Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Memianga    28/03/2013    1 recensioni
Esistono ragazze alle quali piace la vita mondana e il divertimento allo stato puro. Le quali amano le avventure senza fondamento. Che preferiscono passare le notti in qualche locale ad ubriacarsi e fare pazzie.
E poi ci sono ragazze come me, alle quali piacciono le cose semplici e le quali credono ancora nei valori della vita; pensai guardando fuori dal finestrino dell'auto, mentre Mark ed io stavamo raggiungendo casa dei miei.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Le sue mani tra i miei capelli. Le sue dolci carezze. Il suo respiro fresco ed eccitante. I suoi capelli tra le mie dita. Le sue spalle e le sue braccia. La passione.

"Ashley! Ashley!". La voce di Eva, la mia collega, mi riportò alla realtà. "Vai a prendere il carico dei pannolini dal magazzino".

"Si, subito!".

Ero completamente assente. La mia testa non voleva rimanere concentrata sul lavoro per più di due minuti consecutivi. Avevo sempre davanti agli occhi l'immagine di lui, delle sue labbra e del nostro bacio.

Non vedevo l'ora di tornare a casa per poterlo sentire. Sembravo un'adolescente alla prima cotta. Sarei stata disposta a marinare il lavoro che tanto amavo per passare del tempo con lui, se ce ne fosse stato il bisogno. Forse con la mente ero davvero tornata indietro negli anni.

Finalmente la mia giornata lavorativa, che sembrava essere senza fine, finì e potei tornare a casa.

Nel tragitto che separava il lavoro da casa mia, ripensai al tenero messaggio che mi mandò poco prima che mi addormentassi.

- Sono contento di averti conosciuta. Spero di passare tante altre serate come quella di stasera. Ti penso. Un abbraccio. Liam -

Tutto questo mi sembrava un sogno. Era così perfetto che non potevo credere stesse accadendo proprio a me. Mi sentivo fortunata e contenta.

Credevo in lui e nella sua sincerità. Istintivamente mi fidavo lui. Forse era per questo che stavo perdendo la testa per lui.

Raggiunsi casa mia ed entrai con l'intenzione di andare in camera. Appena chiusi la porta d'ingresso, vidi mia sorella sul divano che guardava la televisione. La salutai e salii le scale.

"C'è una cosa per te in cucina!". Urlò Meredith facendomi fermare a metà scalinata.

Scesi di nuovo al piano terra e corsi in cucina, curiosa. Sul tavolo faceva bella mostra di sè uno splendido bouquet. Era composto da fiori diversi, tutti con sfumature azzurro/celesti, contornati da grandi foglie verdi lucide. Gli addobbi erano stesso colore dei fiori, compreso il grosso fiocco sul davanti che teneva uniti i gambi. Era tutto minuziosamente realizzato per donare al bouquet perfezione e candore. Era di una bellezza straordinaria. Quasi mi commossi nel vedere tanta meraviglia. Poi, osservando attentamente, vidi una piccola busta celeste messa volutamente all'interno, seminascosta dai fiori. La presi e ne lessi il contenuto scritto a penna.

- I tuoi occhi mi hanno incantato. Liam -

Un brivido percorse tutto il mio corpo. Avevo la pelle d'oca e mi girò la testa per un secondo. Non ero abituata a questo genere di attenzioni. Mi facevano provare delle emozioni troppo intense. Ebbi bisogno di bere dell'acqua. Presi un bicchiere, girai il miscelatore dell'acqua del lavandino e ne versai un po' dentro, quando arrivò in cucina mia sorella.

"Visto che belli?". Disse, appoggiandosi con la spalla allo stipite della porta.

"Sono meravigliosi!". Risposi commossa.

"Te li ha mandati lui, vero?".

Feci cenno di si con la testa.

"Sei fortunata, Ashley. Sembra essere davvero dolce.". Sorrise. Era sinceramente contenta per me.

"Ma... Chi li ha portati?". Ero molto curiosa, volevo i dettagli.

"Un fiorista. Poco prima che arrivassi tu. Meno male che io torno per pranzo a casa, sennò che avrebbe fatto, se li riportava indietro?".

