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Autore: giugina62    29/03/2013    0 recensioni
-si , mai stata così seria in vita mia , è un tuo amico?
-magari lo fosse! No Giù, è Harry Styles, uno dei componenti dei One direction!!
-mmm, One Direction, mi suona familiare, ma non mi dice niente!
-come! È una delle band più famose al momento!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Avevo finito di preparare le valigie, e mi ritrovavo di malavoglia in un aereo per assistere ad uno stupidissimo concerto, di positivo c’era che al mio fianco c’era il mio idolo, questo si che era eccezionale, arrivati all’aeroporto , Adam mi guardò e disse:
-Giu, io devo proprio andare, ti raggiungerò magari dopo, un auto fuori ti aspetta per portarti al concerto. In bocca al lupo!
-ok, grazie Adam. Dissi delusa e mi allontanai.
Entrai all’interno di una lussuosa macchina, e vidi una lettera alla mia sinistra, sopra la busta c’era solo un nome, il mio.
La presi tra le mani e l’aprii, c’era solo un pass per dietro le quinte e niente di più.
Chiusi gli occhi e aspettai un paio di minuti, prima che il conducente mi aprisse la portiera.
-signorina, siamo arrivati, le sue valigie verranno recapitate in hotel.
-perfetto per il ritorno?
-non mi sono state date informazioni sul ritorno.
Alla grande pensai, scesi dalla macchina indossai quello stupido pass ed entrai. Una dolce e gentile guardia si offrì di portarmi ai loro camerini, purtroppo avevano tutti e cinque i camerini separati , e mi toccò entrare in quello di Louis. Entrai ed era vuoto. Era abbastanza ordinato per essere un camerino, allora mi accomodai al divanetto bianco alla destra della stanza, ero parecchio stanca e di certo il fuso orario faceva la sua parte e mi addormentai…
Al mio risveglio il camerino era vuoto ancora, ma avevo sopra di me una giacca, quella giacca aveva un profumo particolare, il profumo dello sconosciuto che mi aveva offerto quel the , insomma il profumo di Louis, quel profumo mi fece venire i brividi, mi aveva conquistato il suo odore, cosa ci faceva la sua giacca sopra di me?
Mentre i pensieri si accavalcavano nella mia mente, sentii una risata e un “a dopo ragazzi”. La porta si aprii e socchiusi gli occhi, facendo finta di dormire. Lui entrò, si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli.
-dormi ancora piccola? Eri proprio stanca, riposa quando vuoi.
Poi si allontanò da me, e la sua mano fra i miei capelli già mi mancava, lo vidi spogliarsi e cambiarsi d’abito. Il suo fisico era perfetto, la sua pelle lattea era uno spettacolo unico. Poi uscii nuovamente dalla porta. Rimasi sola, di nuovo.
Penso a occhio siano passate un paio d’ore. Quando lui rientrò, solo che io mi ero seduta e che la sua giacca era piegata al mio fianco.
-ti sei svegliata! Credevo fossi caduta in letargo. Rise.
-cosa vuoi?
-vorrei scusarmi e invitarti a cena.
-non ho fame.
-ti offro un drink?
-non ho sete.
-ti accompagno in hotel.
-poss…
-non puoi andare con i taxi ne a piedi, verrai con me , e basta, niente storie.
-non sei mio padre e non puoi darmi ordini.
- a no non posso?
Si avvicinò a me e mi bloccò con le sue braccia e mi baciò.
Rimasi ferma, non riuscivo a capire cosa fosse successo, poi gli sferrai uno schiaffo , lui di scatto si allontanò e io scappai.
Mentre correvo , delle braccia mi bloccarono in quello che doveva chiamarsi “abbraccio” invece era solo un vano tentativo di fermarmi. Alzai lo sguardo era Harry.
-cazzo, cosa vuoi tu ora?
-ehi ritira gli artigli tigre! Cos’è successo?
-penso non siano affari tuoi
-pensi così? Allora pensi male, sono pure affari miei!io e gli altri non riusciamo a riconoscere più Louis ti rendi conto?! Non canta più con il cuore da quando ti ha incontrata!!
-non mi importa!
-dovrebbe invece, è innamorato di te, perché non lo vuoi capire?!
-perché io non provo dei sentimenti per lui.
-menti!
-come fai a esserne così sicuro?
-facciamo così, guardami negli occhi e dimmi io non amo Louis, se lo farai ti lascerò andare, ti lascerò ritornare in Italia e faremo di tutto per farti dimenticare.
Mi staccai dalla sua presa e scappai via. Cominciai a correre senza guardarmi indietro, mi tirai il pass dal collo e lo lanciai a terra. Poi fuggii.
Mi ritrovai in piena città e cominciai a camminare senza una meta precisa, non sapevo neanche dove fosse il mio hotel, che stupida che ero stata, non ero riuscita neanche a farmi dare il nome dell’hotel. Presi il mio telefono e speravo in una chiamata divina, poi ricordai , avevo il numero di Adam e lo chiamai, in preda alle lacrime avevo paura in quella grande città.
-Adam
-Giu, sei tu cos’è successo??
-sono scappata e mi sono persa!
-dove sei tesoro, vengo a prenderti .
-non lo so , singhiozzai.
-ferma un passante e chiedigli dove ti trovi.
-ok.
Lo feci, chiesi informazioni e dopo averle dette ad Adam chiuse il telefono dicendomi di aspettare.
Pochi minuti dopo ero già nella grande villa di Adam, eravamo sul divano e cercava di consolarmi.
-Giù quel ragazzo ci tiene a te, e se ti ha baciata sarà perché ti ama, perché non vuoi dargli una possibilità, e non penso sia dovuto al fatto che ti abbia mentito! Non mentirmi Giù.
-ho paura.
-di cosa?
-di soffrire nuovamente, di capire che lui non è l’uomo per me, ho paura della felicità.
-oh amorino! La vita è fatta così devi affrontarla a testa alta, finchè non gli darai una possibilità non potrete saperlo, perché non vai da lui? Ho l’iphone che sta esplodendo! Mi avrà telefonato un miliardo di volte perché eri scappata e non aveva il tuo numero, è preoccupato. Appena ho risposto era in preda alle lacrime. Va da lui ti accompagno?
-si Adam.
-Andiamo cucciola!
In poco meno di 10 minuti ero nella hall dell’hotel, dove evidentemente alloggiava Louis.
-piccola, il mio compito l’ho fatto ora tocca a te tigre. La stanza è la 302 , lui non sa che stai arrivando , fargli una sorpresa. In bocca al lupo.
-grazie di tutto Adam. Lo abbracciai e le porte dell’ascensore si chiusero, dividendo me da Adam.
Mi trovai davanti la porta della stanza. Non avevo il coraggio di bussare. Così mi accasciai a terra, poggiando la mia schiena alla porta. Quando essa si aprì.
-Harry so che sei tu che cerchi di farmi uno scherzo , ma non mi va … eh?
Caddi a terra , e mi ritrovai distesa.
-Giuliana, ehi ti sei fatta male?scusami.
-no no tranquillo. Mi alzai e l’abbracciai.
Lui mi tirò all’interno della stanza e chiuse la porta, e continuò a tenermi stretta a se. Poi mi sussurrò due parole.
TI AMO
  
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