Il giorno dopo venne svegliata da sua madre che la continuava a chiamare:
- Kat! Kat! Kaaat! - urlava
- Guarda che è tardi, dobbiamo andare e fare la visita! - continuava ad urlare scrollando la figlia che ancora nel letto dormiva. E dopo varie suppliche Kat si alzò e dopo essersi lavata chiese un aiuto alla sorella per come doveva vestirsi:
- Che mi consigli? - chiese alla sorella che fissava l'armadio grattandosi il mento
- Penso...Questa! - porse alla sorella una t-shirt bianca con la scritta "I LOVE ROCK" (infatti Kat amava davvero il rock, "mi fa immaginare le cose più belle del mondo" diceva sempre) e un paio di pantaloncini di jeans chiari, con delle all stars bianche ai piedi. Le aggiustò anche i capelli e le fece una semplice coda alta che faceva uscire di più il suo viso coperto da una parte con un ciuffo che le arrivava quasi fino alla spalla.
- Come stò? - chiese Kat alla sorella che la guardava
- Sei semplicemente perfetta! - disse Kate dando il cinque alla sorellina.
Uscita di casa con la madre, Kat salì sull'auto e si sedette di fianco al posto del guidatore, si allacciò la cintura di sicurezza, la madre fece lo stesso e fece partite il motore dell'auto e si diresse veso la chlinica dove si sarebbe tenuta la visita.
- Signorina Born - la chiamò una signora di mezza età che la conosceva ormai da anni, aveva i capelli raccolti in un codino corto e portava dei grossi occhiali rossi sul viso.
La madre di Kat prese per mano la figlia e la condusse dentro la stanza entrando anch'essa.
- Ciao Kat - la salutò il dottor. Brown, un uomo sulla quarantina che conosceva anch'esso da anni, aveva un pizzetto nero, ma il resto del viso non aveva barba o baffi.
Dopo la visita il dottore comunicò qualcosa di davvero speciale per Kat:
- Facendo la visita ho visto che sei migliorata - disse con voce allegra e la ragazza sorrise.
- Kat - si rivolse alla ragazza - Ci puoi lasciare in attimo da soli per favore - la ragazza si alzò e con l'aiuto dell'infermiera tornò nella sala d'attesa.
Il dottore fece sedere la madre di Kat nella sedia di fronte ad un altra, dove si sedette il dottore poi si avvicinò e abbassando la voce cominciò a parlarle:
- Signora, dico sul serio, se Kat continua così potemo fargli anche un trapianto di occhi e potrà finalmente vedere - disse guardando la signora che si commosse un po.
- Ma perchè non potete farglielo subito? - chiese al dottore
- Perchè deve ancora migliorare un po e se lo facessimo subito, nelle condizioni in cui è potrebbe solo peggiorare, si ricordi, però di non dire niente a sua figlia - si raccomandò
- Perchè no? - domandò la madre
- Perchè non siamo ancora sicuri che possa migliorare e se questo non accadesse la faremo solo illudere - concluse il dottore.
- Deve avere fede, signora -
Poi uscì dalla stanza, salutò Kat e sua madre e loro dopo averlo salutato tornarono a casa:
- Mamma, che cosa ti ha detto il dottore di tanto importante da farmi uscire? - chiese Kat curiosa.
- Le solite cose, non ti preoccupare, ok? Ora devi solo pensare a migliorare - fu la risposta mentre parcheggiò l'auto nel cortile della casa.
Dopo essere entrate la madre fece riunire la sua primogenita Kate e suo marito Louis in cucina di nascosto e gli spiegò tutto, raccomandandoli di on dire nulla.