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Autore: Tatuata Bella    29/03/2013    1 recensioni
Qualcuno deve averlo avvertito. Qualche stronzetto ha detto a Billie Joe che ci sono e lui è scappato, piccolo topo vigliacco.
“Maggie sei ubriaca.”
“Graz…Grazie dell’informazione.” E non so neanche con chi sto parlando. Mi giro e vedo Trè. Il batterista quello nuovo.
“Ah. Sei tu. E quello stronzo dov’è ora?”
“Billie Joe?”
“Seh. Lui. Biiiiillie Joe. Lo stronzo universale.” Dico.
“Che ti ha fatto?” chiede.
La sua ignoranza in materia è assurda
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cemento. Potrebbero chiamarci la generazione del cemento. E non ci possiamo nemmeno lamentare, dopotutto è un nome molto d’effetto. Faccio scorrere piano le dita sul muretto, in cemento, appunto, su cui sono seduta, e alzo gli occhi al cielo, per qualche secondo. Anche il cielo ha il colore del cemento. Colpa delle nuvole, certo, ma qui da dove lo sto guardando io, sembra che abbia semplicemente adattato il suo colore al suolo che sovrasta.
Accanto a me, Billie Joe, Mike e Al stanno suonando una loro canzone con strumenti immaginari producendo suoni bizzarri cercando di imitare le chitarre con la voce e Mary, che fa da pubblico, ride e applaude ogni tanto.
“La nostra nuova canzone è una figata, una figata assurda! Vero Mary?” chiede Mike, smettendo di fare “dumdumdum” cercando di imitare la sua linea di basso.
“Assolutamente!” conferma Mary stampando un bacio sulle labbra del suo ragazzo.
“Gente, è ufficiale…Desappearing boy è la nostra canzone migliore in assoluto!” proclama Al.
“Al, lo dici tutte le volte che scrivete una canzone nuova…” fa notare Mary.
“Perchè ogni nostra canzone è migliore della precedente!”
Gli altri ridacchiano un po’, poi Al si rivolge a me: “Te che ne pensi della canzone nuova?”
Stiracchio un sorriso che dovrebbe sembrare naturale: “Non…non l’ho sentita.” Dico.
Al spalanca gli occhi in direzione di Billie Joe: “Non gliel’hai fatta sentire??? Ma ci stiamo lavorando da mesi!”
Non credo che Al abbia idea di com’è precisamente la situazione tra me e Billie Joe.
“Gliela facciamo sentire in saletta uno di questi giorni…” risponde Billie Joe, voltandosi verso di me con un sorriso.
Oggi Billie è strano. E’ dolce. Si comporta come se fossimo una coppia normale, e io ci sto quasi credendo. Mi basta così poco… Ma quando è così Billie è davvero fantastico, i dubbi scompaiono e lasciano spazio soltanto alla paura che domani non sarà più così. Ma perchè devo pensare a domani se il mio oggi è così meraviglioso?
Mentre ero immersa nei miei pensieri Mike deve aver fatto o detto qualcosa di molto divertente, perchè Al si sta sbellicando dalle risate e Mary ride fino alle lacrime, con la fronte appoggiata alla spalla di Mike, borbottando frasi sconnesse tipo “oddio mi fai morire...”
Mike le da un bacio tra i capelli e la abbraccia un po’ più stretta. Io distolgo in fretta lo sguardo, perchè non si sentano osservati, e ritorno a guardare il cielo grigio. Non distolgo lo sguardo nemmeno quando sento il mignolo di Billie Joe che sfiora la mia mano, chiudo gli occhi e basta, mentre lui appoggia la sua mano sulla mia.
Sembra che questa sia la volta buona. Potrebbe andare tutto bene, questa volta. E lo so che non devo pensarlo, ma non ne posso fare a meno.
