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Autore: Celine_chan    30/03/2013    1 recensioni
Il capitano Kirkland è uno dei pirati più temuto fra i sette mari. Ma un'avventura imprevista lo farà lottare contro il destino per la bramata pietra filosofale.
|Dall'ultimo capitolo|
-Credi veramente che arriveremo prima degli spagnoli?- chiese Eric.
Arthur alzò leggermente il capo, voltandolo verso il ragazzo.
-Non lo credo, dobbiamo.-
-..Sarà un po' difficile..-iniziò Eric. -Molte voci  dei mari, dicono che Antonio abbia fatto un patto, con un essere sovrannaturale. un demone per così dire.- 
Genere: Avventura, Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era oramai notte fonda, la nave era sbarcata da giorni  aveva quasi attraversato  il mediterraneo. Ci sarebbe voluto qualche  giorno per arrivare a Oslo. In quei giorni sul veliero non c'erano stati eventi in particolare.
Al massimo qualche solito battibecco fra Eric e il capitano sul tracciare le rotte, e sulla disciplina della flotta. Sembravano proprio due ragazzini cocciuti che litigavano per un giocattolo, l'unico che subiva le loro litigate era Phillips, che non vedeva l'ora che tutto questo finisse, così sarebbe riuscito a dormire la notte, senza che qualcuno iniziasse a urlare proprio vicino alla porta della sua stanza.
Eric conosceva un ex marinaio di quelle parti, esperto di sirene. Creature magnifiche, rare e pericolose. La loro bellezza e pari alla loro fatalità, pochissimi sono sopravvissuti per raccontare la loro esperienza.
Il veliero navigava alla massima velocità, di certo, volevano arrivare al più presto.
Arthur restava appoggiato a uno degli alberi della nave, a pulire un vecchio moschetto in argento.
Avvolte faceva una piccola pausa, e lasciava la pezzuola per terra, alzava lo sguardo davanti a se, per ammirare il cielo buio senza stelle, prese un sorso di rum dalla bottiglia che era li affianco a lui, e continuò a restare immerso nei suoi pensieri.
Passi leggeri ma che facevano gemere le assi di legno della nave, tacchi di stivali cantavano e si avvicinavano. Arthur alzò lo sguardo verso la sua destra, e vide Eric che si avvicinava proprio verso di lui. Arthur sbuffò appena prendendo un'altro sorso di rum. Eric si sedé vicino a lui, poggiando la schiena sull'albero.
-Se sei venuto qui per litigare, ti avverto! Phillips a detto che ci butta tutti e due in mare se lo svegliamo anche sta sera- 
Eric fece un piccolo risolino, prendendo dalla mano di Arthur la bottiglia e bevendone un sorso.
-No, sono troppo stanco..-
Eric, appoggiò il mento sul palmo della mano. Intorno a loro calò il silenzio, si sentiva il leggero scricchiolare delle travi in legno.
-Credi veramente che arriveremo prima degli spagnoli?- chiese Eric.
Arthur alzò leggermente il capo, voltandolo verso il ragazzo.
-Non lo credo, dobbiamo.-
-..Sarà un po' difficile..-iniziò Eric. -Molte voci  dei mari, dicono che Antonio abbia fatto un patto, con un essere sovrannaturale. un demone per così dire.- 
Arthur spostò di nuovo il capo davanti a se, mordicchiando appena il labbro inferiore.
Eric sbuffò di nuovo, e si alzò dall'albero della nave.
-Si è fatto tardi, e meglio se vado a riposare.- 
Si avviò verso la sua stanza.--
Arthur rimase lì per tutta la notte, senza alcun bisogno di dormire.
 
 
Oslo, una delle città più grandi e popolate della Norvegia.
Il piccolo porto che aveva, conteneva moltissime navi da pesca di salmoni, e alcune navi dei nobili che abitavano la città. Di certo una vecchia nave come l'Elisabeth, stonava con quelle belle navi di lusso. Il capitano e Eric camminavano inerti tra le strade della città.
