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Autore: Forbidden Colors    30/03/2013    6 recensioni
Reira,una giovane ragazza in cerca di vendetta.
Reira,pronta a tutto pur di ottenerla,anche di uccidere Ziva David.
Ma è veramente l'unica a cercare giustizia? E soprattutto cosa vuole dai David?
Una storia scritta di getto su Ncis e su Tony/Ziva. Spero vi piaccia :)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4:Enjoy the Silence


Il vaso cadde a terra e si ruppe in mille pezzi provocando un rumore sordo non troppo forte ma che fu ugualmente sentito dalle persone che abitavano al piano sottostante.
L'uomo era arrabbiato.
Aveva fallito,mesi e mesi di preparazione e arrivato il momento si era lasciato prendere dal panico. Accese la televisione:la giornalista stava parlando dell'esplosione,confermando che non c'erano stati né morti né feriti gravi e avvisando che l'Ncis stava indagando sull'attentatore.
Lui sorrise.
Aveva sbagliato le dosi dell'ordigno ed erano tutti vivi ma non gli importava.
Non si sarebbe fermato davanti a niente e a nessuno. Ziva David avrebbe pagato,molto presto.
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 Tony DiNozzo guidava veloce. Troppo veloce. Anzi non aveva mai guidato così in tutta la vita sua,ignorando ben tre semafori rossi.
Ma non gli importava,in quel momento voleva solo raggiungere Ziva,aiutarla e portarla al sicuro,nient'altro.
Erano circa le nove quando arrivò davanti a casa sua,parcheggio' come un fulmine e scese senza neanche chiudere la macchina. Si avvicinò alla porta.
Stava per bussare quando si accorse che era aperta. Il cuore perse un battito. Istintivamente prese la pisola dalla giacca ed entrò correndo.
La trovò in salotto intenta a riempire uno zainetto. Non le chiese niente. Si limitò a guardarla:noto' che aveva il viso stanco,spossato da tutto quello che aveva subìto sia fisicamente a livello lavorativo sia e soprattutto moralmente per causa di suo padre.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederla serena,per regalarle finalmente un po' di pace e tranquillità.
"Zee.."
"Ciao Tony,lo sapevo che mi avresti trovata
."-rispose lei voltandosi.
"Be' allora potevi evitare di farmi correre come un matto e aspettarmi invece di scappare in lacrime. Mi sarò preso come minimo due multe venendo qua"-DiNozzo cerco' di buttarla sul ridere
"Mi spiace,veramente. Avevo bisogno di stare sola,di pensare. Non era mia intenzione lasciarti così come ho fatto prima."
"Sto scherzando Mossad,tranquilla. Dove stavi per andare? Insomma perché da qualche parte vuoi andare..lo zaino,la porta aperta.."

"Voglio trovarla Tony. Voglio scusarmi con lei per tutto il male che mio padre e il Mossad le hanno fatto. Voglio farle capire che non sono come loro,che non deve per forza sporcarsi le mani uccidendo le persone per portare a termine la sua vendetta. "
Ziva non avrebbe voluto dire niente a Tony,avrebbe dovuto bleffare ma non ci riusciva più da tanto tempo con lui. Era stanca,afflitta e non così forte come tutti credevano.
In una frazione di secondo gli occhi le si inumidirono e le lacrime iniziarono a sgorgare copiose sulle guance. Di nuovo.
Odiava sentirsi così indifesa,soprattutto davanti a lui.
"Lo sai che ti aiuteremo. Io..noi,noi non ti lasceremo mai da sola Ziva. Ma è presto,non abbiamo una traccia da seguire e lo sai che non puoi andare in giro da sola. Senza contare che sei stanca. Andremo a casa di Gibbs così.."
"No,Tony tu sai che non ho bisogno della protezione di nessuno e"

