BUONA LETTURA
-
Nami.. io ti.. amo.. ma adesso
svegliati! – con l’ultimo respiro rimasto Zoro mi
chiese di svegliarmi, la
presa su di lui si fece sempre più debole fino a quando non
riuscii più a
sostenerlo e lo appoggiai per terra ma sempre tra le mie braccia, avevo
riacquistato il controllo del mio corpo e del mostro non vi era
più nessuna
traccia.
- tu
lo sapevi! – gli sussurrai nell’orecchio
piangendo – sei morto per questo?! Ti sei sacrificato per
liberarmi?! Stupido..
–
-STUPIDOOO!
– il terrore del mio gesto
aveva invaso la mia mente così come lo avevano fatto la
tristezza e la rabbia
-
perché mi hai lasciata?! Io non volevo
essere libera! Merito di morire, non voglio vivere in un mondo senza di
te! –
-e
poi da cosa dovrei svegliarmi?!
STUPIDO! –
Mi
ricordai dei miei compagni rimasti
feriti e li cercai con lo sguardo ma quello che vidi mi
terrorizzò. Era tutto
buio intorno a me e illuminati da un fascio di luce solare
c’erano i corpi dei
miei compagni fatti a pezzi, uno dopo l’altro li individuai
tutti, nessuno di
loro si era salvato, né Robin, né Chopper,
nemmeno Sanji era riuscito a
salvarsi. Ma come era potuto succedere? Loro si erano salvati, ne ero
sicura, a
parte qualche colpo non avevo fatto loro alcun male! Eppure erano
lì, ricoperti
di sangue.
-perdonatemi,
Rufy, Robin, Sanji,
Chopper, Usop e tu amore mio, perdonatemi ma non posso vivere in un
mondo dove
voi non esistere, per cui perdonate se rendo vano il vostro sacrificio
ma non
posso proprio! – chinandomi verso Zoro che stringevo sul mio
grembo gli diedi
un bacio bagnandolo con le lacrime che scorrevano sul mio viso prima di
prendere una delle sue spade. La tolsi dal fodero e me la puntai sullo
stomaco.
-
arrivo ragazzi! – mi infilzai con la
lama della spada che sentii trapassare la pelle e qualche organo del
mio corpo,
non sentivo dolore, solo del calore sulle mani, era il mio sangue che
scorreva
a fiumi. Socchiusi gli occhi lentamente e altrettanto lentamente smisi
di
respirare.
-Nami,
svegliati ti prego! –
“una
voce, la riconosco! Sono morta? È di
Zoro, sono in paradiso?! Si, deve essere così, sono riuscita
a ritrovare i miei
compagni in paradiso! Mi andrebbe bene anche l’inferno
purché possa restare con
loro!”
- Non
ne vuole proprio sapere di
svegliarsi, che razza di navigatrice è?! Non fa altro che
dormire! –
-Chopper
ha detto che è fuori pericolo
adesso, dovrebbe riuscire a svegliarsi! –
“
queste voci, sono Zoro e Rufy, voglio
rivedere il mio capitano sorridere, voglio rivederli tutti, stare con
loro,
litigare, ridere e scherzare, li rivoglio tutti!”
“perché
mi sento gli occhi così pesanti?!
Devo riuscire ad aprirli, voglio vederli!”
Mi
sforzai di aprire gli occhi e piano
piano inizia a vedere uno spiraglio di luce. Sentivo il mio corpo
indolenzito e
pesante, come se non lo muovessi da giorni.
“credevo
che di me in paradiso ci sarebbe
passata solo l’anima ma a quanto pare non era
così”
Cercai
mi muovere le labbra ma anche
quello sembrava difficile.
-Nami?
Nami mi senti?- sentivo ancora
calore sulle mani, mi ricordai del mio sangue che scorreva a fiumi e
dal
terrore di quel ricordo strabuzzai gli occhi per controllare
chissà cosa.
-
Nami! Ce l’hai fatta!- disse Zoro al
mio fianco.
Il
calore non era del mio sangue, erano
le sue mani strette alle mie che mi davano questa sensazione di calore.
misi ben a fuoco la vista e
lo vidi seduto sul
lato del mio letto. Senza pensare a niente mi buttai tra le sue braccia
piangendo come una disperata.
- mi
sei mancato! -
- ehi
Nami ma che ti è preso? Hai fatto
un brutto sogno?- disse Zoro freddo e scherzoso.