Come se volessi tornare forzatamente al presente, mi giro verso Billie, con il sesto senso che in questo preciso istante riceverò la solita doccia fredda, e invece lo trovo che mi guarda, come se stesse aspettando che mi girassi, e mi sorride. Sembra tranquillo. Sembra felice. Felice di essere lì con me. Non posso credere a quello che sta succedendo.
Mi passa un braccio attorno alle spalle e mi da un bacio. Così. Davanti agli altri. Era da quando ci eravamo appena messi insieme che non succedeva.
“Vabbeh, okkei reggere una candela, ma due no, eh, sono un po’ troppe!” dice Al, guardandosi intorno con finta ostilità.
Mike scoppia a ridere e gli tira un pezzetto di cemento che si è staccato dal muretto, che passa vicinissimo alla spalla di Al.
“Weh, sei scemo? Se mi avessi beccato a quest’ora sarei steso per terra con un buco in testa!” esclama Al, senza saper decidere se ridere o incazzarsi con Mike.
“Nah. Ho un’ottima mira, io. Avevo calcolato tutto.”
“No, in realtà stava cercando di ucciderti.” Interviene Mary, ironica.
Mike scoppia a ridere: “l’unico piano per uccidere qualcuno l’ho fatto insieme a Billie quasi un anno fa…”
“Ma non è andato molto a buon fine direi…” dice Billie, ancora con un braccio attorno alle mie spalle.
“Ma quello di 409 in your cofeemaker?” chiedo, riferendomi ad una loro canzone che parlava di una cosa simile.
“Già. Sai, non è che uno faccia piani per uccidere gente un giorno sì e uno no…uno basta e avanza!” risponde, sorridendo.
“Che poi non era una cosa seria…quella è una canzone ironica…” dice Al.
Billie e Mike si lanciano un’occhiata di intesa: “Ne sei sicuro?” chiede Mike, con tono malizioso.
“Oddio…” dice Al, facendosi serio. “Ci avete provato davvero?”
A questo punto Billie Joe scoppia a ridere: “Ma no, cretino!!Ti stiamo prendendo per il culo!”
Al manda affanculo tutti e si unisce alle risate.
In mezzo all’ilarità generale, però, non riesco a non notare lo sguardo di Mary che intercetta il mio per qualche secondo e mi ammicca lievemente, in modo che gli altri non se ne accorgano.
Non mi giro perchè so già che cazzo c’è che mi rovina questa giornata.
“Ciao ragazzi…”
Rispondono tutti con un coro di “ciao Adie” più o meno entusiasti di vederla. Non ho sentito Billie Joe, però. Cerco di guardarlo in viso. Si è fatto serio serio e guarda Adrienne come se fosse un angelo dell’Apocalisse.
Insieme a Adrienne c’è Millie. Se la porta sempre dietro, quella. Fa tutto quello che Adrienne le dice perchè vorrebbe essere popolare almeno la metà di quanto lo è Adrienne.
“Che fate di bello?” chiede Millie, sedendosi alla mia sinistra con una naturalezza decisamente invadente.
Mike alza le spalle: “Il solito.”
“cioè niente.” Completa Millie, con una risatina.
“già.” Dice Billie Joe, sempre estremamente serio.
D’improvviso ho la sensazione di essere diventata completamente invisibile ai suoi occhi, come se non fossi più compresa nel suo universo.
Adrienne muove qualche passo in avanti, muovendosi troppo lentamente per essere considerato un movimento naturale. Mi supera senza degnarmi di uno sguardo e si siede vicino a Billie Joe, salendo sul muretto con un piccolo salto aggraziato.
Perchè cazzo è così perfetta?
Dalla faccia che fa, direi che se lo sta chiedendo anche Billie Joe.
“Vieni al Gilman stasera?” gli chiede, avvicinandosi ancora di qualche centimetro. No, ma si può sapere che cazzo ha intenzione di fare?
“Non lo so…che cosa c’è?” chiede Billie, con un tono strano, innaturale.
“Non te lo ricordi? Te l’ho detto ieri sera…”
Spalanco gli occhi e non riesco a evitare di voltarmi di scatto verso Billie e Adrienne. Ieri sera? Si sono visti ieri sera?