Il mio sguardo era come perso nel vuoto. Come la mia mente. Poi un pensiero. I miei non avrebbero dovuti vederli. Non volevo già parlare loro di lui. Era presto.

"Però ora... Devo nasconderli. Non devono vederli mamma e papà". Dissi a mia sorella.

"No, perché?". Si sorprese.

"Perché è presto. Ci conosciamo da poco!". Giustificai.

"Invece io penso che potresti accennare qualcosa. Questo è un bel gesto, e Liam entrerà piacevolmente nell'immaginario di mamma e papà".

Forse non aveva tutti i torti. Con mia madre in particolar modo avevo un bellissimo rapporto. Semplicemente non volevo farle conoscere una realtà della quale non ero sicura nemmeno io. Oppure ero semplicemente io che avevo paura di accettarla.

"Forse hai ragione...”. Dissi, rassegnata al pensiero.

Mia sorella mi fece con la mano il segno 'OK' e un occhiolino, per poi tornarsene in sala a seguire nuovamente la televisione.

Mi ritrovai da sola ad osservare il bouquet, con ancora il bicchiere d'acqua in mano. La bevvi tutto d'un sorso. Poi mi avvicinai al mazzo di fiori e provai ad annusare la loro fragranza. Era fresca e profumata e mentre il loro aroma mi donava una sensazione piacevole, ripensai alla frase scritta nel biglietto. Che dolcezza infinita. Liam mi faceva sentire importante.

Il mio cellulare in quell'istante squillò. Era lui, come immaginavo. Risposi.

Hey, ciao”.

Buongiorno Ashley”.

Poi ci fu una pausa. Non sapevo cosa dire. E forse nemmeno lui. Non ci sentivamo dalla sera precedente: la sera del nostro primo bacio. E forse, adesso, c'era un po' di imbarazzo.

Mi sei mancata questa mattina. A dire il vero, mi manchi ogni volta che non sei con me”.

Mi sciolsi come un cioccolatino. Sentii le farfalle nello stomaco ed avrei voluto urlare dalla gioia. Smisi anche di respirare, credo, perchè mi sentii quasi soffocare dall'emozione. Ma lui si aspettava una risposta da me. Dunque presi un respiro e mi lasciai trasportare dalla sincerità e dalla naturalezza delle mie parole.

Anche tu, non sai quanto”.

Emise un suono. Era la melodia del suo sorriso. Sicuramente stava sorridendo.

I tuoi occhi...”. Disse poco dopo, lasciando però la frase in sospeso.

Cosa?”. Chiesi.

I tuoi occhi hanno un colore unico. Non sono riuscito a trovarlo in natura. Forse sono del colore del cielo...”.

Grazie, è stato un gesto dolcissimo. Mi hai sorpreso... Non me l'aspettavo”.

Spero che tu ne sia rimasta contenta”.

Tanto...”.

Ho voglia di vederti”. Disse in quel momento, con un tono di voce molto passionale che mi spiazzò. Anche se era palese il suo interesse nei miei confronti, queste frasi dette da lui con il suono della sua voce, mi donavano sempre un brivido di emozione.

Anche io vorrei. Sei impegnato oggi?”.

No, oggi no. Vuoi uscire con me?”.

E' una richiesta formale?”. Chiesi, ironica.

Certo, signorina. Ha voglia di passare la serata in mia compagnia?”. Camuffò la voce per cercare di risultare il più convincente possibile.

Con piacere”. Risposi, contenta.

Ci demmo appuntamento sotto casa mia. Sarebbe passato lui con un taxi a prendermi e saremmo andati in una discoteca in città.

Mi preparai con cura, cercando di avere un abbigliamento giusto per ballare, ma che potesse sempre rispecchiare il mio gusto e la mia personalità. Per cui optai per dei jeans attillati, una maglietta sbracciata azzurra con pallettes, una giacca nera e delle scarpe con un tacco non troppo alto.

Ero pronta, quando sentì mia madre rientrare dal lavoro. Avrei dovuto affrontare il 'discorso Liam' con lei.

Oddio che meraviglia!”. Sentì dire da mia madre, mentre scendevo dalle scale.

E' un pensiero per me, mamma”. Dissi entrando in cucina.