- un
sogno?- dissi guardandomi in giro –
dove sono?- continuai
-
nella tua camera Nami, sei stata male
per molto tempo, se non fosse stato per Chopper penso che non ti
saresti
svegliata-
-come?-
- hai
avuto una brutta influenza,
deliravi perfino, hai parlato tanto mentre dormivi, ma solo dopo le
cure di
Chopper, prima sembravi quasi morta-
- e
tu sei rimasto accanto a me per tutto
il tempo? –
- no,
abbiamo fatto i turni per
sicurezza, nel caso ti fossi svegliata e avessi avuto bisogno di
qualcosa-
-
Rufy! Come sta Rufy?! Devo
assolutamente vederlo!- feci per alzarmi
dal letto ma mi bloccò
- sta
bene, era preoccupato ma sta bene,
è andato via poco fa! Quella che deve stare buona e
tranquilla sei tu, ti sei
appena risvegliata, sono giorni che non mangi e bevi niente, bevi un
po’
d’acqua! – bevvi un sorso dell’acqua che
mi porse.
- un
sogno?!- sospirai esausta, per tutto
questo tempo non avevo fatto altro che sognare. Quindi tutto quello che
è
successo fino ad ora non era altro che finzione. Ero sollevata al
pensiero di
non aver fatto del male a Rufy e Zoro ne a nessun altro ma se era tutto
un
sogno anche i sentimenti di Zoro non esistevano.
- hai
pianto molto, hai ancora le guance
bagnate!- mi asciugò le guance con la mano.
-
cos’hai sognato?- mi chiese curioso –
mi hai chiamato spesso, litigavi con me anche in sogno?- mi chiese
sorridendo dolcemente.
- no,
era qualcosa di più brutto,
orribile, qualcosa che non dovrà mai succedere ne per mano
mia ne per mano di
nessun altro- dissi sospirando.
- sta
tranquilla adesso è passato, fatti
una bella dormita e vedrai che ti sentirai meglio!-
- ho
dormito fin troppo, non voglio
dormire ancora e perdere di nuovo te e Rufy –
-
perdermi? – chiese lui confuso.
- ho
sognato di ucciderti ma era così
reale- al solo pensiero sentii le lacrime inondare i mie occhi.
-
tkz, figurati se una mocciosa come te
più uccidere un famoso e esperto spadaccino come me!
– disse sicuro di se
- non
ero proprio io, era una strega che
aveva preso possesso del mio corpo- ammisi
-allora
eri proprio tu! – sorrise
beffardo per poi coprirsi d’istinto la testa vedendo il mio
movimento, credeva
volessi colpirlo ma volevo solo abbracciarlo.
Gli
presi la testa fra le mani e lo
guardai fisso negli occhi.
- va
bene così, non ho la forza per
picchiarti e poi mi sei mancato troppo per permettermi di farti del
male! – gli
dissi sorridendo
- sai
probabilmente hai ancora la febbre-
disse arrossendo.
- no,
sto bene, ho solo bisogno di stare
un po con te- gli dissi lasciandogli il viso.
- va
bene, ma solo perché stai male, non
farci l’abitudine.
Mi
prese in braccio facendomi sedere
sulle sue gambe e mi compì con la coperta del mio letto. Il
suo corpo era così
caldo, potevo sentire il suo cuore battere velocemente e le sue braccia
stringermi per scaldarmi.
- sai
ho avuto paura- mi sussurrò.
- di
cosa? – gli chiesi senza guardarlo,
sapevo che non avrebbe parlato se lo avessi fissato. Lui è
fatto così. Fa il
duro ma in realtà è timido e dolce.
- che
non ti saresti più svegliata,
Chopper diceva che stavi davvero molto male e che saresti potuta morire
se non
fosse arrivato in tempo con le cure – sospirò
-
avevi paura i perdermi?! – gli dissi
alzando la testa, non riuscendo a trattenere la voglia di guardarlo.
- f..
figuriamoci, che me ne faccio di
una mocciosa pasticciona come te. Avevo paura perché sei una
mia compagna e mi
dispiacerebbe perderti, tutto qui! -
- hai
ragione- dissi abbassando di nuovo
lo sguardo, ormai non stavo più sognando, questo era lo Zoro
di sempre,
innamorato delle sue spade non di me.
-
vado a chiamare il “tuo Rufy” sta buona
a letto – disse rimettendomi sul letto coprendomi per bene
prima di andare via.