Billie emette un mezzo grugnito, e Millie non perde l’occasione per intromettersi e pilotare il discorso come vuole lei: “Si vede che eri un po’…distratto…non credi, Adie?”
Adrienne fa un sorrisetto, che maschera immediatamente con un colpo di tosse.
Ok. Questo è il momento in cui di solito me ne vado.
Salto già dal muretto, più per rispettare le tradizioni piuttosto che perchè voglio realmente andarmene. Non voglio andarmene, in questo momento vorrei solo spaccare la testa di Adrienne e quel suo fottuto sorrisetto in un trilione di micro cellule. Ma dato che non lo posso fare, me ne vado e evito di farlo per davvero.
“Forse è il caso che mi levo dalle palle…” dico, con tono tagliente, fissando Billie Joe. Distolgo subito lo sguardo, appena i nostri occhi si incontrano: non riesco ancora a sostenere lo sguardo dei suoi occhi verdi.
Mi volto e faccio qualche passo. A momenti Mary mi chiamerà, dicendo qualche frase inutile che io ovviamente ignorerò.
“Meg. Aspetta.”
Mi blocco all’istante. E’ la voce di Billie Joe.
Mi volto appena in tempo per vederlo mentre salta già dal muretto e mi raggiunge con una piccola corsa, lasciando Adrienne a fissarci con la faccia di chi ha visto un fantasma.
Dovrei essere incazzata con lui, come sempre, ma non riesco a capire le sue intenzioni oggi, e la cosa mi paralizza come una pioggia di amido.
Mi prende per mano e comincia a camminare lungo la strada, allontanandosi dagli altri, allontanandosi da Adrienne. Con me.
Non ho parole, non ho pensieri da associare alle emozioni che sto provando in questo momento. Non ci posso credere.
Mi volto verso Billie, come per constatare che è davvero a fianco a me. Che ha davvero lasciato Adrienne come un’idiota seduta su quel muretto.
Billie Joe sta effettivamente camminando al mio fianco, ma si gira indietro, lanciando occhiate veloci al muretto, ad Adrienne.
Non importa.  Per adesso mi va bene così. Posso evitare di immaginare cosa sta pensando Billie Joe. Posso non sapere dove sta guardando.
Invece di guardare Billie Joe, stringo un po’ di più la sua mano, mentre riprendo a lanciare sporadiche occhiate in direzione dei miei piedi.
Cemento.
 
 
Billie è particolarmente silenzioso, cammina dritto, prendendo strade a caso, sempre tenendomi per mano.
Per quanto mi riguarda potrebbe continuare a camminare in silenzio per tutta la vita, basta che non mi lasci la mano.
“Dove vuoi andare?” mi chiede a un certo punto, fermandosi in mezzo a una strada, senza nessun valido motivo per cui avrebbe dovuto fermarsi proprio lì.
Alzo le spalle: “Non lo so… ovunque va bene”
Billie Joe, serio, annuisce e si siede per terra, sul marciapiede di quella lunga strada di scorrimento, con il niente intorno a parte me.
“Bene. Allora stiamo qui.” Dice.
Mi siedo vicino a lui. Di fronte a noi ogni tanto passa una macchina, una fulminea macchia di colore che sfreccia per qualche secondo e poi sparisce, fuori dal nostro campo visivo.
Billie Joe, accanto a me stringe i pugni e cerca in tutti i modi di mascherare i suoi occhi lucidi.
Non so bene quale sia il mio ruolo, adesso. Devo consolarlo? Lo dovrei stringere, dargli un bacio? Lo farebbe stare meglio o gli darei solamente fastidio? La cosa più logica è chiedergli che cos’ha, ma io in realtà già so che la sua risposta non mi piacerebbe neanche un po’.
Non importa. E’ venuto con me. E’ venuto via con me, lasciando Adrienne senza una fottuta parola. Se n’è andato con me.
