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Autore: Enma_Ai    29/03/2013    0 recensioni
Ero in aereo, guardando fuori dal minuscolo finestrino e vedendo una cascata di luci multicolori provenire da sotto di me. Le macchine erano grandi come giocattoli. Sembrava tutto parte di una terra in cui non vivevo, e in effetti era proprio così. Le alte strutture, le persone, le terre coltivate... tutto sembrava parte di un mondo diverso. Ma era solo una sensazione momentanea. Presto sarei stato come loro... una minuscola persona in una terra infinita. Nel mentre vi dirò come sono arrivato qui...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

Bianca spinse la porta con la mano, e la aprì mentre vedemmo davanti a noi una stanza identica a quella in cui eravamo poco fa. Da lì notai che la nave era simmetrica. Per un primo momento mi era sembrato che fosse tutto un miscuglio di colori, un ammassamento di mobili e oggetti decorati, poi avevo capito la simmetria degli spazi. Era tutto perfettamente progettato nei minimi dettagli.

Continuai a camminare dietro a lei e svoltammo a destra. Davanti a noi un'insegna luminosa in alto:

 

Teen Zone

"Siamo arrivati." disse Bianca "prego entra" mi incitò ad entrare con un sorriso e facendomi un cenno con la mano verso l'entrata. Non si vedeva nulla dall'esterno perchè la porta era chiusa, ma si sentiva della musica a volume molto alto provenire da dentro. Sembrava quasi una discoteca, cosa che non amavo particolarmente.

Bianca spinse in avanti la porta e feci qualche passo avanti. Tutte le persone in quella stanza guardarono verso la nostra direzione, ma soprattutto verso me. Mi si leggeva negli occhi che ero imbarazzato, infatti sentii qualcuno ridere, ma non me ne importò. In quel momento l'atmosfera era in attesa anch'essa. La mia accompagnatrice ruppe il silenzio - la musica c'era ancora, ma tutti si erano zittiti appena eravamo entrati - e mi presentò:

"Ehi tutti ascoltate un attimo. Questo è Rob, un nostro nuovo partecipante al Teen. Trattatemelo bene, eh" disse con una risata. Sapevo che naturalmente non l'aveav fatta per deridermi. I suoi erano sempre buoni fini, o almeno così mi era sembrato. Feci un saluto generale con un semplice e timido "Ciao a tutti". Loro risposero a loro volta salutandomi cordialmente. Un ragazzo di circa venticinque anni, sicuramente un animatore, mi indicò uno spazio libero dove sedermi. Mi avvicinai al divano, accanto a me mi ritrovai una ragazza con dei capelli lunghissimi e un ragazzo con i capelli rossi e le lentiggini. Passai in rassegna tutte le persone che riuscivo a scorgere da quel punto, osservandole una per una. C'era un ragazzo con dei bei occhi celesti e capelli biondissimi, quasi dorati tanto che sembrava un angelo sceso per caso in quella nave; poi c'erano circa altre sei ragazze esclusa quella che avevo a fianco e a Bianca: tutte abbastanza carine, ma ormai non mi piacevano più, non mi piaceva più nulla di loro. Mi concentrai sui ragazzi, squadrandoli uno per volta. Vidi un ragazzo con dei capelli lunghi e castani, uno con una cresta altissima color blu petrolio, poi quello a fianco a lui era... o mio Dio. Quel ragazzo era splendido. Sembrava quasi dark, con quei capelli neri sparati da tutte le parti come i miei, e dei fantastici occhi neri come il buio di un pozzo che non finiva mai. Emanava un'aura di mistero, e io ho sempre adorato i tipi così maledettamente oscuri. Mi accorsi che mi ero messo a fissarlo quando il suo sguardo incrociò il mio. I suoi occhi penetranti mi trascinarono nell'oscurità, ero ipnotizzato da quelle iridi che si confondevano con le pupille, sembrando un'unica cosa. Distolsi lo sguardo violentemente quando anche lui si mise a fissarmi intensamente. Non so cosa pensò in quel momento di me, ma di sicuro non ho la più pallida idea di che idea si era fatto di me. Mi aveva scoperto mentre lo fissavo e non ero molto contento di questo. Nel mentre, l'animatore finì di parlare con il ragazzetto con i capelli rossi che avevo a fianco e si rivolse a me:

