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Autore: helena485    27/03/2013    1 recensioni
le giornate spensierate, senza problemi sulla nave sembra stiano finendo a causa di alcuni sogni particolari di Nami, come affronteranno questa nuova avventura la ciurma di cappello di paglia? riusciranno ad aiutare la loro navigatrice? fatemi sapere se vi piace la mia storia è la prima volta che scrivo su dei personaggi esistenti negli anime, in realtà mi piaceva la coppia Zoro/Nami per questo ho cercato di scrivere una storia che li rendesse protagonisti, spero di non creare un pasticcio, buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con l'ultimo capitolo della storia... mi scuso ancora per tutti i miei ritardi e ringrazio moltissimo tutti i lettori che nonostante tutto hanno aspettato! grazie di cuore, adesso che ho finito questa storia mi sento un pò sola :'( però non ho intenzione di fermarmi, ho molte idee in testa e spero continuerete a seguirmi! adesso vi lascio l'ultimo capitolo con la speranza che vi piaccia!!
BUONA LETTURA

- Nami.. io ti.. amo.. ma adesso svegliati! – con l’ultimo respiro rimasto Zoro mi chiese di svegliarmi, la presa su di lui si fece sempre più debole fino a quando non riuscii più a sostenerlo e lo appoggiai per terra ma sempre tra le mie braccia, avevo riacquistato il controllo del mio corpo e del mostro non vi era più nessuna traccia.

- tu lo sapevi! – gli sussurrai nell’orecchio piangendo – sei morto per questo?! Ti sei sacrificato per liberarmi?! Stupido.. –

-STUPIDOOO! – il terrore del mio gesto aveva invaso la mia mente così come lo avevano fatto la tristezza e la rabbia

- perché mi hai lasciata?! Io non volevo essere libera! Merito di morire, non voglio vivere in un mondo senza di te! –

-e poi da cosa dovrei svegliarmi?! STUPIDO! –

Mi ricordai dei miei compagni rimasti feriti e li cercai con lo sguardo ma quello che vidi mi terrorizzò. Era tutto buio intorno a me e illuminati da un fascio di luce solare c’erano i corpi dei miei compagni fatti a pezzi, uno dopo l’altro li individuai tutti, nessuno di loro si era salvato, né Robin, né Chopper, nemmeno Sanji era riuscito a salvarsi. Ma come era potuto succedere? Loro si erano salvati, ne ero sicura, a parte qualche colpo non avevo fatto loro alcun male! Eppure erano lì, ricoperti di sangue.

-perdonatemi, Rufy, Robin, Sanji, Chopper, Usop e tu amore mio, perdonatemi ma non posso vivere in un mondo dove voi non esistere, per cui perdonate se rendo vano il vostro sacrificio ma non posso proprio! – chinandomi verso Zoro che stringevo sul mio grembo gli diedi un bacio bagnandolo con le lacrime che scorrevano sul mio viso prima di prendere una delle sue spade. La tolsi dal fodero e me la puntai sullo stomaco.

- arrivo ragazzi! – mi infilzai con la lama della spada che sentii trapassare la pelle e qualche organo del mio corpo, non sentivo dolore, solo del calore sulle mani, era il mio sangue che scorreva a fiumi. Socchiusi gli occhi lentamente e altrettanto lentamente smisi di respirare.

-Nami, svegliati ti prego! –

“una voce, la riconosco! Sono morta? È di Zoro, sono in paradiso?! Si, deve essere così, sono riuscita a ritrovare i miei compagni in paradiso! Mi andrebbe bene anche l’inferno purché possa restare con loro!”

- Non ne vuole proprio sapere di svegliarsi, che razza di navigatrice è?! Non fa altro che dormire! –

-Chopper ha detto che è fuori pericolo adesso, dovrebbe riuscire a svegliarsi! –

“ queste voci, sono Zoro e Rufy, voglio rivedere il mio capitano sorridere, voglio rivederli tutti, stare con loro, litigare, ridere e scherzare, li rivoglio tutti!”

“perché mi sento gli occhi così pesanti?! Devo riuscire ad aprirli, voglio vederli!”

Mi sforzai di aprire gli occhi e piano piano inizia a vedere uno spiraglio di luce. Sentivo il mio corpo indolenzito e pesante, come se non lo muovessi da giorni.

“credevo che di me in paradiso ci sarebbe passata solo l’anima ma a quanto pare non era così”

Cercai mi muovere le labbra ma anche quello sembrava difficile.

