capitolo 2 : so close, yet so far
 

La radio, nel taxi, stava trasmettendo Give Me Love di Ed Sheeran. Harry si guardò spontaneamente il braccio sinistro, in cerca del tatuaggio. Pensò che probabilmente non si erano mai conosciuti. Aveva deciso che, per venire a capo della situazione, avrebbe fatto visita a sua madre. Non le avrebbe detto nulla, piuttosto avrebbe cercato di storcerle qualche informazione su "questa" vita. Harry non sapeva come chiamarla: stava lentamente cominciando ad accettare l'idea che la sua vita "normale" fosse sparita, che doveva ricominciare tutto da capo. Ma di una cosa era certo: avrebbe ritrovato Louis e l'avrebbe fatto innamorare di nuovo di lui. 

Aveva scoperto, tramite una conversazione su Twitter con un certo Jason McHally, che lavoravano insieme da qualche parte (ancora non aveva scoperto dove) e che questa era stata la sua settimana libera: aveva due giorni a disposizione e poi sarebbe dovuto tornare al suo sconosciuto lavoro. Aveva anche scoperto, sempre grazie a Twitter, che la ragazza dell'appartamento di fronte si chiamava Elizabeth e che erano buoni amici. Aveva anche fatto qualche ricerca sugli One Direction. A quanto pare, avevano vinto la settima edizione di X Factor (senza di lui...) ed ora erano una boyband di fama mondiale. Zayn aveva comunque una relazione con Perrie, Liam aveva da poco mollato Danielle e Niall era sempre single, ma giravano parecchi rumors sulla sua vita sentimentale. Louis era stato per qualche mese con Eleanor, e un bel po' dopo la rottura era arrivato il flirt con Taylor Swift. Harry sapeva che era tutta pubblicità, che in sua assenza avevano trovato qualcun altro da affiancare alla verginella d'America. Per il resto, era tutto pressappoco identico alla versione con Harry della band. In un certo senso, faceva male sapere che senza di lui ben poco era cambiato. Sicuramente Lou non sentiva la sua mancanza, non essendosi mai conosciuti. Scendendo dal taxi ebbe l'impulso di coprirsi la testa col cappuccio, ma poi si ricordò che non era nessuno.

Alla porta lo accolse una Anne fisicamente più trascurata ma dall'aria più serena. Harry pensò che avere un figlio famoso in tutto il mondo e costantemente in viaggio doveva essere sfiancante. 

"Harry, tesoro!" urlò la donna. "Che ci fai qui?"

"Ehm... Sorpresa?"

Si abbracciarono e Harry fu contento di aver ritrovato almeno una piccola parte della sua vecchia vita. La madre gli spiegò che al momento era sola, Robin non sarebbe tornato fino al mattino dopo perché era impegnato col lavoro. Si sedettero in cucina, davanti a due tazze di tè.

"Allora, che mi racconti? Come va a Londra?" chiese Anne. Harry non sapeva cosa rispondere, quindi decise di inventare, nella speranza di ricavare qualche informazione.

"Oh, benissimo! Il lavoro va bene. Jason, il mio amico, mi ha chiamato poco fa e mi ha detto che ha trovato un posto disposto a farmi esibire, e pagano bene." Harry sapeva cantare, in quell'universo? Non lo sapeva, non aveva provato, ma l'avrebbe scoperto presto. 

"Ma è fantastico! La tua prima esibizione importante, cucciolo! Sono fiera di te. Beh, quando la paga da barista  non basta più..."

Ah, quindi faceva il barista. Rimase leggermente deluso, si aspettava qualcosa di più, non sapeva, figo. 

"Già..." bevve un sorso. "Poi sto vedendo Elizabeth, la mia vicina..."

"Elizabeth?" non riuscì a finire la frase che sua madre lo interruppe. "E che ne è di Adam?"

Adesso chi diamine era Adam? A quanto pare anche lì la sua famiglia sapeva delle sue preferenze sessuali: un punto a suo favore.

