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Autore: Mel97    28/03/2013    3 recensioni
Ciao, mi chiamo Gabrielle ho 15 anni e vengo da un piccolo paesino della provincia di Napoli, ma sono appena atterrata all'aeroporto di Parigi con mia madre.
Ho perso mio padre ingiustamente e ne io ne mia madre non riuscivamo più a vivere in posto dove tutto ricordava e parlava di lui. Era nato e vissuto lì, fin quando la camorra non l'ha ucciso sbagliando persona.
Ora posso iniziare una nuova vita in una nuova città
Ma persone del mio passato mai dimenticate potranno ritornare...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella notte facemmo l’amore. Le nostre paure, delusioni, amore, lacrime, odio si mescolarono e diventarono tutt’uno: Noi. Alec cominciò a baciarmi prima con dolcezza, poi con foga, i suoi baci diventarono più forti, la sua lingua incontrò la mia e insieme cominciammo ad ispezionare le nostre bocche, le mie gambe cingevano il suo corpo, le mani intrecciate alle sue, le nostre bocche non si staccavano mai. Alec mi spogliò e io feci lo stesso con lui, eravamo nudi, avevo vergogna del mio corpo non mi era mai piaciuto..
-Tu sei tutta bella. –mi disse Alec.-
 Mi prese il viso fra le mani e mi baciò prima la fronte, poi le guancie una ad una, il naso e infine le lebbra, facendomi sciogliere il cuore e rimanendomi senza fiato.
-Alec, ho paura, per me è la prima volta. –dissi io.-
-Ti fidi di me?
-Si. –risposi.-
Entrò dentro di me e tutta la paura scomparve. Eravamo sotto le lenzuola del mio letto, lui su di me. Le mie mani si intrecciavano nei suoi capelli, accarezzavano le spalle e il petto di lui.. Ero felice e non mi preoccupavo se la mamma o la nonna ci avrebbero sentiti, la porta era chiusa a chiave ma tutto il resto del mondo, in quel momento, non esisteva. Facemmo l’amore più volte, eravamo insaziabili l’uno dell’altro, finchè non ci addormentammo abbracciati. Al calare della sera, qualcuno bussò alla porta.. Io e Alec ci svegliammo di soprassalto, ci guardammo negli occhi e lui sfoderò quei suoi denti bianchi in un fantastico sorriso.
-Gabrielle? Il tuo amico resta a cena con noi? Abbiamo un posto in più a tavola, tua madre è uscita con dei suoi colleghi.  -era la voce della nonna.-
-Si nonna, Alec rimane qui a cena. –risposi io guardando la sveglia sul comodino. Quando sentimmo che la nonna era ormai lontana, scoppiamo a ridere, ma Alec mi prese e mi fece appoggiare la testa sul suo petto, per poi darmi un bacio sulla fronte.-
Rimanemmo a letto per un’altra buona mezz’oretta, ma poi ci alzammo e ci vestimmo.. Scendemmo insieme e prima di arrivare in cucina ci baciammo..
-Ok, mi raccomando, la nonna non deve sospettare nulla! –dissi io.-
-Signorsì capitano! –rispose lui, mettendosi sull’attenti come un militare.-
La nonna era ai fornelli, aveva cucinato tante cose: pollo fritto, patatine e crocchè, praticamente il mio piatto preferito, corsi da lei e l’abbracciai.
-Come è venuta la stanza? -ci chiese la nonna.-
-Stupenda. –rispose Alec guardandomi.-
-Nonna tu che hai fatto? Non ti ho sentita proprio.. –le chiesi, facendo finta di nulla.-
-Sono uscita per fare la spesa con tua madre, mi ha riportata a casa ed ora eccomi qui..
Ci mettemmo a tavola tutti e tre e mangiammo in silenzio. Alec era seduto di fronte a me, mentre la nonna a capotavola, ci lanciavamo occhiatine e sembrava che la nonna non si accorgesse di nulla. Finita la cena, Alec mi aiutò a sparecchiare la tavola e poi lo accompagnai all’uscita. Fuori faceva freddo, e Alec, vedendomi tremare, mi abbracciò e mi baciò a lungo. Ci staccammo e rimasi fuori l’uscio della porta finchè non vidi che svoltava l’angolo. Rientrai in casa e corsi in camera mia, mi spogliai e andai a dormire.
Il giorno dopo mi svegliai che erano le 10 passate.. accesi il mio Iphone e trovai 3 messaggi:
Uno era della mamma:
“Tesoro sono uscita a fare shopping con una collega, la nonna è a pranzo da una sua amica.. Torneremo entrambe stasera. Ti voglio bene cucciola mia <3”
Il secondo era di Clare:
“Ehi tesoro, ti aspetto oggi da me, insieme a Isabelle, Catherine e Lola! Devo raccontarti tante cose. J
Il terzo era di Alec:
“Buongiorno piccola, ti ho pensata tutta la notte..”
Posai il cellulare al posto in cui si trovava prima e mi rimisi sotto le coperte, riaddormentandomi.
Mi risvegliai un ora dopo tutta sudata, sognai di nuovo quella sera, quei colpi di pistola, io che mi riparavo sotto casa, la mamma che guardava tutto dalla finestra e mio padre che moriva dissanguato nella nostra macchina..
Scesi in cucina per prendere un bicchiere d’acqua, ritornai in camera mia, aprìì l’armadio e mi misi un pantaloncino nero con un top bianco e una felpa grigia. Presi l’ Iphone e cuffiette e scesi per andare da Clare.
