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Autore: louisismyhusband    28/03/2013    7 recensioni
« Ma cosa vuoi da me? Ricordalo, io non ti sbaverò mai dietro come fanno le altre! » la voce di Allie era seria, possibile che quel ragazzo non capisse?
« Io non capisco che ti ho fatto! » urlò il riccio, chiudendosi nelle spalle.
« Sei entrato nella mia vita! » ringhiò la bionda « E nessuno te lo ha mai chiesto! »
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Fan Fiction ispirata al film 'Starstruck, colpita da una stella', quindi se avete visto il film penso vi annoierà leggere, ma passate, non è un problema! :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm seeing you in a whole new light. 




ZOE’S POV.
La pace di quel posto era qualcosa di meraviglioso: sole, musica, crema solare e la compagnia della mia migliore amica che sfortunatamente non aveva trovato Niall nel bar ed era tornata da me sconfortata.
Purtroppo i ragazzi non erano in spiaggia.
Dopo un’oretta di sano relax io ed Holly decidemmo di tornare a casa perché probabilmente Allison data la noia se n’era andata in giro o magari aveva preso un bus per tornare a casa.
Ma quando feci per cercare le chiavi non trovai quelle della macchina d’epoca di mia nonna, ma quelle di una macchina che non era la mia.
M’incamminai nel parcheggio, assieme ad Holly, mentre premevo il pulsante per l’apertura davanti ad ogni auto, cercando di trovare a quale appartenessero le misteriose chiavi che mi ero ritrovata in borsa.
Dopo vari tentativi una macchina blu, probabilmente una Lamborghini si aprì, così io ed Holly entrammo e cercammo qualcosa per cercare di capire a chi appartenesse.
Dopo poco Holly trovò la patente del proprietario.
- Guarda Zoe! – urlò.
- Cosa? – domandai.
- Questa è la patente di Harry Styles! – urlò con voce stridula.
La afferrai e la guardai, era proprio la patente di Harry, il che significava che noi avevamo la sua macchina.
- Sto per svenire! – urlò la mia amica accasciandosi sul sediolino.
- No, no, no! Sai che significa questo Holly? – urlai, sentendomi potente.
- Cosa? – bofonchiò lei.
- Che sappiamo dove abita e ci andremo! – urlai – Guarda! Guarda! C’è il suo indirizzo! – urlai, mettendo in moto.
 
ALLISON’S POV.
La borsa era ricoperta di fango ed io camminavo a passo svelto, cercando di trovare la strada per tornare a casa.
Camminavo con Harry alle calcagna, sentendo i suoi frequenti sbuffi fare eco per la strada deserta che stavamo percorrendo.
Dopo circa venti minuti di silenzio totale nel mezzo di un cammino lungo e interminabile ci trovammo davanti a un bivio.
- Dove andiamo? – chiesi sbuffando.
- Proviamo di qua. – indicò la parte destra del bivio.
- Peccato, pensavo di prendere l’altra. – continuai, avviandomi verso la stradina alla mia sinistra e sbattendo i piedi a terra.
Non avevo la minima intenzione di fare altra strada con lui che però si precipitò a seguirmi, impedendomi di tornare indietro.
- Alli! – urlò, correndo fino ad arrivare al mio fianco.
- Che vuoi? – continuai.
- Perché mi tratti così? Perché mi eviti? Cosa ti ho fatto? – urlò quasi, mettendosi davanti a me per impedirmi di correre via per evitare di rispondergli. Previdente.
- Nulla. – sbottai, guardando altrove.
- Nulla? – replicò.
- Sì, nulla. Sono io che sono isterica, pazza e schizzata. Ora lasciami stare. – dissi, prima di colpire la sua spalla con la mia e continuare a camminare.
Dopo qualche passo mi sentii strattonare per un polso e così fui costretta a voltarmi.
- Sul fatto di essere schizzata e pazza non ci piove ma… lo so, per te queste due giornate saranno state un inferno: conoscere una persona famosa dovrebbe voler dire pacchia, serenità, relax, risate. Confesso che con te prima mi sono divertito e anche tanto e confesso anche che invece di questa “romantica” – fece cenno di mimare le virgolette con le dita – passeggiata, avrei preferito portarti a vedere, che ne so, un bel film al cinema. – disse tutto d’un fiato.
– Alli. – continuò – scusa… - concluse con tono dispiaciuto, mentre la mia bocca lottava per non assumere la forma di una ‘o’ .
Aprivo e chiudevo la bocca, cercando di rispondere, di replicare. Ma perché avrei dovuto?
Di solito la gente pensa che quando i ragazzi devono domandare scusa a qualcuno si inventano le peggiori scuse per non farlo ma io, dopo aver sentito le scuse più sincere di una persona, che tra l’altro non mi doveva nemmeno, potevo anche morire.
- Harry, non devi chiedermi scusa. – sorrisi prendendogli una mano – E’ che non ho dormito, la testa fa ancora male per non una, ma le due botte che mi hai fatto prendere – lo vidi abbassare lo sguardo, mentre io sorridevo per quel che volevo dire – ma non devi preoccuparti: anche io mi sono divertita questo pomeriggio… e poi, scusa, ma Petunia è morta, come dovrei stare?! – dissi con un pizzico di sarcasmo.
Per tutta risposta Harry mi abbracciò.
Sorrisi a quel gesto carino per poi staccarmi e riprendere a camminare.
- E comunque era la parte sinistra?! – domandò Harry, quando davanti a noi si imposero fili d’erba alti quanto un armadio: mi sentivo una formica nel prato.
- Scusa… - sorrisi, stringendogli la mano.

