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Autore: Charlene    16/10/2007    6 recensioni
"Cerca, cerca pure, non c'è niente di buono. Illuditi pure di trovare qualcosa che non sia odio e disprezzo."
Genere: Generale, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TRE:


Kiba avrebbe volentieri fatto a pezzi quella ragazza che aveva osato metterlo al tappeto. Lo aveva colto di sopresa! Sbattè un pugno per terra, cercando l'aria che quel calcio gli aveva tolto.

-Ehi, deficiente, stai bene?- chiese il ragazzo con i capelli a caschetto, chinandosi.

-Rock Lee, pensa tu a lui. Le nostre amiche qui non avranno più voglia di fare le Charlie's Angels...- disse Uchiha lasciando cadere Sakura per terra, e il sopracciglione obbedì sollevando l'amico.

Dopo un attimo le quattro ragazze (Sakura era a terra e si teneva la gola, soffocando i singhiozzi) si trovarono davanti altrettanti tipi, i più minacciosi che avessero mai visto: Sasuke davanti, assieme a Naruto, il ragazzo robusto di nome Kankuro e Gaara.

-Bene.- prima che qualcuno potesse muoversi, Sasuke afferrò e girò il braccio della povera Hinata, che ancora non aveva fatto niente. Lei urlò, spaventata, e Sakura si alzò in piedi raccogliendo le forze e il coraggio necessarie per scagliarsi sul moro e sbattergli i pugni nella schiena. Quello mollò Hinata e si girò verso l'altra, poi tirò fuori un coltello dalla tasca, e puntò la lama affilata al collo di Sakura. Nel frattempo Kankuro bloccava Ten Ten, e gli altri impedivano qualsiasi movimento a Hilary, Ino e Hinata. -Vediamo un po'... si, credo che rovinerò il tuo bel faccino.- stabilì, dalla sua voce non traspariva alcuna emozione. Solo gelo.

-N... no...- mormorò Sakura dimenandosi, senza successo.

-Basta, lasciateci andare!!- gridò Hilary fra le lacrime. Sasuke avvicinò il coltello alla guancia di Sakura, che fissava la lama, immobilizzata dalla paura.

-Ciao ciao, tesoro...- stava per agire, quando, una voce interruppe quella che poteva diventare una tragedia.

-Uchiha... stavo giusto cercando te.- se possibile la voce era di ghiaccio come quella del capo dei Kamikaze, ma più arrogante. Sasuke si voltò, e continuando a tenere Sakura.

-Kei Hiwatari... a cosa devo l'onore?- chiese Sasuke. Davanti a loro c'era la banda degli Eagles non al completo, ma comunque erano i superiorità numerica... circa una decina, e Ten Ten sentì il battito del cuore accelerare quando vide Neji. Poi si diede della stupida; non era il momento di sciocchezze del genere, era immobilizzata da un tipo che probabilmente l'avrebbe mandata all'ospedale con due colpi.

-Indovina... il nostro intento è eliminarvi dalla circolazione.- rispose Kei fissandolo con due occhi di un intenso colore viola. Hilary rimase quasi bloccata vedendolo... era bellissimo, al pari di Uchiha. Alto, capelli scuri, tendenti al grigio; aveva addosso solo jeans neri con una catena appesa, maglietta dello stesso colore a maniche corte con un teschio enorme sul davanti; doveva avere un fisico da urlo, almeno questo frullava in quel momento nella testa della povera castana. Per un attimo i loro sguardi si incrociarono, poi il capobanda si rivolse di nuovo a Sasuke. -Volevo chiarire...- iniziò, facendo qualche passo in avanti. -...che i Serial Killer stanno per uscire di scena... non sarà un problema. Poi toccherà a voi.- annunciò. -Quindi se pensi che ci metterà in difficoltà un eventuale conflitto con voi dopo uno con loro, ti sbagli.- concluse. Non potè fare a meno di osservare la scena. Il capo dei Kamikaze stava per accoltellare una ragazza, e altre quattro innocenti fanciulle venivano bloccate con ben poca delicatezza... non che gliene importasse, ma era un quadretto curioso.

-In effetti ci avevo pensato... ma non certo perchè ho paura di te.- rispose Sasuke lasciando andare Sakura. Ten Ten diede uno strattone a Kankuro, che seguiva la scena e la lasciò andare.

-Sakura, stai bene? Dimmi qualcosa...- chiese piano, aiutandola ad alzarsi. -S... si...- mormorò l'altra, sconvolta.

