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Autore: BiancaPotter    30/03/2013    0 recensioni
Abbiamo amato tutti la saga di Harry Potter...ragazzi coraggiosi, grandi uomini e grandi donne...io però, fin dalle prime pagine del libro, ho sentito la mancanza di un'ulteriore figura femminile e la mia fantasia le ha subito dato vita. Ora voglio condividere con voi questa mia creazione. Lei è Bianca Potter: sorella di James, migliore amica di Lily, fidanzata di Sirius e tanto altro...spero che questa mia storia possa piacervi, buona lettura a tutti!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Bianca, James e Sirius passarono allegramente il resto del viaggio e, una volta arrivati ad Hogwarts, avevano già deciso che Sirius sarebbe stato ospite in casa Potter per le vacanze di Natale.
Udito il fischio del capotreno, si precipitarono subito fuori, impazienti di arrivare al castello. Mentre si accodavano ad un gruppo di studenti più grandi, udirono una voce possente che gridava “Primo anno, studenti del primo anno! Qui con me!”
Si voltarono e ai loro occhi apparve l’uomo più grosso che avessero mai visto. Bianca istintivamente fece un passo indietro e, pensando di trovare James alle sue spalle, strinse la mano che aveva sfiorato.
“Uuuh, ma quindi possiamo già considerarci fidanzati?” si sentì sussurrare allegramente all’orecchio. Lasciò immediatamente la presa e si voltò, rossa come un peperone, perché la mano che aveva stretto era quella di Sirius e non quella del fratello.
“Ehm scusa, pensavo fosse Jamie…” farfugliò. Per fortuna venne interrotta dal gigante barbuto che, con ottimo tempismo, si era avvicinato a loro.
“Forza ragazzi, che la barche aspettano! Non mi dite che vi ho fatto paura eh! Io sono Hagrid, custode della vostra scuola!”
I tre lo guardarono curiosi e capirono che, seppur impressionante per la stazza, il tizio davanti a loro era decisamente un “gigante buono” e lo seguirono fino alle barche.
“Andate su quella..si quella dove ci sta quel ragazzino arruffato”
I loro sguardi si posarono sulla barca occupata da un ragazzino biondo con l’aria alquanto trasandata. Il primo a salire fu James, che si presentò vivacemente, imitato subito dalla sorella e da Sirius.
“Salve a tutti, io mi chiamo Remus Lupin” disse il ragazzino timidamente, ma con un sorriso sincero.
Si studiarono per qualche istante, anche perché Remus aveva sul volto strane cicatrici che aizzarono subito la curiosità degli altri tre; tuttavia, erano abbastanza consapevoli di determinate buone maniere per evitare di fare domande, o meglio, James venne frenato da una gomitata ben assestata della sorella, che aveva capito che il fratello stava partendo in quarta con la sua irriverente sfacciataggine.
Il piccolo Remus evidentemente aveva capito l’imbarazzo degli altri tre, così, molto intelligentemente, spostò il discorso sull’imminente Smistamento. Iniziò subito tra loro una profonda disputa, ma su una cosa erano tutti d’accordo (con grande soddisfazione di James): nessuno voleva andare a finire tra i Serpeverde.
Erano così concentrati sul discorso che non si accorsero nemmeno di essere arrivati e, al richiamo di Hagrid, il castello di Hogwarts si materializzò davanti a loro in tutto il suo splendore.
Il gigante richiamò tutti davanti a lui: “Ora ragazzi, mettetevi belli in riga e salite in silenzio per le scale. In cima ci dovreste trovare la professoressa McGranitt che vi spiegherà che dovete fare”
Bianca questa volta fece particolare attenzione a chi aveva intorno prima di afferrare la mano di James. Questo gesto non sfuggì a Sirius che si accodò subito dietro di loro, facendo un occhiolino divertito a Remus; lui non capì cos’era successo, ma visto che aveva trovato molto simpatici quei tre ragazzini, sperava (Smistamento permettendo) di aver modo di approfondire la situazione.