Ah bè, di tuo padre sicuro non poteva essere. Non è mai stato un uomo da fiori, lui”. Sorridemmo insieme. “Dunque, sono tuoi...”. Lasciò il discorso in sospeso, aspettandosi un mio chiarimento.

Si mamma, e sono da parte di un ragazzo... Lo stesso con il quale uscirò stasera”.

Probabilmente il mio viso traspariva felicità, perchè mia madre mi guardò quasi con commozione.

Avevo notato qualcosa di diverso in te. Evidentemente sei contenta. Se lui ti fa stare bene, sono contenta anche io”.

Mia madre era molto comprensiva e ha sempre lasciato che io prendessi le mie decisioni da sola. Così, anche questa volta, compresa la situazione, ebbe solo consigli da darmi.

Ovvio, mamma. E' solo l'inizio. Ci stiamo conoscendo. Ma mi piace tanto. E mi fa stare bene”. Confessai.

Dopo la scottatura che ti sei presa con Mark, sono certa che tu abbia coscienza e giudizio, in fatto di ragazzi”. Disse, dandomi un bacio sulla fronte.

Mi augurai che avesse davvero ragione.

E... Come si chiama. Si può sapere?”. Chiese curiosa, sorridendo.

Liam”.

Ah, Liam. Mi piace...”.

Sorridemmo entrambe e l'abbracciai.

Poi uscì dalla cucina ed andai in camera mia, aspettando notizie di Liam che non tardarono ad arrivare.

Giunse in anticipo con un'automobile che sicuramente non era un taxi. Dalla finestra della mia stanza potei vedere che era nera ed aveva i finestrini oscurati. Probabilmente era anche di una casa automobilistica prestigiosa, perchè non passava inosservata.

Dunque scesi al piano terra, salutai la mia famiglia e mi diressi verso quell'auto. Mentre camminavo per raggiungerla, mi sentii osservata. Mi girai e notai Daisy alla finestra di camera sua. Daisy... Appena ho un attimo di tempo dovremmo vederci assolutamente, pensai. Avevo la testa tra le nuvole in quel periodo. La salutai con la mano e lei ricambiò, sorridendomi. Poi ripresi a camminare, quando Liam scese dall'auto e mi venne incontro.

La sua visione mi fece andare su di giri. Stava camminando verso di me. Con quel suo sorriso magnetico. Poi i nostri sguardi si incrociarono. Era bellissimo e sentivo una forte attrazione verso di lui.

Mi raggiunse, mi cinse la vita con le sue grandi mani e mi portò a sé, baciandomi. Era un bacio tenero e delicato, un assaggio all'aroma del suo profumo. Mentre forti ed intensi brividi percorrevano il mio corpo.

Sei incantevole”. Mi disse quando i nostri visi si appoggiarono uno all'altro ed il suo sguardo penetrava il mio. Adoravo il suo respiro su di me.

Di tutta risposta io gli diedi un altro bacio sfuggente sulle sue labbra carnose. Le sue mani stringevano le mie. Poi si allontanò accompagnandomi alla portiera per aprirla, prima di pendere anche lui posto in auto, dall'altro lato della macchina.

Durante il tragitto mi arrivò un messaggio di Daisy.

- Le cose vanno a gonfie vele tra voi due. Sono contenta. Appena puoi, aggiornami! Sono curiosa! Ti voglio bene. -

Io le risposi che appena sarei riuscita, sarei passata da lei per un the e le avrei raccontato tutto. Daisy era sempre presente per me, anche se per diverso tempo non ci sentivamo. E anche io per lei. Non importava vederci tutti i giorni, sapevamo di poter contare l'una sull'altra.

Finalmente raggiungemmo il locale. Vidi all'ingresso una lunga fila di persone in attesa di entrare. Non mi meravigliai nell'intuire che saremmo entrati dall'ingresso secondario.

Il locale era già gremito di gente ed era illuminato solo da luci colorate puntate sulla pista. Passammo dunque a fatica tra tutte quelle persone, con Liam che mi faceva strada tenendomi per mano. Ad un certo punto ci fermammo. Eravamo di fronte ad una scalinata che portava in alto, verso il buio. Io mi guardai intorno per cercare di orientarmi, ma non ci riuscii. Poi riprendemmo a muoverci, salendo le scale. Ed è nei primi scalini che, voltandomi, mi accorsi che in fondo alla scalinata era posizionato un uomo della sicurezza. Dove stiamo andando?, pensai.