-Diciamocelo... non sei nella parte di chi può fare il figo... siamo il doppio di voi, cerca di non farmi arrabbiare, parlo per il tuo tornaconto.- disse intanto Kei, con un ghigno. In effetti i Kamikaze erano in netta minoranza, tentare lo scontro sarebbe stato un suicidio. Sasuke non era un tipo che agiva per istinto... calcolatore era l'aggetivo che più gli si addiceva. Essendo il capo del suo gruppo, doveva pure evitare certe cazzate come attaccar briga in una situazione simile.

-Non c'è bisogno che tu mi dica una cosa del genere.- rispose, con un sorriso falso.

-Bene... non avrei soddisfazione a batterti in questo modo, dopotutto. Raduna i tuoi patetici amichetti e vediamo che sapete fare.-

-Aspettati una brutta sorpresa.- rispose Sasuke. Se uno sguardo avesse potuto uccidere, quei due sarebbero stati già sotto terra; si guardavano con un odio impressionante, come pensarono i presenti. Il moro guardò i suoi compagni, e fece un cenno con la testa. Dopo ciò se ne andarono, ma il capo prima guardò Sakura, che a sua volta lo fissava ancora terrorizzata. Sembrava dirle qualcosa come: "Non è finita qui." e questo la turbò ancora di più.

Una volta che il gruppetto scomparve dall'orizzonte, le quattro amiche circondarono Sakura, che stava meglio, ma non certo bene.

-Sakura, come stai? Quel figlio di puttana... ma come si è permesso? Picchiare una ragazza... schifoso bastardo...- attaccò Ino, e sussultò quando sentì una mano sulla sua spalla. -Eh? E tu che vuoi?- era Shikamaru, aveva come sempre una sigaretta in bocca e l'aria seccata.

-Ehi, non ti incazzare subito... la vostra amica è tutta intera?- chiese.

Le cinque pensavano di essere finite dalla padella alla brace, e tirarono un sospiro di sollievo quando videro che almeno quelli, gli "Eagles", non le volevano uccidere o comunque menarle.

-Credo di si...- rispose la biondina accarezzando la testa dell'amica.

-Vi hanno fatto qualcosa?- chiese Rei Kon, che si presentò subito dopo.

-No... vabbè, intendo niente di grave, però quell'Uchiha se l'è presa con Sakura.- ringhiò Hilary. Passò in rassegna i componenti degli Eagles presenti; oltre a Rei, Neji, Shikamaru e Kei c'era un bel ragazzo con i capelli rossi e gli occhi di ghiaccio, e un altro con gli occhiali da sole (nonostante il sole non ci fosse più da un po') e un cappotto che gli copriva parte del viso. Sembrava un pusher. Prima che potesse osservare gli altri, quel simpaticone del capo intervenne per fermare quello che trovava uno spettacolo aberrante.

-Quando avete finito con queste cazzate...- disse, visibilmente seccato. -Volevo vedere se avevano bisogno di aiuto.- si difese Rei, mentre Shikamaru controllava il braccio di Hinata. -Sono vive, se proprio ti interessa. Andiamo.- ordinò secco, ignorando i soliti sguardi di fuoco delle cinque malcapitate.

-Ci vediamo.- bofonchiò Neji rivolto a Ten Ten, che avvampò. Hilary intanto non riusciva a smettere di fissare Kei. Era magnetico! Quello gettò su di lei uno sguardo strano. Poi i teppisti se ne andarono così come erano arrivati, e Hinata scoppiò a piangere.

-Hinata, non fare così... è tutto finito.- la tranquillizzò Ino abbracciandola. -Sigh... guarda che hanno fatto a Sakura... io credevo davvero che saremmo finite male...-

-Lo so, abbiamo avuto tutte paura...- disse piano Hilary, poi ebbe un'idea. -Sentite, non so voi ma io non ho più intenzione di uscire... dato che i miei non ci sono possiamo accamparci da me per stanotte.- propose. Nemmeno le altre avevano voglia di andare a ballare dopo quell'orribile esperienza, e furono tutte d'accordo.


-Certo che... quel Neji è proprio... bè...- Hilary, Ino, Sakura e Hinata fissavano Ten Ten in attesa che terminasse la frase.

-...è un gran figo.- concluse.

-Si, in effetti c'erano molti bei ragazzi. Se non fossero delle menti deviate, andrebbero anche bene.- convenne Hilary, pensando allo sguardo di Kei.

