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Autore: The_Guardian    29/03/2013    2 recensioni
Nell'anno 2060, dopo la scoperta del [color=white]gene Z[/color] da parte del professor Thomp, si è dato il via alla sperimentazione umana, ma benché in principio i risultati diedero esito positivo e la maggior parte della popolazione iniziò ad impiantarsi il nuovo vaccino, in seguito si ebbero effetti collaterali: una tremenda mutazione stava cambiando il genoma umano.
Ovviamente non si riuscì a controllare gli effetti del gene Z ed ancora non è stato inventato un vaccino, ora il genere umano è sull'orlo della disfatta ed oramai il mondo appartiene agli [color=white]Infetti[/color].
Genere: Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Chapter 1
 
«E' pronta allora?» tuonò un uomo dai capelli mori e lisci. Occhi azzurri come il cielo, corporatura ben impostata ed una mente aperta e molto sviluppata. Si chiamava John Wishtop ed era a capo della spedizione scientifica che era partita quella mattina alle 6:00. La sua squadra era composta da 4 individui. Lory una donna di circa 25 anni laureata in biologia e nanotecologia, molto scontrosa ma con una passione innata per la sua disciplina; Matt, 23 anni, studioso di nanomedicina e bioingegneria elettronica; Ellen, 26 anni laureata in chimica e Chloe, 19 anni, una ragazza che aveva intrapreso la via della fisica nucleare e subatomica.
A capo della squadra vi era John, 22 anni, appartenente al corpo della scientifica da tempo immemore. Fin da piccolo aveva dimostrato capacità intellettive fuori dal comune ed ora era a capo della squadra di ricerca dell'istituto subnucleare.
Erano partiti alle 6 di quella mattina e dovevano agire in fretta. Sarebbero dovuti restare nella zona infetta per circa 2 ore, il tempo necessario a raccogliere campioni sull'estensione del gene e sulle caratteristiche degli Infetti. Il loro scopo era mettere a punto una nuova arma nucleare in grado di spazzare via gli Infetti senza danneggiare troppo il pianeta; in pratica si trattava di mettere a punto una particella che annientasse solo ed esclusivamente quelle degli Infetti, una sorta di tracker per il gene Z.
Vi erano stati progressi, innumerevoli, ma ancora la messa a punto era ben lontana e studiare gli Infetti nel loro territorio non solo era rischioso, ma addirittura rischiava di essere mortale.
Erano lì da circa 2 ore ed il tempo di autonomia delle tute isolanti che purificavano l'aria, stava per svanire.
«E' pronta, allora??» Incalzò di nuovo John riferendosi a Chloe china a terra intenta ad elaborare un stima delle particelle di gene Z presenti nella zona.
«Ho quasi finito, non ci vorrà ancora molto» rispose Chole.
«L'autonomia sta per scadere, forse dovresti sbrigarti»
«Faccio meglio che posso» si giustificò lei
John la guardò dall'alto. Chloe indossavo il casco della tuta ed i guanti protettivi, non c'era bisogno di una tuta completa in quanto il gene Z si trasmetteva solo attraverso il sangue, per il resto Chloe indossava solo una canottiera e degli shorts. John non impiegò molto a raggiungere con la sguardo la scollatura della ragazza.
«Oh» disse avvicinandosi e mantenendo lo sguardo fisso sulla scollatura «potresti fare molto meglio se volessi»
Chloe si accorse di dove stesse guardando e si alzò immediatamente consegnandogli il foglio con la stima dei geni.
John guardò il foglio ma ogni tanto seguitava a fissare la ragazza, o per meglio dire il suo decoltè.
«Bene» disse lui «la esamineremo al laboratorio, insieme» poi le si avvicinò «nel mio ufficio» le disse.
Lei si staccò immediatamente «Sarebbe meglio parlarne con Luke, non credi?» Luke era a capo della struttura e a John non piaceva proprio doversi confrontare con lui.
«Sì, forse hai ragione» disse con una falsità palese. «Sarà per un'altra volta» concluse infine guardando di nuovo la scollatura della ragazza.
Chloe fece per allontanarsi ma ad un certo punto tutti sentirono un suono, un semplice bip continuo sui loro caschi. Tutti si guardarono ed iniziarono ad affrettarsi a mettere via l'attrezzatura. Chloe raccolse le sue cose, John corse alla jeep e la mise in moto, Ellen raccolse i suoi strumenti ed aiutò Matt a trasportare in fretta e furia i suoi strumenti, Lory non perse tempo e prese le provette avviandosi verso la jeep.
Dovevano andarsene, il prima possibile.
Il bip bip incalzava incessantemente e si faceva via via più frequente.
Erano quasi riusciti a caricare tutto sulla jeep quando sul radar del mezzo comparvero 2 puntini rossi: erano sue semplici punti rossi su uno schermo, ma avrebbero significato la morte se non fossero subito andati via.
«Muovetevi!» tuonò John.
Matt ed Ellen saltarono sulla jeep che Lory aveva raggiunto prima di loro.
«Muoviti Chloe, corri!» urlò Ellen.
Chloe era rimasta indietro appesantita dallo zaino che conteneva i suoi strumenti ed i dati raccolti.
«Fermi tutti!!» urlò ad un tratto John. Gli altri rimasero in silenzio e Chloe si bloccò.
John iniziò a sudare freddo e a tremare.
«Che hai?» gli chiese Lory.
Lui non rispose ma si limitò a guardare Chloe. Lei dal canto suo sapeva che non sarebbe riuscita a raggiungere la jeep e lo sguardo di John fu la conferma. Non perse tempo e con un lancio fece arrivare il suo zaino sulla jeep, gli strumenti si sarebbero rotti, ma i dati sarebbero stati salvi.
Matt afferrò lo zaino ed urlò «Sbrigati Chloe!! Vieni qui!!»
Ma Chloe sapeva che non avrebbe fatto in tempo.
Il bip bip era diventato incessante, repentino, rumorosissimo ed i punti rossi sul radar si erano fatti vicinissimi.
John guardò dietro Chloe e poi la guardò negli occhi.
Con il sudore sulla fornte e gli occhi sbarrati le urlò:«Corri!»
   
 
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