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Autore: New Wonder    30/03/2013    5 recensioni
È buffo come il suo uomo si dimentichi sempre delle cose più grandi ma si ricordi delle più piccole.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aokiji, Nico Robin
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Priorità

 

Quando all’Ammiraglio Aokiji viene ordinato di distruggere il governo di un paese ribelle, lui non si presenta al porto all’ora prestabilita. La nave da guerra parte senza di lui, e, visto che sia l’Ammiraglio Akainu sia l’Ammiraglio Kizaru sono in missione per conto loro, gli uomini della Marina vengono totalmente e completamente sconfitti il giorno stesso del loro arrivo. I rivoluzionari avevano combattuto come degli indemoniati, raccontano terrorizzati i pochi sopravvissuti, non c’era  niente che una manciata di Marines avrebbe potuto fare contro uomini che si lanciano sulle spade nemiche pur di aprire la strada alle loro truppe. Quel paese è irrimediabilmente perso per il Governo Mondiale: è un’altra base per l’infezione che lentamente si sparge nel mondo, è un altro buco nella rete di potere dei Cinque Astri di Saggezza.

Quando interrogato sul perché della sua assenza da un Sengoku infuriato, Aokiji risponde con un pacato: “L’avevo scordato”.

Robin non l’ha visto coi propri occhi: i rivoluzionari le raccontano la storia fra le risate, e lei ride sommessamente e concorda che è stato, in effetti, piuttosto stupido da parte dell’Ammiraglio dimenticarsi una cosa così importante.

Quando si rincontrano, è nel bel mezzo di un oceano senza fine, un incontro quasi impossibile  che in qualche modo avviene comunque. I Marines sulla nave aprono immediatamente il fuoco, senza aspettare un ordine, e mentre Frankie avvia il motore, gli altri proteggono la nave senza troppi sforzi: Zoro in realtà si addormenta nel mezzo di una falciata, il che non gli impedisce minimamente di tagliare il proiettile a mezz’aria. Lei alza gli occhi dal libro che stava sfogliando (non è proprio la ricerca più acuta che abbia mai letto, ma è comunque abbastanza buona per allontanare la noia per un po’) e guarda Aokiji dal tavolo sul ponte. È in piedi vicino al timone con le mani in tasca, sembra annoiato tanto quanto Robin stessa e sta chiaramente sopprimendo uno sbadiglio. I loro sguardi si incrociano, e lei annuisce lievemente. Lui riconosce la sua presenza con un cenno di assenso del capo e si copre gli occhi con una mascherina, la sua postura segnala quasi immediatamente che si è addormentato.

Mentre volano via, facendo retrocedere la nave della Marina fra le onde per circa mezzo miglio grazie alla forza del Coup de Burst, Luffy domanda, perplesso, “Hey, perché quell’Aokiji non ci ha ghiacciati nell’oceano? Non era il modo più facile per catturarci?”

Sull’altra nave, interrogato con la stessa domanda da un capitano furioso, Aokiji alza le spalle e risponde, “L’ho dimenticato”.

Il giorno in cui viene convocato un summit a Marijoa per formare un nuovo Governo, con Monkey D. Dragon al comando, Aokiji chiede a Robin se le andrebbe di fare un giro assieme. Lei mormora un assenso distrattamente, con gli occhi incollati a un libro, e si ritrova sollevata e trasportata fino alla bicicletta di lui; il libro  le cade dalle mani.

La porta in giro attraverso il mare, fino ad una piccola isola tropicale disabitata, e passano l’intera giornata a fare pressappoco nulla: si scambiano storie, ridono, mangiano, dormono e si schizzano fra le onde – nessuno dei due sa nuotare in realtà, e l’acqua del mare prosciuga loro le energie nel momento esatto in cui la prima onda sfiora i piedi nudi, ma mentre lui la bacia come se non ci fosse un domani, stringendola fra le braccia, con l’acqua come bozzolo avvolgente che li culla, dandole una strana sensazione di sicurezza e appartenenza, scopre che non gliene frega davvero niente a nessuno dei due – si sono scordati di tutte le cronache antiche e Documenti Molto Importanti del mondo. Osservano il tramonto, un suo braccio attorno alle spalle di lei, una sua mano sul fianco di lui, e dopo l’illuminarsi della prima stella in cielo Robin suggerisce di rientrare. Aokiji concorda, e la porta su quattro isole diverse di fila nell’oscurità  nero pece della notte, prima di riuscire finalmente a imboccare la strada per casa.

Sta già albeggiando quando arrivano, e lei si è addormentata fra le sue braccia, stringendogli la maglia. La porta in camera, e lei mormora, sorridente e assonnata: “Sei proprio come Zoro”. Riesce a sentire la sua risposta, prima di addormentarsi:

“Non proprio. Non mi piace allenarmi così tanto.”

Quella sera ascolta Aokiji ribattere pigramente col lumacofono alle invettive di Ivankov a proposito della sua assenza durante il Summit Che ha Deciso il Destino del Mondo. Quando hanno finito, o almeno secondo Aokiji, dato che ha sbattuto la cornetta in faccia al suo partner di conversazione nel mezzo della fiera diatriba di quest’ultimo, gli domanda:

“Ti sei davvero scordato del summit?”

E lui le risponde:

“No. Non avevo voglia d’andarci”.

Quando la tazza preferita di Robin si rompe lei si corruccia un po’, gli angoli della sua bocca si abbassano, vi è una rughetta a mala pena visibile fra le sue sopracciglia, e procede a ripulire quel disastro. La mattina seguente, un’altra tazza viene posata sul tavolo mentre sta scorrendo la bozza di quello che col tempo diventerà La Storia del Secolo Buio, pianificando il lavoro della giornata. La tazza è piena di caffè fumante preparato come piace a lei – niente zucchero, niente schiuma – ed è esattamente identica a quella rotta.

“Che cos’è?” domanda, rigirandola cautamente fra le mani per osservarla meglio.

“Un volta mi hai detto che quella tazza ti ricordava quella da cui il tuo insegnante - il Professor Clover, no? – era solito bere” risponde Aokiji, come se bastasse a spiegare tutto.

“Davvero?” lei ride piano, e beve un sorso. Per qualche motivo, quel caffè è il migliore che abbia mai bevuto negli ultimi anni.

“Sai, Kuzan… è buffo come tu ti ricordi sempre delle cose più piccole e ti dimentichi di quelle più grandi”.

“È una questione di cos’è importante e cosa no”, le risponde con tono di evidenza.

Robin ridacchia e torna ai suoi appunti.

Per i minuti successivi però, i suoi occhi restano sfuocati e distanti, le sue mani ancora attorno alla tazza, e il suo sorriso tranquillo brilla più del sole mattutino.

 

Note della traduttrice:

Nessuno scrive su questo pairing dalle sfaccettature più che mai intriganti. Hanno una strana psicologia questi due, ma posso donarci comunque molte emozioni e romanticismo, no?

Spero di non essere l’unica a vederla così! Grazie a chi leggerà ed eventualmente recensirà, i vostri commenti saranno riportati all’autore originale =)

Celiane4ever



Storia originale qui: http://www.fanfiction.net/s/7561285/1/Priorities
  
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