-Nami? Nami mi senti?- sentivo ancora calore sulle mani, mi ricordai del mio sangue che scorreva a fiumi e dal terrore di quel ricordo strabuzzai gli occhi per controllare chissà cosa.

- Nami! Ce l’hai fatta!- disse Zoro al mio fianco.

Il calore non era del mio sangue, erano le sue mani strette alle mie che mi davano questa sensazione di calore.

 misi ben a fuoco la vista e lo vidi seduto sul lato del mio letto. Senza pensare a niente mi buttai tra le sue braccia piangendo come una disperata.

- mi sei mancato! -

- ehi Nami ma che ti è preso? Hai fatto un brutto sogno?- disse Zoro freddo e scherzoso.

- un sogno?- dissi guardandomi in giro – dove sono?- continuai

- nella tua camera Nami, sei stata male per molto tempo, se non fosse stato per Chopper penso che non ti saresti svegliata-

-come?-

- hai avuto una brutta influenza, deliravi perfino, hai parlato tanto mentre dormivi, ma solo dopo le cure di Chopper, prima sembravi quasi morta-

- e tu sei rimasto accanto a me per tutto il tempo? –

- no, abbiamo fatto i turni per sicurezza, nel caso ti fossi svegliata e avessi avuto bisogno di qualcosa-

- Rufy! Come sta Rufy?!  Devo assolutamente vederlo!- feci per alzarmi dal letto ma mi bloccò

- sta bene, era preoccupato ma sta bene, è andato via poco fa! Quella che deve stare buona e tranquilla sei tu, ti sei appena risvegliata, sono giorni che non mangi e bevi niente, bevi un po’ d’acqua! – bevvi un sorso dell’acqua che mi porse.

- un sogno?!- sospirai esausta, per tutto questo tempo non avevo fatto altro che sognare. Quindi tutto quello che è successo fino ad ora non era altro che finzione. Ero sollevata al pensiero di non aver fatto del male a Rufy e Zoro ne a nessun altro ma se era tutto un sogno anche i sentimenti di Zoro non esistevano.

- hai pianto molto, hai ancora le guance bagnate!- mi asciugò le guance con la mano.

- cos’hai sognato?- mi chiese curioso – mi hai chiamato spesso, litigavi con me anche in sogno?- mi chiese sorridendo dolcemente.

- no, era qualcosa di più brutto, orribile, qualcosa che non dovrà mai succedere ne per mano mia ne per mano di nessun altro- dissi sospirando.

- sta tranquilla adesso è passato, fatti una bella dormita e vedrai che ti sentirai meglio!-

- ho dormito fin troppo, non voglio dormire ancora e perdere di nuovo te e Rufy –

- perdermi? – chiese lui confuso.

- ho sognato di ucciderti ma era così reale- al solo pensiero sentii le lacrime inondare i mie occhi.

- tkz, figurati se una mocciosa come te più uccidere un famoso e esperto spadaccino come me! – disse sicuro di se

- non ero proprio io, era una strega che aveva preso possesso del mio corpo- ammisi

-allora eri proprio tu! – sorrise beffardo per poi coprirsi d’istinto la testa vedendo il mio movimento, credeva volessi colpirlo ma volevo solo abbracciarlo.

Gli presi la testa fra le mani e lo guardai fisso negli occhi.

- va bene così, non ho la forza per picchiarti e poi mi sei mancato troppo per permettermi di farti del male! – gli dissi sorridendo

- sai probabilmente hai ancora la febbre- disse arrossendo.

- no, sto bene, ho solo bisogno di stare un po con te- gli dissi lasciandogli il viso.

- va bene, ma solo perché stai male, non farci l’abitudine.

Mi prese in braccio facendomi sedere sulle sue gambe e mi compì con la coperta del mio letto. Il suo corpo era così caldo, potevo sentire il suo cuore battere velocemente e le sue braccia stringermi per scaldarmi.

- sai ho avuto paura- mi sussurrò.

- di cosa? – gli chiesi senza guardarlo, sapevo che non avrebbe parlato se lo avessi fissato. Lui è fatto così. Fa il duro ma in realtà è timido e dolce.

- che non ti saresti più svegliata, Chopper diceva che stavi davvero molto male e che saresti potuta morire se non fosse arrivato in tempo con le cure – sospirò

- avevi paura i perdermi?! – gli dissi alzando la testa, non riuscendo a trattenere la voglia di guardarlo.