Dopo aver camminato oltre l’erba notai, con la coda dell’occhio, un piccolo stagno dove l’acqua era cristallina.
Mi guardai: ero piena di fango, vestiti sporchi e avevo caldo, tanto caldo.
Quello era  momento perfetto per fare uno scherzo ad Harry.

ZOE’S POV.
Una volta parcheggiata la macchina nel giardino più grande che avessi mai visto io ed Holly aprimmo la porta di quell’enorme villa e quando entrammo in salotto vedemmo cinque figure sedute su un divano.
Subito una faccia abbastanza conosciuta si precipitò da me.
- Zoe? Holly? – urlò Josh.
- Josh! – gli sorrisi abbracciandolo, fissando le restanti quattro che stavano sedute sul divano.
- Che ci fate qui? – urlò quasi.
- Qualcuno ha messo le chiavi della macchina di Harry nella mia borsa. – continuai, e poco dopo mi accorsi che quelle quattro figure erano coloro che non avrei mai immaginato di incontrare.
Le gambe iniziarono a tremare, mentre vidi Holly che pian piano si fece spazio tra di loro sul divano, non per sfacciataggine, ma perché stava per svenire.
- Scusa Niall. – disse facendolo spostare un po’ e poi si accasciò sulla sua spalla mentre la risata meravigliosa del biondino riempiva la stanza.
- Ciao ragazzi! Io sono Zoe e la mia amica mezza svenuta è Holly! – sorrisi, facendo un cenno di saluto con la mano.
Ero elettrizzata.
 
ALLISON’S POV.
Lasciai la presa della sua mano e mi avvicinai alla riva del laghetto che era in parte nascosta da delle frasche verdi.
Urlai, iniziando la recita, per poi buttarmi in acqua.
- Aiuto! – urlai ancora.
- Alli! – lo sentii urlare a sua volta.
 – Non so nuotare! – replicai, cercando di non ridere.
Lo vidi buttarsi in acqua e, con la prontezza di Gabriella in High School Musical 2, salvarmi, come aveva fatto le con Sharpay che urlava peggio di come urlava mia sorella davanti a un film horror.
Oh, mi mancano i tempi di Troy, Sharpay, Gabriella. Mi sento vecchia nel pensare che l’ultima parte della ‘trilogia’, a parer mio più famosa di 50 sfumature, sia finita ben cinque anni fa!

Harry mi afferrò per la vita e sorrise.
- Ci sono io, tieniti a me. – sussurrò, guardandomi negli occhi.
A dir la verità mi dispiacque interrompere quel momento dove, di solito, nei film romantici in quel momento il bacio fatidico dei due protagonisti bussa alla porta come il lupo di Cappuccetto rosso e BAAAM, succede il finimondo.
Ma, qui non siamo in quel genere di film, non siamo in un film e basta.
- Fregato! – urlai, prima di spingerlo completamente sott’acqua e iniziare a ridere, almeno finché Harry non fece lo stesso, iniziando a tirarmi sott’acqua e a farmi il solletico.