Si blocco' vedendolo improvvisamente avanzare ma in realtà anche perché non aveva più voglia di discutere.
Tony le afferrò i polsi e la costrinse a guardarlo,poi,delicatamente,le asciugo' le lacrime e la strinse a sè.
Quell'abbraccio tanto desiderato da entrambi durò pochi minuti ma bastò a Ziva per farle dimenticare ogni cosa:si sentiva in pace tra le braccia di Tony e mentre era persa tra il suo profumo e calore non esistevano più suo padre né tantomeno Reira.
Tony si staccò rompendo l'incantesimo,raccolse lo zainetto cadutole a terra e le disse sorridendo:
"Non hai scuse. Sono ordini del capo,di Leroy Jethro Gibbs.Portati alcuni vestiti di ricambio ma nei prossimi giorni,se avrai bisogno, potrò venire io a prenderti alcune cose"
"Posso anche tornare io,sai com'è Tony,e' casa mia"-gli rispose lei asciugandosi le ultime lacrime.
"Ci penserò David,ci penserò
"-le fece l'occhiolino e,dopo averla aiutata con il vestiario,la prese per mano conducendola verso la sua auto.
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 Mentre guidava alla volta di casa Gibbs,l'agente super speciale Anthony DiNozzo era finalmente più tranquillo.
E,strano visto la situazione,era felice. Felice per l'abbraccio che le aveva dato poco fa,felice di sentire che le sue famose barriere lentamente stavano scomparendo del tutto e la distanza tra loro stava diminuendo. Aveva una voglia incredibile di stringerla ancora a sé,di baciarla,di proteggerla e di confessarle quanto l'amava ma sapeva bene che non fosse il momento adatto. Ziva aveva tutt'altro a cui pensare adesso e lui non aveva intenzione di far sì che i suoi sentimenti interferissero col caso impedendogli di fare del suo meglio o,addirittura,di proteggerla.
Come al solito il finestrino dalla parte della collega era aperto ma non faceva freddo come la sera precedente,il sole era alto in cielo ed era quasi ora di pranzo.
Ziva era stata silenziosa per tutto il tragitto e quando arrivarono davanti all'abitazione del capo,mentre Tony parlava con gli agenti incaricati di controllare che nessuno si avvicinasse,lei entrò e andò subito a farsi una bella doccia calda. Ormai conosceva la casa di Gibbs,tante volte era venuta per parlargli di problemi più o meno gravi e essere lì la faceva sentire a casa più di quanto sperasse.

Tony nel frattempo decise che sarebbe stata una bella giornata.
Lui non lavorava,doveva aspettare che McTonto chiamasse per dargli notizie ed era con Ziva. Sorrise.
Improvvisamente la pancia gli brontolò e si ricordò che sia lui sia la collega erano a digiuno dalla mattina presto.Avrebbe preparato un pranzo con i fiocchi e avrebbe praticamente obbligato Ziva a mangiare tutto ciò che aveva idea di fare. Sorrise di nuovo.
Si,la giornata stava proprio prendendo una bella piega nonostante la situazione.
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 Il laboratorio di Abby quella mattina era immerso in un silenzio tombale. La cosa non era mai successa e Ducky si preoccupò a tal punto da andare a vedere se fosse successo qualcosa..
La trovò seduta per terra,a gambe incrociate e con gli occhi chiusi.
"Abigail per amor del cielo cosa stai facendo? Mi hai fatto prendere un colpo!"
"Ehi Ducky,perché dici così? Mi ripetete sempre che vi da fastidio la mia musica quindi ho deciso di non metterla per un po'. In compenso faccio yoga quando sono nervosa,vuoi provare? McGee si è rifiutato,crede che non serva a niente.."
"Mi piacerebbe cara,ma sai sono un po' vecchio..forse se chiedessi al signor Palmer
.."
"No meglio di no,non lo vedo un tipo da yoga"
"Ahah tutto ciò mi fa tornare alla mente un episodio successomi nel lontano 1976. Ero in.."
"Taglia Ducky."
"Gibbs!-urlo' la scienziata-me lo sentivo che saresti arrivato e' come se fossi riuscita a captare.."
"Ma cosa avete tutti oggi? La parlantina?"-domandò Gibbs
"Io la smetto se tu punto primo mi dai il Caf-Pow,punto secondo mi dai un bacio sulla guancia,punto terzo inizi a fare yoga con me,punto quarto mi dici come sta Ziva"
Gibbs quella mattina era nervoso. O meglio,lo era molto più del solito ma sapeva che Abbs era fatta così quindi si limitò a guardarla di sottecchi,tirando fuori il caffè.
"Risponderò dopo alle tue domande. Ora dimmi"
Abby sorrise. Adorava Gibbs.
"So per certo che l'attentatore e' un uomo,sulla quarantina che sto cercando di identificare,ma questo è già qualcosa .Siamo anche riusciti a risalire ad un negozio che gli ha venduto poco tempo fa l'ordigno,McGee e' andato a interrogare il negoziante."
"Grazie Abbs"-come promesso le diede un bacino e prima di scomparire le disse "Ziva sta bene,Tony e' con lei. E riguardo allo yoga..SCORTATELO ABBY,NON LO FARO' MAI!"
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 Tony era sconsolato.
Aveva preparato una pizza buonissima ma non era riuscito a convincere Ziva a mangiarla. Si era limitata ad assaggiarla e a fargli i complimenti ma poco dopo si era alzata dicendo che non aveva fame ed era andata in salotto.
Tony era rimasto da solo,o meglio con la pizza fredda che aveva deciso di coprire e lasciare per Gibbs,dopodiché aveva sparecchiato e si era diretto anche lui verso la stanza accanto.
Aveva trovato Zee seduta sul divano intenta a trafficare col computer che si era portata da casa mentre cercava di trovare qualcosa su Reira. Così,inspazientito,Tony glielo aveva tolto di mano,lo aveva spento e si era seduto vicino a lei.
"Basta pensare a lei occhioni belli,ora io e te ci guardiamo un film"
Ziva sbuffò
"Tony sono le tre,non voglio guardare un film e siamo a casa di Gibbs,che dvd pensi di trovare?!"
In effetti la casa del loro capo non era proprio quella che si potesse definire una casa tecnologica e ben fornita di ogni comfort,tuttavia la ricerca di Tony,dopo ben un'intera ora,diede i suoi frutti:nascosto dietro ad alcune cassette preistoriche aveva trovato "Il padrino parte prima" film che,guarda caso,adorava alla follia.