Arrivata lì mi aprì la madre di Clare, una donna sulla trentina, ex modella, alta, bionda con occhi azzurri e labbra carnose. Era la prima volta che la vedevo, l’ultima volta che ero a casa di Clare, la madre e il padre erano partiti per un viaggio di lavoro.
-Ciao, tu devi essere Gabrielle.
-Salve signora, si sono io.
- Oh chiamami Elise, Clare mi ha parlato tanto di te. Sei italiana giusto?
-Si. –risposi io.
-Adoro l’Italia, un paio di anni fa ho sfilato per Valentino, divino. Le ragazze sono di sopra. -mi disse Elise.-
-Grazie mille Elise.
La camera di Clare si trovava in fondo al corridoio a destra. Entrai nella stanza, c’erano Catherine, Lola e Isabelle sedute sul tappeto peloso fucsia, mentre Clare sul suo letto a baldacchino color lilla e coperte dello stesso colore del tappeto.
-Gaaaabrieeelleeeeeeeeeeeeeeee! –urlò Clare appena mi vide, lanciandosi verso di me per abbracciarmi e insieme a lei corsero anche le altre.-
-Ma che fine avevi fatto? Sono giorni che non ti fai sentire. –mi chiese Isabelle.-
-Ehm.. sono stata un po’ impegnata…
-Bhe, allora ti aggiorno subito.. –disse Clare emozionata.-
-Spara, siamo tutte orecchie. –disse Lola.-
-Allora, sapete che ho conosciuto quell’Adrien e ieri, usciti dalla palestra, mi ha invitato a prendere un caffè insieme a lui.. Ho accettato e mi ha portato in un lussuoso caffè-ristorante di Parigi.. Arrivati lì, un cameriere ci ha fatti accomodare ad un tavolo in fondo alla sala dove si vedeva tutta Parigi, immaginatevi voi come stavo: tuta da ginnastica, un solo filo di eyeliner sugli occhi e capelli arruffati dal sudore… Ma ritorniamo al dunque, ci portarono degli aperitivi e poi piatti dagli strani nomi, tutti buonissimi.. Durante il pranzo, parlammo di tutto, della scuola, del suo lavoro.. dopo mi ha portata a fare una passeggiata lungo la Senna… -disse Clare tutto d’un fiato, con aria sognante.-
-E cosa ti ha detto più? Vi siete baciati? –chiese Catherine fremendo.-
-Si, l’ha fatto. –rispose Clare eccitata alla domanda di Catherine.-
-Clare, lo sai come andrà a finire vero? –domandò Lola.-
-In che senso? –rispose la bionda.-
-Che tra qualche settimana/mese tu lo pianterai perché ti piacerà un altro o viceversa. –disse Isabelle.-
-Clare ma forse ti sei dimenticata di un piccolo dettaglio! –disse Lola.-
-E quale? –domandò Clare.-
-TU STAI ANCORA CON ALEC! –urlò la riccia.-                 
-Ah gia.. ma tanto comunque ci saremo lasciati..
Comincia a sentirmi a disagio mentre Lola, Clare e Isabelle discutevano sulla serietà in amore.. quando d’improvviso irruppe Elise in camera, nel momento giusto prima che sarebbe potuta scoppiare una lotta tra  le tre ragazze, dicendoci che aveva ordinato la pizza e che lei sarebbe uscita per andare a prendere il fratello di Clare, Liam, a casa di un suo amico.
Nel frattempo era arrivato quello delle pizze e scendemmo in cucina per mangiare…
-Ragazze, stasera cosa vi metterete? –chiese Lola alle quattro ragazze, mentre masticava un pezzo di pizza.-
-Perché stasera cosa c’è? –domandai io.-
-Il concerto dei ragazzi.
-Ma come c’è un concerto? Non ne sapevo nulla… -chiesi io.-
-Stasera al Phoenix vicino scuola.. verso le 22:00… -mi informò Isabelle prendendo una fetta di pizza di Catherine.-
 -Gabri tu devi assolutamente venire! –mi disse Clare.-
Dopo aver mangiato le pizze, ci sedemmo sul grande e moderno divano bianco di casa Moses e guardammo il mio film preferito: “Amici di letto”. Verso le sei del pomeriggio ritornai a casa..
Rientrata a casa, salìì per andare in camera mia quando vidi la luce accesa della camera di mia madre. La trovai con l’accappatoio addosso mentre prendeva una vecchia tuta e consumata che indossava per la casa. Alzò lo sguardo e mi trovò a fissarla sullo spigolo della porta.
-Ehi tesoro, perché mi fissi?
-Niente. Com’è andato il pranzo con la tua collega? –le chiesi io.-
-Bene, siamo state in ristorante vicino “Lafayette”… tu che hai fatto?
-Sono stata da Clare insieme a Isabelle, Lola e Catherine.. ah mamma stasera esco, i ragazzi suonano in un locale vicino scuola.-
-Ma come, esci di nuovo? Sei appena tornata! –mi rimproverò la mamma.-
-Lo so mami, ma ci tengono tutti..
-Soprattutto quell’Alec, vero? –disse mia madre avvicinandosi a me per darmi un bacio sulla fronte.-
-Si.. –risposi io.-
-D’accordo puoi andare.. ma non fare tardi!
-Oh grazie mamma! –risposi io cominciando a saltare!.-
“E ora che mi metto?!”          
CIAO A TUTTI!!
SPERO VI PIACCIA IL CAPITOLO, ANCHE SE LA FINE NON MI CONVINCE MOLTO..
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.
UN BACIO, LA VOSTRA MEL!
  
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