Mentre avanzavano, James e Bianca notarono i due strani ragazzini che avevano incontrato nel loro scompartimento: Lily e quel “Sev”. Avevano entrambi rimosso la spiacevole situazione che si era creata tra loro sul treno e si chiesero in quale casa sarebbero andati a finire; James chiuse il discorso borbottando “Idioti come tutti i Serpeverde”
Arrivati in cima alle scale, trovarono ad attenderli una strega molto austera, che sorrideva con garbo.
“Venite qui ragazzi. Tutti qui, intorno a me. Mi presento: sono la professoressa Minerva McGranitt, vostra futura docente di Trasfigurazione. Ora, una volta oltrepassata questa porta, vi troverete nella Sala Grande del castello di Hogwarts. Questo è uno dei momenti cruciali della vostra carriera scolastica: in fondo alla sala, ognuno di voi verrà smistato nella sua Casa d’appartenenza e la vostra vita cambierà radicalmente, plasmata dai diversi connotati delle varie Case. Entrerete in silenzio, dietro di me, e aspetterete che venga chiamato il vostro nome prima di avvicinarvi. Buona fortuna a tutti”
L’enorme portone si aprì e tutti i ragazzi poterono ammirare esterrefatti la magnificenza della Sala Grande: la maggior parte di loro, però, era rimasta concentrata, ben sapendo che ci sarebbero stati anni interi per riempirsi gli occhi delle meraviglie di Hogwarts.
La professoressa McGranitt si avvicinò ad uno sgabello, in cima al quale era posto un vecchio e polveroso cappello.
“Questo è il Cappello Parlante. La sua saggezza è sconfinata e sarà lui a determinare quale sarà la vostra Casa. Adesso rimanete in ordine e soprattutto in silenzio. Quando vi chiamerò, verrete qui affinché possa posare il Cappello sulla vostra testa e attenderete fino a quando lui pronuncerà il nome della Casa che giudica adatta a voi. Bene…iniziamo! Venga avanti il signor Sirius Black.”
Bianca sentì Sirius sussultare alle sue spalle: evidentemente non pensava di essere chiamato per primo. Si fece avanti trepidante e chiuse gli occhi quando la professoressa McGranitt gli posò il Cappello sulla testa.
“Spero proprio che non vada a finire tra i Serpeverde” bisbigliò James a Bianca.
“Lo spero anche io” gli rispose Bianca arrossendo. Effettivamente quel ragazzino gli stava simpatico e le sarebbe dispiaciuto molto se avesse seguito le orme di famiglia tra le schiere dei Serpeverde.
“Ehehehe la pulce innamorata” la canzonò James.
Bianca fece per rispondere, ma la voce squillante del Cappello Parlante risuonò all’improvviso nella sala: “GRIFONDORO!”
I due fratelli si strinsero la mano con entusiasmo, era fatta! Sirius, sceso dallo sgabello, si avviò verso il tavolo dei Grifondoro e li salutò raggiante.
“Venga avanti la signorina Lily Evans”
La bambina dai capelli rossi si avvicinò titubante. Bianca e James si voltarono, entrambi interessati alla scelta del Cappello, che dopo una manciata di secondo tuonò nuovamente: “GRIFONDORO”
Bianca non riuscì a reprimere un piccolo sussulto di gioia, contenta di aver modo di approfondire la conoscenza con Lily, forse addirittura di diventare sua amica.
James invece la scrutò con occhio critico mentre andava ad occupare il posto di fronte a Sirius; se il Cappello l’aveva smistata tra i Grifondoro, forse poi non era così male come gli era sembrata al loro primo incontro.
