da quanti giorni sono in viaggio? Mi sento un oggetto dimenticato su una mensola, coperto di polvere, inutile. Dove sono finiti i miei progetti adolescenziali? Ne avevo così tanti, perchè la vita è così ingiusta?
Io davvero non capisco, non riesco, o forse non voglio.

Improvvisamente una mano mi sfiora. Mi volto, e scorgo nella penobra uno sguardo profondo e amichevole, nascosto da una frangetta nera, lunga.
Mi sarà concesso parlare? Ma sì, al diavolo!

-Ciao!-, comincio io, un po' titubante.
-Ehi! Che bello! Finalmente qualcuno con cui parlare, non ne potevo più di stare zitta, sai per me è difficile, sono logorroica, io non riesco a non parlare, mi assale l'ansia e poi...-, inizia lei.
-Frena, frena un attimo-, riprendo ridendo -Ahah, innanzitutto ti ringrazio per il sorriso che mi hai appena regalato ed inoltre..beh, sono contenta anche io di aver trovato un po' di compagnia, sai, la mia famiglia è morta, non ho più nessuno.-, dico, senza nemmeno una lacrima, le ho piante tutte del resto.
-Oh.-
Ritorna il silenzio assordante.
-Ehi, stai tranquilla, dai, dimmi come ti chiami!-
-Mi chiamo Fiamma!-,risponde -Tu?-
-Aline-

E ci sorridiamo. Protagoniste di un mondo solo nostro, perfette sconosciute che hanno in comune la speraza, complici di un progetto con un obiettivo ben preciso, chiamato Vita. Perchè alla base di tutto c'è l'intesa, quel sentimento fondamentale che in noi sembra innato. Sì, è così.

Un conato di vomito interrompe il magico momento. Gente che urina, chi sviene inerme, chi rigurgita sangue, insomma, le condizioni sono queste. 
Cerco di pensare ad altro, ma è difficile.

 Fiamma canticchia un carme ebraico.


               Gam-Gam-Gam Ki Elech

Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì
Gam-Gam-Gam Ki Elech
Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì
Shivtechà umishantechà
Hema-Hema yenachamuni
Shivtechà umishantechà
Hema-Hema yenachamuni   


Anche se andassi
nella valle oscura
non temerei nessun male,
perché tu sei sempre con me;
Perché tu sei il mio bastone, il mio supporto,

Con te io mi sento tranquillo.


 

Mi addormento. E mentre chiudo gli occhi, realizzao che preferirei non svegliarmi PIÙ.

da PensieriParole
  
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