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Autore: MadappleStyles    30/03/2013    6 recensioni
Ilaria, ragazza italiana di 18 anni, si trasferisce a Londra a casa del suo migliore amico, Niall...Peccato che non abbia scelto lei questo cambiamento e che si ritrovi a vivere con 5 ragazzi, star internazionali. Riuscirà a "sopravvivere"?
Leggete e lo scoprirete!
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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50°: Aria
 

Gli esami si stavano avvicinando, la scuola stava per terminare ed erano passati ormai poco più di due mesi da quando avevamo avviato le pratiche per l’adozione di Sophie. In quel arco di tempo io e Harry ci eravamo trasferiti nella casa nuova, aiutati dai ragazzi, avevamo preparato anche la stanza per la bimba, io continuavo ad alternarmi tra scuola, tribunale, orfanotrofio e casa, con qualche lavoretto ogni tanto.

Credo che se non fosse stata per la speranza di stringere di nuovo Sophie, questa volta sicura che nessuno me l’avrebbe più portata via, e il sostegno di Harry, non sarei riuscita a sopportare tutto questo. Anche se spesso mi sentivo impotente di fronte al tempo che continuava a passare senza vedere alcun progresso nelle pratiche. E in quei momenti mi ritrovavo con 5 pazzi in giro per casa che si alternavano con fazzoletti, cioccolate calde, film comici e spalle a cui aggrapparmi. Perché se è vero che io e Harry eravamo i più interessati a questa “avventura”, è anche vero che Zayn, Louis, Niall e Liam ci erano sempre stati accanto, soprattutto quando si era trattato di parlare con i manager. Eravamo una famiglia, e le famiglie si aiutano.

L’evento più strano era successo un paio di giorni prima, mentre ero a casa sola con Niall, visto che Harry era in tribunale e gli altri a zonzo per Londra con le rispettive compagne. Stavamo guardando la tv, quando il mio portatile aveva iniziato a suonare, segno che i miei mi stavano chiamando via Skype. Subito eravamo corsi in cucina e appena risposi la voce di mia madre ci perforò i timpani.

-Figlia degenere! Che diamine stai combinando? Cos’è questa storia che tu e Harry siete sempre in tribunale? Guarda, non ho rotto le scatole quando siete andati a vivere da soli, ma adesso voglio capire.

Ecco, sì, in quel arco di tempo non avevo avvertito mia madre della decisione presa con il mio compagno…

-Ecco, mamma, è meglio se ti metti calma, è una storia lunga…

Velocemente, aiutata da Niall avevo raccontato tutto a mia madre, che vedevo sbiancare sempre di più a ogni mia parola.

-Quindi voi due piccoli deficienti volete adottare una bambina? Ma se fra un po’ non sapete nemmeno badare a voi stessi???

-Bè, zia, io avrei da obiettare su questo.- per la prima volta in vita sua Niall stava andando contro mia madre, cosa molto strana visto che quei due erano pappa e ciccia!

-Vedi, io li ho visti con quella bambina. E poi Ilaria si è occupata di me, Harry e i ragazzi per tutto questo tempo.
Hanno la testa sulle spalle, non ti devi preoccupare, sanno a cosa stanno andando incontro. Devi fidarti di tua figlia.

Mia madre lo guardava leggermente stupita, non riuscendo a spiaccicare mezza parola, proprio come me, mentre il biondo si apriva in un dolce sorriso.

-Ok. Mi fido. Ma sappi che ti odio! Sono ancora troppo giovane per diventare nonna!

A quelle parole scoppiammo in una fragorosa risata seguita dalle domande a raffica di mia madre su Sophie.

-E adesso la cosa più importante. Volete adottare una bimba e vivete insieme. L’unica cosa che manca a questo bel quadretto è…- iniziò a dire mia madre.

-NO! Mamma, il matrimonio no! Abbiamo tempo, e poi non mi sembra il caso. Io devo finire di studiare, Harry lavora e poi arriverà Sophie, almeno spero. Troppe cose a cui pensare, il matrimonio sarebbe troppo.

A quella frase mia madre si zittì, un po’ contrariata, per poi salutarci.

