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Autore: chasingusall    28/03/2013    0 recensioni
Dopo il lavaggio del cervello da parte della Better Living, Sam è diventata grigia. La vita a Battery City è ordinaria e passiva, ma fuori c'è tutto un mondo da (ri)scoprire.
"DON'T TAKE THE PILLS."
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I – Escape.

 

Il mattino seguente, Sam si ritrovò come ogni mattina a camminare sul grigio marciapiede di Battery City, ma a differenza del solito era più turbata.

Lo si leggeva nei suoi occhi – grigi anch'essi – e nella sua espressione assente.
La coda per le pillole era lunghissima. Centinaia di persone che aspettavano il loro turno per ingurgitare aspre "pasticche anti-tristezza".
Sam ripensò alla scritta rossa del giorno prima, ed ebbe una piccola e malsana idea.
"Nome e numero di identificazione."
"Sam Bennett, milleduecentoventisei."
La dottoressa scrisse velocemente sulla tastiera del suo computer, per poi passarle una piccola bustina di carta contenente sei pillole.
"Ora deve ingoiare le pillole qui, per assicurarsi che le prenda tutte."
Sam deglutì, e infilò le pillole una ad una in bocca, tenendole però nascoste dietro i denti inferiori. Aprì la bocca per farsi controllare, e poi fu liquidata con un cenno del capo.
Missione compiuta.
Quando fu abbastanza lontana e isolata, sputò le pasticche sul palmo della mano, e le gettò tra le grate di un tombino.
La giornata proseguì come sempre, anche se in Sam cresceva sempre di più la consapevolezza che la Better Living era in realtà una Lesser Living.

Era seduta come ogni sera sul divano, ad osservare lo schermo della tv che come sempre mostrava le solite strisce bianche, nere e grigie che si alternavano una all'altra.Un sordo battere alla porta del suo scompartimento la scosse. Chi poteva mai essere a quell'ora, senza preavviso?
"Magari hanno scoperto delle pillole", penso Sam, così prima di aprire osservò dallo spioncino.
Erano loro.In quel momento nella sua mente si presentarono due opzioni:
- Aprire la porta, fingere di aver perso le pillole e mangiarne delle altre, continuando così la sua vita monotona e grigia.
- Non aprirla e scappare. Scappare da Battery City, dalla Better Living, dal Grigio e da tutto quanto. Iniziare a vivere la propria vita come lo era tanti anni fa, libera da ogni sorta di regole e divieti.
La seconda era decisamente più allettante, ma come fare?
Intanto la porta bussò di nuovo.
Poi le venne un'idea.
Si affrettò a prendere il primo oggetto che poteva usare come arma: l'asta in metallo che sorreggeva le tende della finestra.
"Signorina Bennett, se non apre la porta entro dieci secondi saremo costretti ad entrare da soli."
La ragazza non se lo fece ripetere due volte, e li accolse nascondendo l'asta dietro le spalle.
"Ehm, scusatemi, io... ero in bagno." Sorrise allungando il più possibile gli angoli della bocca. I due draculoidi entrarono senza dire altro, e si guardarono attorno.
"Abbiamo trovato le sue pillole nelle fognature, signorina." Diamine, in quel posto controllavano ogni cosa.
"Oh... eh, ecco dov'erano finite! Le stavo cercando proprio ora."
I draculoidi si guardarono poco convinti, e si girarono di spalle per esaminare l'appartamento.
Quella era l'occasione giusta.
Sam alzò l'asta in aria, e colpì entrambi alla testa. Nonostante la sua debolezza, i due caddero tramortiti a terra.


Jet Star guidava la sua macchina guardando fuori dal finestrino, assicurandosi che nessun draculoide vagasse da quelle parti. Sul sedile passeggero, Kobra Kid assaporava il vento che raramente si faceva sentire in mezzo al deserto.
"Dobbiamo fermarci", annunciò Jet, serio.
"Perché? Che succede?" Il biondo si mise subito all'erta, impugnando il fucile rosso tra le mani.
"Devo fare pipì."
Si guardarono per un secondo, uno con un'espressione divertita, e l'altro stizzito.
"Vai al diavolo."
Jet Star fermò l'auto e scese, dirigendosi dietro un gruppo di rocce che fungevano da nascondiglio. Non si aspettava però, di vedere un draculoide seduto proprio ai suoi piedi, che non appena lo notò, si alzò di scatto.
"WHOA!" Urlò il moro, tastando la cintura alla ricerca della sua pistola, per poi ricordarsi di averla lasciata in auto.
Il draculoide però sembrava innocuo, e decisamente molto goffo.
"Chi diavolo sei tu?!" Urlò, con voce puerile.
"Chi... chi sono io?" Jet alzò un sopracciglio, perplesso. I Killjoys erano ricercati, e le loro facce erano appese ovunque; perdipiù un draculoide doveva conoscere il suo nemico.
"Io... ehm. Non sono un draculoide." Mormorò, togliendosi lentamente il casco, e gettandolo a terra.
"Sono scappata", aggiunse poi la ragazza.
Per il ragazzo fu tutto più chiaro, e così annuì.
"Jet, scansati!" La voce di Kobra risuonò dietro di lui, e non fece in tempo a fermarlo che il laser aveva già colpito Sam sul braccio, facendola cadere a terra.
"Kobra, no! È una di noi!"
"Che cosa?"
I due osservarono la ragazza svenuta a terra con una ferita al braccio, con l'armatura bianca ancora addosso.
"È ancora viva per fortuna, dobbiamo portarla al rifugio."
"Buona idea."
I due la caricarono in auto, e ripartirono veloci, scomparendo dietro una duna.
   
 
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