Quando il sole cominciò a calare decidemmo di uscire dall’acqua per avere il tempo di asciugarci.
E, dopo aver steso al sole le nostre giacche ci sedemmo sull’erba e iniziammo a chiacchierare.
- Sei perfida. – sbottò, aggiustandosi i ricci bagnati.
- Lo so, grazie. – sorrisi, tirando fuori la lingua.
Lui ricambiò il sorriso.
- Sinceramente? Non ti facevo così simpatico… - bofonchiai, sperando che non sentisse.
- Uhm? Sul serio? Io pensavo che tu mi vedessi come un mostro senza sentimenti… insomma, ci sono stato male quando mi hai detto di essere una delle cause che ti rovina la vita… - continuò, serio.
Lo ammetto: avevo sbagliato.
Ma mia sorella mi aveva portato all’esasperazione.
Era tutto così stupido, tutto così’ strano: un attimo prima lo odiavo con tutto il cuore, a causa della figura che la mia mente vi aveva costruito intorno e un attimo dopo, invece, dopo averlo conosciuto davvero, lui era una delle persone più belle che avessi mai incontrato.
- Sai, quando tua sorella ti rovina la vita, i pomeriggi, la vacanza in California che stai aspettando da quattro mesi, per parlare di cinque ragazzi, a detta mia anche carini e con una bella voce, cercare di incontrarli, fino a portarti all’esasperazione… mmh, non puoi fare a meno di vederla in un certo modo. – dissi mentre strizzavo la mia maglietta blu.
- Ah, come vorrei tu fossi lei. Perché mi ama, ovvio. – ammiccò.
- Ti do’ il suo numero, credimi, non ti rifiuterà, anche se ha un debole per quello moro…mmh, come si chiama? – sorrisi maliziosa.
- Zayn. – mi suggerì.
- Sì, lui. – sorrisi.
- Mmh no, grazie. Magari un giorno vengo a casa tua a scusarmi con tua nonna per la macchina e le faccio una sorpresa, magari vengo con Zayn. -
- E con il biondino. C’è anche Holly. – lo corressi.
- Con Zayn e Niall. – sorrise.
- Portami il moro dagli occhi blu, come si chiama? – continuai sbattendomi una mano sulla fronte.
- Louis? – cercò una conferma.
Schioccai le dita.
- Proprio lui! Ho un debole per quelli più grandi. – sorrisi.
- Beh, anche io sono più grande e poi lui è fidanzato. – continuò.
Ci rimasi di merda.
- NOOO! – urlai.
Lui rise.
- Sai, nel gruppo sono additato come il “puttaniere”. Louis è il ‘clown’, Liam il ragazzo dal ‘cuore dolce’, Niall è il ‘mangione irlandese’, Zayn il ‘bello e pakistano’. – continuò, con un’aria triste – Ma io non sono un puttaniere e non so chi abbia messo questa voce in giro! – quasi urlò.
- Lo confesso, sono stata io. – risi.
Per tutta risposta lui mi spinse e così fui costretta a crollare e stendermi completamente sull’erba fresca, mentre sentivo che i vestiti si stavano asciugando.
Si stese anche lui vicino a me e, dopo che mi prese la mano, chiusi gli occhi, quasi addormentandomi.
Fu quando il cellulare di Harry suonò che i miei pensieri si interruppero.
Non era una chiamata, ma semplicemente una sveglia che aveva prevedibilmente reimpostato.
Così, dopo aver raccolto i vestiti oramai asciutti ed esserceli infilati ci avviammo verso la spiaggia di Malibu, che non era molto distante da lì.

Quando arrivammo Harry tirò fuori la macchina fotografica e mi incitò a sorridere, scattando una foto dove mi baciava la guancia.
Le mie gote erano visibilmente arrossate e quando si staccò gli sorrisi.
In spiaggia c’era poca gente ed io e lui camminavamo mano nella mano, manco fossimo stati fidanzati.
Le nostre dita intrecciate si muovevano avanti e indietro, mentre noi ci scambiavamo chiacchiere e sorrisi: era tutto stupendo.