Ripensando a quel giorno non potevo fare a meno di ridere, visto che mia madre adesso mi chiamava giornalmente per sapere se la sua “nipotina” era arrivata a casa.

Avevo appena chiuso la chiamata con lei, quando un Harry molto stanco entrò in salotto, lasciandosi cadere di peso sul divano accanto a me. Appoggiai i libri e lo feci distendere sulle mie gambe.

-Bentornato amore. Come è andata a lavoro?

-Benissimo, ma sono stravolto. In più mi ha telefonato Hudson, l’avvocato.

-Che ti ha detto? Qualche problema con il giudice? Le psicologhe e le assistenti sociali hanno detto che non siamo adatti?

-Calma amore. Respira!- dissi stringendomi le mani e posandomi un bacio sulle labbra per zittirmi.

-Ha detto che domani pomeriggio abbiamo un’altra udienza, che spera sia l’ultima. Inoltre ho parlato con i manager.
Mi hanno intimato di riuscire ad accelerare i tempi, visto che fra meno di 15 giorni tu finisci gli esami e poi dobbiamo partire per il tour negli Stati Uniti e vogliono sapere se dobbiamo prenotare un biglietto in più per Soph.

-Perfetto, insomma rischiamo di dover far spostare il tutto a dopo l’estate e di lasciare la piccola in orfanotrofio per altri 3 mesi insomma, magnifico!- dissi sarcastica, scatenando una leggera risatina nel ragazzo di fronte a me.

-La smetti di essere così pessimista? Stai tranquilla, domani Hudson parla con il giudice e in qualche modo ce la faremo. Inoltre tutte le sedute e gli incontri con gli assistenti sociali hanno sottolineato solo cose positive, quindi credo che non manchi molto per avere Sophie qui con noi.

La sua positività era qualcosa di disarmante. Più io mi disperavo e più lui se ne usciva con frasi che sprizzavano ottimismo da tutti i pori. Eravamo agli antipodi, l’esempio perfetto che gli opposti si attraggono!

Gli sorrisi di rimando, alzandomi poi dal divano per preparare la cena, mentre lui guardava la tv.

Sicura che non mi sentisse iniziai a canticchiare una delle mie canzoni preferite di fronte ai fornelli.

“Sai
nascono così
fiabe che vorrei
dentro tutti i sogni miei.


E le racconterò
per volare in paradisi che non ho
e non è facile restare senza più fate da rapire
e non è facile giocare se tu manchi.


Aria come è dolce nell'aria
scivolare via dalla vita mia
aria respirami il silenzio


Non mi dire addio ma solleva il mondo

portami con te
tra misteri di angeli
e sorrisi demoni.


E li trasformerò
in coriandoli di luce tenera
e riuscirò sempre a fuggire dentro colori da scoprire
e riuscirò a sentire ancora quella musica.


Aria come è dolce nell'aria
scivolare via dalla vita mia
aria respirami il silenzio


Non mi dire addio ma solleva il mondo


aria abbracciami


Volerò, volerò, volerò, volerò…


Aria ritornerò nell'aria
che mi porta via dalla vita mia
aria mi lascerò nell'aria


Aria com'è dolce nell'aria
scivolare via dalla vita mia
aria mi lascerò nell'aria.”


-Mi piace sentirti cantare in Italiano, la prossima volta lascia la porta aperta però!

Sobbalzai, sentendomi stringere i fianchi da dietro.

-Tu invece dovresti farti sentire!

-Touchè! Comunque ero venuto a dirti che dopo cena vengono i ragazzi, visto che è un pezzo che non passiamo il venerdì sera tutti insieme.

-Vengono anche El, Perrie e Dani?

-Sì. E Niall ha detto che invitava un’amica.

-COSA? CHI? E DA QUANDO?- mi voltai di colpo alzando il mestolo che stringevo tra le mani.

-Riponi l’arma! Non ha voluto dirci nulla di più! Ha detto che è una sorpresa, anzi in realtà mi aveva pure detto di non dirti nulla, ma vabbè!- le sue adorabili fossette comparvero ai lati del suo sorriso, mentre delicatamente mi abbassava il
braccio armato.