-
tkz, il mio Rufy.. chissà che diavolo
ha in testa quello stupido di uno spadaccino! –
-NAMIIIII-
irruppe i camera come una
tempesta il mio capitano, com’è bello vederlo
così sorridente e VIVO
-
Rufy! – allargai le braccia per fargli
capire che volevo abbracciarlo e si piombò tra le mie
braccia come un cucciolo.
-
stai bene Nami? Mi sei mancata tanto!-
- si,
adesso sto bene! Grazie Rufy! –
-finalmente
posso abbracciarti e starti
accanto, non ne potevo più di vederti un quel letto senza
poterti parlare e poi
Zoro non ti lasciava un attimo, sembrava infastidito ogni volta che
veniva
qualcuno, soprattutto con me e Sanji- disse sospirando
- hai
sognato anche me vero?! Una volta
hai pronunciato il mio nome, credevo ti fossi svegliata quindi ho
iniziato a
chiamarti e a scuoterti ma Zoro mi ha picchiato, era infuriato e mi ha
cacciato
dalla stanza – disse triste
- tu
cosa?! – dissi arrabbiata ma non più
di tanto “adesso capisco perché ho fatto un sogno
del genere -.- e perché ho
ucciso Rufy XD”
-aspetta
un attimo, hai detto che Zoro è
rimasto con me sempre?- chiesi stupita
- si,
mangiava qui, dormiva qui, se ne
andava solo quando Chopper ti visitava-
-
grazie Rufy, adesso devo andare- dissi
alzandomi dal letto.
-
dove vai? Non puoi alzarti – disse
cercando di fermarmi
-
se non vuoi che ti dia una bella lezione per aver
disturbato il mio
sonno non fermarmi! – dissi mostrando il pugno. Mi
lasciò andare e io mi diressi
nell’unico posto dove credevo stesse riposando Zoro, ed era
li, all’ombra dei
miei bellissimi mandarini.
Mi
avvicinai a lui cercando di non
svegliarlo, probabilmente non aveva dormito molto. mi inginocchiai
vicino a lui
e con la mano gli sfiorai una guancia ma con uno scatto mi
bloccò la mano
osservandomi.
-
cosa vuoi? Non volevi stare con Rufy? –
disse scocciato.
-
perché?! Perché non mi hai detto la
verità?!-
- non
ho niente da dirti! – disse
lasciandomi la mano – e adesso torna a letto
-
Zoro smettila di fare così, io lo so!
So tutto, lo so che sei rimasto sempre con me, lo so che non te ne
andavi
nemmeno per mangiare, quindi non tenermelo nascosto, non ha senso!
–
- ha
senso invece, perché mai dovrebbe
importarti di chi ti è rimasto accanto mentre stavi male?!
Se è perché vuoi
ringraziarmi lascia perdere, non ne ho bisogno!-
- ma
perché fai così?!-
-
perché dici?! Dici di aver fatto un
brutto sogno, di avermi ucciso, eppure mentre deliravi chiamavi Rufy,
ti sei
persino messa a piangere mentre lo chiamavi e appena lui ti ha parlato
ti sei
calmata, dici di avermi ucciso ma non mi sembravi così
triste al risveglio! Ed
eri interessata a lui, volevi vederlo a tutti i costi! Quindi dimmi
perché mai
avrei dovuto dirti che sono rimasto con te per tutto il tempo?-
-
dimmi perché non dovrei essere
arrabbiato! –
- tu
sei uno stupido!-
-
bene! Adesso lasciami in pace! – disse
alzandosi per andarsene ma lo bloccai.
-
aspetta Zoro! Non ho finito- dissi
guardandolo seria
-
perdonami ma essere insultato non mi
interessa! –
-
voglio spiegarti! –
-
vallo a spiegare a lui! –
-
anche se non ti importa te lo dirò lo
stesso! Non ero trite al mio risveglio perché ero sicura di
essere morta, come
ti ho detto prima il sogno sembrava reale e credevo di averti ucciso
quindi nel
disperato tentativo di restare al tuo fianco mi sono uccisa con una
delle tue
spade e credevo di essere finita in paradiso quando ho sentito la tua
voce
quindi ero contenta perché sapevo che presto ti avrei
rivisto! – le lacrime
iniziarono a scendere, al solo pensiero di saperlo lontano da me. Gli
lasciai
la mano, sentivo il suo sguardo su di me, ero nervosa, non sapevo come
avrebbe
reagito, perché anche se era stupido avrebbe di certo capito
i miei sentimenti
e quasi sicuramente non era interessato ma non mi importava, adesso
volevo solo
sistemare le cose e restargli accanto come semplice amica.