- f.. figuriamoci, che me ne faccio di una mocciosa pasticciona come te. Avevo paura perché sei una mia compagna e mi dispiacerebbe perderti, tutto qui! -

- hai ragione- dissi abbassando di nuovo lo sguardo, ormai non stavo più sognando, questo era lo Zoro di sempre, innamorato delle sue spade non di me.

- vado a chiamare il “tuo Rufy” sta buona a letto – disse rimettendomi sul letto coprendomi per bene prima di andare via.

- tkz, il mio Rufy.. chissà che diavolo ha in testa quello stupido di uno spadaccino! –

-NAMIIIII- irruppe i camera come una tempesta il mio capitano, com’è bello vederlo così sorridente e VIVO

- Rufy! – allargai le braccia per fargli capire che volevo abbracciarlo e si piombò tra le mie braccia come un cucciolo.

- stai bene Nami? Mi sei mancata tanto!-

- si, adesso sto bene! Grazie Rufy! –

-finalmente posso abbracciarti e starti accanto, non ne potevo più di vederti un quel letto senza poterti parlare e poi Zoro non ti lasciava un attimo, sembrava infastidito ogni volta che veniva qualcuno, soprattutto con me e Sanji- disse sospirando

- hai sognato anche me vero?! Una volta hai pronunciato il mio nome, credevo ti fossi svegliata quindi ho iniziato a chiamarti e a scuoterti ma Zoro mi ha picchiato, era infuriato e mi ha cacciato dalla stanza – disse triste

- tu cosa?! – dissi arrabbiata ma non più di tanto “adesso capisco perché ho fatto un sogno del genere -.- e perché ho ucciso Rufy XD”

-aspetta un attimo, hai detto che Zoro è rimasto con me sempre?- chiesi stupita

- si, mangiava qui, dormiva qui, se ne andava solo quando Chopper ti visitava-

- grazie Rufy, adesso devo andare- dissi alzandomi dal letto.

- dove vai? Non puoi alzarti – disse cercando di fermarmi

-  se non vuoi che ti dia una bella lezione per aver disturbato il mio sonno non fermarmi! – dissi mostrando il pugno. Mi lasciò andare e io mi diressi nell’unico posto dove credevo stesse riposando Zoro, ed era li, all’ombra dei miei bellissimi mandarini.

Mi avvicinai a lui cercando di non svegliarlo, probabilmente non aveva dormito molto. mi inginocchiai vicino a lui e con la mano gli sfiorai una guancia ma con uno scatto mi bloccò la mano osservandomi.

- cosa vuoi? Non volevi stare con Rufy? – disse scocciato.

- perché?! Perché non mi hai detto la verità?!-

- non ho niente da dirti! – disse lasciandomi la mano – e adesso torna a letto

- Zoro smettila di fare così, io lo so! So tutto, lo so che sei rimasto sempre con me, lo so che non te ne andavi nemmeno per mangiare, quindi non tenermelo nascosto, non ha senso! –

- ha senso invece, perché mai dovrebbe importarti di chi ti è rimasto accanto mentre stavi male?! Se è perché vuoi ringraziarmi lascia perdere, non ne ho bisogno!-

- ma perché fai così?!-

- perché dici?! Dici di aver fatto un brutto sogno, di avermi ucciso, eppure mentre deliravi chiamavi Rufy, ti sei persino messa a piangere mentre lo chiamavi e appena lui ti ha parlato ti sei calmata, dici di avermi ucciso ma non mi sembravi così triste al risveglio! Ed eri interessata a lui, volevi vederlo a tutti i costi! Quindi dimmi perché mai avrei dovuto dirti che sono rimasto con te per tutto il tempo?-

- dimmi perché non dovrei essere arrabbiato! –

- tu sei uno stupido!-

- bene! Adesso lasciami in pace! – disse alzandosi per andarsene ma lo bloccai.