"Rob, ora i ragazzi a turno si presenteranno, a cominciare da me. Mi chiamo Josh e lei è Nora," disse indicando la ragazza che aveva a fianco, anche lei un'animatrice. "Forza ragazzi, presentatevi, inizia tu" si stava rivolgendo in inglese al ragazzo accanto a me.

"Ciao sono Danny, vivo a Londra e frequento la seconda superiore al liceo scientifico." si presentò lui brevemente. Seguì la ragazza con i capelli lunghi: "Io sono Julie, vivo in Corsica, ma attraverso i miei studi ho potuto imparare bene l'inglese come seconda lingua. Frequento il liceo linguistico e sono in terza superiore." disse. Wow, ha la mia stessa età pensai, mentre gli altri continuavano a presentarsi e a dire i loro nomi. Ormai li ascoltavo a metà, ma tenevo un'orecchio pronto ad ascoltare quel ragazzo che mi aveva tanto colpito che era seduto proprio accanto a Bianca, nel divano di fronte a me. Toccò proprio a lei e si presentò a me con uno di quei sorrisi che mi faceva sempre e mi ripetè quello che di lei sapevo già:

"Mi chiamo Bianca, vengo dall'Italia, frequento il liceo delle scienze umane e sono in seconda superiore. Ho imparato questa lingua attraverso un viaggio a Londra, in cui ho dovuto imparare bene l'inglese. Anche se noi ci conosciamo già, piacere di conoscerti di nuovo" mi disse ridendo all'ultima frase. Anche gli altri risero ma subito si zittirono perchè iniziò a parlare il misterioso ragazzo dai capelli neri.

"Il mio nome è Michael, vengo dalla Georgia, in America, e l'americano è la mia lingua d'origine. Frequento la terza superiore al liceo artistico e mi fa piacere conoscerti, Rob." Michael mi sorrise e gli spuntarono due fossette ai lati della bocca. Tutti fecero una faccia stupita ma non ci feci molto caso, ero impegnato a stringergli la mano che mi aveva porso. Lui era l'ultima persona, così Josh mi chiese di presentarmi a mia volta.

"Piacere, sono Rob e vengo dall'Ohio, in America. " appena dissi questo Michael alzò lo sguardo verso di me con gli occhi un pò stupiti, ma tutto questo durò un millesimo di secondo, poi riabbassò lo sguardo sul pavimento. Io continuai come se nulla fosse: "Frequento il liceo classico, anche se volevo andare all'artistico perchè adoro disegnare, ma ci sono alcune cose che non me l'hanno permesso. Ah, e sono in terza superiore. " quest'ultima frase mi sforzai di accompagnarla con un sorriso. Solo in quel momento mi accorsi che Michael mi stava fissando: avevo completamente attirato la sua attenzione parlando dell'artistico, sicuramente.

Intervenne Josh facendoci distogliere lo sguardo uno dall'altro. Quel ragazzo mi aveva decisamente incuriosito, e penso che anche lui pensasse lo stesso di me. Da come mi guardava sembrava che... non avesse mai visto un ragazzo come me. Arrossii al pensiero che lui potesse essere anche minimamente attratto da me, ma sapevo che era un'idea che non aveva alcun fondamento. Come al solito mi facevo fin troppi film mentali. Solo allora mi accorsi che l'animatore stava parlando del programma di quei giorni. Avremmo fatto migliaia di cose, da quello che avevo capito, specialmente giochi, gare e uscite nella discoteca della nave. Quella sarebbe stata la parte che avrei odiato di più, di sicuro.

  
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