- poi
ho capito che era un sogno e che i
sentimenti dello Zoro che avevo conosciuto dormendo non erano reali
quindi
volevo fingere che non fosse successo niente, che non fossi innamorata
di te-
continuavo a raccontare asciugandomi le lacrime.
-
però poi Rufy mi ha detto quello che
avevi fatto e ho ricominciato a sperare ma mi rendo conto che sono una
stupida!
A me basta sapere che sarai mio amico, che non sarai mai arrabbiato con
me e
che non mi abbandonerai – lui stava fermo, immobile, mi dava
le spalle, non
diceva niente. Quando finalmente si girò verso di me non
seppi capire che razza
di espressione avesse, sembrava un misto fra tristezza e stupore ma non
ne ero
sicura, sapeva nascondere bene le emozioni eppure quella volta non ci
riusciva.
-
Nami.. io.. - - OH MIA DOLCE NAMIIII-
Zoro vene interrotto dalla voce squillante di Sanji che aveva saputo
della mia
guarigione e con tutti i miei compagni mi venne a cercare per vedere
come
stavo.
- ehi
tu marimo che ci fai qui con la mia
dolce Nami – disse il cuoco arrabbiato
- sta
zitto sopracciglio a ricciolo – gli
disse con tono secco prima di andarsene
-
aspetta Zoro -
-
parleremo dopo Nami – mi disse senza
girarsi, avevo capito tutto, e le sue parole non mi sarebbero piaciute
ma
sapevo fin dall’inizio a cosa andavo in contro rivelandogli i
miei sentimenti e
non avevo rimpianti.
I
ragazzi furono molto contenti di vedermi
e ringraziarono tutti Chopper, ovviamente io fui la prima. Poi
però mi
costrinsero a tornare a letto e mi fecero mangiare qualcosa per
rimettermi in
forze. Robin rimase un po’ con me, gli raccontai del mio
sogno e di quello che
era successo con Zoro prima del loro arrivo, lei ascoltò in
silenzio senza dire
una parola e quando terminai di raccontare mi disse:
- Sai
Nami, a volte sogniamo ciò di cui
non ci rendiamo conto nella realtà, anche se il tuo sogno
è davvero strano non
significa che sia tutto frutto della tua fantasia. Sai riguardo i miei
sentimenti per Rufy credevo di nasconderli bene ma evidentemente non
è così
perché il tuo subconscio se n’è accorto
e te lo ha detto facendotelo sognare,
ho intenzione di dichiararmi presto al mio Rufy, come hai fatto tu con
Zoro,
hai avuto davvero coraggio, ti ammiro molto per questo! –
-
grazie Robin, spero che a te vada
meglio! – gli dissi sorridendo cercando di nascondere la
tristezza
- lui
non ti ha ancora risposto, non
arrivare subito a pensare al peggio, in fondo che ci tiene a te lo ha
dimostrato in questi giorni e poi si capisce che è geloso!
–
-
dici?! –
-
forse è perché stai male o perché non
ci speri nemmeno ma dovresti accorgerti un po’ di
più delle azioni che compiono
le persone che ti stanno in torno! – mi disse sorridendo.
– adesso ti lascio,
probabilmente avrai sonno, riprenditi mi raccomando, buonanotte
piccola! –
-
Grazie Robin, buonanotte! – uscii dalla
camera e chiuse la porta dietro di se, io di certo non sarei riuscita a
dormire, volevo fare una passeggiata fuori e vedere di nuovo le stelle
dal
ponte della nave. Prendendo una coperta andai fuori, come immaginavo
non c’era
nessuno e si respirava una bella arietta fresca, il cielo era
chiarissimo e
mille stelle lo illuminavano come tante lampadine, era da tanto che non
vedevo
uno spettacolo così.
Pensai
a quello che Robin mi aveva detto,
e se Zoro fosse davvero geloso di Rufy? Possibile che anche lui.. naah,
che
vado a pensare!
-
come immaginavo sei di nuovo fuori!
Vuoi capire che devi stare a letto?! –
Riconobbi
subito la sua voce e il mio
cuore prese ad accelerare di colpo.
-
volevo fare una passeggiata al chiaro
di luna, sono stanca di stare a letto! –
- lo
so ma non puoi permetterti di stare
male di nuovo! –
- hai
ragione, altrimenti non saprete
dove andare e poi non voglio recare altro disturbo a te e agli altri!