- aspetta Zoro! Non ho finito- dissi guardandolo seria

- perdonami ma essere insultato non mi interessa! –

- voglio spiegarti! –

- vallo a spiegare a lui! –

- anche se non ti importa te lo dirò lo stesso! Non ero trite al mio risveglio perché ero sicura di essere morta, come ti ho detto prima il sogno sembrava reale e credevo di averti ucciso quindi nel disperato tentativo di restare al tuo fianco mi sono uccisa con una delle tue spade e credevo di essere finita in paradiso quando ho sentito la tua voce quindi ero contenta perché sapevo che presto ti avrei rivisto! – le lacrime iniziarono a scendere, al solo pensiero di saperlo lontano da me. Gli lasciai la mano, sentivo il suo sguardo su di me, ero nervosa, non sapevo come avrebbe reagito, perché anche se era stupido avrebbe di certo capito i miei sentimenti e quasi sicuramente non era interessato ma non mi importava, adesso volevo solo sistemare le cose e restargli accanto come semplice amica.

- poi ho capito che era un sogno e che i sentimenti dello Zoro che avevo conosciuto dormendo non erano reali quindi volevo fingere che non fosse successo niente, che non fossi innamorata di te- continuavo a raccontare asciugandomi le lacrime.

- però poi Rufy mi ha detto quello che avevi fatto e ho ricominciato a sperare ma mi rendo conto che sono una stupida! A me basta sapere che sarai mio amico, che non sarai mai arrabbiato con me e che non mi abbandonerai – lui stava fermo, immobile, mi dava le spalle, non diceva niente. Quando finalmente si girò verso di me non seppi capire che razza di espressione avesse, sembrava un misto fra tristezza e stupore ma non ne ero sicura, sapeva nascondere bene le emozioni eppure quella volta non ci riusciva.

- Nami.. io.. - - OH MIA DOLCE NAMIIII- Zoro vene interrotto dalla voce squillante di Sanji che aveva saputo della mia guarigione e con tutti i miei compagni mi venne a cercare per vedere come stavo.

- ehi tu marimo che ci fai qui con la mia dolce Nami – disse il cuoco arrabbiato

- sta zitto sopracciglio a ricciolo – gli disse con tono secco prima di andarsene

- aspetta Zoro -

- parleremo dopo Nami – mi disse senza girarsi, avevo capito tutto, e le sue parole non mi sarebbero piaciute ma sapevo fin dall’inizio a cosa andavo in contro rivelandogli i miei sentimenti e non avevo rimpianti.

I ragazzi furono molto contenti di vedermi e ringraziarono tutti Chopper, ovviamente io fui la prima. Poi però mi costrinsero a tornare a letto e mi fecero mangiare qualcosa per rimettermi in forze. Robin rimase un po’ con me, gli raccontai del mio sogno e di quello che era successo con Zoro prima del loro arrivo, lei ascoltò in silenzio senza dire una parola e quando terminai di raccontare mi disse:

- Sai Nami, a volte sogniamo ciò di cui non ci rendiamo conto nella realtà, anche se il tuo sogno è davvero strano non significa che sia tutto frutto della tua fantasia. Sai riguardo i miei sentimenti per Rufy credevo di nasconderli bene ma evidentemente non è così perché il tuo subconscio se n’è accorto e te lo ha detto facendotelo sognare, ho intenzione di dichiararmi presto al mio Rufy, come hai fatto tu con Zoro, hai avuto davvero coraggio, ti ammiro molto per questo! –

- grazie Robin, spero che a te vada meglio! – gli dissi sorridendo cercando di nascondere la tristezza

- lui non ti ha ancora risposto, non arrivare subito a pensare al peggio, in fondo che ci tiene a te lo ha dimostrato in questi giorni e poi si capisce che è geloso! –

- dici?! –

- forse è perché stai male o perché non ci speri nemmeno ma dovresti accorgerti un po’ di più delle azioni che compiono le persone che ti stanno in torno! – mi disse sorridendo. – adesso ti lascio, probabilmente avrai sonno, riprenditi mi raccomando, buonanotte piccola! –

- Grazie Robin, buonanotte! – uscii dalla camera e chiuse la porta dietro di se, io di certo non sarei riuscita a dormire, volevo fare una passeggiata fuori e vedere di nuovo le stelle dal ponte della nave. Prendendo una coperta andai fuori, come immaginavo non c’era nessuno e si respirava una bella arietta fresca, il cielo era chiarissimo e mille stelle lo illuminavano come tante lampadine, era da tanto che non vedevo uno spettacolo così.

Pensai a quello che Robin mi aveva detto, e se Zoro fosse davvero geloso di Rufy? Possibile che anche lui.. naah, che vado a pensare!

- come immaginavo sei di nuovo fuori! Vuoi capire che devi stare a letto?! –

Riconobbi subito la sua voce e il mio cuore prese ad accelerare di colpo.