-Io.Lo.Uccido.- dissi per poi mettere in tavola la cena. Cercai di estrarre più informazioni possibili dal riccio seduto di fronte a me, ma ovviamente lui fece il finto tonto, lasciandomi crogiolare nel mio brodo.

Alle 9 in punto El, Louis, Liam e Dani erano davanti alla porta sul retro, visto che erano passati per il cancello che univa i giardini delle due villette.

-Ehi, ma Zayn e Perrie? E soprattutto Niall?

-Zayn si stava specchiando e rimirando, come al solito, quindi Perrie lo stava aspettando. E Niall è andato a prendere l’ospite segreta. Che tanto segreta non è dato il tuo tono di voce!- mi rispose Louis ridendo.

Mi irritava e non poco sapere che il mio migliore amico fin dall’infanzia non mi aveva detto nulla di questa sua nuova fiamma, come se non si fidasse di me.

Per evitare le battutine avevo chiamato Perrie, che era in uno stato di disperazione più totale, visto che Zayn si stava cambiando per la decima volta, convinto che nessuno dei look precedenti lo valorizzasse abbastanza.

-Dì a quell’idiota del mio ex coinquilino che si muova, altrimenti vengo lì, spacco tutte le superfici riflettenti, brucio tutto il suo armadio, gli taglio il ciuffo e lo butto tra le fan scatenate in mutande!- minacciai mentre la ragazza metteva il vivavoce.

Dopo poco meno di 5 minuti dalla porta sul retro fecero la loro comparsa anche Perrie e Zayn. La ragazza mi corse incontro, abbracciandomi.

-Grazie! Mi hai salvata, non sapevo più cosa fare per staccarlo da quel dannato specchio! Tu sei un angelo!- mi disse la bionda, facendo ridere tutti i presenti meno uno.

-Ma che angelo e angelo! Lei è il demonio in persona! E sappi che ci siamo mossi solo perché finalmente avevo trovato ciò che risaltava tutto il mio splendore, non per le tue minacce!

-Sì. Come no! Appena l’hai sentita gridare hai tirato un urletto spacca timpani e ti sei fiondato in bagno vestendoti in meno di trenta secondi, e mentre prendevo la borsa mi hai urlato nel panico più totale “MUOVITI! MUOVITI! Altrimenti la Ila arriva e mi lascia in mutande davanti le fans!”- imitò la voce spaventata del ragazzo a meraviglia, facendoci ridere ancora di più.

In quel momento suonarono alla porta, e se non fosse stato per lo sguardo severo di Harry, mi sarei fiondata ad aprire. Invece andò lui al posto mio.

Stavo per seguire Harry, quando da dietro l’angolo dell’ingresso fecero la sua comparsa Niall e…

-LAYLA! Che diamine ci fai tu qui? E perché stringi la mano di mio fratello?- ci fu un attimo di silenzio, dopo di che mi aprii in un mega sorriso.-OOOOOOOOOOH!! Ho capitooooo! Venite qui, fatevi abbracciare! Come sono felice! Ma siete degli infami, mi avete fatta morire d’infarto!

Lay mi guardava un pochino preoccupata, ma appena Niall iniziò a ridere e io la strinsi in un abbraccio, subito si sciolse, ridendo anche lei.

-E tu, stupido deficiente! La prossima volta vedi di aggiornarmi prima, pensavo che non ti fidassi più di me!- dissi mettendo il broncio.

-Mai! Sei la mia sorellina rompiscatole, la miglior confidente di sempre, non potrei mai smettere di fidarmi di te, solo che volevo farti una sorpresa, visto che erano mesi che mi incitavi a invitarla ad uscire e organizzavi cene a tradimento insieme a Kay per farci incontrare!

Un leggera risata isterica lasciò le mie labbra –Non è vero, quelle cene erano casuali. E poi scusa, non potevi lasciare Harry solo in mezzo a tutte donne! E nemmeno Lay poteva starsene sola soletta in mezzo a tutte coppiette. E poi hai visto che alla fine avevo ragione io!

Lay seguiva quello scambio di battute ridendo per le facce e i toni che assumevamo io e Niall, sfottendoci alla grande.
A dire la verità tutti stavano ridendo. Ci sedemmo sui divani del salotto, Liam e Louis iniziarono a spulciare tra la collezione di film che avevamo io e Harry, per scegliere cosa guardare. Lay continuava a lanciarmi sguardi preoccupati, seduta tra me e Niall. Mi staccai un pochino dal petto di Harry, su cui mi ero sistemata, mentre chiacchieravo un po’ con tutti.