Resto un
altro po’ e poi torno in camera, promesso! –
-
senti Nami, riguardo ad oggi, io
volevo.. – lo interruppi prima che mi dicesse qualcosa che
non volevo sentire.
– non devi darmi una risposta, non ho nessuna pretesa, volevo
solo spiegarti
come stavano le cose quindi sta tranquillo, lo so che non hai tempo per
pensare
a queste cose e che “non ti serve una mocciosa come
me”- gli dissi l’ultima
frase riprendendola da quello che aveva detto oggi.
- e
se non fosse come dici? – mi girai a
guardarlo stupita. – se invece avessi proprio bisogno di una
mocciosa come te?
Non decidere tutto da sola stupida! – mi tirò per
un braccio avvolgendo la mia
testa con le braccia facendola poggiare sul suo petto, il suo cuore
andava
davvero veloce.. veloce come il mio!
- tu
non hai mai capito, dite a me di
essere stupido ma anche tu non scherzi! Non puoi immaginare il dolore
che ho
provato quando sei collassata, la preoccupazione che avevo ogni volta
che
Chopper ti visitava, le innumerevoli volte che ti sussurravo di
svegliarti
all’orecchio per farti svegliare –
-
allora eri tu! – dissi sollevando la
testa per guardarlo, lui mi svegliava ogni volta che nel sogno avevo
gli
incubi, e fino all’ultimo proprio lui mi aveva fatta tornare
alla realtà.
-
allora io riportavo nel sogno quello
che tu mi dicevi! – dissi stupita
- non
so di cosa tu stia parlando! –
ovviamente non gli avevo raccontato tutto il sogno ma solo quello che
serviva a
riappacificarmi con lui.
-
allora tu mi hai.. – arrossii al solo
pensiero che lui mi avesse detto quelle parole, però dovevo
sapere.
- tu
mi hai mai sussurrato parole dolci?
– dissi nel pieno dell’imbarazzo subito seguita da
Zoro che arrossii come un
pomodoro.
- i..
io c..che di..dico pa.. pa.. parole
dolci, ma figuriamoci! – disse guardando da
un’altra parte.
-
Zoro?! – richiamai la sia attenzione
prendendo il suo viso tra le mani costringendolo a guardami.
-
Fo.. forse una, una volta ti ho detto
ti.. ti amo – disse imbarazzatissimo.
Io
ero stupita, felice ovviamente ma
assolutamente stupita, questo non era un sogno, era la
realtà, o forse stavo
ancora sognando? Forse ero morta davvero eppure il calore del suo corpo
era
diverso da come lo avevo sentito in sogno, il suo viso era caldo e il
suo cuore
batteva io sentivo tutto mille volte di più rispetto a come
era nel sogno.
-
Zoro, questo non è un sogno vero? Puoi
giurarmi che questa sia la realtà? – gli dissi non
riuscendo a trattenere le
lacrime. Zoro prese le mie mani liberandosi il viso e
asciugò le mie lacrime.
- sai
una volta ho anche fatto questo.. –
disse avvicinando il suo viso al mio per sfiorarmi delicatamente le
labbra, il
suo respiro era affannato, come lo era il mio per l’emozione,
tutto era diverso
da come lo avevo sognato, tutto era più bello,
più dolce, più passionale.
Sentii le sue braccia poggiarsi sulla mia schiena e per ricambiare il
gesto gli
cinsi le mia intorno al collo per eliminare la distanza tra noi, tra le
nostre
labbra che finalmente si unirono in un bacio al sapor di amore. Zoro
ricambiò
il bacio iniziando a muovere le labbra per fa dischiudere le mie per
infilare
la lingua, io lo imitai e iniziammo così a giocare a vicenda
con le nostre
lingue. Quando ci staccammo per riprendere fiato ci guardammo per un
istante
negli occhi prima di scoppiare a ridere per l’imbarazzo.
-
come hai osato baciarmi mentre dormi? –
gli dissi ridendo dandoli un pugno leggero in testa
- ero
così calma e indifesa, non come la
strega che sei da sveglia! – disse ridendo e scappando da me
che volevo
picchiarlo. Ad un tratto si fermò si voltò verso
di me che mi ero fermata a mia
volta e mi prese in braccio.
-
adesso torni a letto però! – mi disse
sorridendo
-
uffi non mi va! – dissi facendo la
faccia imbronciata.
- sta
tranquilla, io resterò con te! – mi
diede un bacio in fronte.
Mi
accompagnò in camera mi adagiò sul
letto.