- volevo fare una passeggiata al chiaro di luna, sono stanca di stare a letto! –

- lo so ma non puoi permetterti di stare male di nuovo! –

- hai ragione, altrimenti non saprete dove andare e poi non voglio recare altro disturbo a te e agli altri! Resto un altro po’ e poi torno in camera, promesso! –

- senti Nami, riguardo ad oggi, io volevo.. – lo interruppi prima che mi dicesse qualcosa che non volevo sentire. – non devi darmi una risposta, non ho nessuna pretesa, volevo solo spiegarti come stavano le cose quindi sta tranquillo, lo so che non hai tempo per pensare a queste cose e che “non ti serve una mocciosa come me”- gli dissi l’ultima frase riprendendola da quello che aveva detto oggi.

- e se non fosse come dici? – mi girai a guardarlo stupita. – se invece avessi proprio bisogno di una mocciosa come te? Non decidere tutto da sola stupida! – mi tirò per un braccio avvolgendo la mia testa con le braccia facendola poggiare sul suo petto, il suo cuore andava davvero veloce.. veloce come il mio!

- tu non hai mai capito, dite a me di essere stupido ma anche tu non scherzi! Non puoi immaginare il dolore che ho provato quando sei collassata, la preoccupazione che avevo ogni volta che Chopper ti visitava, le innumerevoli volte che ti sussurravo di svegliarti all’orecchio per farti svegliare –

- allora eri tu! – dissi sollevando la testa per guardarlo, lui mi svegliava ogni volta che nel sogno avevo gli incubi, e fino all’ultimo proprio lui mi aveva fatta tornare alla realtà.

- allora io riportavo nel sogno quello che tu mi dicevi! – dissi stupita

- non so di cosa tu stia parlando! – ovviamente non gli avevo raccontato tutto il sogno ma solo quello che serviva a riappacificarmi con lui.

- allora tu mi hai.. – arrossii al solo pensiero che lui mi avesse detto quelle parole, però dovevo sapere.

- tu mi hai mai sussurrato parole dolci? – dissi nel pieno dell’imbarazzo subito seguita da Zoro che arrossii come un pomodoro.

- i.. io c..che di..dico pa.. pa.. parole dolci, ma figuriamoci! – disse guardando da un’altra parte.

- Zoro?! – richiamai la sia attenzione prendendo il suo viso tra le mani costringendolo a guardami.

- Fo.. forse una, una volta ti ho detto ti.. ti amo – disse imbarazzatissimo.

Io ero stupita, felice ovviamente ma assolutamente stupita, questo non era un sogno, era la realtà, o forse stavo ancora sognando? Forse ero morta davvero eppure il calore del suo corpo era diverso da come lo avevo sentito in sogno, il suo viso era caldo e il suo cuore batteva io sentivo tutto mille volte di più rispetto a come era nel sogno.

- Zoro, questo non è un sogno vero? Puoi giurarmi che questa sia la realtà? – gli dissi non riuscendo a trattenere le lacrime. Zoro prese le mie mani liberandosi il viso e asciugò le mie lacrime.

- sai una volta ho anche fatto questo.. – disse avvicinando il suo viso al mio per sfiorarmi delicatamente le labbra, il suo respiro era affannato, come lo era il mio per l’emozione, tutto era diverso da come lo avevo sognato, tutto era più bello, più dolce, più passionale. Sentii le sue braccia poggiarsi sulla mia schiena e per ricambiare il gesto gli cinsi le mia intorno al collo per eliminare la distanza tra noi, tra le nostre labbra che finalmente si unirono in un bacio al sapor di amore. Zoro ricambiò il bacio iniziando a muovere le labbra per fa dischiudere le mie per infilare la lingua, io lo imitai e iniziammo così a giocare a vicenda con le nostre lingue. Quando ci staccammo per riprendere fiato ci guardammo per un istante negli occhi prima di scoppiare a ridere per l’imbarazzo.

- come hai osato baciarmi mentre dormi? – gli dissi ridendo dandoli un pugno leggero in testa

- ero così calma e indifesa, non come la strega che sei da sveglia! – disse ridendo e scappando da me che volevo picchiarlo. Ad un tratto si fermò si voltò verso di me che mi ero fermata a mia volta e mi prese in braccio.

- adesso torni a letto però! – mi disse sorridendo

- uffi non mi va! – dissi facendo la faccia imbronciata.