Mentre salivamo quelle scale buie, Liam tenendomi per mano, si girò a guardarmi. Un impulso mi pervase come una scossa elettrica, con intensa energia. Colpa della musica, del buio e dei suoi occhi. Un palpito di passione mi prese senza preavviso. E senza pensarci, avrei voluto fermare Liam, spingerlo verso la parete e baciarlo con tutta la mia forza. Ma cercai di scacciare via questo pensiero perverso. Non era il momento. E sinceramente non era da me. Non mi era mai capitato prima d'ora di provare un impulso così forte. Liam stava facendo nascere dentro di me una nuova Ashley.

Io lo desideravo. Lo volevo, davvero.

Con il corpo ancora pervaso da brividi, arrivammo al piano superiore e raggiungemmo un gruppo di persone sedute su dei divanetti in uno spazio abbastanza ampio. C'era una ringhiera di vetro tutt'intorno. Potei notare la pista da ballo attraverso di essa. E mentre mi osservavo intorno, Liam iniziò a salutare qualcuno.

Lei è Ashley”. Lo sentì quasi urlare, a causa dell'alto volume della musica.

Mi girai verso di lui e lo vidi di fronte a due ragazzi. Erano alti più o meno quando lui. Uno dei due attirò la mia attenzione per i suoi folti capelli. L'altro probabilmente già lo conoscevo. Lo avevo sicuramente visto la sera in cui in conosciuto Liam.

Ti ricordi di lei, vero?”. Chiese Liam proprio a quel ragazzo.

E come dimenticarsi di colei che non ci conosceva!”. Rispose lui sorridendo.

Non capivo cosa volesse dire e arricciai la fronte. Lui mi prese la mano libera, me la strinse tra le sue e se la portò di fronte alle sue labbra.

Ti ricordi di me?”. Chiese.

Potei vedere i suoi occhi chiari osservarmi al di sopra della mia mano ed ero sicura che la sua bocca fosse piegata in un sorriso.

Ehm, forse. Ma non ricordo il tuo nome”. Dichiarai.

Ma come, ancora?”. Fece una risata, lasciando la presa dalla mia mano. “Louis, io sono Louis!”.

Ah si, ora ricordo!”. Era quel ragazzo simpatico. “Piacere di rivederti, Louis”.

Lui invece è Harry”. Disse Liam, riferendosi all'altro ragazzo che osservò tutta la scena.

Incantato di conoscerti, finalmente. Liam non fa altro che parlare di te”. E spalancò le sue labbra in un enorme sorriso asimmetrico che non passava inosservato.

Ma smettila!”. Commentò Liam, ridendo e dandogli una gomitata.

Io non potei far altro che ridere, imbarazzata per essere l'oggetto della discussione.

Piacere di conoscerti”. Dissi a Harry, stingendogli la mano.

Hey, che fate, vi prendete a botte?”. Incalzò un ragazzo che ci raggiunse in quel momento, quasi saltandoci addosso.

E' colpa sua!”. Mi venne da rispondere, indicando il ragazzo dai folti capelli.

Ma come Harry! Proprio tu? Non me l'aspettavo da te!”. Disse scoppiando in un risata alquanto originale. Nonostante la musica, riuscì a sentirla chiaramente e fece ridere anche a me.

Tu devi essere Ashley, giusto?”. Mi chiese quel ragazzo dai capelli biondi.

Si, esatto!”.

Allungò la sua mano per presentarsi.

Io sono Niall. Piacere”.

Piacere mio”.

Sei una bella ragazza, complimenti”. Mi disse, poi si girò verso Liam, che non aveva lasciato la mia mano nemmeno per un secondo.

Hey, Liam. E' proprio una bella ragazza! Ottima scelta!”. Disse ridendo.

Hey, Nialler! Attento a te e a ciò che dici!”. Rispose Liam, sorridendo.

Stavo scherzando, amico. E' tutta tua!”. Rispose il biondino, facendomi l'occhiolino.

Liam si girò verso di me, mi sorrise dolcemente e mi diede una tenera carezza sulla guancia.

