Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Ally M    30/03/2013    1 recensioni
Frutto della mia prima Drabble Night.
Pairing utilizzati:
1) Theon/Osha
2) Joffrey/Arya
3) Cersei Lannister
4) Robb/Sansa
" Il freddo le aveva insegnato cose che i principini della Lunga Estate non potevano nemmeno immaginare, che il Falso Lord –nella sua testa sempre ricoperto dal un alone di gelido disprezzo- non avrebbe mai potuto capire."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I

Si può imparare la legge, ma non la prudenza

Theon/Osha

 

 

 

 

Il Nord- quello vero, Oltre la Barriera- era un maestro e Osha era sempre stata un’alunna diligente.

Le aveva insegnato quando fermarsi e accendere un fuoco, quando procedere e combattere. Il freddo le aveva insegnato che non era l’inverno la cosa peggiore che poteva succedere a un essere umano.

Era quella la legge Oltre la Barriera: il freddo non era un nemico ma un insegnante severo.

Il freddo le aveva insegnato cose che i principini della Lunga Estate non potevano nemmeno immaginare, che il Falso Lord –nella sua testa sempre ricoperto dal un alone di gelido disprezzo- non avrebbe mai potuto capire.

Theon Greyjoy dall’alto della sua supponenza, del suo dichiararsi Lord del Nulla, non avrebbe mai potuto capire ciò che il Nord le aveva insegnato quando era ancora una bambina: è la prudenza a tenerti in vita.

Lui non era stato prudente quando l’aveva sfidata per la prima volta, con quel ghigno sardonico a increspargli le labbra.

Ancora, non era stato prudente quando aveva tradito Grande Inverno, agendo come il peggiore dei codardi, nascondendosi dietro a uomini armati e privando della propria casa bambini che erano cresciuti considerandolo un fratello.

Infine non era stato prudente quando il suo sguardo carico di desiderio le aveva accarezzato il corpo.

Osha però, a volte, rannicchiata vicino al fuoco, si chiedeva se, alla fine dei conti, non fosse stata lei quella imprudente, dato il modo in cui il tocco di Theon ancora bruciava sulla sua pelle.

 

 

 

 

 

 

 

 

II

Schegge di vetro.

Joffrey/Arya

 

 

 

Quando il fragile bicchiere in vetro gli si ruppe fra le mani e il sangue cominciò a macchiare la pelle candida dei suoi palmi capì che non avrebbe ricordato Arya Stark solo per il pallido segno del morso che ancora adombrava il suo braccio.

I suoi occhi gelidi e metallici carichi di un disprezzo che mai gli era stato rivolto, il volto contratto in una smorfia di rabbia mal trattenuta, il suo temperamento selvaggio, nulla di tutto quello lo avrebbe mai lasciato.

Una parte di lui, quando aveva sentito la punta della sua spada contro la gola , aveva capito che non avrebbe mai dimenticato Arya Stark.

Le sue mani non avrebbero mai potuto sanguinare come il suo cuore quando gli avevano riferito che Arya non era più ad Approdo del Re

 

 

 

   
 
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