"Oh... Non andava alla grande, abbiamo deciso di lasciar stare."

In questo universo pareva saper mentire abbastanza bene, tra le altre cose.

"Mi dispiace tanto, amore! Quindi ora stai uscendo con questa Elizabeth?"

"Diciamo che ci stiamo conoscendo, ma non so se la cosa andrà da qualche parte..."

"Beh, preferisco quando esci con i ragazzi. Almeno non ho il terrore che tu li metta incinti."

Harry rise. Dopo altre chiacchiere, si sedettero sul divano e guardarono insieme le repliche dei telefilm sulla BBC. Mentre la madre era assorta da Downton Abbey, Harry fece il punto della situazione:  lavorava in quello che supponeva essere un bar con un certo James, la sua vicina di casa si chiamava Elizabeth, sapeva cantare, in famiglia e probabilmente anche al di fuori era apertamente bisessuale ed era stato con un certo Adam. Nessun cambiamento eclatante, insomma. A parte che non trovava ancora nessun collegamento con i suoi tre amici e il suo ragazzo. 

Il cellulare di Anne squillò e lei, quasi addormentata, si alzò di scatto dal divano per andare a rispondere. 

"Pronto? Oh, ciao Norma!" la sentiva dalla cucina, mentre guardava distrattamente la tv e controllava il cellulare in cerca di un segno, un indizio, qualsiasi cosa...

"...E Jade, come sta? Ah, capisco... con lo stress del gruppo e tutto il resto."

Harry non fece caso a ciò che aveva sentito, ma qualche secondo dopo il suo cervello rielaborò la frase. Jade. Gruppo. Ci pensò. Era quasi sicuro che qualche volta Perrie avesse nominato la madre di Jade Thirlwall, e gli parve di ricordare che il nome cominciasse per N. Norma. Jade. Little Mix. Perrie. Zayn. One Direction. Louis. I suoi occhi si illuminarono e balzò in piedi. Aspettò che la madre riattaccasse e tornasse da lui, tremante e eccitato come un bambino. Se aveva ragione, era riuscito a trovare un piccolo aggancio che lo riconducesse al suo Boo. 

"Harry! Era una mia amica, Norma. Ci siamo conosciute qualche mese fa sul treno quando ti venni a trovare a Londra. Indovina un po' chi è sua figlia?"

Harry ripeteva nella sua mente quel nome, non aveva mai desiderato udire così tanto un nome nella sua vita.

"È in quella band di ragazze carine, le Little Mix! Jade, quella che sembra una principessa Disney."

Tirò un immenso sospiro di sollievo, non poteva crederci. Era ancora collegato a Louis, in qualche modo. Doveva essere destino, non c'era altra spiegazione. 

"Whoa!" urlò, con finta sorpresa. "Sei seria, ma'? Io adoro le Little Mix!"

"Sì? Non lo sapevo. Chiederò a Norma se possiamo vederci così conoscerai Jade, ti va?"

Era sicuro che i suoi occhi stessero brillando, in quel momento, e la sua bocca si aprì in un sorriso radioso. Avrebbe ritrovato Lou, ad ogni costo. 



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note:
-la canzone del titolo è Give Your Heart a Break di Demi Lovato
-Robin, per chi non lo sapesse, è il compagno di Anne
-il tatuaggio a cui faccio riferimento nei primi righi è quello con scritto "pingu", dedicato ad Ed :)


spazio autrice:
beeeeh sinceramente questo capitolo mi piace poco, ma devo far andare avanti la storia lol e amo le Little Mix, quindi dovevo trovare un modo per coinvolgerle ♥ vi avviso che ci vorrà ancora qualche capitolo prima che harry e lou si incontrino, ma ovviamente accadrà u.u e recensite perché voglio sapere cosa ne pensate, anche solo per dirmi che fa cagare :(
al prossimo capitolo, se vi andrà di leggerlo!
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