Hey, amico! Sei in dolce compagnia questa sera!”. Era Andy, mi ricordavo di lui.

Salutò con la mano Liam, poi si avvicinò a me e mi diede tre baci sulle guance.

Tutto bene?”. Mi chiese.

Si, tutto bene, grazie!”.

La tua amica, è rimasta a casa?”.

Per essere stata una notte di sola passione, non mi aspettavo di ricordasse di lei.

Si, si...”. Risposi non sapendo cos'altro dire.

Bè, divertiti... Qua c'è da divertirsi!”. Disse mentre si allontanò.

Ashley, giusto?”. Questa volta era una voce femminile. Possibile che tutti mi conoscevano? Possibile che Liam avesse parlato così tanto di me? Mi sentii in imbarazzo.

Mi girai e vidi una ragazza incantevole. Alta, magra, bella. Tra le mani aveva un cocktail e mi si avvicinò per baciarmi le guance.

Sono contenta di conoscerti, finalmente”. Disse, quando dietro di lei apparve un'altra ragazza. Aveva dei capelli chiarissimi del colore indefinibile ed era altrettanto bella. Che splendide ragazze. Mi sentii quasi brutta in confronto.

Io sono Eleanor”. Riprese a dire la prima. “Spero diventeremo buone amiche, un giorno”. Era molto fine.

Magari, perchè no”. Risposi io.

Poi i miei occhi finirono sul sorriso della bionda. Era stampato, come in una fotografia.

Piacere”. Disse allungandomi la mano senza cambiare espressione.

Piacere, io sono Ashley”.

So bene chi sei”. Mi rispose.

Lei è Perrie. Sono entrambe le fidanzate dei miei amici. Eleanor sta con Louis, e Perrie con...”. Si guardò intorno per cercare qualcuno. “Ecco, lui”. Disse, toccando il braccio di un ragazzo messo di spalle.

Quel ragazzo dai capelli mori si girò, vide Liam e sorrise salutandolo. Poi il suo sguardo si posò su di me. Mi guardò dalla testa ai piedi. Se prima ero imbarazzata, ora facevo fatica a contenere il disagio.

Dunque, dunque, dunque. Sei in dolce compagnia stasera”. Disse chiaramente a Liam, ma tenendo gli occhi su di me.

Esatto, amico”. Rispose Liam mentre Perrie si avvicinò a quel ragazzo per abbracciarlo.

Entrambi mi fissavano. Mi sentii come se avessi qualcosa che non andava.

Lui è Zayn, lei è Ashley”. Ci presentò Liam.

Piacere di conoscerti!”. Mi strinse la mano. “Bè, divertitevi”. Disse, facendo un occhiolino a Liam per poi allontanarsi con la sua fidanzata ed Eleanor.

Ci ritrovammo da soli in mezzo a tutta quella gente. Liam in quel momento mi si avvicinò e mi tirò su il viso con un dito sotto il mento.

Ehi, tutto bene?”. Il suo tono era dolce.

Perchè me lo chiedi?”. Cercai di nascondere la tensione.

Perchè ho notato che forse eri imbarazzata. Ti sudava la mano, l'ho notato”.

Forse. E' un ambiente nuovo, persone nuove. Ragazze bellissime...”.

Ma che dici?”. Mi interruppe, arricciando le sopracciglia.

Bè, dai. Hai visto che belle ragazze ci sono qua? Come quelle due che mi hai presentato”.

Ma dici sul serio?”. Si fece serio.

Il mio sguardo si fece dubbioso ed interrogativo. I suoi occhi fissarono i miei. Mi ipnotizzò totalmente. La sua mano si appoggiò sul mio zigomo, per poi scivolare dietro la nuca. Mi massaggiò delicatamente con le dita e tirandomi a sé, posò le sue labbra sulle mie e mi baciò. Mi sentì travolgere dalle fiamme. Le dita dei piedi e delle mani formicolavano. Il mio cuore era impazzito e non capì se smise di battere o batteva talmente forte da non distinguersi più i battiti. Era come intorno a noi ci fosse il niente. Ad occhi chiusi mi immaginai la scena e sorrisi. Lui lo notò. Sciolse la presa senza distanziarsi tenendo il suo viso appoggiato al mio.

Stai sorridendo?”. Chiese.