-
stai con me questa notte! – gli disse
prendendogli il braccio.
-
resterò qui, al tuo fianco- sorrise
- no,
io.. non intendevo questo! – dissi
arrossendo
-
eh?! – non aveva capito, era palese che
non aveva capito -.-“
-
ecco vedi, quando un uomo e una donna
si amano fanno determinate cose insieme.. tu.. tu mi ami vero Zoro?!
–
-
ce..certo che ti.. ti amo- disse
imbarazzato, sembrava un bambino alle prese con la sua prima cotta,
dolce *.* -
e.. e tu mi ami?- mi chiese serio
- si
Zoro, ti amo! – gli sorrisi. Rispose
al mio sorriso baciandomi di colpo. Io me lo tirai sul letto e quando
fu sopra
di me presi a baciarlo con più foga, sentivo le sue mani
passare delicate sui
miei fianchi per scendere lungo le gambe, il suo respiro era
affaticato,
sembrava si stesse trattenendo. Staccandomi dalle sue labbra iniziai a
baciargli il collo per poi togliergli la maglietta bianca che mi creava
impiccio. Mi fermai ad osservare la cicatrice prima di baciare ogni
parte di
questa. Sentivo il suo corpo tremare, ma non aveva freddo, era eccitato.
-
adesso hai capito cosa intendevo prima?
– gli sussurrai all’orecchio. Per tutta risposta
lui mi sfilò la maglietta ed
iniziò a baciarmi il collo fino ad arrivare al seno
lasciandomi una scia che
bruciava. Ero bollente, mi sentivo viva, nessuna di quelle emozioni era
nemmeno
lontanamente simile al sogno, ora ero certa di essere sveglia.
Con
la mano che prima accarezzava la mia
gamba mi tolse i pantaloncini. Potevo vedere la sua erezione anche
attraverso i
pantaloni, bene almeno non ero l’unica a volerlo.
-
Nami, sei sicura? – mi chiese smettendo
di baciarmi.
-
sicurissima! – gli sorrisi.
- ma
fino a questa mattina stavi ancora
male non vorrei che ti affaticassi troppo! –
- hai
forse paura Zoro? – gli dissi con
sorriso beffardo.
- non
mi sfidare ragazzina! –
- ti
sfido marimo! – gli dissi affondando
la mano tra i suoi capelli.
- lo
hai voluto tu! – disse slacciandosi
i pantaloni.
Passò
delicatamente le mani dal mio seno
con il quale giocò un po’, ai fianchi, alle gambe
che si portò dietro la
schiena. Poi passò una mano al basso ventre entrando con due
dita, appena fu
dentro gemetti di piacere mentre lui aveva preso a baciare il mio seno
soffermando sul capezzolo. Stanca di non fare niente presi il suo
membro tirandolo
fuori dalle mutande e iniziai a giocarci. Lo sentivo gemere di piacere
e più lo
faceva più io mi eccitavo.
-
Nami! – mi sussurrò guardandomi. Aveva
smesso di giocare e tolto la mano.
- che
c’è? – gli chiesi ansimando. A mia
volta lo lasciai credendo che ci fossero problemi.
- ti
amo! – mi baciò in fronte poi sul
naso poi sulle labbra dove lo catturai abbracciandolo intorno al collo.
In un
attimo lo sentii dentro. Il suo corpo si muoveva con il mio, il suo
respiro era
affannato come il mio e i nostri cuori sembravano essersi uniti in
questa corsa
che ci avrebbe portato finalmente la sicurezza del nostro amore.
Adesso
che lui è al mio fianco, adesso
che è solo mio e che mai più mi avrebbe lasciata
non avrei più avuto paura di
dormire e di svegliarmi senza di lui.
Nami
e Zoro comunicarono la loro
relazione alla ciurma che reagì più o meno bene
se non per il pianto disperato
di Sanji. Pochi giorni dopo Rufy andò da Nami a chiederle
cosa volesse dire
“fare l’amore” e Nami imbarazzata
glielo spiegò. Robin qualche tempo dopo
comunicò di essere incinta di Rufy ovviamente che sprizzate
di gioia andò a
baciare la sua amata e la sua pancia no ancora grande da poter notare
la
gravidanza.
Per
quanto riguarda i nostri due
protagonisti, per loro si prospetta un futuro roseo e verde, e pieno, probabilmente, di
bambini, ma solo
dopo aver raggiunto il loro scopo: “diventare insieme ai loro
compagni i re dei
sette mari”