- sta tranquilla, io resterò con te! – mi diede un bacio in fronte.

Mi accompagnò in camera mi adagiò sul letto.

- stai con me questa notte! – gli disse prendendogli il braccio.

- resterò qui, al tuo fianco- sorrise

- no, io.. non intendevo questo! – dissi arrossendo

- eh?! – non aveva capito, era palese che non aveva capito -.-“

- ecco vedi, quando un uomo e una donna si amano fanno determinate cose insieme.. tu.. tu mi ami vero Zoro?! –

- ce..certo che ti.. ti amo- disse imbarazzato, sembrava un bambino alle prese con la sua prima cotta, dolce *.* - e.. e tu mi ami?- mi chiese serio

- si Zoro, ti amo! – gli sorrisi. Rispose al mio sorriso baciandomi di colpo. Io me lo tirai sul letto e quando fu sopra di me presi a baciarlo con più foga, sentivo le sue mani passare delicate sui miei fianchi per scendere lungo le gambe, il suo respiro era affaticato, sembrava si stesse trattenendo. Staccandomi dalle sue labbra iniziai a baciargli il collo per poi togliergli la maglietta bianca che mi creava impiccio. Mi fermai ad osservare la cicatrice prima di baciare ogni parte di questa. Sentivo il suo corpo tremare, ma non aveva freddo, era eccitato.

- adesso hai capito cosa intendevo prima? – gli sussurrai all’orecchio. Per tutta risposta lui mi sfilò la maglietta ed iniziò a baciarmi il collo fino ad arrivare al seno lasciandomi una scia che bruciava. Ero bollente, mi sentivo viva, nessuna di quelle emozioni era nemmeno lontanamente simile al sogno, ora ero certa di essere sveglia.

Con la mano che prima accarezzava la mia gamba mi tolse i pantaloncini. Potevo vedere la sua erezione anche attraverso i pantaloni, bene almeno non ero l’unica a volerlo.

- Nami, sei sicura? – mi chiese smettendo di baciarmi.

- sicurissima! – gli sorrisi.

- ma fino a questa mattina stavi ancora male non vorrei che ti affaticassi troppo! –

- hai forse paura Zoro? – gli dissi con sorriso beffardo.

- non mi sfidare ragazzina! –

- ti sfido marimo! – gli dissi affondando la mano tra i suoi capelli.

- lo hai voluto tu! – disse slacciandosi i pantaloni.

Passò delicatamente le mani dal mio seno con il quale giocò un po’, ai fianchi, alle gambe che si portò dietro la schiena. Poi passò una mano al basso ventre entrando con due dita, appena fu dentro gemetti di piacere mentre lui aveva preso a baciare il mio seno soffermando sul capezzolo. Stanca di non fare niente presi il suo membro tirandolo fuori dalle mutande e iniziai a giocarci. Lo sentivo gemere di piacere e più lo faceva più io mi eccitavo.

- Nami! – mi sussurrò guardandomi. Aveva smesso di giocare e tolto la mano.

- che c’è? – gli chiesi ansimando. A mia volta lo lasciai credendo che ci fossero problemi.

- ti amo! – mi baciò in fronte poi sul naso poi sulle labbra dove lo catturai abbracciandolo intorno al collo. In un attimo lo sentii dentro. Il suo corpo si muoveva con il mio, il suo respiro era affannato come il mio e i nostri cuori sembravano essersi uniti in questa corsa che ci avrebbe portato finalmente la sicurezza del nostro amore.

Adesso che lui è al mio fianco, adesso che è solo mio e che mai più mi avrebbe lasciata non avrei più avuto paura di dormire e di svegliarmi senza di lui.

 

 

 

Nami e Zoro comunicarono la loro relazione alla ciurma che reagì più o meno bene se non per il pianto disperato di Sanji. Pochi giorni dopo Rufy andò da Nami a chiederle cosa volesse dire “fare l’amore” e Nami imbarazzata glielo spiegò. Robin qualche tempo dopo comunicò di essere incinta di Rufy ovviamente che sprizzate di gioia andò a baciare la sua amata e la sua pancia no ancora grande da poter notare la gravidanza.

Per quanto riguarda i nostri due protagonisti, per loro si prospetta un futuro roseo e verde,  e pieno, probabilmente, di bambini, ma solo dopo aver raggiunto il loro scopo: “diventare insieme ai loro compagni i re dei sette mari”

                                                                                     the end

   
 
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