-Però alcuni sono stati gentili... come Shikamaru e Rei.- intervenne Hinata. Erano in camera di Hilary, e si erano prese i sacchi a pelo per dormire. Casa Takibana era una villa molto grande a due piani più soffitta e cantina, e lo spazio non era certo un problema.

-Si vabbè... li detesto tutti, dal primo all'ultimo. Perchè devono mettersi a fare i teppisti? Solo per fare i fighi?- protestò Sakura, che non avrebbe mai perdonato Sasuke per quello che le aveva fatto.

-Non lo so... e non mi interessa, d'ora in poi teniamoci davvero alla larga. Spero solo che quei... come cavolo si chiamano... "Kamikaze" ora non ci abbiano prese di mira!- disse Ino, sbadigliando.


-Capo, abbiamo un regalo per te.- Kei si voltò, vedendo Shino Aburame, Neji e Shikamaru che trascinavano qualcuno. Il ragazzo scese dalla catasta di tubi con un balzo agile, e fece un sorriso sadico che non prometteva niente di buono.

-Bene...- disse piano. Shino sbattè sul pavimento un ragazzo, doveva avere la loro età, e aveva stampata sul volto un' espressione terrorizzata.

-E quindi abbiamo qui... come ti posso chiamare? Ah, si. Traditore...- continuò Kei chinandosi sul ragazzo. Si chiamava Nao Kuraba, e studiava alla Tokyo High school, nella stessa classe di Sakura, Ino e le altre. Aveva l'aria da teppista ancora meno di Naruto...

-Dunque... io odio i traditori. E non ho mai trattato bene qualcosa... o qualcuno che odio.- parlava lentamente, accrescendo la tensione del momento.

-Ti avevo fatto entrare negli Eagles nonostante non avessi l'aria adatta... eri intelligente e anche quello serve. Ma a quanto pare ti ho sopravvalutato... perchè quello che hai fatto è estremamente stupido.- gli disse, alzandosi in piedi. Non lo guardava nemmeno.

-Io sono per la democrazia, Quindi farò a votazione... voglio vedere cosa ne pensano gli altri. A rapporto.- annunciò a tutti quelli attorno, che si avvicinarono senza farselo ripetere due volte. -Oh, era da un po' che non si vedeva Kuraba in giro!- osservò una ragazza, l'unica del gruppo. Era molto bella, aveva i capelli castani, gli occhi dorati e un sacco di borchie addosso, oltre a un pesante tratto di matita nera negli occhi e rossetto viola. Stava accanto a Yuri Ivanov, il ragazzo con i capelli rossi già adocchiato da Hilary poche ore prima.

-Julia... aiutami almeno tu...- piagnucolò Kuraba guardando la ragazza, che alzò le spalle, come per dire "si vedrà".

-Fai un favore, perlomeno taci.- lo riprese Kei seccato. -Dicevo... direi che siamo tutti d'accordo sul fatto che questo... davvero non trovo l'aggettivo, che comunque la debba pagare per quello che ha fatto... nel caso qualcuno non l'avesse capito, è andato dai Serial Killer a spiattellare i nostri piani... ha detto cose che dovevamo tenere all'interno del gruppo, e che ora quel branco di incapaci sa. Non è un danno grave, visti i tipi, ma... io ci sono rimasto male.- ironizzò, facendo una faccia dispiaciuta. -Qualcosa da obbiettare?- si guardò attorno, e ci fu un'alzata di spalle generale.

-Io sono perfettamente d'accordo.- disse Julia con un gran sorriso poco adatto alla tragicità della situazione (perlomeno per Kuraba era tragica. Lei, Kei e molti altri si divertivano da morire.) -Non ne avevi dubbi dolcezza.- rispose il capo circondandole i fianchi con un braccio.

-Kei... dimentichi che ha anche chiesto a quelli di poter entrare nei Serial Killer.- aggiunse Yuri, e Julia rise vedendo Kuraba che si disperava sempre di più. Non lo aveva mai sopportato... era un viscido ipocrita, ed era felice che se ne fossero accorti tutti.

Shikamaru se ne stava seduto per terra a fumare e sbadigliare, intossicando il prigioniero con il fumo, che si curava di esalargli dritto in faccia.

-Dai, capo, facciamola finita.- disse, raccogliendo assensi.

Kei guardò Kuraba, fingendosi dispiaciuto: -Bè. Il popolo ha parlato.-


-Ragazzi, tacete, ve lo chiedo per favore.- Anko guardò i suoi alunni, ma si accorse che la gentilezza non aveva sortito effetto.