Lo Smistamento proseguiva, ma l’attenzione di Bianca e James venne catturata quando arrivò il turno di Remus. Con lui il Cappello impiegò molto più tempo e nel frattempo il ragazzino rimase seduto con gli occhi chiusi ed un espressione placida, quasi fosse addormentato. Finalmente, il Cappello prese la sua decisione “GRIFONDORO!”
Bianca e James esultarono nuovamente, felici di avere anche lui come compagno. Erano infatti entrambi certi che sarebbero stati assegnati alla Casa dei Grifondoro.
Poi arrivò il turno di “Severus Piton” e il ragazzino dai capelli unti avanzò verso il Cappello.
“Che razza di nome è Severus?” borbottò James ironicamente.
Bianca non rispose, ma lo osservò con freddo distacco: quel ragazzo le aveva fatto una brutta impressione e sperò vivamente, nel corso degli studi, di non doverci mai avere nulla a che fare.
Per Severus, la scelta del Cappello fu quasi immediata: “SERPEVERDE!”
“Non c’erano dubbi, un muso brutto come quello poteva andare a finire solo tra le serpi!” Esclamò James trionfante. Anche Bianca aveva gradito la decisione del Cappello, ma osservando lo sguardo afflitto di Lily che seguiva Severus mentre si avvicinava al tavolo della sua Casa, per un attimo provò un pizzico di rimorso. Evidentemente quei due bambini erano molto legati e per un attimo pensò a come si sarebbe sentita lei se fosse stata separata da James.
Era ancora immersa in questo pensiero, quando venne riportata alla realtà dalla professoressa McGranitt: era arrivato il suo turno. Dopo aver scambiato un sorriso con il fratello, si avviò fiera verso il Cappello.
Appena lo sentì sulla sua testa, una voce le risuonò nella mente. “Oh…attendevo con ansia il momento in cui saresti arrivata. Perché ovviamente sapevo che saresti arrivata prima o poi…tornano sempre ad ogni generazione! Almeno con voi, il mio lavoro è semplice. Anche perché vedo che tu sei esattamente come lui.”
Bianca provò a rimuginare un attimo su quelle parole, ma non riuscendo ad intuirne il significato, tornò a prestare attenzione al Cappello, che in quel preciso istante gridò: “GRIFONDORO!”
Raggiante, rivolse un largo sorriso al fratello e si avviò subito verso il tavolo della “sua” Casa, il sogno di una vita si era avverato! Andò a sedersi accanto a Lily e le strinse la mano, cercando di farle capire con quel gesto che non era sola e che aveva trovato una nuova amica. La ragazzina dai capelli rossi intuì e le sorrise con gratitudine.
Continuando a tenere la mano di Lily tra le sue, Bianca tornò a concentrarsi sullo smistamento: era arrivato il turno di James. Evidentemente il Cappello stava parlando anche a lui, perché lo vide sorridere con aria trionfante. Pochi istanti dopo, il Cappello esclamò allegramente “GRIFONDORO!”
James balzò in piedi come se fosse stato seduto su una molla e si fiondò verso il tavolo, andandosi a sedere accanto a Sirius e Remus. Lily non aveva accolto di buon occhio questo smistamento, ma si sforzò di applaudire con gli altri per non ferire Bianca, che strinse con euforia la mano di James. Per lei in quell’istante era tutto perfetto e la sua vita ad Hogwarts si prospettava meravigliosa. Stava per chiedere a tutti i suoi nuovi amici e al fratello se il Cappello aveva parlato anche a loro, quando si voltò, sentendosi osservata.
In fondo alla Sala era posizionato al tavolo dei professori e al centro sedeva un mago con una lunga barba bianca che lei, tramite foto e racconti, identificò immediatamente: era il preside Albus Silente. Ed era proprio lui che la stava osservando e, accorgendosi che anche lei lo guardava, la salutò subito facendole l’occhiolino.
Bianca rimase pensierosa per un attimo, poi il vociare rumoroso di James spezzò il filo dei suoi pensieri.


 
  
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