Così guardarono il film preferito di Tony fino a sera. Lui era talmente preso che,continuando a fare battute e ad anticiparne il seguito,non si accorse che Ziva,lentamente,si stava addormentando cullata dalla sua voce e da una serenità che non provava da tempo.
DiNozzo non la vide finché lei,quasi inconsciamente,ruppe la breve distanza tra loro e appoggiò la testa sulla sua spalla. Solo allora lui si girò notando che la sua collega aveva preso sonno. Subito spense la televisione ma rimase seduto cullandola ed accarezzandole i lunghi capelli.
La magia di quel momento fu interrotta dallo squillo del suo maledettissimo telefono che Tony maledì per minuti;fortunatamente era vicino a lui quindi non dovette alzarsi evitando così di svegliare la sua ninja.
"Capo?"-chiese con la voce più bassa possibile
"DiNozzo!-sbraito' lui. Ziva si mosse ma non si svegliò-"hai intenzione di parlare un po' più forte o temi di farmi diventare sordo? Per caso oggi vi siete messi tutti in combutta per prendermi in giro?"
"No capo,sto parlando così perché.."
"Non mi interessa DiNozzo.-lo interruppe come suo solito-"come sta la David?"
"Appunto,stavo dicendo che parlo a bassa voce perché si è addormentata. Come procede? Devo raggiungervi?"
Tony spero' con tutto il suo cuore che la risposta fosse un no secco.
"No,non serve. Riposati anche tu,fra un po' tornerò e manderò a casa Abby e McGee. Per gli sviluppi ne parliamo stasera".
Tony lo ringraziò silenziosamente. "Certo capo,a dopo."
Tornò quindi a contemplare la sua Ziva e vedendola tremare per il freddo la staccò dalle sue braccia e l'adagiò sul divano,comprendola con una soffice trapunta. Dopodiché si lasciò scivolare fino a toccare il pavimento e,senza neanche rendersene conto,prese sonno anche lui con la mano intrecciata a quella di Zee e la testa appoggiata ai suoi capelli.
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 Gibbs arrivò a casa sua verso le dieci e la prima cosa che pensò mentre parcheggiava fu che più che casa sua il posto dove abitava sembrava un Hotel a quattro stelle:andavano e venivano di continuo tantissime persone.
Entrando nel vialetto trovò Sam e Michael,i due agenti di scorta incaricati da lui stesso di controllare eventuali movimenti sospetti.
Gibbs li mandò a casa,intimando loro di tornare la mattina presto e quando entrò,oltre a trovare in cucina una pizza fredda evidentemente cucinata da DiNozzo e che non sembrava avere un buon aspetto,vide i due agenti che dormivano beatamente una sul divano e l'altro a terra vicino a lei.
Bene-penso'-alla faccia del raccontare ai miei agenti gli sviluppi. E di nuovo alla faccia della regola 12.
Sospiro',si prese dalla dispensa una bottiglia di Rum,la pistola dal comodino,chiuse per la prima volta la porta a chiave e si diresse in cantina:l'unico luogo in cui poteva stare tranquillo e dedicarsi alla sua barca. O ai suoi pensieri. O a Reira. O a come allontanare Ziva dalla cattiva influenza del padre. Sospiro' nuovamente.
Quella notte non sarebbe stato per niente,proprio per niente tranquillo.



Angolo dell'autrice
Buona Sera a tutti cari lettori,come state? Io maleee,ho la febbre T.T Però sono riuscita ad aggiornare lo stesso :)
Spero come sempre che questo capitolo sia stato di vostro gradimento..dal prossimo le cose inizieranno a movimentarsi un po'. Sto solo preparando il terreno eh eh eh ;)
Nonostante tutto sono contenta non speravo di arrivare al quarto capitolo (quinto contando il prologo)..
Però seriamente,io adoro Tony e Ziva alla follia e lo sapete,cerco sempre e comunque di inserire tutti i personaggi a cominciare dal mitico Gibbs,ma avvisatemi se il tutto sta diventando troppo sdolcinato o noioso eh!
Commentate,adoro le vostre recensioni <3
Vi voglio bene
Alessia

P.S. Le cose si complicano..chi sarà questo uomo? :P

  
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