Muovo il pollice avanti e indietro, sfiorando la pelle della sua mano ancora stretta nella mia e poi gli chiedo: “Billie, che cos’hai?” schietto. Onesto. Sincero.
“Ieri sera ho fatto una cazzata.”
Sospiro e gli sorrido: “Un’altra?”
Lui non ricambia il mio sorriso, né il mio tono scherzoso, ma è giusto così: sono io che devo cercare di tirargli su il morale, sono solo io che devo sforzarmi di sorridere.
“…è che Adie si è presentata a casa mia, così alle undici di sera…io non sapevo che fare, l’ho fatta entrare, e…”
Lo interrompo: “Ho capito.”
“Io non volevo, ok, ma cazzo, aveva il vestito verde, quello di…”
“Ehm. Billie. I dettagli risparmiameli.”
“Scusa.”
Ne parla come se non fosse mai successo prima, come se fosse la prima volta che va a letto con Adrienne mentre sta con me. E’ tutto come al solito. La cosa quasi mi dà conforto, c’è solo una cosa che non capisco…
“Perchè me lo stai dicendo?” chiedo.
“Non lo so… in effetti mi sto comportando da stronzo, ma sei l’unica con cui riesco a parlare.”
Dovrei pensare “bella consolazione” invece ne sono davvero felice.
“…è che poi stamattina…” prosegue Billie Joe “Non lo so, mi è sembrato così sbagliato che ci fosse lei vicino a me… insomma. Mi manda nel panico che Adie possa fare il cazzo che le pare di me… decide tutto lei, io non ho nessun potere. Mi fa sentire strano… è che la voglio da morire, ma non sono…felice con lei. Non so se mi capisci…”
Mi viene da ridere “Certo che ti capisco.”
Tu non te ne sei mai accorto, caro Billie Joe, ma tra me e te funziona esattamente allo steso modo.
“L’unica persona che volevo vedere stamattina eri tu. Sei…sei ancora tu. Possiamo riprovarci, ti prego… voglio fare andare bene le cose, stavolta… Adrienne deve uscire dalla mia testa. Solo tu ce la puoi fare.” Dice. Mi guarda negli occhi, e come al solito mi perdo totalmente nel suo sguardo.
E’ incredibile come riesca a far sembrare bellissime le cose che mi sta dicendo, quando in realtà non lo sono per niente. Mi sta chiedendo di aiutarlo a dimenticare la persona di cui è innamorato. E lo sta chiedendo a me che sono innamorata di lui. E’ una cosa crudele, ma il mio cervello non riesce a catalogarla come una cosa che possa farmi male. O meglio, il mio istinto non lo fa.
Sorrido, appoggio la testa sulla sua spalla e mi stringo un po’ più vicina a lui: “Certo che sì. Ogni volta che vuoi, lo sai.” Dico.
Billie passa un braccio attorno alle mie spalle e mi da un bacio tra i capelli, poi inclina piano la testa, avvicinando le labbra alle mie e mi bacia.
“Che vuoi fare, vuoi tornare a casa?” gli chiedo.
“No…ti dispiace e restiamo qui ancora un po’?” mi dice, parlando a voce bassa.
Faccio segno di no con la testa, cercando di muovermi il meno possibile per paura di rompere quell’incantesimo che sembra essersi creato tra di noi lì, in quel momento. In quel solo e preciso momento.
Fa caldo, eppure siamo già a metà settembre, ma il sole al tramonto è ancora lo stesso sole di agosto.
L’unica cosa che spero adesso è che riesca a scaldare anche Billie Joe, perchè non si senta più solo e non abbia più paura.  



ANGOLO DELL'AUTORE:

Salveeeeeeeee :D niente boh questo angolo dell'autore è inutile perchè non ho niente da dire se non ringraziare chi mi segue, chi recensisce e chi ha messo la storia nei preferiti :) spero che il capitolo vi soddisfi...a Lunedì :D
baci
Ire
  
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