Io mi allontanai leggermente da lui, lo guardai e iniziai dapprima a sorridere e poi scoppiai in una risata. Ero felice. Ridevo di felicità.

Le sue labbra lasciarono spazio ad un sorriso magnetico, spontaneo e vero. Si sporse verso di me, avvicinandosi al mio orecchio.

Sei unica”. Mi sussurrò. “Come potrei mai guardare le altre, se ci sei tu?”.

Il suo respiro sul collo mi inebriò e le sue parole mi resero ufficialmente la ragazza più felice del mondo.

Lo abbracciai forte, appoggiando il mio viso sul suo petto. Volevo fermare il tempo. Volevo rimanere così per sempre. Tra le sue braccia. Protetta. Felice.

Ci stavamo comportando come se non ci fosse nessuno intorno a noi, non curanti delle nostre azioni forse troppo esplicite.

Ascolta Ashley... Hai fame?”. Chiese ad un certo punto.

Questa domanda mi riportò alla realtà.

No...”. Risposi io, senza pensare.

Effettivamente avremmo dovuto ancora mangiare, ma non ne sentivo il bisogno.

Ti va di andare da un'altra parte?”. Chiese.

Con lui sarei andata ovunque. Anche se non capivo cosa volesse intendere. Eravamo appena arrivati, perché saremmo dovuti andare già via?

Si...”. Ignorai i miei pensieri e risposi d'istinto. Era quello che volevo. Basta domande razionali e comportamenti meditati. Con Liam riuscivo a farlo. Riuscivo a seguire i miei impulsi senza badare alle conseguenze.

Lui mi sorrise con una punta di malizia. Poi mi prese per mano.

Vieni”. Disse, iniziando a camminare.

Si fermò di fronte a Louis avvicinandosi al suo orecchio per dire qualcosa. Successivamente mi salutò e Liam ed io riprendemmo a camminare a passo svelto. In quegli attimi i miei pensieri fluttuavano tra domande che presto avrebbero avuto risposte.

Ci ritrovammo in macchina, fu lui a prendere il posto di guida. Era già buio, ormai. Non avevo timore di dove volesse portarmi. La mia curiosità era annebbiata da tutte le emozioni che provavo in quel momento. E mi fidavo di lui.

Eravamo in viaggio verso una meta a me sconosciuta e mentre guidava, mi teneva la mano.

Tu non sei una ragazza da discoteca o vita mondana...”. Disse ad un certo punto. “Tu sei così vera, bella, delicata... Hai bisogno di riservatezza e tranquillità”.

La sua frase mi fece ragionare.

Mi piaceva uscire con Daisy e frequentare locali notturni. Ma solo perchè, in realtà, non avevo alternative. Me lo facevo piacere e basta. Senza farmi domande. Senza ragionarci davvero. Come una distrazione. E non so come, ma Liam mi stava leggendo dentro come nemmeno io sapevo fare. Mi aveva capita, compresa... Come era possibile?

Lo guardai stupita ed emozionata. Osservai il suo viso attento alla guida. Era pensieroso. Probabilmente anche nervoso, a giudicare dal fatto che stringeva ripetutamente la mandibola. Era bellissimo. Era davvero bello adesso che le sue parole mi erano entrate dentro, spalancando una porta chiusa. Strinsi la sua mano. Senza pensarci. Come per dirgli che ero lì per lui, che mi aveva davvero compresa.

Voglio farti conoscere tutto di me. Voglio aprirmi a te”. Aggiunse, dopo una piccola pausa.

Mi sentivo quasi lusingata dalle sue parole. Si fidava di me come io mi fidavo di lui. Era nata una grande intesa ed entrambi ce ne stavamo rendendo conto.

Il mio sguardo finì fuori dal finestrino, sulle luci gialle dei lampioni che illuminavano la carreggiata in un alternarsi ripetuto di buio e luce. Un avvicendarsi veloce, rapido. Seguiva quasi il battito del mio cuore emozionato. E mi ritrovai a ragionare. Non si trattava più di piacere fisico. Ero coinvolta con il cuore in questa storia. Non potevo essere innamorata di lui. Sentì un tonfo al cuore. La verità dei miei stessi pensieri mi travolse.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Memianga