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Autore: Ian Is A Fucker    29/03/2013    0 recensioni
"Lo amavo. Questo era il problema. Come potevo io, Ian Somerhalder dipendere così da un'altra persona? Per me era tutto, e lo sarebbe stato per molto... ma sapevo che non potevo andare avanti in quella maniera: dovevo dirgli addio. Ma dove trovare il coraggio?"
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Rieccoci un'altra volta. Un'altra volta in questa casa, con quest'uomo di fronte a me, e questo cuore spaventato nel petto: spaventato di sè, di ciò che prova e di come lo mostra al mondo esterno. Eppure ci sono così tante persone in questo mondo felici di essere innamorate, perché io no? Cos'ho di diverso? 
Forse avrei dovuto trattenermi quella sera: non avrei dovuto autoconvincermi che amarlo fosse la cosa migliore. E invece l'ho fatto, e mi è piaciuto. Poter prendere il suo viso tra le mani e poter posare le mie labbra sulle sue, poter sentire quella scossa elettrica passarmi per la schiena...
Ma ora ho realizzato l'errore. Lui sembra essere felice con me, e sembra provare il mio stesso sentimento, ma sono confuso: ho bisogno di riflettere.
Il turbine di pensieri viene interrotto dalla sua voce affettuosa.
"Qualcosa non va... ?" mi dice, sorridendomi e facendomi sciogliere il cuore.
"Uh? No no, tranquillo. Sono qui con te... no? Come potrei star male?" poi gli sorrido. Credo nelle parole che dico, perché é vero. Quando sono con lui tutto è diverso, come se tutto intorno sfumasse. E la cosa mi spaventa.
Lui si avvicina a me, e mi dà un leggero bacio sulle labbra. Quel contatto che era diventato sempre più frequente iniziava a farmi male: lo amo, sì, ma inizio a pensare che a volte l'amore, per quanto puro possa essere, non è sufficiente quando la strada si fa più dura. O.. sono semplicemente io il problema.
"...puoi distrarmi quanto vuoi con parole dolci, ma dimentichi che so leggere in quei tuoi occhi di ghiaccio." ancora quel dannato sorriso alla quale non ho mai saputo resistere. Per l'ennesima volta non sono riuscito a ingannarlo. Ma che razza di attore sono?!
Lo osservo sorridendo, ma non ho il coraggio di dirgli cosa mi passa per la mente. Il motivo di tutta questa paura mi è ancora oscuro, ma forse lui potrebbe aiutarmi a...
Cancello immediatamente quel pensiero dalla lista delle possibilità: cosa dovrei dirgli? "Ho paura di ciò che provo, di noi, di te"? Ian Somerhalder che ha paura? Non esiste, non lo ammetterei neanche sotto tortura. 
"C'è un motivo se puoi leggerci... ti amo e te lo concedo" scoppia in una risata e mi dà ragione: conosce bene il mio orgoglio, e sa di non avere il permesso di intaccarlo, in alcun modo!
Mi prende la mano e mi invita a fare un giro con lui. Una passeggiata senza motivo sostanzialmente, ma che in realtà si sarebbe potuta tramutare nell'occasione buona di dire ciò che provo.
Camminiamo mano nella mano, respirando l'aria fresca del bosco che ci circonda, insieme ai mille pensieri che non mi lasciano in pace.
"Hai mai pensato alla possibilità di spegnere i pensieri?" 
"...spegnere i pensieri? A che scopo?"
"Non sempre i pensieri sono produttivi. Spesso e volentieri sono distruttivi...sbaglio?"
"No, non sbagli... ma sono loro a permetterci di essere le persone che siamo."
"Come?"
"I pensieri influiscono nelle decisioni, le decisioni hanno conseguenze, e in base a queste proviamo un determinato sentimento. E non sono forse i sentimenti a renderci noi?"
"Touché." rispondo io, e lui sorride, ma non sembra sorpreso che io abbia tirato fuori l'argomento. Aveva tanto l'aria di un discorso preparato.
"Comunque sì ci ho pensato, ma credo sia giusto così: impararci a convivere e gestirli... fare in modo che non siano loro a controllare me."
Come aveva fatto? In un secondo aveva fatto crollare il mio confuso castello di domande, facendolo diventare così inutile e insensato. Non avrei dovuto mettere in dubbio ciò che per lui era così chiaro. Qualsiasi cosa gli dicessi sembrava avere la risposta giusta, al momento giusto.
Continuiamo a passeggiare. Io ho del tutto scansato i mille dubbi per dar spazio a lui. Era proprio evidente che lo amassi, eh?
  
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