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Autore: immy    29/03/2013    3 recensioni
E se Bonnie, facesse, involontariamente, un incantesimo senza sapere poi come uscirne?
La Streghetta, esprimerà un desiderio, che quasi certamente le si ritorcerà contro. Una mattina si risveglierà in una bella stanza rinascimentale. Come farà ad uscirne, da sola questa volta. Non c'è nessun Damon, Meredith o Elena che le potranno dare una mano. C'è solo lei e uno Stefan e un Damon, ancora umani, che vivono ancora con il padre.
Come se la caverà la nosta Bonnie con la vita di Corte rinascimentale e... come tratterà i nuovi Stefan e Damon che si ritroverà davanti?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Katherine, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vita quotidiana














La giovane domestica si armò di santa pazienza e le spiegò che la sua famiglia era originaria di Edimburgo. Sua madre, Silvia, era italiana e conobbe suo padre, scozzese, William, durante l'anno sabbatico che aveva trascorso appunto in Scozia. Non aveva mai conosciuto i suoi nonni paterni o materni in quanto alcuni erano deceduti quando lei non era ancora nata e altri erano morti quando lei era molto piccola.

Era figlia unica e i suoi genitori erano una di quelle poche coppie che si sposarono per amore. A dire la verità erano solo stati molto, molto fortunati perché si erano trovati e innamorati di una persona dello stesso livello sociale.

Dopo averle detto il necessario circa la famiglia McCullough, Ginevra passò alle regole di bon ton, Bonnie sapeva che bisognava dare del “voi” a tutti quanti e doveva dare del “tu” ai servi perché

erano dei servi appunto.

A tavola non si doveva mangiare con i gomiti appoggiati sul tavolo, bisognava sempre stare seduti in modo composto, infatti, Ginevra era rimasta scandalizzata quando ha visto Bonnie sedersi stravaccata su una poltrona per poi accavallare le gambe. La giovane italiana le spiegò infatti che quella posizione la usavano solo le prostitute.

Bonnie grazie a molti film sapeva anche che a tavola bisognava cominciare dalle posate più esterne, che solitamente erano cucchiai.

<< E se mi mettono nel piatto una bistecca? Come faccio a mangiarla con dei cucchiai? >>

<< Non è possibile perché ti metteranno sempre una zuppa per prima. >> le spiegò Ginevra che da una mezz'oretta aveva preso a darle del “tu”.

Bonnie aveva cercato di metterla a proprio agio e ci era riuscita.

Ginevra le aveva detto che lei non era l'unica domestica che avevano in casa e che per Bonnie era l'ora di cominciare a cercare una dama da compagnia.

Quando Bonnie le domandò che cosa volesse dire, Ginevra le spiegò che le dame da compagnie spesso erano delle ragazze nobili, ma un po' inferiori alla sua famiglia; questa non aveva molto da fare se non stare accanto a Bonnie, chiacchierarci e farle fare bella figura quando erano con altri.

<< Non ci sono nobili che hanno scelto una serva come dama da compagnia? >> si informò Bonnie ricordandosi di aver visto un film con quella trama una volta, peccato però che la serva scappi a fine film.

<< É prevista questa possibilità, ma non succede moto spesso. Fin'ora ho sentito solo di una serva che è diventata dama da compagnia. >> le disse la ragazza dopo essersi presa qualche secondo per poterci pensare.

<< Domani devo andare da qualche parte? >> domandò la Rossa dando ormai per scontato che non si sarebbe più risvegliata nel suo mondo, tanto valeva cercare di adattarsi finché quell'incubo non si fosse deciso a finire.

<< Vostra madre è decisa a farvi conoscere la signorina Cathlin Sulez . >>

<< Oh... che bello... >> replicò Bonnie senza entusiasmo.

Il giorno dopo Bonnie fece come le disse la madre e andò a conoscere Cathlin, che le sembrò fin troppo viziata.

Non faceva che ripetere dei voti eccellenti che aveva all'università e dei numerosi viaggi che faceva con la propria famiglia. Quella stessa sera a Rossa comunicò alla madre che aveva scelto la sua dama da compagnia.