-Allora... forse non avete capito che il mio era un ordine travestito da richiesta... se non vi tappate quelle fogne vi faccio espellere uno per uno!!-

In classe piombò il silenzio, e la professoressa fece un gran sorriso. -Bene, così va meglio. Oggi chi è assente?- chiese. Tutti si guardarono attorno, c'era un solo posto vuoto. -Nao Kuraba, professoressa.- rispose Hilary, disinteressata.

-Uhm. Bene, cominciamo. Oggi volevo spiegare, per quanto riguarda letteratura giappones... ma chi cazzo è che fa questo casino?!- sbottò facendo sobbalzare tutti. Si, Anko era una professoressa "bella, giovane e vitale", e non era certo una moralista o bacchettona. Al contrario... e per questo era apprezzata dagli alunni, abituati a certe sue uscite. La donna si affacciò alla finestra, e vide un gruppetto di ragazzi che faceva casino davanti alla scuola.

-Ci mancavano i teppistelli... POTETE PIANTARLA? QUI C'è GENTE CHE VORREBBE ACCULTURARSI!!- esclamò, e tutti si girarono verso la finestra. Sakura si sollevò leggermente per poter vedere fuori. -Merda...- mormorò, chinandosi verso Ino.

-Ci sono Sasuke e la sua banda...- la informò, e Ino lo disse alle altre. -Questa scena non me la perdo.- disse Ten Ten avvicinandosi di soppiatto alla finestra.

Naruto alzò lo sguardo e sollevò il dito medio verso Anko, che iniziò a sbraitare: -Come ti permetti, piccolo bastardo?!- gridò, agitando un pugno. In tutta risposta i seccatori aumentarono il volume della voce e se la risero quando la professoressa tornò dentro, credendo che si fosse arresa.

-Che fa?- chiese Hinata perplessa quando uscì dalla classe a passo spedito. -Ora vedranno.- annunciò. Dopo mezzo minuto tornò dal bagno con un secchio pieno d'acqua, e in molti iniziarono a ridere immaginandosi la scena seguente. Anko prese dei gessetti e li sciolse all'interno del secchio, poi mescolò con una penna e si affacciò di nuovo alla finestra. I Kamikaze non si erano mossi da lì, anzi, facevano ancora più chiasso.

-Ancora? Lasciaci in pace, bella!- esclamò Kankuro. Anko sollevò il secchio e lo rovesciò sui teppisti.

"SPLASH!!!" Il seguito fu una serie di imprecazioni e colpi di tosse.

In classe esplose un applauso pieno di ammirazione, specie quando Sasuke e i suoi se ne andarono per paura di altre eventuali innaffiate.

-Così imparano. Non posso fare lezione in questo stato, e la prossima volta gli getto addosso olio bollente!-


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Chiedo umilmente perdono per il ritardo! Il tempo è volato! Sapete, il rientro a scuola, la fine dell estate (T__T) e ho avuto tante cose per la testa, ma finalmente ho aggiornato!


Sakura: Grazie mille per i complimenti, ormai ho deciso di continuarla e spero di non averti delusa con questo capitolo!

Valery_Ivanov: Come ho già sicuramente detto, i complimenti su come scrivo mi fanno molto, molto piacere, quindi grazie! E scusa per l'attesa.

Sweetgirl92: Si, evviva Kei!! Sbav sbav! Effettivamente Sasuke l'ho fatto veramente bastardo! Ma chissà che le cose prima o poi non cambino...

Kira7: CIAO!! Eh si, non ci riuscivo a non trascinarmi dietro Keiuccio and company! Per l'altra mia ficcy sono in ritardo mostruoso, ma come ho già detto ho avuto qualche contrattempo... cercherò di aggiornare al più presto! A presto un bacio!

Babygirl_92: Sono contenta che ti stia piacendo, e del fatto che l'idea del frullato di personaggi sia stato apprezzato!

Selly_92: Bè, Kei non è un maniacomicida, ma non è nemmeno un mostro di simpatia, meglio di niente! Ah, grazie per avermi fatto pubblicità, un bacio!!

Felicia91: Esatto, viva il girl power! Proprio non ce l'ho fatta a farle incapaci di difendersi, quindi... stile Charlie's Angels!

White Angel, Rory_Chan, DarkPhoenix: Grazie come al solito per i complimenti, e viva le SasuSaku!!


  
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