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Autore: Triangle_    28/03/2013    0 recensioni
La storia di Arianna, una quindicenne molto fantasiosa e altrettanto solitaria, che ama passeggiare da sola, la sera, quando piove, inventando storie sui passanti. Sarà proprio dall'incontro con una di queste persone che la sua vita conoscerà un cambiamento radicale.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ACCIDENTS HAPPEN

Non riuscivo a credere ai miei occhi, sembrava un enorme cumolo ci ferraglia, distrutta e graffiata. Per un secondo non riuscii a muovermi, un brivido mi pervase la schiena. Guardavo la scena attonita e sconvolta, incredula. Cercai di capire quel che era successo, c’erano tre persone ferite, due in piedi con qualche graffio, una seduta a terra sull’asfalto, che si portava una mano alla tempia, tamponando una ferita. In un primo momento non mi resi conto che c’era un’altra persona, intrappolata in un auto, due persone cercavano di aiutarla disperate. Era una donna sulla trentina,  con i capelli a caschetto castani, magrolina. Sentii la sirena dell’ambulaza arrivare da lontano. Non ce la feci a continuare a guardare. Mi allontanai, mi misi in disparte, e ad un certo punto sentii abbaiare.. Era Baston!.. em, il pastore tedesco! Mi venne incontro e iniziò a scodinzolare tra le mie gambe. Passarono pochi istanti e lo raggiunse di corsa “ il ragazzo dal piumino verde militare”.
- Freddie! Freddie! Torna qui! Oddio scusa, spero che non ti abbia sporcata, mi è sfuggito il guinzaglio e..
- Tranquillo, nessun problema, è un cane tenerissimo!
- Si è molto dolce ma è anche altrettanto sporco e giocherellone! Ahah
- Ahah, no comunque non mi ha sporcata, tutto ok.
- Ok, comunque piacere, sono Andrea, e lui è Freddie
- Piaaaacere, io sono..
In quel preciso istante sentii una voce da dietro le mie spalle che urlava
“ARIANNA, ARIANNA!”
Mi voltai, era Gemma che tutta agitata mi stava raggiungendo. Me la trovai davanti con l’aria affannata e mi disse con la solita finezza che la contraddistingue – Ma checcazzo è successo!?
Le risposi che non lo sapevo, che ero appena arrivata e che mi stavo dirigendo al mercato. Allora iniziammo uno di quei discorsi confusi che solo tra due migliori amiche suonate possono uscire così incomprensibili. E nel frattempo mi dimenticai di Andrea, che era restato impalato a fissarci con l’aria intontita di chi è a metà tra il disagio e l’esterrefazione.
Mi voltai verso di lui che riuscì a biascicare due parole  – è stato un piacere! Ci vediamo in giro!
E si avviò con passo svelto verso casa, probabilmente un po sbalordito dal discorso idiota a cui aveva appena assistito. Mi votai e fulminai Gemma, che mi fece l’occhiolino e mi diede appuntamento per quel pomeriggio alle 16.00.
Fu in quel momento, quando Gemma mi voltò le spalle, che ritornai con l’attenzione all’incidete stradale che avevo davanti. Notai la ragazza che prima era bloccata in macchina stesa su una barella all’interno dell’ambulanza, sembrava messa male, ma non certo in condizioni critiche. Mi sentii sollevata vedendo tutti che stavano meglio.
Guardai l’orologio e mi resi conto che non avevo certo più tempo per andare in centro, per cui me ne tornai a casa, dove trovai tutta la famiglia al completo che si preparava per andare a mangiare fuori al ristorante. Non avevo affatto voglia di uscire di nuovo di casa, per di più con loro e con il resto della famiglia. Dissi di avere il mal di pancia e restai a casa sotto le coperte a bermi un thè verde. Passai così due ore buone davanti al computer  modificando il mio theme di Tumblr.
Verso le 15,00 ebbi il presentimento che i miei sarebbero tornati di li a poco, quindi, anche se non pioveva e non era sera, ne approfittai per una passeggiata. Allungai il mio solito percorso per arrivare a casa di Gemma, ed ero molto curiosa e speranzosa di incontrare Andrea. Forse perchè volevo sapere quel’era la sua vera storia, volevo sapere se quello che mi ero inventata coincidesse con la realtà. Comuque, per sfortuna non lo incontrai, e annoiata decisi di infilarmi le cuffiette nelle orecchie e di ascoltare qualche bella  canzone “I hate to break it to you but, you’re just a lonely star..”
Arrivai a casa di Gemma e non pensai più a nulla se non a divertirmi.
Il pomeriggio passò veloce, e la sera arrivò presto. Come tutte le domeniche il mio nonno materno, e mio zio, nonchè fratello di mia madre dovevano venire a cena a casa nostra. Proprio quella sera mio zio doveva presentarci la suo nuova ragazza, ed eravamo tutti piuttosto ansiosi di fare la sua conoscenza.
Il telefono verso le 19,00 squillò e mia madre andò a rispondere, era mio zio dall’altra parte della cornetta che disse:
- Scusa Erica, sta sera non riusciamo a venire, oggi Laura ha fatto un incidente in auto ed è ricoverata in ospedale!
E in quel momento mi tornò alla mente la figura di quella ragazza incastrata fra le lamiere, ed ebbi un ovvio presentimento.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! :3 ok questa è la prima storia in cui mi cimento che non è una vera e propra "fanfiction" spero che possa piacervi :D
 
  
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