Fu quando si fermò che il mio cuore iniziò a palpitare nervosamente.
La sua mano aveva appena riportato una ciocca bionda di capelli dietro al mio orecchio ed aveva preso ad accarezzarmi la guancia.
I suoi occhi verdi si scontravano con i miei azzurri, entrambi brillavano per la gioia.
Quando la sera prima mi aveva guardato con gli stessi occhi non mi ero resa conto di che effetto mi facessero, per me erano normali occhi, per me lui solo ventiquattro ore prima era un estraneo rompipalle. Ora era molto di più.
Si avvicinò a me, mentre io trattenevo il respiro, mentre io cercavo di mantenere la calma perché sapevo esattamente cosa stesse per fare. E non mi dava fastidio.

Ma l’espressione di Harry da dolce divenne cupa e tesa quando intravide di nuovo quel furgone nero, causa della nostra fuga di qualche ora prima.
Maledissi mentalmente tutti i santi e tutti i paparazzi del mondo.
Harry si staccò velocemente dal mio viso scuotendo la testa mentre io storcevo il labbro.
- Alli, forse è meglio che questa la tenga io. Questa cosa si sta facendo seria e pericolosa, è meglio stroncare tutto sul nascere. – disse, indicando la macchina fotografica.
- Perché? – domandai. – Hai paura che scoprano queste foto? Hai paura che le vada a dare ai giornali per vantarmi di aver conosciuto Harry Styles?
Certo, passare da Taylor Swift a una ragazzina di Londra è un cambiamento in negativo no? Io non sono bella, non ho una bella voce e migliaia di ragazzi che mi sbavano dietro!– urlai.
- No, ma che dici… è meglio che ti dimentichi di questi giorni che abbiamo passato assieme.- continuò, mentre io non capivo, non capivo più nulla.
- Che? – sussurrai, in preda alle lacrime che iniziavano a scorrere sul mio viso.
- I miei amici avevano ragione, non avrei dovuto affezionarmi a te. Ora ci sono i paparazzi, devi andare via, non devi dire a nessuno di quel che abbiamo passato oggi. – concluse con un tono dispiaciuto ma autoritario.
- Oh beh, stai tranquillo. Non dirò nulla a nessuno. Mi convincerò che non sia successo nulla, che tu non esista! Volevi la macchina fotografica? – urlai facendo dei passi per poi voltarmi a guardarlo. – Tieni! – urlai lanciandola a terra.  – Sono io la stupida, che mi sono convinta che la mia vita potesse essere sconvolta da uno come te, da una persona diversa dalle altre, piena di ragazze che gli scodinzolano dietro come dei cagnolini! Come potevo pensare che tu volessi passare del tempo con me per interesse? No! Volevi usarmi. Volevi usarmi per dormire nel mio garage visto che non sapevo dove andare, mi hai usato per il cappellino di mio fratello, HAI UCCISO LA MACCHINA DI MIA NONNA. – urlai mentre piangevo. - Scordati anche tu, di tutto. – conclusi, andando via.
- Ma…- replicò lui facendo qualche passo in avanti.
Non gli diedi il tempo di fare e dire nulla. Corsi solo via, entrando in una cabina telefonica mentre guardai che in poco tempo una cerchia di fans si era avvicinata a lui e aveva iniziato a domandare autografi e foto. 

AIOLEIAAAH!
No, non sono morta.
AHAHAHAHAHAH.
Sono solo taaanto triste, ragazzi.
Insommaaaaaaaaaaa, solo 5 recensioni? No, okay scherzo. Mi accontento.
Ho poco tempo per lo spazio autrice perciò mi limito a dirvi: pliiiis, recensite. 
Se volete potete seguirmi su Twittaaah, se volete o avete qualcosa da domandare non esitate, sono @greeneyesharry. *-*
Seguite anche l'altra mia Fan Fiction "Somebody That I Used To Know" ?
Vi mando un kiss forte.
UN BACIO ALLA MAMMA, CALIFORNIAAAA, E AL PROSSIMO CAPITOLOOO!
Annachiara.

  
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