Era cambiato molto dall'ultima volta che Eric ci aveva fatto visita, quindi il tragitto diventò più lungo del previsto. I due si ritrovarono in una delle strade principali, davanti a un negozio di pesca, uno dei più famosi della città.
Aprirono la porta, e subito dopo suonò un campanello che segnalava la loro entrata, una giovane ragazza, dai capelli biondo chiaro gli accolse entrambi.
-herrene ønsker?(i signori desiderano?)-
Arthur non conosceva il norvegese, quindi non capì niente di quello che aveva detto la ragazza.
-Jeg ser etter Lukas( Sto cercando Lukas)- Disse Eric, avvicinandosi al bancone del negozio.
La ragazza annuì e fece segno di seguirla. Apri una tenda che portava in un'altra stanza, i due ragazzi entrarono.
-disse to er søker(Questi due la stavano cercando)- Disse la ragazza a un giovane ragazzo, dai capelli biondi a caschetto, raccolti da un lato da un fermaglio a forma di croce.
La commessa annuì e subito dopo la ragazza uscì dalla stanza. Il ragazzo, si alzò dalla scrivania, dove era seduto, e si avvicinò ad Eric.
-Cosa ci fai da queste parti Thompson?- Chiese tono apatico.
- Lukas, sono anni che non ti vedo, ed è così che mi saluti?- 
-Non siamo mai stati amici, e tu lo sai.- disse senza pensarci su.
-Comunque, cosa vuoi?-
-Mi serve un cuore..- Disse Eric.
Lukas tornò alla sua scrivania, prendendo vari libri, Eric vide i titoli di quei grossi ''mattoni'' per così dire: Anatomia e specializzazione di creature leggendarie, Tipologie di draghi, e Piante stregate e curative.
Arthur intanto si era fermato a fissare una strana creaturina, che si trovava dentro una gabbia per uccelli in ferro, sembrava un piccolo rettile alato, di colore rossastro, con degli acunei sul dorso.
Arthur introdusse il dite tra le sbarre della gabbia. Lukas lo guardava con la coda nell'occhio. -Se fossi in te non lo farei. Se non vuoi che ti amputi la mano.- disse sfogliando qualche pagina di libro.
La creatura, scattò in avanti verso la mano dell'inglese, con intento di azzannare il polpastrello, Arthur tolse immediatamente il dito da lì, allontanandosi di qualche passo dalla gabbietta.
- E' un...- Iniziò il capitano ma subito dopo il norvegese continuò la frase. - Drago rosso uncinato dei Caraibi? Sì!- 
-Ma non erano estinti?- chiese il capitano.
- Non tutti a quanto pare.- rispose Lukas.
Il piccolo drago ringhio un paio di volte, prima di voltarsi su se stesso e addormentarsi.
-Comunque, quale cuore ti serve?- chiese mostrando a Eric una pagina di libro con illustrazioni di vari cuori di varie creature.
-Un cuore di sirena.- Rispose Eric.
Lukas chiuse il libro con una mossa secca, e scattò in piedi dal suo posto.-Impossibile, quelle creature non hanno un cuore.-
Eric inarcò le sopracciglia.
-Come non lo hanno?- chiese esasperato.
-Sono creature demoniache, create dal diavolo non hanno un cuore.
forse ti riferisce alle perle.-
-Quali perle?- chiese Eric.
-Ogni sirena custodisce una perla, per loro è un vero e proprio tesoro, 
raramente lo donano a qualcuno.-
Eric ascoltò attentamente ogni parola, forse la leggenda si riferisce proprio a quelle?
-Ne hai qualcuna qui?- Chiese lui.
-Purtroppo no! anche se vendendone solo una guadagnerei parecchi soldi.-
-Allora come facciamo a prenderla?- Chiese il capitano, avanzando verso di loro.
-Ci toccherà andare a pesca.- Rispose Lukas, mettendo i libri a posto sugli scaffali. 
  
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