-Tranquilla Layla. Per stasera l’interrogatorio lo scampi, ma preparati che lunedì io è Kaytlhin ti spremeremo come un limone!- sussurrai all’orecchio della mia amica.

-Ecco, come sospettavo! Comunque io ve l’avrei anche detto, ma lui voleva che ti facessimo una sorpresa, scusami.

-Non ti preoccupare. Sono così felice! E poi gliela farò pagare, non aver paura!

Iniziammo a ridere, mentre Harry e Niall ci guardarono senza capire.

-E il verdetto è… Rullo di tamburi, prego.- disse Louis, intimando Liam e Zayn- Parnassus: l’uomo che voleva imbrogliare il diavolo!- disse, scatenando un applauso generale.

Eravamo più o meno a metà film, quando il telefono di Harry squillò.

-Scusate, devo rispondere. Ila, vieni con me.- disse un po’ accigliato. Lo seguii all’esterno, quando finalmente rispose.

-Salve signor giudice, mi dica.- i miei occhi si puntarono sui suoi, e le mie mani gli intimarono di mettere il vivavoce, inutilmente.

-Certo, certo, non c’è problema. Domattina alle 9 in punto saremo lì, non si preoccupi. Buonasera.- chiuse la chiamata e si voltò verso di me.

-Che ti ha detto? Perché non dobbiamo più andare di pomeriggio ma di mattina?

-Ha detto che sono riusciti a liberare l’aula per domattina e quindi hanno anticipato la nostra udienza, ma nulla di più. Non so che aspettarmi. Hudson ha detto che oggi andava a parlare con il giudice per chiarire anche il discorso tour, ma poi non mi ha più fatto sapere nulla a riguardo.

-Credi che ci diranno che non possiamo tenerla? Non è possibile, non dopo tutti questi mesi di via vai dal tribunale. Ormai Sophie è convinta che verrà qui da noi.

-Lo so, ma non so che pensare. Anche io sono preoccupato, ma ormai non possiamo fare altro che calmarci e aspettare domattina, per sentire cosa ci dirà il giudice.

Ci abbracciammo stretti stretti, prima di rientrare. Tornammo sul divano, dove mi riaccoccolai sul suo petto. Avevo paura, ma per una volta volevo sperare che tutto sarebbe andato per il meglio.

Solo a fine film Zayn decise di fare la domanda che tutti si erano tenuti dentro durante la serata.

-So che non sono affari nostri, ma chi era al telefono?

-Il giudice. Ha anticipato l’udienza a domattina.

-Come a domattina? Noi abbiamo un’intervista domattina! Te ne sei dimenticato Harry?

Vidi il mio ragazzo battersi una mano sulla fronte, per poi passarsela tra i ricci ribelli sospirando frustrato alle parole di Niall.

-Sì, me ne ero completamente dimenticato, diamine. E ora che si fa? Non posso rimandare l’udienza e in più dobbiamo essere presenti tutti e due.

-E che problema c’è? Se non riusciamo a posticiparla inventeremo una scusa. Non è la prima volta che lo facciamo!- se ne uscì Louis.

-E poi al massimo potremmo allungarla un po’, magari possiamo partecipare anche noi ragazze. I giornalisti se sanno che siamo dietro le quinte faranno di tutto per farci uscire e estorcerci qualche pettegolezzo.- aggiunse ovvia Perrie.

Niall lanciò un’ occhiata abbastanza esplicita verso di me e Layla.

-Non se ne parla, Layla ne rimane fuori, almeno finchè potremo lasciamola vivere in pace. Quindi siamo d’accordo. Cerchiamo di allungare l’intervista in modo che con una scusa io e Harry riusciamo a coprire il nostro ritardo.- conclusi sospirando. Lay mi sorrise grata e io le strinsi la mano. Orami eravamo alla fine di quel percorso, me lo sentivo. Il giorno dopo o saremo diventati genitori o avremo perso la nostra bimba per sempre.
 
   
 
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