La signora McCullough si trovò molto d'accordo con la sua scelta, anche se con un po' di iniziale sorpresa. Le disse che il giorno dopo avrebbe potuto debuttare in società con la sua dama da compagnia alla festa organizzata dal conte Giuseppe Salvatore per festeggiare il ritorno del figlio minore da un lungo viaggio.

<< Salvatore? >> domandò speranzosa la Rossa, magari avrebbe potuto chiedere aiuto a Stefan oppure a Damon. Forse anche loro erano stati catapultati in quel mondo proprio come lei.

<< Sì cara. Suo figlio minore, Stefano Salvatore è tornato ieri. >>le spiegò tranquillamente la madre mentre sfogliava un libro che poco prima aveva preso nella biblioteca del marito.

<< Stefano? >> domandò sorpresa Bonnie.

Da quando si chiamava in quel modo? Era forse il suo nome, in italiano?

<< Lo so, non lo hai mai conosciuto né visto prima, ma domani sarà il momento giusto. È un bravissimo ragazzo Bonnie cara. Fossi in te ci penserei, sei quasi in età di matrimonio. >> le disse Silvia con un sorriso ammiccante.

Finita a chiacchierata con la madre, Bonnie tornò tranquillamente nella propria stanza per cambiarsi e poi andare a dormire.

Si svegliò piuttosto tardi il giorno dopo, fece colazione con i genitori, che poco dopo uscirono dopodiché andò da Ginevra, le disse della festa che si sarebbe tenuta quella stessa sera a casa del Conte Giuseppe Salvatore e quindi le chiese gentilmente di prepararle il suo abito più bello, perché era intenzionata a donarlo alla sua dama da compagnia e poi di scegliere un abito anche per lei.

La Moretta corse immediatamente a preparare il tutto, mentre Bonnie andava a pranzare, da sola, i genitori non erano ancora tornati e poi, non avendo nient'altro da fare decise che avrebbe fatto una passeggiata per i boschetti che circondavano casa sua e un po' tutta la città.

Camminò per un po' circondata solo dai rumori prodotti dalla natura, guardandosi attorno affascinata finché un salice piangente non attirò la sua attenzione. Adorava quell'albero trovava il suo nome oltre che molto belo anche particolarmente azzeccato.

Si avvicinò all'albero e poi alzò gli occhi al cielo, voleva vedere i giochi di luce che faceva la luce del sole sul salice. Sorrise leggermente notando che il sole era splendente e scaldava la pelle e creava degli splendidi giochi di luce e ombre sull'albero.

Restò ancora qualche secondo a contemplare quella meraviglia poi sorrise nuovamente e cercando di non farsi ammazzare dal vestito, secondo lei fin troppo lungo andò a sedersi con la schiena appoggiata al tronco del salice, alcuni secondi e poi si stese completamente a terra, sull'erba soffice e fresca, non le diede fastidio, anzi, il contrasto tra il calore del sole e l'erba fresca la faceva sentire euforica. Alzò gli occhi e guardò i raggi del sole che filtravano attraverso il salice. La calma e la pace che trovò in quel posto erano così rilassanti che Bonnie chiuse gli occhi per poterseli godere meglio, ma inevitabilmente finì per addormentarsi, con un sorriso sereno stampato in viso.
 

 

<< Signorina? >>
Bonnie iniziò a svegliarsi quando sentì una voce a dir poco famigliare chiamarla, cercare di svegliarla.
Era una voce famigliare, ma che era certa di non aver mai sentito prima.
Dopo qualche minuto si decise ad aprire gli occhi.
<< Vi siete svegliata, finalmente. Iniziavo a temere il peggio. >>







Angolino dell'autrice:
Ciao a tutti...
Sono finalmente riuscita ad aggiornare, beh dai non sono in ritardo questa volta :)
non so... non ho molto da dire se non che spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, spero mi direte che ne pensate e vorrei cnche sapere da parte vostra cosa vi aspettate dal resto della storia... insomma se devo scrivere anche di come vanno le cose a Fell's Church nel presente, o concentrarmi su questo... come andrà avanti Bonnie, come sarà l'incontro con i Salvatore... insomma un pò quello che pensate o che vi aspettate da questa storia...
spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo... grazie atutti quelli che mi seguono..
Buone vacanze
un bacione
a presto
Immy

 

   
 
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