Mi ha raggiunta ed è qui di fronte a me , con gli occhi incastrati nei miei. Vorrei riuscire a non guardarli.
-Dana.. ascolta, io ho sbagliato tutto con te. Non so neanche come chiederti scusa, mi sento così impacciato. Non trovo le parole , il chè è pessimo per uno che scrive canzoni, decisamente!-
Sorrido. Quando è nervoso comincia a fare strani giri di parole. A volte penso che dovrei baciarlo per chiudergli la bocca. Scrollo la testa per scacciare via il clichè di lui che la raggiunge in aeroporto , lei non parte e si baciano supportati dall'applauso di fondo di tutti quelli intorno.
-So solo che mi sono sentito bene quando eri in camera mia. Bene come non mi sentivo da tanto. Vorrei che tu ci venissi più spesso. E se parti oggi, sarà piuttosto difficile...ti prometto che non ti urlerò mai più contro e che, per quanto possibile, cercherò di comportarmi da gentiluomo.-
Tiene le sopracciglia lievemente in tensione mentre mi porge la mano. Aspetta una risposta.
Non riesco a capire perchè mi sono fermata di scatto quando mi ha detto quella cosa, prima. Perchè Dana?
Forse perchè nessuno mi ha mai chiesto di 'tornare a casa'. Forse perchè ho bisogno di una casa. E non intendo quattro muri ed un tetto.
Sorrido leggermente e gli porgo la mano -Torniamo a casa.-.